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Nuove leve 2014: Beautiful stranger, garanzia di talento - Mohoric, Alaphilippe, Van Baarle: un'infornata di interessanti novità

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Matej Mohoric sul podio del Mondiale Under 23 tra il sudafricano Louis Mentjes ed il norvegese Sondre Holst Enger © Bettiniphoto

Nel mentre la pista e il ciclocross monopolizzano la scena di queste settimane e si vanno tracciando i vari bilanci riguardo la stagione su strada ormai conclusa, uno degli argomenti che tiene sempre molto vivo l'interesse degli appassionati è quello del ciclomercato.

La curiosità per andare a scoprire le consuete novità degli organici per la nuova stagione è sempre tanta e, oltre ai possibili cambi di casacca di qualche big, molta attenzione la suscitano i giovani talenti che per la prima volta si affacciano al professionismo o che comunque hanno già avuto la possibilità di fare le prime esperienze in formazioni Continental, prima di effettuare un ulteriore salto in formazioni World Tour o Professional. Di alcuni dei nostri migliori prospetti futuri attesi al grande salto come i vari Zordan, Villella, Zilioli, Formolo, Bonifazio e via dicendo abbiamo già parlato nelle settimane precedenti, ragion per cui è giunto il momento di buttare un'occhio fuori dai confini italici per vedere chi tra i maggiori talenti stranieri vedremo in gruppo a partire dal 2014.

Mohoric e Polanc: speranze slovene per Cannondale e Lampre
Già da qualche stagione non è così infrequente vedere la nazionale slovena protagonista nelle principali rassegne mondiali e continentali oltre che nelle prove di Coppa delle Nazioni, sfornando di tanto in tanto atleti assai interessanti (basti pensare a Simon Spilak o, in tempi più recenti, a Marko Kump, anche se quest'ultimo finora non ha vissuto esperienze molto fortunate tra i professionisti), che però non sempre sono stati in grado di mantenere le attese una volta effettuato il grande salto. Dopo quanto fatto vedere nelle ultime due stagioni però chi se la sentirebbe di non pronosticare un futuro radioso per Matej Mohoric?

Matej Mohoric si laurea Campione del Mondo Under 23 a Firenze © skysports.comIndubbiamente le dimostrazioni di forza a cui il giovanissimo atleta, che solo il 19 ottobre scorso ha compiuto 19 anni sono finite sulla bocca di tutti e riempito i taccuini degli addetti ai lavori: un mondiale vinto da juniores anticipando un certo Caleb Ewan; un altro vinto a Firenze al primo anno tra gli Under 23 con un'azione spettacolare e di gran classe; il Giro della Lunigiana e quello della Basilicata conquistati con buona autorità sempre da juniores e un Tour de l'Avenir che in questa stagione l'ha visto buon protagonista, sfiorando due volte il successo. Atleta fortissimo anche sul passo (se la cava molto bene anche a cronometro), sembrerebbe particolarmente adatto alle gare di un giorno di una certa difficoltà ma anche nelle gare a tappe sembra poter dire la sua. La Cannondale, sempre attenta ai giovani, non si è fatta sfuggire l'occasione e già nel corso del 2013 aveva provveduto a mettere sotto contratto colui che si pensa possa essere uno dei prossimi potenziali crack del ciclismo professionistico, sperando che la lungimiranza sia ripagata come nel caso di Peter Sagan.

Per non essere da meno anche la Lampre-Merida ha deciso di buttare un occhio nel Paese slavo, facendo passare professionista sin dall'agosto scorso Jan Polanc, corridore classe 1992 che aveva già fatto intravedere interessanti doti da grimpeur all'ultimo Giro del Friuli a tappe, conquistato grazie alla bella impresa nella tappa con arrivo in salita in cima al Monte Matajur. Una vittoria seguita ad altre due top-ten colte nelle annate precedenti, in cui con la formazione Continental Radenska ha già potuto accumulare una più che discreta esperienza e con la quale ha fatto suo, con un bell'assolo solitario, il Piccolo Giro di Lombardia 2012 (anche da juniores però il suo nome lo si è letto spesso e volentieri, anche qui in Italia). Le prime uscite in maglia Lampre sono state già abbastanza confortanti, con qualche tentativo di fuga ed un paio di piazzamenti di rilievo (13esimo al Memorial Pantani, 15esimo al Tour of Beijing), ragion per cui non resta che osservarlo attentamente nella prima stagione vera e propria nel World Tour, in attesa di valutarne ulteriormente le qualità anche in una grande corsa a tappe.

Rick Zabel vince il Fiandre Espoirs © velonews.competitor.comZabel jr. e Sütterlin. C'è pure Herklotz...
Che il ciclismo tedesco stia trovando una nuova età dell'oro lo si può dedurre dagli interessantissimi nomi venuti fuori nelle ultime stagioni, in cui soprattutto Marcel Kittel e John Degenkolb si sono imposti come assoluti protagonisti delle volate e non solo. Immaginatevi quindi che aspettative ci possano essere se di cognome fai Zabel e sei figlio di uno dei più grandi velocisti dell'ultimo ventennio: dopo Erik, che molte delle sue fortune le ha costruite tra gli sprint in via Roma a Sanremo e quelli in terra di Francia che gli han fruttato maglie verdi a iosa, adesso è arrivato il momento di Rick, 20 anni da compiere nel prossimo mese di dicembre ma già presentatosi con ottime credenziali.

Dopo aver praticato per varie stagioni anche la pista, il giovane figlio d'arte, grazie ai buoni risultati ottenuti da juniores, è entrato a far parte della formazione Continental della Rabobank, con cui ha potuto fare ulteriori utili esperienze, mettendo in mostra non solo buone doti allo sprint ma anche una buona tenuta sul pavè, cosa che gli ha permesso in questa stagione di aggiudicarsi il Giro delle Fiandre Espoirs. Il titolo nazionale conquistato nel 2012 ed altre ottime prestazioni quali le top-ten alla Cote Picarde e alla Parigi-Tours Espoirs, oltre ai buoni piazzamenti in alcune tappe del Tour de l'Avenir hanno convinto la BMC a scommettere su di lui per il futuro, una volta che anche il progetto della Rabobank è giunto al termine. Il cognome avrà sicuramente il suo peso ma in una Germania che pare essersi già garantita un ottimo futuro in tema di atleti veloci potrebbe fare anche lui la sua figura.

Altro nome molto interessante è quello di Jasha Sütterlin, atleta completo classe 1992, che ha il suo punto di forza nelle prove a cronometro (è riuscito a salire sul podio sia europeo che mondiale di specialità da Juniores e Under 23) ma che sa difendersi abbastanza bene anche in salita (ha sfiorato il successo al Lunigiana) ed è dotato anche di buon spunto veloce (rivedere il successo nella sesta tappa del Giro della Valle d'Aosta di quest'anno, gara in cui si è aggiudicato anche il prologo, per credere). Dopo le annate trascorse al Thüringer debutterà nel World Tour con la maglia della Movistar, che un po' a sorpresa ha deciso di puntare su di lui ma che potrebbe trovare grande giovamento dalle sue doti di passista, specie in prove quali le cronometro a squadre. La curiosità degli appassionati ruota però molto anche su Silvio Herklotz, atleta fortissimo e completo che è stato già in grado di impressionare il pubblico italiano sia tra gli juniores (ha vinto ben tre tappe al Lunigiana 2012, chiuso in seconda posizione) che nella prima stagione da Under 23, dove ha sfiorato il successo sia al Palio del Recioto che al Giro del Belvedere, due tra le gare internazionali più impegnative. Per vedere all'opera tra i grandi il promettente 19enne però dovremo attendere con molta probabilità il 2015, in quanto anche nella prossima annata dovrebbe far parte della formazione Continental tedesca Team Stölting.

Julian Alaphilippe, uno dei migliori talenti francesi © julianalaphilippe.frJulian Alaphilippe guida la Nouvelle Vague
Non può naturalmente mancare in una rassegna come questa il movimento francese, che anche per il 2014 propone nomi nuovi assai interessanti su cui accendere la luce dei riflettori: su tutti spicca Julian Alaphilippe, uno dei colpi di mercato messi a segno dall'Omega Pharma-Quick Step. Memore probabilmente anche delle ottme risultanze sin qui mostrate da Stybar, il team belga ha deciso di puntare anche su questo transalpino classe 1992, che proprio come il fenomenale ceco ha avuto i suoi esordi nel ciclocross, mettendosi in buona luce (argento mondiale tra gli juniores nel 2010, vincitore tra gli Under 23 della prova di Coppa del Mondo di Roma nel gennaio scorso tra le altre). Proprio l'esperienza nel fuoristrada ha dato ad Alaphilippe capacità di guida non indifferenti, con particolare spericolatezza nell'affrontare le discese, cosa che ne potrebbe fare in breve tempo uno dei primi cinque specialisti a livello mondiale. Anche grazie a ciò è scaturita la bellissima impresa realizzata al Tour de l'Avenir nella tappa di Plateau des Glières (arrivata dopo ben tre terzi posti), in una stagione che l'ha visto vincere anche in Turingia e in Bretagna, oltre che centrare la top-ten sia agli Europei (quarto posto per lui) che mondiali (nono dopo aver tentato un bell'assolo solitario a Firenze). Probabilmente non si conoscono ancora del tutto i suoi limiti ma anche le corse di un giorno impegnative potrebbero essere per lui un ottimo terreno d'espressione. Curiosità ci sarà per vederlo protagonista anche nelle classiche del Nord, dove pure l'Omega Pharma appare già ben fornita (e che, oltre a lui, ha prelevato dall'Etixx, anche il ceco Petr Vakoc, secondo agli ultimi europei e capace di farsi valere quando la strada sale).

Ha destato invece parecchio scalpore la firma di Pierre-Henri Lecuisinier, classe 1993, per la FDJ.fr quando sembrava ormai cosa fatta il suo passaggio (come spesso accade per gli atleti della Vendee-U) nelle file dell'Europcar di Bernaudeau. Invece questo più che valido ventenne, capace di vincere europeo e mondiale nello stesso anno da juniores, ha preferito il team di Madiot, suscitando molto disappunto nell'entourage che gli ha permesso di disputare anche alcune gare in qualità di stagista. Al di là di questo comunque andrà tenuto d'occhio: è veloce allo sprint, sa difendersi sul passo ed anche in salita tiene abbastanza bene. La Ronde de l'Isard 2012 e il prologo della Boucle de la Mayenne di questa stagione rappresentano i risultati più importanti da lui colti in queste ultime stagioni, dove non sono mancati neppure buoni piazzamenti.

Classe 1993 sono anche Alexis Gougeard, ottimo passista che inevitabilmente sa farsi valere nelle prove contro il tempo (suo il prologo del Tour de l'Avenir così come la prima frazione della prova di Coppa delle Nazioni di Ville Saguenay), neoacquisto dell'AG2R, e Florian Senechal, atleta molto veloce ma che sa cavarsela benissimo anche sul pavé (nel 2011 tra gli juniores conquistò la Parigi-Roubaix), che andrà a rinforzare l'organico della Cofidis.

Il Campione Europeo Sean De Bie viene dal Belgio © lgcycling.comBelgio: De Bie e Stuyven per sorridere
Spostandosi leggermente più a nord geograficamente parlando si giunge al Belgio, che nella prossima stagione vedrà debuttare nel World Tour due ragazzi che han fatto parlare molto di sé in queste ultime stagioni. Ottimo colpo è riuscita a mettere a segno la Lotto Belisol riuscendo ad assicurarsi Sean De Bie, classe 1991 nonchè figlio d'arte (suo padre fu professionista negli anni Ottanta). Il 22enne, che nelle categorie giovanili si era messo in ottima luce anche come ciclocrossista come nella migliore tradizione belga, viene da un 2013 abbastanza positivo, in cui ha raggiunto il punto più alto nel mese di luglio, vincendo il campionato europeo Under 23 in Repubblica Ceca su un percorso per nulla banale. Ciò la dice lunga sulle caratteristiche di questo atleta, dotato di un eccellente spunto veloce che aveva saputo mettere ottimamente in mostra anche sulle strade italiane (nel 2011 vinse allo sprint la prima tappa del Toscana-Terre di Ciclismo, riuscendo a battere il futuro campione del mondo Under 23 Lutsenko), senza tuttavia sottovalutare anche la sua tenuta sugli strappi, che gli ha permesso di sfiorare già in due occasioni il successo al Fiandre Espoirs nonchè di salire sul podio ad Harelbeke (per lui anche un secondo posto a La Cote Picarde). L'esperienza alla Leopard-Trek  per lui è stata abbastanza utile, prendendo parte anche a gare impegnative come il Giro del Portogallo ed ora è arrivato il momento di salire ulteriormente di grado, con la speranza di diventare uno dei migliori specialisti delle gare di un giorno. Con lui approdano in Lotto anche Stig Broeckx, classe 1990 anch'egli adatto alle corse sul pavè (2° nell'ultima Het Nieuwsblad per Under 23) e discretamente veloce e Boris Vallée, passista veloce classe 1993 che si è messo in luce in alcune occasioni nell'ultima annata.

L'altro nome da tenere particolarmente d'occhio tra i belgi è sicuramente quello di Jasper Stuyven, classe 1992, che andrà a rinforzare la nuova Trek Factory Racing dopo aver trascorso le ultime due stagioni nella Continental statunitense Bontrager Cycling Team. Anche qui ci troviamo di fronte ad un corridore molto interessante che potremmo vedere protagonista su più terreni: se da un lato infatti possiede uno spunto veloce davvero notevole, che gli ha permesso di cogliere vari piazzamenti anche in frazioni di brevi gare a tappe come Tour of California o Tour of Utah ma, soprattutto, di aggiudicarsi il titolo mondiale juniores nel 2009 precedendo un certo Arnaud Demare, dall'altro il pavè non sembra spaventarlo affatto, tanto che nel 2010, sempre tra gli juniores, si aggiudicò la Parigi-Roubaix e l'anno successivo, alla prima stagione tra gli Under 23, si piazzò in seconda posizione. Abbastanza buona anche la sua tenuta in salita, tanto che nel 2013 si è aggiudicato la Volta ao Alentejo a tappe in Portogallo, ha racimolato buoni piazzamenti anche in alcune frazioni per nulla banali al Tour de l'Avenir ed è salito sul podio anche alla Liegi Espoirs, piazzandosi in terza posizione. Il potenziale è quindi molto elevato, soprattutto per le gare in linea, ragion per cui possiamo affermare che la formazione che andrà a rilevare la vecchia RadioShack ha realizzato un affare niente male.

Un paio di nuovi arrivi interessanti si registrano anche nella Topsport-Vlaanderen, che dal 2014 avrà nelle sue fila un ottimo passista come Victor Campenaerts, classe 1991, che nell'ultima annata si è aggiudicato il titolo nazionale contro il tempo e, tra la sorpresa generale, il campionato europeo a cronometro, ed Edward Theuns, anche lui nato nel 1991 ed in grado di farsi valere negli arrivi a ranghi compatti (per lui due top-ten alla Parigi-Tours e qualche piazzamento al Giro del Friuli). Occhio anche a Louis Verhelst, atleta molto veloce classe 1990, neoacquisto della Cofidis.

L'olandese Dylan Van Baarle in azione in una cronometro © wielerflits.nlVan Baarle, il talento orange
Non può mancare in una rassegna come questa l'Olanda, che ogni anno propone regolarmente qualche nome da annotare sui taccuini (basti pensare a Moreno Hofland, recente vincitore del Tour of Hainan con la Belkin, senza voler scomodare l'interessantissimo Van Der Haar, che però per il momento cercherà di intraprendere, a ragione, la carriera ciclocrossistica). Per il 2014 il nuovo che avanza parte innanzitutto da Dylan Van Baarle, atleta nato nel 1992 che si presenta senza dubbio come uno dei migliori acquisti effettuati da una Garmin - Sharp che, come vedremo, è riuscita a realizzare anche altri affari niente male. Questo 21enne olandese ha finora mostrato buonissime doti sul passo, il che si è tradotto spesso con valide prestazioni a cronometro, meglio ancora se di lunghezza non eccessiva o prologhi, in cui risulta atleta estremamente competitivo. Appare però assolutamente riduttivo definirlo un semplice passista, dal momento che sa farsi valere anche allo sprint e possiede anche una discreta tenuta in salita, cosa che gli ha permesso di aggiudicarsi una corsa prestigiosa come il Thüringen Rundfahrt, sempre molto ambita tra gli Under 23. Aggiungiamoci anche il successo nell'Olympia's Tour, il 15esimo posto al Tour de l'Avenir, il settimo al mondiale fiorentino e capiamo come i limiti dell'atleta ex Rabobank Development Team (scuola che è sempre un'ottima garanzia) siano ancora tutti da scoprire, sia per le gare a tappe che per quelle in linea.

Di estrazione Rabobank è anche Nick Van Der Lijke, classe 1991, che dopo le annate trascorse nel vivaio approderà finalmente nella Belkin. Anche nel suo caso ci troviamo di fronte ad un corridore in grado di difendersi su più terreni, come dimostrano alcune vittorie e buoni piazzamenti ottenuti in brevi gare a tappe (secondo al Tour de Bretagne nell'ultima stagione) ed uno spunto veloce che gli consente di ottenere buone risultanze anche in volate discretamente affollate.

Sarà invece l'Argos-Shimano a puntare sulle qualità del classe 1992 Daan Olivier, capace nelle scorse settimane di sfiorare il successo alla Parigi-Tours Espoirs, battuto solamente dal transalpino Dassonville. Anche nel suo caso ci troviamo di fronte ad un corridore cresciuto nel vivaio Rabobank, che nel 2012 aveva mostrato una buona predilezione per le gare a tappe, piazzandosi in ottava posizione al Tour de l'Avenir e al Tour d'Alsace, al quarto posto al Tour de l'Ain e al quinto nel Thüringen Rundfahrt, senza dimenticare anche la top-ten ottenuta alla Liegi Espoirs. Dotato di buone qualità anche sul passo, potrebbe rappresentare una delle note liete di un team che ha intenzione di non farsi notare solo ed esclusivamente negli arrivi allo sprint, come ha dimostrato anche l'ottima stagione d'esordio di Barguil.

Damien Howson oro nella crono mondiale Under 23 © cyclingweekly.co.ukAustralia: Howson, Watson e si attende Ewan
Cambiando completamente scenario e spostandoci al mondo anglosassone il primo nome che ci troviamo di fronte è quello di Damien Howson, una delle nuove leve dell' Orica-GreenEDGE, che naturalmente non poteva farsi sfuggire un simile talento. Si perché le doti sul passo di questo 21enne nato nell'agosto del 1992 sembrano davvero di quelle importanti, affinate attraverso l'esperienza delle varie stagioni (si è cimentato anche nell'inseguimento su pista) e culminate nella conquista del titolo mondiale contro il tempo in quel di Firenze. Non è un caso che per lui il titolo sia arrivato proprio in Italia, dove più volte le sue qualità sono emerse, tra fughe a lunga gittata (splendida quella nell'ultimo GP Liberazione) e prestazioni di rilievo in gare anche impegnative, come testimoniano il successo al Trofeo De Gasperi e i buoni piazzamenti a Recioto, Belvedere e Trofeo Piva, tutte gare corse senza risparmio anche al servizio della squadra. Da sottolineare anche il podio ottenuto in Turingia ma siamo sicuri che, oltre ad essere un valido uomo-squadra, nelle prossime stagioni troveremo spesso il suo nome negli ordini d'arrivo di gare contro il tempo. Il team di riferimento del ciclismo australiano ha però già messo a segno quello che potrebbe rivelarsi uno dei colpi di mercato più importanti per la stagione 2015, stagione in cui debutterà tra i professionisti Caleb Ewan vince il palio del Recioto © astanafans.comCaleb Ewan, senza dubbio il talento più atteso dal ciclismo aussie, che alla prima stagione da Under 23 (è infatti nato nel 1994) ha già saputo riscuotere ampi consensi con le vittorie ottenute al prestigioso Palio del Recioto, alla Cote Picarde e a Thüringen Rundfahrt e Tour de l'Avenir, entrambe gare a tappe in cui ha conquistato due successi parziali. Tutte gare internazionali che danno senza dubbio un'ulteriore dimensione di questo velocissimo atleta che però appare senz'altro riduttivo definire un semplice velocista.

Approderà invece alla Trek Calvin Watson, atleta classe 1993 particolarmente adatto ai percorsi mossi, che nell'ultima annata ha militato in Italia nelle file del Team Food Italia, con cui ha conquistato qualche buon piazzamento, dopo che nel 2012 aveva saputo sfiorare il podio in una gara a tappe di ottima qualità come il Giro del Friuli, terminato in quarta posizione. Curiosità invece per vedere all'opera nel Team Sky Nathan Earle, atleta più avanti nell'età rispetto agli altri citati, essendo nato nel 1988 e che finora ha visto la propria carriera svilupparsi soprattutto nel continente oceanico e in Asia. Tasmaniano di origine come Richie Porte, nel team britannico sperano possa ricalcarne le orme, dopo aver conquistato molti successi nelle più svariate brevi gare a tappe.

Simon Yates in azione © zimbio.comIn Gran Bretagna ci sono i gemelli Yates
Veniamo alla Gran Bretagna appunto, senza però perdere del tutto il filo del discorso con l'argomento precedente. Diciamo questo poiché molti avrebbero pensato alla Sky come al team che avrebbe ingaggiato i nuovi talenti emergenti del ciclismo britannico ma anche in questo caso è stata l'Orica-GreenEDGE a spuntarla, mettendo sotto contratto i due gemelli Simon e Adam Yates, nati nell'agosto del 1992. Il più forte e talentuoso dei due al momento appare sicuramente Simon, atleta completo e dotato anche di una certa polivalenza, visto che anche su pista ha saputo finora ottenere grandissime soddisfazioni, laureandosi per ben due volte campione del mondo (nel 2010, quando tra gli juniores si aggiudicò l'iride nel Madison e nell'ultima stagione, quando ha saputo prevalere in una prova impegnativa come la Corsa a punti tra gli Elite). Altrettanto interessante è stato il suo comportamento su strada, dove ha dimostrato un'ottima tenuta in salita, unita anche ad uno spunto veloce assolutamente da non trascurare, doti che quest'anno gli hanno permesso di ottenere due successi di tappa al Tour de l'Avenir ed anche un successo di tappa al Tour of Britain al cospetto di avversari molto quotati. Ugualmente da non sottovalutare sono le qualità del gemello Adam, che rispetto a lui possiede qualcosa in più in salita, cosa che gli ha permesso di concludere in seconda posizione il Tour de l'Avenir, battuto solamente dallo spagnolo Fernandez. Anche in altre brevi gare a tappe ha saputo farsi notare quando la strada cominciava a salire, ragion per cui l'Orica sembra aver pescato abbastanza bene, assicurandosi due degli atleti più promettenti di un movimento che è riuscito ormai a raggiungere il vertice del ciclismo mondiale. Attenzione per il futuro anche al giovanissimo Tao Geoghegan Hart, nato nel 1995 e vincitore del prestigioso Giro della Lunigiana juniores, che nella prossima stagione gareggerà nella Continental statunitense Bissel Cycling Team con cui inizierà a fare le prime esperienze in gare professionistiche.

Lawson Craddock, per gli Usa una speranza bellissima... © zimbio.comCraddock & Brown, born in the Usa
Proprio gli Stati Uniti sono la tappa successiva di questa rassegna con l'ingaggio da parte della Garmin di Nathan Brown, che approda nel World Tour dopo aver fatto tanta esperienza nelle file della Trek Livestrong (poi divenuta Bontrager). Classe 1991, Brown si è finora fatto valere soprattutto come passista, cosa che gli ha permesso di disputare buonissime cronometro e di ben figurare in brevi corse a tappe (suo il Tour de Beuce in Canada quest'anno), tuttavia anche nelle corse di un giorno non è passato inosservato, ottenendo un'ottima piazza d'onore alla Liegi Espoirs. Corridore che quindi può tornare molto utile alla causa del team e che può migliorare ancora, specie in ottica gare a tappe.

Ancor più interessante invece il colpo messo a segno dall'Argos, che si è invece assicurata le prestazioni di Lawson Craddock, di un anno più giovane rispetto a Brown (è del 1992) di cui è stato compagno di squadra nelle ultime stagioni. Anch'egli molto forte nelle prove contro il tempo (due podi mondiali per lui da juniores, anche se è mancato l'oro, mentre quest'anno è giunto quinto nella crono U23 a Firenze), da juniores vanta anche un podio nella Parigi-Roubaix (terzo nel 2010) ma si difende benissimo anche in salita, tanto che le sue doti principali sono quelle di passista-scalatore: in quest'ottica l'ottavo posto conquistato al Tour of California in maggio ed il settimo in Colorado in agosto sono prestazioni assai benauguranti, che ne potrebbero fare un atleta tagliato alla perfezione per le gare a tappe e non si può non pensare che anche in questa situazione il team olandese sia stato lungimirante.

Lasse Norman Hansen è una delle grandi promesse della Danimarca © zimbio.comHansen e Valgren Andersen: la Danimarca c'è
Puntando decisamente verso il nord dell'Europa si giunge ad uno dei movimenti che da qualche stagione sta ottenendo soddisfazioni su soddisfazioni sia su strada che su pista, con nuovi talenti che fin dalle categorie giovanili si affacciano alla ribalta internazionale. Stiamo parlando della Danimarca, terra in cui magari per trovare una salita degna di essere chiamata tale bisogna accontentarsi di qualche cavalcavia ma che sta sfornando corridori di assoluto interesse. Uno di questi è senz'altro Lasse Norman Hansen, fortissimo passista classe 1992 che dalla prossima stagione andrà a rinforzare l'organico della Garmin-Sharp. Non stiamo a contare i titoli nazionali da lui vinti su pista, ci basti soltanto citare che ad appena vent'anni questo baldo giovanotto è stato capace di vincere un oro olimpico in una specialità in cui contano esperienza e regolarità come l'Omnium, mettendosi alle spalle fior di atleti. Sui velodromi ha pertanto già dimostrato doti fenomenali ma anche su strada sprazzi di classe non sono passati inosservati, specie grazie alle sue doti da passista che ne fanno un probabile specialista per le prove a cronometro (quest'anno ha ottenuto il bronzo nella prova iridata contro il tempo a Firenze), avendo sfiorato per due anni di fila anche il successo nel prologo del Tour de l'Avenir (in entrambi i casi secondo). Il team diretto da Jonathan Vaughters ha quindi trovato un altro validissimo atleta in grado di finalizzare e mettersi al servizio della squadra, da sfruttare anche in occasione delle cronometro a squadre, dove pure la squadra statunitense è stata capace di ben figurare in questi anni.

Molto interessante anche la scelta effettuata dalla Saxo Bank, che ha deciso invece di puntare su Michael Valgren Andersen, anch'egli classe 1992 e prelevato anche lui da una formazione Continental danese (la Cult Energy mentre Hansen proviene dalla Blue Water). Anche in questo caso parliamo di un atleta capace di difendersi molto bene sul passo e quindi di disputare buone prove a cronometro ma dotato anche di buon fondo e resistenza sugli strappi. Non a caso è stato lui a vincere le ultime due edizioni della Liegi-Bastogne-Liegi Espoirs, risultato di tutto rispetto, oltre ad aggiudicarsi anche la Flèche du Sud e la tappa di Albertville al Tour de l'Avenir in stagione. Bjarne Riis sembrerebbe aver pescato molto bene anche in questa situazione e non è escluso che anche nelle gare a tappe questo 21enne non possa dire la sua in futuro. Ma sono anche altri i corridori danesi da continuare a monitorare e che potrebbero avere un futuro in qualche club di una certa caratura, come Rasmus Quaade, altro formidabile passista classe 1990 che già è riuscito a vincere un titolo europeo contro il tempo, e Magnus Cort Nielsen, atleta nato nel 1993 che ha saputo favorevolmente impressionare gli addetti ai lavori nell'ultimo Giro di Danimarca, in cui ha ottenuto due belle vittorie di tappa.

Salendo un po' più su anche la Norvegia, che sta vivendo un periodo di grande sviluppo ciclistico con la nascita anche di nuove corse che cominciano ad interessare anche varie squadre World Tour, ed inevitabilmente propone qualche atleta da seguire con attenzione. La Lotto-Belisol ha intravisto in Vegard Breen, forte passista nato nel 1990, un corridore su cui scommettere in chiave futura (nel 2012 si è aggiudicato la Cote Picarde) mentre molta attesa ci sarà per scoprire la destinazione di Sondre Holst Enger, atleta velocissimo nato nel 1993 che sembra il più accreditato a raccogliere l'eredità dei vari Hushovd e Boasson Hagen: per lui che nell'ultima stagione nel Team Plussbank è stato capace di giungere terzo al Giro di Norvegia (dietro appunto a Boasson Hagen e Mollema) e ad un campionato del mondo impegnativo come quello di Firenze, oltre che di vincere la classifica generale nella prova canadese di Coppa delle Nazioni a Ville Saguenay, i primi mesi dovrebbero essere vissuti ancora nel mondo Continental per poi effettuare il grande salto in estate.

L'eritreo Merhawi Kudus © ethiosports.comKudus, i colombiani e gli altri
Per chiudere l'ampia carrellata sui più interessanti giovani stranieri, usciamo dai confini europei, non prima di aver citato Silvan Dillier, che trova una nuova chanche professionistica con la BMC, con cui ha già conquistato una vittoria da stagista nel Tour of Alberta in Canada (nel suo palmarès anche il Giro di Normandia e ben tre titoli europei su pista, dov'è una delle più valide pedine della nazionale elvetica). Ci spostiamo quindi in Africa dove il più fulgido talento emergente sembra quello di Merhawi Kudus, eritreo classe 1994 che nonostante la giovane età è già riuscito a farsi favorevolmente notare dagli addetti ai lavori e non soltanto per buone prestazioni offerte in patria o nel resto del continente nero. Anche in Italia in molti si sono appuntati il suo nome, specie dopo essere riuscito a battere un corridore in grandissima forma come Gianfranco Zilioli in una corsa mai banale come la Freccia dei Vini, in una volata molto incerta. Inevitabile vedere quindi in lui un possibile protagonista futuro nelle gare a tappe, viste le ottime doti di scalatore che gli hanno permesso di disputare un discreto Tour de l'Ain e di finire appena fuori dai dieci al Tour de l'Avenir ed anche il quindicesimo posto ottenuto nel mondiale fiorentino è sicuramente da tenere in conto. Viene quasi da sé che a credere in lui sia stata la MTN-Qhubeka che oltre alla parte europea ha inevitabilmente al centro del suo progetto gli atleti africani ed il riuscire a lanciare nel grande ciclismo un atleta interessante come Kudus è quanto di meglio possa augurarsi.

Spostandoci in Sudamerica la Colombia non può non essere al centro dell'attenzione vista l'esplosione di corridori talentuosi avvenuta nelle ultime annate: di certo molta curiosità desta l'ingaggio da parte della Movistar di Dayer Quintana, fratello minore dell'ormai famoso Nairo, che però finora è apparso spesso come un oggetto misterioso e dovrà quindi dimostrare nei fatti di non essere il nuovo Prudencio Indurain, con rispetto parlando. Ha pescato nello stato sudamericano anche la Caja Rural, che ha deciso di ingaggiare Il colombiano Heiner Parra esulta alla Ronde de l'Isard © ruedalenticular.comHeiner Parra Bustamante, grimpeur 22enne che nell'ultima annata si è spesso messo in evidenza nelle corse francesi, aggiudicandosi una tappa alla Ronde de l'Isard e concludendo nelle prime dieci posizioni sia il Tour d'Alsace che, soprattutto, il Tour del'Avenir dove è riuscito a piazzarsi in settima posizione (quarto nella decisiva tappa con l'arrivo sulle pendici della Madeleine).

Molta attenzione però sarà focalizzata sui nuovi acquisti della Colombia-Coldeportes di Claudio Corti, dopo che le voci dei mesi scorsi sembravano porre più di un dubbio sulla prosecuzione del progetto. Si andrà avanti e a far parte del nuovo organico saranno anche alcuni giovani, che si spera possano sfondare: parliamo di Jonathan Paredes, classe 1989 che ha fatto parlare di sé soprattutto per la vittoria nel campionato panamericano; di Darwin Ferney Pantoja, classe '90 protagonista in diverse gare in patria con vittorie di tappa anche nella Vuelta a Colombia de la Juventud; del giovanissimo Edward Diaz, grimpeur classe 1994 e di Luis Alberto Largo, 23enne che è stato ottimo protagonista del'ultima Vuelta a Colombia, in cui ha ottenuto buoni piazzamenti ed è riuscito anche a vestire la maglia di leader.

Ha invece pescato, prevedibilmente, in Venezuela Gianni Savio che per la prossima annata ha ingaggiato nelle file dell'Androni Yonder Eduardo Godoy, classe 1993 e già autore di qualche buona prestazione in territorio europeo.

Chiusura dedicata al Kazakistan, con l'Astana sempre attenta anche al movimento giovanile, che nel 2014 vedrà salire dalla squadra Continental il 22enne Daniil Fominykh, passista-scalatore che sa farsi valere tanto nelle cronometro (campione asiatico contro il tempo nonchè nono classificato nella gara iridata di Firenze) quanto in salita, come dimostra anche il podio ottenuto al Tour of Qinghai Lake. In attesa che anche altri atleti di un certo interesse (tra questi non si può non citare Maxat Ayazbayev) riescano a compiere il grande salto.

Vivian Ghianni

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22/May/2016 - 23:59
Il Tour of California si conclude con una imperiosa volata di Mark Cavendish. Classifica finale a Julian Alaphilippe

22/May/2016 - 23:39
Il Tour of Bihor si chiude nel segno dell'Androni Giocattoli-Sidermec: tappa a Marco Benfatto, generale a Egan Bernal

22/May/2016 - 23:20
Women's Tour of California: gioie finali per Kirsten Wild e Megan Guarnier. Le altre corse: ok Bertizzolo e Lepistö

22/May/2016 - 22:44
Velothon Wales, Thomas Stewart supera Rasmus Guldhammer e Ian Bibby

22/May/2016 - 22:24
Dilettanti, ulteriori vittorie per Nicola Bagioli e Riccardo Minali alla Due Giorni Marchigiana

22/May/2016 - 22:22
Scatta l'An Post Ras: la prima tappa va all'olandese Taco Van der Hoorn grazie ad un colpo di mano