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Dilettanti 2013: Villella e Zordan, stagione da urlo - La Zalf è il team plurivittorioso. Bene Zilioli, Formolo e Bettiol

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In senso orario: Davide Formolo, Davide Villella, Andrea Zordan e Gianfranco Zilioli, quattro grandi protagonisti del 2013 © Elaborazione Cicloweb.it

È trascorsa appena una settimana dalla conclusione della lunga stagione dilettantistica 2013 ed è già tempo di tracciare bilanci su un'annata che ha sicuramente offerto vari spunti validi di discussione, tra conferme, prestazioni al di sotto delle aspettative e gradite sorprese che saranno chiamate ad un 2014 in cui godere di maggiori occhi di riguardo. Il tutto nel mentre anche la definizione degli organici per la prossima stagione si va man mano completando, suscitando inevitabilmente anche la consueta curiosità tra gli addetti ai lavori.

La nostra analisi non può che partire dalla Zalf Euromobil Désirée Fior, ovvero il team plurivittorioso di questo 2013 che ha saputo raggiungere la ragguardevole cifra di 59 successi totali. Annata che per il team di Luciano Rui e Gianni Faresin sarà difficile da ripetere, soprattutto in considerazione del fatto che in diversi hanno vissuto una vera e propria annata di grazia. Il primo nome della lista inevitabilmente è quello di Andrea Zordan, che alla prima stagione nella nuova squadra (veniva da due stagioni alla Trevigiani in cui non era riuscito a far del tutto emergere il suo potenziale) ha subito ripagato alla grandissima la fiducia concessagli, ottenendo ben 10 vittorie (spiccano il titolo italiano, il Trofeo Balestra, il Trofeo Edil C, Gran Premio di Poggiana e Colli Rovescalesi) in cui sono emerse una tenuta in salita decisamente migliore rispetto alle ruote più veloce ed una capacità di concretizzazione ragguardevole allo sprint: arrivare con lui in volata spesso e volentieri voleva dire andare incontro alla sconfitta. L'Androni di Gianni Savio sembra quindi aver pescato abbastanza bene, garantendosi un possibile talento per le corse di un giorno.

Validissimo è stato l'apporto di Gianluca Leonardi, ripresosi benissimo dopo il brutto incidente accusato nell'estate 2012 e capace non solo di fungere da pedina importantissima per il team ma anche di concretizzare in maniera spettacolare, spesso con azioni a lunga gittata (tra i sei successi conquistati spiccano La Bolghera, il Matteotti e il Piccolo Giro dell'Emilia), tanto che anche per lui si sono spalancate le porte del professionismo (a puntare su di lui sarà Bruno Cenghialta nel nuovo team Continental in fase di allestimento). Di grande qualità anche le cinque affermazioni di un Andrea Toniatti che ha mostrato numeri interessanti (per lui la Ruota d'Oro, una frazione del Valle d'Aosta e il Bianchin messe in carniere), tra le ruote veloci alla consueta affidabilità di Paolo Simion, destinato però a lasciare l'entourage veneta il prossimo anno (destinazione Mastromarco), a bersaglio in ben otto occasioni (splendido il suo finale di stagione) e in grado di togliersi belle soddisfazioni anche su pista, si è registrata l'esplosione di Nicolas Marini che, nonostante un brutto incidente occorsogli in estate, è riuscito a lasciare il segno per ben 9 volte, cosicché il bresciano si candida seriamente al ruolo di velocista principe per la prossima stagione.

Tra i giovani prima parte di stagione ad altissimo livello anche per Federico Zurlo, vincitore di 3 gare (tra cui una frazione della prova canadese di Coppa delle Nazioni a Ville Saguenay) prima di incappare in un bruttissimo incidente nella notturna di Brugnera che ne ha quasi decretato la chiusura anticipata della stagione ma che sarà indubbiamente uno dei ragazzi da cui ripartire per la prossima annata. Note liete anche dal coriaceo rumeno Andrei Nechita, bravissimo anche lui nel finale di stagione, e dal sempre costante Gianluca Milani mentre tra i più giovani significativi passi in avanti sono stati compiuti da Simone Andreetta (primo sul Monte Grappa) e Giacomo Berlato (per lui una frazione del Pesche Nettarine), da seguire nella prossima stagione le prestazioni dei vari Moscon, Garosio, Salvador e di Simone Velasco, quest'ultimo uno dei veri colpi di mercato messi a segno dal team trevigiano. Ci si attendeva invece qualcosa in più da Pierre Paolo Penasa, al di là dei due successi ottenuti, ma il corridore trentino può certamente recriminare per la mancata disputa del GiroBio, dove l'anno precedente era riuscito a salire sorprendentemente sul podio e aveva quindi tanta voglia di confermarsi.

Ha sicuramente moltissimi motivi per cui gioire anche il Team Colpack, che di successi ne ha messi in cascina ben 32, ottenendo risultati prestigiosissimi contando su un organico molto ben amalgamato e su un ambiente apparso tra i più ideali per la crescita degli atleti. La grande certezza rispondeva indubbiamente al nome di Davide Villella e l'atleta bergamasco ha saputo rispondere presente, badando soprattutto alla qualità delle vittorie (anche se non vanno dimenticati i ben nove secondi posti racimolati, molti dei quali alle spalle dello spauracchio Zordan): per poco gli sono sfuggiti l'italiano e il Pesche Nettarine ma l'autorevole affermazione al Giro della Valle d'Aosta (con due tappe vinte), che ne ha esaltato gli ulteriori progressi di tenuta nelle gare a tappe e lo splendido assolo conclusivo al Piccolo Lombardia fanno sì che la Cannondale (con cui si è già ben messo in mostra da stagista, specie in Emilia) si sia assicurata uno dei migliori talenti nostrani, che potrebbe avere il suo ideale terreno d'espressione soprattutto nelle classiche più impegnative.

È invece letteralmente esploso in questo 2013 Gianfranco Zilioli, corridore generosissimo ma che quando ha avuto l'occasione di fare la propria corsa ha saputo trasformarsi in finalizzatore spietato, con un mese di luglio da favola (Valli Aretine, Casentino, Giro delle Valli Cuneesi con vittoria nella tappa più dura le sue perle). Non è riuscito lo storico bis a Capodarco ma in compenso l'atleta di Casnigo ha saputo impressionare anche nelle sue prime uscite da professionista, disputando un'ottima Settimana Lombarda e riuscendo addirittura a vincere da stagista a Prato. Gianni Savio può pertanto fregarsi indubbiamente le mani per aver potuto mettere sotto contratto con l'Androni un atleta i cui limiti nelle gare a tappe ad esempio sono ancora tutti da scoprire.

Grandissima annata anche per Nicola Ruffoni, capace di fare ancora la voce grossa negli sprint con vittorie di grande qualità, tra cui spiccano la Popolarissima, le due tappe vinte al Giro del Friuli e soprattutto la medaglia d'oro conquistata a fine giugno ai Giochi del Mediterraneo. Prestazioni che hanno spalancato al bresciano le porte del professionismo nelle file della Bardiani, così come al fidato Paolo Colonna, generoso e duttile come sempre e capace anche di ottenere vittorie pesanti come il titolo italiano Elite, una tappa del Giro del Friuli e il Trofeo Lamonica. Molto bene anche Manuel Senni, a secco di vittorie ma finito stabilmente nel giro azzurro grazie a buonissime prestazioni, così come il sempre generoso Davide Orrico, per il 2014 occhio alla possibile crescita di velocisti come Marcelli e Pacioni, alle prestazioni in salita di Masnada così come da tenere d'occhio saranno anche Troia e Consonni. Senza dimenticare poi i due ottimi colpi di mercato già realizzati e di cui parleremo più avanti.

Spostandoci in Toscana il 2013 ha senz'altro visto sotto i riflettori la Mastromarco, in cui sono stati soprattutto Alberto Bettiol e Valerio Conti a recitare il ruolo di protagonisti l'atleta fiorentino, a bersaglio in quattro occasioni, è partito alla grande fin da subito, aggiudicandosi la Firenze-Empoli e poi mettendosi in evidenza anche in altre gare molto prestigiose quali il Fiandre Espoirs (chiuso in decima posizione), il GP Liberazione (per lui un terzo posto) e la prova canadese di Coppa delle Nazioni. Le sue doti allo sprint ne hanno fatto inevitabilmente uno dei principali antagonisti di Zordan e Villella e la chiamata della Cannondale può apparire come una logica conseguenza. Nel professionismo approda anche il corridore laziale, a suo agio soprattutto sugli strappi e vincitore anche lui di quattro gare oltre a diverse altre prove da protagonista, che hanno spinto la Lampre a puntare su di lui fin dal 2014. Gradita sopresa è stata Gianni Bellini, vincitore di due gare tra cui il Memorial Gigi Pezzoni e uno dei nomi nuovi tra le ruote veloci, atteso anche lui al grande salto (potrebbe finire nel team di Scinto), buona annata anche per Mirko Trosino. Per il 2014, oltre a nuovi interessanti innesti, attenzione a Verona e Orsini, oltre che ad Antonio Nibali (sul podio al Nettarine quest'anno), atteso a quel salto che gli permetterebbe di raggiungere il più famoso fratello nel professionismo.

Annata importante anche per la Petroli Firenze Wega Contech, formazione che con la conclusione dell'annata ha anche sancito la chiusura dell'attività. La scelta ben precisa della società (ne potrebbe essere allestita una nuova sempre in Toscana) è stata dettata soprattutto dalla dolorosa perdita di Daniele Tortoli, vera e propria anima del team, venuto a mancare in estate e che ha inevitabilmente lasciato un vuoto incolmabile in seno alla squadra. Ancora una volta il vero e proprio faro è stato Davide Formolo, che si è confermato atleta coriaceo e costante, che probabilmente ha raccolto anche meno di quel che avrebbe meritato: per lui tre successi con la riconferma nel Giro delle Pesche Nettarine ed una buona regolarità che gli ha permesso di salire sul podio anche al Giro della Valle d'Aosta (battuto solo da Villella) oltre che di terminare in top-ten anche il Tour de l'Avenir, in cui è stato penalizzato anche dalla sfortuna. Indubbiamente la mancata disputa del GiroBio gli ha tolto la possibilità di esprimersi al meglio in un palcoscenico importantissimo ma anche per lui è giunto il momento di salutare il dilettantismo per approdare tra i grandi, anch'egli con la casacca della Cannondale. Bene si è comportato Alfio Locatelli, vincitore di due gare, così come Mario Sgrinzato, capace di vincere per la terza volta Collecchio e di sfiorare il colpaccio a Capodarco, mancato successo quest'ultimo che forse rende ancor più amara la decisione di abbandonare l'attività. Ancora troppo incostante invece Fiumana, a bersaglio in tre occasioni ma a cui è mancata la vittoria veramente pesante.

Moltissime invece le soddisfazioni per il Futura Team di Franco Chioccioli che alla certezza chiamata Alessio Taliani, vincitore di cinque gare (spiccano Coppa della Pace, una tappa al Valli Cuneesi e il Giro del Valdarno) con numeri anche di pregevole fattura, e alla piacevole scoperta di Alessio Mischianti, tre volte a bersaglio e con un rendimento costante nel corso dei mesi, ha affiancato anche l'ingaggio di Luca Benedetti, dopo i guai giudiziari che hanno costretto la Bedogni Natalini ad interrompere l'attività. Il corridore trentino, vero e proprio mattatore della prima parte di stagione (di rilievo i successi ottenuti a Mercatale e al GP Industrie del Marmo), ha saputo poi incrementare ulteriormente il proprio bottino, vincendo in varie maniere fino a toccare la cifra di 11 successi che ne hanno fatto il plurivittorioso di quest'annata, tanto che anche per lui i rumors vogliono imminente l'annuncio del passaggio nel professionismo.

Annata di transizione invece per il Team Food Italia MG Kvis, affidatosi soprattutto agli spunti di Davide Martinelli, confermatosi come miglior cronoman nostrano e che vedrà nel 2014 cambiare casacca per trasferirsi nel Team Colpack. Il team di Forconi si consola parzialmente con il passaggio al professionismo di Nicola Testi (anch'egli ingaggiato dall'Androni) e le buone prestazioni di Davide Gabburo, che potrebbe andare a rinforzare la Ceramica Flaminia, con cui ha già disputato alcune gare da stagista.

Tornando a settentrione è stata sicuramente un'annata in chiaroscuro per la Trevigiani Dynamon Bottoli, che ha visto sensibilmente ridotto il proprio numero di vittorie e che pare giunta anch'essa al capolinea, in quanto una parte della squadra nella prossima stagione confluirà nel nuovo progetto messo in piedi da Mirko Rossato, il quale ha deciso di allestire una nuova formazione Continental in cui far maturare i migliori talenti e permettere loro di affrontare le prime esperienze professionistiche. Il punto più alto della stagione del team trevigiano è stato senz'altro rappresentato dal successo di Matteo Busato a Capodarco, che ha consentito all'ex campione italiano Elite di riportare il proprio nome all'attenzione di tutti nella speranza di riavere una chanche nel professionismo che apparrebbe senz'altro meritata, considerate anche le altre buone prestazioni e le altre due vittorie, compresa la Ciociarissima.

Bel salto di qualità è stato compiuto anche da Michele Scartezzini vincitore del Trofeo Piva e pedina preziosissima anche al servizio della squadra, oltre ad aver disputato un'annata abbastanza positiva anche nelle veci di pistard. Molto bella anche la vittoria di Luca Chirico a Montecassiano nel Gran Premio San Giuseppe, con il lombardo che appare come uno degli uomini più attesi del nuovo team di Rossato. Qualche ottimo segnale è venuto anche da Daniele Dall'Oste, secondo al Giro del Friuli, che però abbandonerà il team di Rossato per trasferirsi al Team Idea, mancata soltanto la vittoria a Liam Bertazzo per rendere ulteriormente positiva un'annata che l'ha visto togliersi anche la soddisfazione del titolo europeo su pista nel Madison, mentre al di sotto delle attese si sono espressi i due velocisti principali, ovvero Rino Gasparrini e Andrea Dal Col (anche per quest'ultimo si parla di un possibile ingaggio da parte del team di Scinto), che hanno conquistato appena tre vittorie a testa e saranno quindi chiamati a riscattarsi nel 2014.

Più di una soddisfazione è riuscita invece a togliersi la Marchiol, lanciata soprattutto dalle vittorie e belle prestazioni realizzate da Matteo Collodel (vincitore della Coppa San Geo e protagonista di un rendimento costante per tutto l'anno, che andrà anch'egli a rinforzare il Team Idea Continental nella prossima stagione) e da Fabio Chinello, che dopo l'ottimo avvio ha ritrovato il guizzo vincente proprio in occasione dell'Astico-Brenta. Da menzionare, specie nella prima parte, anche le buone prestazioni dello sfortunatissimo Vaccher, costretto a chiudere la stagione anticipatamente per un incidente dalle conseguenze drammatiche.

Qualche piazzamento di troppo invece per la General Store Zardini, protagonista per tutto l'anno con vari portacolori e che ha trovato solo nella parte conclusiva dell'annata acuti importanti per merito di Nicola Toffali, capace di timbrare il cartellino in due occasioni. Oltre al veronese però non sono mancate buone prestazioni da parte di Michele Simoni, andato vicino al successo anche prestigioso, mentre tra i velocisti sia Forner che Dal Cappello non sono riusciti ad affiancare una vittoria a tanti buoni piazzamenti, così come a tratti si sono visti in buona evidenza sia Tedesco che Giacobazzi. Il nome da seguire con attenzione per il prossimo anno però è venuto prepotentemente alla ribalta nelle ultime settimane ed è naturalmente quello di Mirco Maestri: l'emiliano è stato infatti protagonista in più circostanze, collezionando podi a ripetizione (spicca quello ottenuto al Piccolo Giro dell'Emilia) in virtù di una crescita che ora non ne fa una semplice ruota veloce. Se riuscirà a sbloccarsi presto, il 2014 potrebbe rappresentare per lui l'anno della vera svolta. Grande attesa anche per vedere all'opera il figlio d'arte Riccardo Minali, al momento il miglior colpo di mercato realizzato dal team.

Marlen Zmorka è stato invece il principale protagonista nelle file della Palazzago, affiancando alle consuete, formidabili doti di cronoman anche qualche bell'assolo in gare in linea (su tutte la vittoria alla Vicenza-Bionde), bene si è invece comportato Simone Sterbini, atteso al grande salto nel 2015 (lo attende già la Bardiani) mentre tra i più giovani ottime cose hanno mostrato sia Diego Brasi che Marco Chianese, entrambi a bersaglio e convincenti in più di un'occasione. Buon esordio anche per il primo anno Gianmarco Serri ma molto interessante è stato anche il rendimento di Giulio Ciccone, vicinissimo nel centrare la top-ten da primo anno in due corse molto impegnative come Giro della Valle d'Aosta e il Giro delle Valli Cuneesi, ragion per cui il team di Locatelli potrà sicuramente rammaricarsi per la dipartita dell'abruzzese che nel 2014 andrà a rinforzare il Team Colpack.

Si è chiusa con il segno più anche l'annata del Team Delio Gallina, in cui all'esperienza dei rodati Nicola Gaffurini (3 vittorie tra cui la Piccola Sanremo) e Giorgio Cecchinel (due invece i successi del veneto), si sono affiancate le numerose belle prestazioni di Corrado Lampa e Simone Petilli, a cui è mancata solo la vittoria per coronare al meglio l'annata. Bene anche Gianluca Mengardo (che assieme a Petilli pare destinato alla nuova Continental di Cenghialta) e Marco Gaggia, autori di una vittoria a testa, per il 2014 il rinnovamento potrebbe portare alcune interessanti scommesse.

Ancora una volta è stato invece Niccolò Bonifazio a rappresentare il fiore all'occhiello della Viris Maserati, lasciando il segno in ben 7 occasioni (spiccano i successi al GP Camon, in una tappa del Nettarine e in una frazione della prova di Coppa delle Nazioni canadese) e confermandosi come uno dei migliori prospetti in assoluto tra i velocisti, giungendo al meritato salto nel professionismo con la Lampre. La partenza del ligure però potrebbe già essere colmata da Jakub Mareczko, riuscito già a lasciare il segno in tre occasioni in questo 2013 e sarà certamente atteso a conferme importanti. Confortante il ritorno al successo di Marco Amicabile, vincitore di due gare, mentre Iuri Filosi ha concluso ottimamente la stagione con belle prestazioni e con la prestigiosa affermazione nella Milano-Rapallo.

Ivan Balykin con 5 successi (tra cui il Trofeo Città di Brescia) è stata la nota più lieta tra le file del Podenzano, tanto che per il passista-veloce italo-russo si sono spalancate le porte del professionismo nelle file della RusVelo; il Team Idea, che ha deciso di ritentare l'avventura professionistica come Continental nel 2014, si è affidato soprattutto agli spunti di Mirko Tedeschi mentre nel Monviso-Venezia è stato l'esperto Ricardo Pichetta (che proprio nel Team Idea debutterà nel professionismo) a realizzare le migliori prestazioni. Qualche nota lieta anche per il Malmantile, che si è potuto compiacere soprattutto del gran finale di stagione di Dario Mantelli, per tre volte a bersaglio.

Come si è potuto osservare quindi sono stati tanti gli spunti di discussione in quest'annata, in cui si è dovuto fare i conti con alcune defezioni importanti in termini di gare: la mancata disputa del Toscana-Terre di Ciclismo prima e del GiroBio poi ha tolto a diverse formazioni e ragazzi l'occasione per mettersi in mostra e sappiamo bene quanta importanza rivesta anche il confronto internazionale, cosa che si cercherà di colmare anche con l'allestimento di nuove squadre Continental. In ogni caso, in tempi ugualmente difficili, ci si augura di poter assistere ad un'annata 2014 ugualmente ricca di spunti  e di emozioni nei vari fine settimana distribuiti, come di consueto, da febbraio ad ottobre.

Vivian Ghianni

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