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Tour of Beijing 2013: Nacer Bouhanni, superiorità netta - Vince ancora il francese. Viviani 4°, Porte perde 17'

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Seconda vittoria di fila per Nacer Bouhanni al Tour of Beijing © Tourofbeijing.net

La terza frazione del Tour of Beijing ha rispettato solo in parte i pronostici relativi all'andamento della tappa, infatti è stata sì spettacolare, caratterizzata da una lunga fuga e da controscatti, ma si è risolta con un'inattesa volata in cui erano presenti i migliori velocisti del gruppo. Lo sprint finale ha premiato il leader della classifica generale Bouhanni. Andiamo però con ordine.

Il percorso particolarmente mosso ha permesso che si formasse un gruppetto di sei attaccanti, rispettivamente: gli italiani Damiano Caruso (Cannondale) e Boaro (Saxo-Tinkoff), Goos (Belkin), Sulzberger (Orica), Roulston (RadioShack) ed infine Timmer (Argos-Shimano).

Il gruppetto dei fuggitivi, nonostante i continui saliscendi disseminati lungo i 176 km della tappa, non è riuscito a guadagnare un vantaggio sufficiente in grado di consentire alla fuga di andare in porto.

Da segnalare un tentativo di Damiano Caruso (a fine tappa vestirà la maglia di miglior scalatore) che al termine della penultima asperità ha provato a frazionare il gruppetto dei corridori in avanscoperta, ma sulla successiva rapida discesa il gruppo ha accorciato notevolmente per poi rientrare implacabilmente ai meno 28 km dall'arrivo.

Nel momento in cui il grosso del plotone era in vista dei fuggitivi è iniziata la rumba di scatti e controscatti per rientrare sui corridori in avanscoperta. Tra questi tentativi, il più efficace lo ha effettuato Hansen, portacolori della Lotto, il quale non si è accontentato di rientrare sui fuggitivi ma ha rapidamente lasciato la compagnia ed approfittando di un momento di deconcentrazione del gruppo ha rapidamente guadagnato spazio.

Il tentativo del corridore australiano, non nuovo ad imprese del genere, è durato fino ai piedi dell'ultimo strappo di giornata, posto ad 11 km dal traguardo. Il gruppo tirato dalla FDJ.fr non ha lasciato troppo spazio al solitario tentativo.

Sull'ultima asperità di giornata è andato in scena il meglio di questa frazione: fin dalle prime rampe si sono susseguiti una serie di scatti, prima Giovanni Visconti per spianare la strada al campione del mondo Rui Costa, poi Bakelants ed infine Tony Martin (evidentemente il tedesco tiene a questa corsa vinta nelle prime due edizioni), il quale ci ha provato prima in salita e poi in discesa dove inizialmente era riuscito a fare la differenza.

Però neanche il tentativo del campione del mondo a cronometro è riuscito a concretizzarsi, infatti è stato ripreso al termine della discesa quando mancavano poco più di 4 km all'arrivo. Una volta che il gruppo si è ricompatto è stata ancora l'Omega Pharma-Quickstep la protagonista. La squadra belga infatti si è rapidamente ricompattata per portare Petacchi nelle migliori posizioni per lanciare la volata.

Lo spezzino è stato però lasciato solo troppo presto dai suoi compagni ed ha dovuto lanciare una volata lunghissima che lo ha visto rimbalzare quando mancavano poco più di 100 metri al traguardo. Petacchi è stato infilato al centro da Elia Viviani ed a destra da Matthews, ma è stato uno straripante Bouhanni, smarcatosi a sinistra lungo le transenne, ad infinocchiare tutti negli ultimi 50 metri, lasciandosi alle spalle Matthews ed il russo della Katusha Tsatevich.

Solamente quarto Elia Viviani, apparso poco brillante (del resto siamo a fine stagione e le energie residue sono poche). Bouhanni, che conserva ancora il primato precedendo di 11" Matthews e Bouet, ha dimostrato invece di avere ancora energie da spendere e soprattutto ha confermato di avere uno straordinario colpo di pedale negli ultimi 50 metri. Il corridore francese è giovane e deve migliore in termine di esperienza ma è già pronto per duellare con i migliori dello sprint.

Lo spettacolo visto oggi è solo l'antipasto di quello che succederà domani in cui sicuramente cambierà la classifica generale. La tappa è relativamente corta, solo 150 km ma ricchi di insidie, a cominciare dal Gpm che porta Xian Ren Dong Village posto a metà frazione; la salita è lunga 7.7 km e presenta una pendenza media del 5%.

Anche l'arrivo, posto a Miaofeng Mountain, verrà raggiunto dopo 12 km di salita al 5.7 % di pendenza media. La tappa si presenta quindi particolarmente adatta per un'azione da lontano e visti come si sono mossi in questi giorni, i corridori sui cui prestare particolari attenzioni sono sicuramente Ivan Basso e l'iridato Rui Alberto Faria da Costa, sempre nelle prime posizioni nella tappa odierna.

Non bisogna dimenticarsi di corridori del calibro di Daniel Martin, Robert Gesink, Romain Bardet e Carlos Alberto Betancur mentre Richie Porte oggi è arrivato al traguardo con 17' di ritardo. Per Tony Martin, apparso particolarmente brillante oggi, le salite che il gruppo affronterà sono forse troppo lunghe anche se il ciclista tedesco ci ha abituato a grandi numeri, ma l'ascesa di domani pare per lui davvero proibitiva.

Carlo Ferri

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