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Dilettanti 2013: È davvero d'oro la Ruota di Toniatti - Dopo il Bianchin arriva la vittoria in Toscana. Molte le cadute

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Esulta Andrea Toniatti alla Ruota d'Oro, con Luca Chirico battuto © Rodella

Mancano ormai appena due giorni all'attesissimo Mondiale riservato agli Under 23 ed il martedì appena trascorso ha offerto alla nazionale azzurra di Marco Villa e Marino Amadori un'ulteriore opportunità per rifinire la preparazione per il grande appuntamento, anche se come vedremo non sono mancati brividi che impongono qualche riflessione.

Un martedì che però ha ribadito in maniera eloquente lo strapotere della Zalf Euromobil Désirée Fior, autentica dominatrice del week end e dell'inizio di settimana con ben cinque affermazioni nelle sette gare in programma che hanno consentito al team trevigiano di toccare quota 53 vittorie stagionali. Sono state indubbiamente giornate da ricordare soprattutto per il trentino Andrea Toniatti, apparso in una forma strepitosa che gli ha permesso di aggiungere al proprio palmarès due gare di notevole prestigio e che chissà...creato anche un po' di rammarico per il fatto di non aver potuto mettere in difficoltà i selezionatori azzurri che avevano già definito da diversi giorni la selezione che sarà impegnata a Firenze.

Ieri pomeriggio l'atleta trentino ha conquistato infatti la quinta vittoria di un 2013 più che positivo per lui aggiudicandosi la 44esima Ruota d'Oro andata in scena a Terranuova Bracciolini, in provincia di Arezzo. Vittoria che assume ancor più prestigio in considerazione della notevole concorrenza presente, arricchita come già preannunciato dalla presenza della nazionale azzurra che ha colto l'occasione per mettere ulteriori chilometri in vista dell'appuntamento di venerdì.

Proprio un atleta azzurro è stato tra i protagonisti della fuga principale di giornata, vale a dire Manuel Senni, che la gara mondiale nella giornata di venerdì la vivrà dai box in quanto è la prima riserva designata ma che comunque non lesina il suo impegno (e del resto vedremo che la buona condizione del corridore del Team Colpack è un fattore che può sempre tornare utile), andando in avanscoperta dopo una ventina di chilometri in un drappello di una decina di atleti comprendente, tra gli altri, anche Marlen Zmorka (uno dei grandi delusi della prova a cronometro iridata di lunedì), la ben assortita coppia della General Store costituita da Giacobazzi e Maestri e formazioni come Astana Continental e la francese Aix en Provence con intenzioni bellicose (tre corridori per parte presenti per queste ultime).

Fuga che ha assunto un margine importante, arrivando a guadagnare oltre 5 minuti dopo neppure 100 chilometri di gara, prima che la Zalf iniziasse decisamente a limare lo svantaggio e lasciasse i soli Semyonov, Kulimbetov, Conte Bonin, Maestri e Boulenger in testa con un minuto e mezzo di vantaggio al suono della campana. È stato quindi necessario attendere le ultime ascese a Monticello e Cicogna per assistere alle schermaglie preparatorie del finale, con l'attacco di Toniatti che ha coinvolto nell'azione Formolo, Chirico, Brovelli, Conti, Mischianti e l'austriaco Rabitsch, realizzando così la selezione decisiva e lo scenario con cui si è giunti all'ultimo chilometro.

Luca Chirico ha cercato di lanciare una volata lunga, sapendo probabilmente di aver vita dura contro un avversario rapido come Toniatti ed i timori dell'atleta Trevigiani erano certamente fondati, dal momento che il trentino lo ha superato negli ultimi 100 metri ed è andato a conquistare il successo. Piazza d'onore pertanto per Chirico mentre il podio è stato completato in terza posizione da Valerio Conti, senz'altro uno dei grandi delusi delle ultime settimane per il fatto di non essere stato selezionato per il mondiale, pur avendo palesato una buonissima condizione.

A seguire nel drappello Mischianti, Rabisch e, leggermente più staccati, Brovelli, Maestri (grandissima la sua prestazione, considerando i tanti chilometri in avanscoperta, il corridore della General Store si sta rivelando corridore dal fondo sempre più interessante), Totò, il polacco Oborski ed il russo Tatarinov a completare la top-10, mentre un altro gruppetto è giunto distanziato di una decina di secondi (presente anche il tedesco Herklotz, uno degli atleti più attesi per la prova iridata).

Detto del risultato, l'arrivo ha vissuto anche attimi di apprensione quando Davide Formolo, che come anticipato faceva parte dell'azione decisiva, è finito malamente a terra nello sprint conclusivo, creando naturalmente notevole preoccupazione visto l'approssimarsi della gara iridata. Fortunatamente però il corridore veronese se l'è cavata solo con diverse abrasioni, senza riportare fratture e pertanto la sua presenza nella gara di venerdì non dovrebbe essere in dubbio, anche se naturalmente ulteriori valutazioni andranno fatte nelle prossime ore. Un contrattempo che si è andato ad aggiungere a quello che aveva visto protagonista Davide Villella sabato scorso, nel corso del GP Costa degli Etruschi di Donoratico, in cui era stato il corridore bergamasco a finire a terra e riportare varie sbucciature.

Imprevisti di cui si sarebbe fatto volentieri a meno e che comunque fanno porre qualche quesito: considerando che già il Costa degli Etruschi aveva dato ottime indicazioni ai selezionatori, con Bettiol e Formolo apparsi in eccellente condizione, era necessario far gareggiare gli atleti azzurri anche in una gara, seppur internazionale, che si disputava a pochissimi giorni di distanza dal mondiale? Di certo le occasioni per effettuare test e buoni allenamenti vanno sempre prese al volo e dall'avere un costante ritmo gara si può avere indubbiamente giovamento, però gareggiare può comportare anche dei rischi e imprevisti, tanto più che già nel week end erano arrivate risposte confortanti. Alla fine tutto si è risolto per il meglio ma in futuro sarebbe opportuno valutare con estrema attenzione (posto sempre che l'impegno sia molto ravvicinato, questo è chiaro) se il gioco vale la candela.

Un tema, quello relativo agli incidenti di gara, che continua ad essere purtroppo sempre di attualità e che nella giornata di domenica si era arricchito di un'altra pagina drammatica che ha rischiato di sconfinare nella tragedia. Il tutto si è consumato durante il 44esimo Trofeo Gianfranco Bianchin, la gara nazionale in programma a Paderno di Ponzano Veneto nel trevigiano, quando nei pressi dell'abitato di Merlengo si è verificato un incidente le cui modalità, stando alla ricostruzione dell'accaduto, appaiono veramente incredibili: al passaggio del gruppo infatti un corridore, nel transitare con le ruote sopra un chiusino, lo avrebbe sollevato e fatto finire sulla carreggiata, lasciando così aperto.

Caso sfortunato ha voluto che Andrea Vaccher s'infilasse con le ruote proprio nello spazio rimasto senza copertura, compiendo un volo pauroso che l'ha fatto terminare con estrema violenza a terra. Le condizioni dell'atleta della Marchiol sono apparse subito serie, soprattutto per via delle gravi ferite riportate al volto nell'impatto con l'asfalto. Trasportato in ospedale a Treviso, l'atleta di Susegana è stato ricoverato in prognosi riservata e sottoposto ad un delicato intervento di chirurgia maxillofacciale e mantenuto per diverse ore in coma farmacologico. Fortunatamente poi le condizioni di Vaccher sono apparse in miglioramento, anche se sarà ovviamente costretto ad una lunga degenza. L'assurdo incidente naturalmente ha creato polemiche sull'accaduto ed ora spetterà alle autorità competenti accertare le eventuali responsabilità, sta di fatto che ancora una volta ci si trova a commentare notizie spiacevoli e a ribadire quanto la sicurezza sia un argomento che non può mai essere messo in secondo piano.

Fatta la doverosa premessa, le cronache di gara hanno consegnato anche in questa situazione un assolo di Andrea Toniatti, riuscito a prendere il largo e a sbaragliare la concorrenza, presentandosi in perfetta solitudine per il traguardo. Per la Zalf non si sono però esaurite le soddisfazioni, in quanto l'intero podio è stato composto da atleti del team trevigiano, con Gianluca Leonardi secondo a 26" e Daniele Cavasin che si è aggiudicato la terza posizione a 29" anticipando Davide Orrico della Colpack. Ancora più indietro il resto degli inseguitori con Matteo Collodel a conquistare la quinta posizione a 43", regolando in volata il rumeno Nechita e il tricolore Colonna.

Come anticipato in apertura però la Zalf ha saputo lasciare il segno pressoché ovunque tra sabato e martedì e vi è stato praticamente spazio per tutti: ad aprire le danze era stato Paolo Simion nel pomeriggio di sabato 21 settembre, in cui si era aggiudicato il 5° Memorial Elia Dal Re a Villanova di Ravenna, in una gara che prevedeva anche il ripetuto attraversamento di due settori di strada bianca. Il rosso velocista veneto è stato abilissimo ad inserirsi in un tentativo di fuga a cinque ed ha fatto valere la legge del più forte allo sprint, battendo la coppia della General Store costituita da Mirco Maestri e Nicola Toffali mentre in quarta posizione si è classificato l'altro Zalf Simone Viero, abile nello spalleggiare Simion, giunto così alla sesta vittoria in stagione. Il marchigiano Totò, altro componente della fuga, è giunto distanziato di 27" mentre il resto del gruppo, regolato allo sprint da Cavasin, ha accusato un ritardo di quasi sei minuti.

Domenica 22 invece oltre all'affermazione di Toniatti c'è stato anche il battesimo della vittoria tra gli Under 23 per Gianni Moscon, capace di aggiudicarsi con grande autorevolezza il 26esimo Trofeo Gavardo Tecmor nella cittadina bresciana. Il primo anno trentino infatti, più volte in evidenza in quest'ultimo scorcio di stagione, ha prevalso con un ottimo spunto sul traguardo in leggera salita situato nella frazione Bersaglio di Gavardo, riuscendo ad anticipare un avversario ostico come il corregionale Michele Simoni della General Store, il compagno di squadra Andreetta e Simone Sterbini della Palazzago, con Chirico, poco distante, in quinta posizione.

Nella giornata di ieri invece è stato Nicolas Marini ad esultare per l'ottava volta in questo 2013, aggiudicandosi al termine di uno sprint serratissimo il 93esimo Circuito Alzanese di Alzano Scrivia, nell'alessandrino. Al velocista bresciano infatti è servito, oltre al gran lavoro di preparazione e al consueto grande spunto mostrato nella volata, anche il colpo di reni per avere ragione di un avversario ostico come Niccolò Bonifazio, reduce oltretutto dalle positive prime esperienze in maglia Lampre. Il fotofinish però ha evidenziato però come i centimetri decisivi fossero quelli di Marini che ha così potuto esultare. Per la Viris invece un po' d'amaro in bocca, considerando che oltre a Bonifazio ad occupare il terzo gradino del podio è stato Jakub Mareczko, con Simion e Cornelio a completare la top five.

Proprio la Viris Maserati può però consolarsi col fatto di essere stata una delle due formazioni al di fuori della Zalf ad aver potuto esultare in quest'ultimo week end di gare, aggiudicandosi una corsa prestigiosa come la Milano-Rapallo (giunta all'edizione numero 55) che con i suoi 206 chilometri da percorrere rappresenta la più lunga gara del calendario dilettantistico italiano. Il merito è stato tutto del trentino Iuri Filosi che si è così concesso la prima vittoria tra i dilettanti alla terza stagione nella categoria, grazie ad una stoccata da manuale nei chilometri conclusivi.

La corsa aveva in precedenza vissuto su una lunga fuga degli svizzeri Pellaud e Cambianica (quest'ultimo stagista Lampre) oltre che di Daniele Trentin, Davide Ballerini e Luca Guerrini, per poi giungere ad un finale ricco di avvicendamenti dove l'azione di Filosi a pochi chilometri dall'arrivo si è rivelata quella vincente. Vittoria a braccia alzate per lui e grosso rammarico soprattutto per il Futura Team che ha piazzato l'ennesima doppietta stagionale valevole però soltanto per i gradini più bassi del podio, con gli attesi Luca Benedetti e Alessio Taliani giunti a 12" sul traguardo e costretti ad accontentarsi del semplice piazzamento, mentre il resto degli inseguitori è stato regolato in volata, a 43" di ritardo, da Alfio Locatelli.

Infine gioia anche per la Ciclistica Malmantile che nel 36esimo Trofeo Alvaro Bacci a Perignano di Lari, in provincia di Pisa, ha potuto festeggiare la prima vittoria tra i dilettanti di Dario Mantelli, forte passista giunto alla prima stagione da Elite e pertanto quinta complessiva nella categoria. L'atleta toscano è stato molto bravo ad inserirsi nella principale fuga di giornata e poi piazzare un allungo rivelatosi irresistibile per tutti gli altri, consentendogli così di arrivare sul traguardo a braccia alzate. Anche qui si è registrata una squadra decisamente più delusa di altre, ovvero la Mastromarco che ha piazzato ben cinque corridori nei primi dieci e che soprattutto ha occupato gli altri due gradini del podio con Antonio Nibali e Mirko Trosino, distanziati di 1'10" da Mantelli. Più lontani tutti gli altri con distacchi vicini e superiori ai due minuti.

Ora occhi puntati naturalmente su Firenze, dove nel pomeriggio di venerdì Davide Villella, Alberto Bettiol, Davide Formolo, Andrea Zordan e Michele Scartezzini tenteranno di riportare in Italia un iride che manca da oltre dieci anni. Nel fine settimana invece altro appuntamento da non perdere per gli appassionati con il Piccolo Giro dell'Emilia in programma domenica 29 settembre a Casalecchio di Reno, in provincia di Bologna.

Vivian Ghianni

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