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G.P. Costa degli Etruschi 2013: Come scarpina bene Scarponi! - Vittoria a Donoratico, Ulissi e Pozzato a podio

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Michele Scarponi si aggiudica il G.P. Costa degli Etruschi © Bettiniphoto

Se Paolo Bettini si aspettava delle risposte dagli azzurri è indubbio che il commissario tecnico torni a casa da Donoratico con ottime indicazioni: infatti, fra i primi sette arrivati ci sono sei fra i probabili uomini che verranno schierati domenica prossima a Lucca.

Ad imporsi nel Gran Premio Costa degli Etruschi è stato Michele Scarponi, al primo successo in carriera nelle gare in linea in tutta la lunga carriera, che è giunto al traguardo da solo precedendo i compagni di squadra, e probabilmente di nazionale, Diego Ulissi e Filippo Pozzato.

In un albo d'oro che vede nomi come Cipollini, Guidi, Kirsipuu, Petacchi e Viviani fa specie trovare d'ora in poi quello del marchigiano, tuttavia non si tratta di una casualità: in quest'edizione la gara toscana è modificata sia dal punto di vista altimetrico sia da quello temporale, col passaggio dal tradizionale primo sabato di febbraio alla giornata odierna.

Dal punto di vista altimetrico la presenza della salita di Torre Segalari, la cui sommità era posta a soli 10 km dal traguardo, ha stravolto il consuetudinario andamento, trasformando il tracciato in un percorso adatto a testare la condizione in vista del prossimo mondiale.

Alla partenza di San Vincenzo si sono allineati in 118, con la sola defezione dell'ultimo minuto del kazako Maxim Iglinsky dell'Astana. Dopo il via andatura subito sostenuta con un tentativo di quindici unità fra cui Rodriguez dell'Androni Giocattoli e Pozzo della Vini Fantini che è passato per primo nell'unico traguardo volante di giornata, poco dopo l'abitato di Piombino.

Il gruppo ha concesso ai battistrada un vantaggio massimo di 30", portando alla fine dell'azione; non appena ripresi quattro fra i primi attaccanti, Andrea Fedi della Ceramiche Flaminia, Federico Rocchetti dell'Utensilnord, il colombiano Juan Pablo Valencia della Colombia e il già citato Pozzo, hanno dato il là ad un nuovo tentativo assieme allo svizzero Marcel Arregger dell'IAM Cycling e al colombiano Miguel Ángel Rubiano dell'Androni Giocattoli.

Il gruppo ha lasciato immediatamente spazio ai sei che hanno raggiunto il vantaggio massimo di 4' quando mancavano 58 km all'arrivo, momento in cui gli uomini della Meridiana Kamen hanno preso le redini del plotone aumentando il ritmo. Nella lunga salita (14 km) di Suvereto la fuga è esplosa sotto l'azione di Rubiano che, ad uno ad uno, ha staccato gli altri cinque compagni, scollinando con 12" su Rocchetti e 20" su Valencia. Il gruppo, messo in fila dall'importante forcing dell'Astana, si è diviso in due tronconi principali con il primo transitato al Gpm con soli 37" di ritardo.

Nella discesa c'è stato il ricongiungimento fra Rubiano, Rocchetti e Valencia mentre il primo gruppo inseguitore si era delineato con questi componenti: Bettiol, Formolo, Nocentini e Santaromita della Nazionale italiana, Pozzato, Scarponi e Ulissi della Lampre, Failli, Finetto e Pozzo della Vini Fantini, Basso e Caruso della Cannondale, Nibali e Ponzi dell'Astana, Pellizotti e Sella dell'Androni, Arreger dell'Iam Cycling, Sinkewitz della Meridiana Kamen e Zardini della Bardiani CSF.

Fra questi 23 erano presenti tutti e sette i convocati da Bettini iscritti al via assieme ai giovani Bettiol e Formolo, preziosissime punte della formazione Under 23 di Amadori. Ai meno 25 km dall'arrivo i tre fuggitivi superstiti sono stati riassorbiti dal primo gruppo mentre dietro era la Bardiani CSF a tentare un ricongiungimento fra i due tronconi del gruppo, arrivando a soli 18" dal compiere l'obiettivo.

Davanti i due Cannondale hanno tenuto alta l'andatura riuscendo a mantenere un minimo di vantaggio sino all'imbocco della salita decisiva di Torre Segalari: persi per strada i reduci della seconda fuga di giornata, si sono presto staccati anche Caruso, Zardini e uno sfortunato Bettiol a causa di un problema meccanico. In salita si è assistito ad un importante attacco a tre con Nibali, Sinkewitz e Ulissi capaci di scollinare con 12" di margine su Nocentini, Pozzato, Santaromita e Scarponi.

Come prevedibile Nibali ha tentato l'attacco in discesa, venendo tuttavia prontamente raggiunto sia da Sinkewitz e Ulissi e sia dai quattro inseguitori. Quando mancavano meno di 2000 metri all'arrivo Scarponi ha provato la sparata solitaria, favorito anche dalla presenza degli altri due uomini Lampre.

Risultato: arrivo a braccia alzate del nativo di Filottrano che può gustarsi il primo successo dal Giro d'Italia 2011. Grande festa per la formazione di Saronni che piazza a 4" Diego Ulissi al secondo posto e Filippo Pozzato al terzo. La top ten si completa con Nocentini, Santaromita, Sinkewitz, arrivati assieme ai due Lampre, Nibali a 12", Finetto a 57" che precede Rubiano e Ratto.

In chiave mondiale il bilancio azzurro non poteva essere così positivo nemmeno nelle più rosee previsioni: tutti i preconvocati di Bettini hanno chiuso nei primi 15, con Ponzi ottimo dodicesimo dopo aver lavorato a lungo per Nibali. Proprio Nibali prosegue il momento positivo mostrato alla Vuelta, dimostrando di poter guidare la Nazionale per il secondo anno consecutivo.

Scarponi e Ulissi sono usciti dalle tre settimane iberiche con un'ottima condizione e, con la prestazione odierna, dovrebbero essersi guadagnati il posto in squadra. Discorso simile può valere per Pozzato, apparso molto brillante sia a Plouay che nelle due prove canadesi: essere riuscito a stare assieme a scalatori migliori di lui sulla carta è un biglietto da visita importantissimo anche, perché no, per rispondere alle parole che Fabian Cancellara ha rilasciato alla Gazzetta dello Sport sulle possibilità del sandricense a Firenze: «Pozzato? No, e cosa può fare? Fossi stato al suo posto, non sarei nemmeno venuto».

Abituale regolarità è stata mostrata da Nocentini e Santaromita i quali lottano ancora per vestire la casacca azzurra nel mondiale casalingo. Il Gp di Prato di domani sarà un altro test utile a Bettini per scogliere gli ultimi dubbi. Sperando che quanto visto oggi venga ripetuto quando conterà, ossia fra otto giorni.

Alberto Vigonesi

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