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GP de Wallonie 2013: Con Bakelants il Belgio già brilla - Jan batte Voeckler alla Citadelle de Namûr

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Jan Bakelants, con la maglia della nazionale belga, precede Voeckler a Namûr e vince il GP de Wallonie © www.radioshackleopardtrek.comNella maggior parte dei casi le convocazioni e le formazioni titolari per il Campionato del Mondo sono già definite, ma il GP de Wallonie per molti corridori è l'ultimo vero test in gara prima dell'appuntamento iridato: i capitani possono avere buone indicazioni su come va la gamba ed un buon risultato può dare molto morale, le seconde linee invece cercano la grande prestazione che possa far scalare posizioni nella gerarchia interna della squadra. Non è un caso quindi che tutti e tre i ciclisti saliti sul podio oggi a Namûr saranno poi in gara anche a Firenze.

Ad imporsi è stato proprio uno di questi corridori che aveva bisogno di un acuto per non andare in Italia a fare solo il gregario, Jan Bakelants. Il belga della RadioShack da giugno in poi è stato uno dei corridori più continui come risultati ma dopo l'ottimo Tour de France (una tappa vinta e due giorni in maglia gialla) ed il 4° posto all'Eneco Tour era stato limitato dai problemi economici della squadra: il proprietario Flavio Becca ha deciso di chiudere i rubinetti in attesa del subentro di Trek dal 1° gennaio e così è stata annullata la partecipazione a tutte le gare escluse le World Tour. Bakelants è così andato in Canada e non era andato male, per correre il Wallonie invece s'è dovuto aggregare alla selezione nazionale composta da tutti Under 23.

Nonostante le poche corse nelle gambe Bakelants era già stato inserito tra i titolari, in attesa magari di un segnale che potesse definire meglio il suo futuro ruolo in nazionale: il segnale è arrivato oggi ed a guadagnarci è il Belgio che correndo solo in sette non dovrà per forza incaricarsi del controllo di tutte le fughe che escono dal gruppo e che adesso ha la conferma di avere tra le proprie fila un uomo che può contribuire a sfiancare le altre nazioni se dovesse inserirsi in pericolosi tentativi nel circuito finale: il Bakelants di questa seconda parte di 2013 non va sottovalutato e con lui davanti, Philippe Gilbert e Greg Van Avermaet potranno stare un poco più tranquilli.

Nella prima parte di corsa oggi al GP de Wallonie ha avuto spazio una fuga da lontano di 10 uomini: il nome più interessante era quello di Niki Terpstra andato a prendersi un po' di vento in faccia per preparare la cronometro iridata, con l'olandese poi c'erano anche Curvers, Warbasse, Le Gac, Juul Jensen, Veuchelen, Claes, Gérard, Hardy e Jérôme. Il vantaggio massimo non ha mai superato la soglia della pericolosità e a circa 80 km dall'arrivo il gap era già attorno ai 2' con il gruppo in lenta ma costante rimonta.

Il cambio di ritmo il plotone l'ha avuto attorno ai 60 km dal traguardo con diverse squadre, tra cui AG2R, Omega Pharma e Vacansoleil, che si sono messe a forzare per sfruttare un tratto con vento laterale: tra i saliscendi valloni, la pioggia, la velocità e qualche ventaglio il gruppo s'è ridotto sempre di più e la fuga è stata definitivamente annullata. In questa fase nessuna squadra aveva più la forza di imporre la propria legge in gruppo e così gli scattati si sono succeduti a ripetizione ed a chiudere sugli attacchi ci pensavano altri contrattaccanti con a ruota ciò che restava del gruppo.

La situazione di instabilità è perdurata fino ai piedi della Côte de Lustin a poco più di 20 km dall'arrivo: qui hanno attaccato Mathias Frank e Jan Bakelants che hanno preso e superato abbastanza facilmente Edwig Cammaerts che era in testa da solo in quel momento. In tanti hanno provato a riportarsi sui due battistrada ma l'unico a riuscirci, palesando così una grande condizione, è stato Thomas Voeckler: a questo punto con un forte terzetto in testa e con poca organizzazione tra gli inseguitori recuperare i 25" di distacco è diventata un'impresa impossibile.

Bakelants, Frank e Voeckler sono quindi arrivati a giocarsi tutto sulle rampe finali verso la "Citadelle" di Namûr. Frank ha saltato parecchi cambi e ai 1500 metri s'è capito anche il perché: attacco di Voeckler, risposta di Bakelants e lo svizzero invece ha perso contatto. Lavorando d'esperienza Voeckler è riuscito a lasciare davanti Bakelants all'ultimo chilometro: il belga è rimasto freddissimo anche quando Voeckler ha lanciato il suo sprint da lontano sfruttando la tortuosità del percorso. All'ultima curva, però, Voeckler ha scelto una traiettoria tutta all'interno che non sempre vuol dire un minor tempo di percorrenza: Bakelants all'esterno è riuscito a fare più velocità ed il francese s'è ritrovato chiuso e ha dovuto tirare i freni per evitare di cadere assieme al belga.

Usciti dall'ultima svolta il risultato era già chiaro: Bakelants primo, Voeckler secondo e Frank bravo a salvare il terzo posto. Alle spalle dei primi tre, infatti, s'erano riavvicinati i primi inseguitori: prima della salita finale s'era sganciato dal gruppo un terzetto con Vachon (poi 4°), un generosissimo Kwiatkowski (5° dopo aver tirato quasi sempre) e Waeytens (7° preceduto anche da Tom Dumoulin). Il campione del mondo Philippe Gilbert non s'è spremuto, non ha preso rischi e ha chiuso in gruppo in 10a posizione: per lui prima di Firenze ci sono ancora in programma il GP Impanis sabato in Belgio ed il GP d'Isbergues domenica in Francia.

Sebastiano Cipriani

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