Il Portale del Ciclismo professionistico

.

Mondiali 2013: Tutti per Nibali, niente Cannondale - Le convocazioni del ct Bettini in vista di Firenze

Versione stampabile

Paolo Bettini e Renato Di Rocco con la nuova maglia degli azzurri © Bettiniphoto

Mancano solo 6 giorni all'inizio dei Campionati del Mondo in Toscana e 13 alla gara più attesa della settimana iridata, la prova in linea dei professionisti: oggi presso il Palazzo del CONI di Milano è stata presentata ufficialmente la nazionale azzurra, 11 uomini per la prova in linea (dai cui usciranno poi i 9 titolari) e 2 per la cronometro. L'importanza di correre un Mondiale in casa si fa sentire e, volente o nolente, questo fattore farà dell'Italia una delle nazioni di riferimento in corsa nonostante in prima fila tra i favoriti ci siano altri: a Firenze Paolo Bettini non si può permette un'altra brutta figura e quindi ecco spuntare fuori una nazionale molto diversa dalle precedenti.

La prima mossa del cambiamento l'aveva fatta Renato Di Rocco dopo la sua rielezione a presidente della FCI: cancellata la retroattività alla norma che impediva di vestire la maglia azzurra a corridori che in passato avevano ricevuto squalifiche per fatti legati al doping; dopo due anni in cui al massimo sono arrivati un 13° ed un 14° posto la terza delusione di fila, per di più in Italia stavolta, sarebbe stato un colpo devastante per l'immagine dei nostri dirigenti quindi meglio rivedere le cose e passare la patata bollente ad altri. Se prima Bettini era quindi stato quasi obbligato a puntare sulle nuove leve, a Firenze invece avremo al via una nazionale esperta in cui tra i 13 convocati solo in 3 hanno meno di 27 anni ed il più giovane ne ha 24.

Per il secondo anno di fila il capitano e punto di riferimento è Vincenzo Nibali, e non potrebbe essere altrimenti. Il ct Bettini definisce il percorso "duro ma non durissimo" e attualmente lo Squalo è il nostro miglior uomo a disposizione. I risultati del 2013 parlano chiaramente a favore di Nibali e anche chi avanzava timori sul suo stato di forma o affaticamento generale durante la Vuelta si sarà dovuto ricredere vedendo l'ottima prestazione di Vincenzo sull'Angliru. Il problema maggiore per Nibali è risaputo: il siciliano non è veloce di caso di arrivo allo sprint quindi per vincere dovrebbe staccare tutti o quasi; operazione non facile, ma Nibali è un corridore che non ha paura di attaccare e potrebbe essere proprio lui a trasformare il percorso da duro a durissimo. Tra i convocati c'è anche Alessandro Vanotti, uomo di fiducia di Nibali che probabilmente gli farà da ombra per tutta la prima parte di gara.

La prima alternativa al corridore dell'Astana è un uomo di grande classe anche se con caratteristiche praticamente opposte, Filippo Pozzato. L'avvio di stagione del vicentino era stato buono ma poi arrivate le grandi classiche s'è eclissato e praticamente fino a tutto il mese di luglio le possibilità di vederlo in gara a Firenze erano ridotte al lumicino: ormai però sappiamo che Pozzato è capace si spuntare fuori quando meno lo si aspetta e alla vittoria alla Coppa Agostoni ha poi fatto seguito quella del GP Plouay ed un altra buona prova ieri a Montréal. A differenza di Nibali, Filippo è molto veloce in caso di arrivo in volata però se la salita di Fiesole e lo strappo di Via Salviati faranno notevole selezione è facile che lui allo sprint non ci sia: due uomini per due diversi svolgimenti della gara, l'importante sarà avere le idee ben chiare domenica 29 e non aspettare che gli eventi decidano per noi.

Un ruolo importante in corsa lo avrà anche Luca Paolini che è sì l'uomo di fiducia in gruppo di Bettini e che con la sua esperienza potrà fare da regista nelle fasi più calde come già accaduto in passato, però al tempo stesso il 36enne della Katusha è anche un corridore in grado di giocarsi le sue carte per un buon piazzamento: resistenza e velocità non gli mancano e quest'anno oltre a vincere la Het Nieuwsblad e ad essere protagonista al Giro d'Italia ha anche un bel quinto posto alla Milano-Sanremo, segno che lo spunto buono per le classiche ancora ce l'ha tutto. Alla Vuelta oltre ad essere un aiutante prezioso per i successi di Purito e Dani Moreno s'è anche testato in qualche finale come a Tarragona (4°) e Burgos (7°).

I due più giovani del gruppo per la prova in linea sono Diego Ulissi e Simone Ponzi. Il primo con i suoi 24 anni è il più piccolo del gruppo ed è reduce da una buona Vuelta in cui non ha fatto classifica ma è stato protagonista in diverse tappe: sull'Alto del Naranco è arrivato 2° alle spalle solo di Joaquim Rodríguez, 6° invece sull'Alto do Monte da Groba quando lottò con Valverde nella volatina dei migliori. Ponzi di anni ne ha 26 e durante l'estate ha portato a casa diversi piazzamenti segno che la gamba è buona: a convincere definitivamente Bettini è stato molto probabilmente il 2° posto di ieri sera a Montréal al termine di una gara lunga e anche abbastanza impegnativa.

Per gli altri nomi s'è deciso di privilegiare coloro che hanno disputato alla Vuelta. Michele Scarponi ha chiuso 15° in classifica generale, s'è fatto vedere davanti e ha provato ad andare in fuga: l'impressione è che gli mancasse ancora qualcosina per restare attaccato ai primi, ma è un uomo di fondo che può essere spendibile anche in una fuga dalla media distanza. Discorso simile per Rinaldo Nocentini che dopo Valkenburg e Salisburgo sarà al via del suo terzo Mondiale: in Spagna è arrivato davanti Fisterra, a Valdepeñas de Jaen ed è arrivato 2° dopo la lunga fuga verso Castelldefels. Per Giampaolo Caruso e Ivan Santaromita invece ci sarà la possibilità dell'esordio 

in una prova iridata: il siciliano della Katusha ha palesato un'ottima condizione in appoggio ai capitani, il campione italiano ha tenuto duro in classifica per una decina di giorni poi s'è fatto sfilare e ha cercato un successo in fuga senza trovarlo.

L'undicesimo nome della lista è quello di Giovanni Visconti a cui nelle ultime gare era mancato l'acuto ma che aveva ancora parecchio credito dallo splendido Giro d'Italia: purtroppo proprio oggi il corridore della Movistar è caduto nel corso della seconda tappa del Tour of Britain ed è stato costretto al ritiro con un forte dolore ad un ginocchio. Proprio nel corso della conferenza stampa di presentazione Bettini gli chiedeva un segnale: a questo punto è possibile che sia lui una delle riserve o addirittura, se l'infortunio è serio, potrebbe essere chiamato qualcun'altro a sostituirlo.

Nessuna sorpresa per quanto riguarda la prova a cronometro ed i due corridori iscritti sono gli stessi del 2011 e del 2012, Marco Pinotti e Adriano Malori; altri nomi visto il percorso da specialisti puri non ce n'era. L'anno scorso Pinotti era arrivato ai Mondiali in condizioni ideali dopo aver fatto 5° ai Giochi Olimpici a Londra: purtroppo mentre era in lotta per la medaglia di bronzo è caduto ed il sogno è finito lì; adesso ci riprova anche se la presenza contemporanea in gara di Martin, Cancellara e Wiggins rischia di chiudere i giochi per il podio. Malori invece sta continuando il suo processo di crescita anche se per quanto riguarda la prova iridata rimane qualche dubbio sull'avvicinamento scelto: dopo il ritiro nella 7a tappa del Tour de France ha corso pochissimo e l'ultima cronometro individuale disputata in gara è il Campionato Italiano del 23 giugno; sarà stata la scelta giusta per essere al top a Firenze?

Per quanto riguarda gli esclusi è difficile dire se effettivamente qualcuno meritasse più di chi invece c'è: tra i singoli a fare più scalpore è l'assenza di Enrico Gasparotto che nelle classiche ha fatto bene (6° alla Liegi e 9° all'Amstel quest'anno) ma tolto il 7° posto di ieri a Montréal nell'ultimo periodo non ci sono stati altri grossi risultati; ragazzi come Matteo Trentin, Daniel Oss o Marcato Marcato hanno anche loro fatto vedere qualcosa in Canada ma non è stato sufficiente.

Se andiamo a guardare i "blocchi" delle varie squadre invece non si può non notare che dei 13 nomi fatti solo 4 in quattro vengano da una squadra italiana e per di più tutti dalla stessa, la Lampre. La Cannondale, l'altra nostra formazione del World Tour, non ha nessuno e neanche come possibile riserva: non c'è Daniele Ratto vincitore di tappa in Spagna, Domenico Pozzovivo che ha chiuso 6° alla Vuelta (ma uno scalatore sarebbe servito?), neanche Damiano Caruso o Alessandro De Marchi che potevano essere validi gregari; scelta tecnica o magari la paura che qualcuno potesse finire con l'aiutare anche il proprio compagno di squadra ma rivale di nazionale Peter Sagan? Assenti anche tutte le Professional italiane ma qui il discorso è molto diverso: la crisi delle corse italiane ha lasciati vuoti enormi nel calendario e i ragazzi di queste squadre non hanno proprio avuto la possibilità di fare la gamba con qualche corsa a tappe o solo di fare i piazzamenti necessari per guadagnarsi il posto. Ma questo è un altro discorso. E, come detto, quest'anno correndo in casa non c'era posto per scommesse o esperimenti.

Sebastiano Cipriani

RSS Facebook Twitter Youtube

30/Jul/2017 - 20:30
ESCLUSIVO: le immagini del folle che ha tagliato la strada al gruppo facendo cadere decine di corridori al Giro d'Italia

24/May/2016 - 21:06
All'An Post Rás giornata di gloria per James Gullen nella tappa "di montagna": Fankhauser diventa leader

24/May/2016 - 17:07
Giro, nel giorno della nuova delusione di Vincenzo Nibali vince Alejandro Valverde davanti a Kruijswijk e Zakarin

23/May/2016 - 22:12
An Post Rás, nella seconda tappa vince il padrone di casa Eoin Morton

23/May/2016 - 16:00
Giornata di rinnovi: André Greipel e Marcel Sieberg alla Lotto Soudal fino al 2018, Geraint Thomas prolunga con la Sky

23/May/2016 - 13:11
Benjamin Prades vince l'ultima tappa del Tour de Flores ma non basta, la generale va a Daniel Whitehouse

23/May/2016 - 12:39
Brutte notizie per il ciclismo elvetico: l'IAM Cycling comunica che cesserà l'attività a fine stagione

23/May/2016 - 11:22
Conclusi i Campionati Panamericani: l'ultimo oro è dell'ecuadoriano Jonathan Caicedo

22/May/2016 - 23:59
Il Tour of California si conclude con una imperiosa volata di Mark Cavendish. Classifica finale a Julian Alaphilippe

22/May/2016 - 23:39
Il Tour of Bihor si chiude nel segno dell'Androni Giocattoli-Sidermec: tappa a Marco Benfatto, generale a Egan Bernal

22/May/2016 - 23:20
Women's Tour of California: gioie finali per Kirsten Wild e Megan Guarnier. Le altre corse: ok Bertizzolo e Lepistö

22/May/2016 - 22:44
Velothon Wales, Thomas Stewart supera Rasmus Guldhammer e Ian Bibby

22/May/2016 - 22:24
Dilettanti, ulteriori vittorie per Nicola Bagioli e Riccardo Minali alla Due Giorni Marchigiana

22/May/2016 - 22:22
Scatta l'An Post Ras: la prima tappa va all'olandese Taco Van der Hoorn grazie ad un colpo di mano