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Brussels Cycling Classic 2013: Greipel, sprint davvero atomico - A podio Degenkolb e Bouhanni. Cimolai ottimo 5°

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André Greipel ha la meglio su John Degenkolb e Nacer Bouhanni nella Brussels Cycling Classic © hbvl.be

Una classica rinnovata nel nome e nel percorso, per quest'anno non nell'esito finale: la storica Parigi-Bruxelles è andata in pensione lasciando il posto alla Brussels Cycling Classic che non prende più il via dalla Francia ma che ha partenza e arrivo nella capitale del Belgio; nella sostanza, però, il tracciato non è cambiato molto ed infatti anche quest'anno abbiamo avuto un arrivo in volata.

La volata davanti all'Atomium di Bruxelles ha rispettato il pronostico con il successo, il 13° stagionale, di André Greipel: il campione tedesco s'è preso una rivincita sul connazionale John Degenkolb che due settimane l'aveva battuto alla Vattenfall Cyclassics di Amburgo e che oggi s'è dovuto accontentare della seconda posizione. Già nel 2011 Greipel era il grande favorito per la vittoria in questa corsa, ma quel giorno il corridore della Lotto andò in fuga nel finale compromettendo le proprie chance nella volata: stavolta la corsa ha visto le maglie della Lotto Belisol in testa al gruppo praticamente dal primo all'ultimo chilometro e sugli strappi del percorso era lo stesso Greipel a mettersi nelle primissime posizioni a controllare la situazione ed a provare addirittura a seguire gli attacchi dei gruppi più numerosi.

Corsa da ruote veloci sì, ma nelle prime battute di gara abbiamo visto tra i protagonisti anche niente meno che Alberto Contador, in testa nei primi chilometri nel tentativo di portare via una fuga e fare così un lavoro importante in vista delle prossime gare. Il madrileno della Saxo Tinkoff, però, non è riuscito nel suo intendo e la fuga buona è partita al chilometro 12 con Julien Vermote, Jonathan Castroviejo e Bjorn Thurau: sui tre ha provato subito a rientrare Davide Villella ma il giovane stagista della Cannondale è arrivato a poche centinaia di metri senza riuscire ad entrare in scia ed è stato quindi ripreso dal gruppo. Ciò che non è riuscito a Villella da solo è invece riuscito a tre corridori: al chilometro 33 sono usciti dal gruppo Koen Barbé, Florent Barle e Laurent De Vreese e dopo un inseguimento di una ventina di chilometri si sono riportati sulla testa dando vita così ad una fuga a sei corridori.

Il sestetto di battistrada è arrivato fino a circa sei minuti di vantaggio ma, come detto, è stata la Lotto Belisol a mettere davanti i propri uomini a controllare il distacco facendolo stabilizzare attorno ai 3'30". A circa 60 km dall'arrivo, all'inizio del tratto più movimentato del percorso dal punto di vista altimetrico, sono iniziati i primi contrattacchi di chi voleva evitare la volata: i primi a muoversi sono stati Lindeman, Saramotins e Salerno, poi ancora Lindeman e Saramontins con Geslin, Van Emden e Tom Dumoulin ma nessuno è riuscito a guadagnare un margine superiore alle poche centinaia di metri.

Sotto la spinta della Lotto, e occasionalmente anche della Argos, l'andatura s'è alzata notevolmente ed a rendere un po' più dura la corsa ci ha pensato anche la pioggia: gli strappi il gruppo si allungava e si spezzava ma terminata la breve salitella tutti si ricompattavano. A 35 chilometri dall'arrivo la fuga ha perso i primi due pezzi, Florent Barle e Koen Barbé, ed il gruppo ormai s'era riavvicinato a poco più di 1'. In questo tratto s'è visto attivo anche Marco Marcato, ma nessuno l'ha seguito e l'italiano della Vacansoleil s'è fatto ripredere dopo aver provato per un breve tratto ad insistere tutto solo.

A 13 chilometri dal traguardo una maxi caduta ha ridotto un po' il gruppo. Nonostante l'esiguo vantaggio Castroviejo (generosissimo oggi), Vermote, Thurau e De Vreese non sono stati riassorbiti dagli inseguitori prima degli ultimi sette chilometri quanto, oltre a Lotto e Argos per Greipel e Degenkolb, in testa al gruppo hanno cominciato ad alternarsi anche la FDJ (per Bouhanni), la Katusha (per Kristoff) e la Cannondale (per Viviani). L'ultimo disperato tentativo di evitare lo sprint è arrivato ai meno 4 con Marcato che ha attaccato di nuovo: alla ruota del veneto s'è portato subito Lars Boom che ai 3000 metri è partito da solo da finisseur.

L'olandese della Belkin non ha avuto mai più di sei o sette secondi di vantaggio ma ha dato filo da torcere alle squadre dei velocisti arrendendosi solamente a 500 metri dalla linea d'arrivo dopo una bella trenata della Omega Pharma prima e della FDJ poi. Ad impostare in testa lo sprint sono stati proprio i ragazzi di Marc Madiot con Ladagnous in testa a lanciare Bouhanni: a poco più di 250 metri dalla conclusione André Greipel è partito con il suo sprint lunghissimo rischiando anche il contatto con Ladagnous e di potenza s'è quasi tolto tutti di ruota andando a vincere con netto margine su Degenkolb, Bouhanni e Kristoff.

Tra gli italiani ci aspettavamo davanti Elia Viviani, Alessandro Petacchi, Daniele Bennati o Roberto Ferrari ma l'allungo di Lars Boom ha creato scompiglio in gruppo ed alla fine s'è lanciato in volata Davide Cimolai che ha portato a casa un buon quinto posto che va ad aggiungersi ai tanti altri piazzamenti interessanti ottenuti quest'anno la 24enne della Lampre.

Dal Belgio adesso ci si sposta in Francia dove domani si correrà il GP de Fourmies con al via tanti degli uomini in gara anche oggi: la classica francese ha anch'essa un percorso che strizza l'occhio ai velocisti anche se in questo caso lo sprint è meno scontato ed il finale si può prestare a soluzione più varibili.

Sebastiano Cipriani

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