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Dilettanti 2013: Nardin al Pigoni, son belle emozioni - Il piemontese a Massa. Zordan a Rovescala, Bettiol declassato

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Alberto Nardin si aggiudica il Memorial Pigoni Coli © Scanferla

Mentre in Francia è scattato nel tardo pomeriggio di sabato il Tour de l'Avenir, con la nazionale azzurra impegnata a cercare i punti necessari per avere la possibiità di schierare un uomo in più al mondiale di Firenze, l'attività nostrana prosegue ed ha proposto due appuntamenti nazionali di cartello ad animare il week end di gare, con esiti avvincenti e conditi, nel caso dell'appuntamento di Rovescala, anche da qualche polemica.

Il 12esimo Memorial Pigoni Coli, andato in scena nel pomeriggio di ieri, rappresentava sicuramente una valida prova in cui tra le varie doti veniva sicuramente ad emergere anche il fondo, dal momento che il tracciato misurava quasi 180 chilometri. Gara quindi adattissima a corridori particolarmente in forma nell'ultimo periodo e dotati magari anche di una buona dose di esperienza, maturata in diversi anni di militanza nel dilettantismo. Requisiti a cui risponde perfettamente Alberto Nardin, corridore che magari al successo non sarà troppo abituato ma che certamente nel corso delle passate stagioni si è fatto apprezzare per generosità, cogliendo di tanto in tanto anche qualche buon risultato. 

Il corridore piemontese però nelle ultime settimane aveva palesato una buona gamba, sfiorando il successo già la scorsa settimana al Circuito Guazzorese, dove la scelta di tempo era stata buona ma solo un grandissimo Zmorka gli aveva impedito di esultare e che solo ventiquattro ore prima a momenti finiva a podio anche a Rovescala (ne parleremo più avanti). Nella prova massese però il momento è stato quello buono, con la compagnia adatta per giungere fino in fondo e con lo spunto decisamente più veloce dei due compagni d'avventura, per andare a conquistare il primo successo stagionale, il terzo per l'Asd Monviso-Venezia dopo quelli di Pichetta nella Mentone-Alassio e di Prodigioso a Carnago.

Il team piemontese, d'altronde, aveva subito fatto capire le proprie intenzioni, inserendo Pichetta e Borella nel primo vero tentativo di giornata, comprendente anche Orlov della Petroli, Borso del Team Friuli, Ferraresso del Ciclismo 2000 e Raffaele del Futura Team. Un'azione protrattasi per sei tornate, con un nuovo tentativo di Pichetta in compagnia di Prodigioso una volta che il gruppo si era ricompattato ma l'azione decisiva si è sviluppata proprio all'inizio dell'ultima tornata (ovvero a circa 25 chilometri dalla conclusione): dopo che si era venuto a creare un drappello di tredici atleti, con molti favoriti della vigilia infatti sono stati in quattro a partire in avanscoperta e a guadagnare subito un buon margine di vantaggio sugli inseguitori, vale a dire Simone Antonini della Mastromarco, Alessio Taliani del Futura Team, Alberto Nardin della Monviso-Venezia e lo svedese Kim Magnusson del Malmantile. Per loro 20" di vantaggio guadagnati e l'ultima scalata all'ascesa di Foce che poteva rivelarsi decisiva per le sorti della gara.

Proprio in salita ha provato a forzare decisamente Taliani, trovando però la pronta risposta di Magnusson e Nardin mentre Antonini, staccato, ha dovuto inevitabilmente abbandonare i sogni di gloria. Il vantaggio del terzetto è cresciuto ed è quindi apparso chiaro come il successo fosse ormai ristretto a loro solamente. Si è così giunti allo sprint dove Nardin è riuscito finalmente a far valere il suo buonissimo spunto veloce, ottenendo così la sua prima vittoria del 2013 nonchè il secondo successo in assoluto tra i dilettanti (la prima vittoria risaliva al 2011, nella Coppa Ardigò in Lombardia) che va meritatamente a coronare l'impegno e l'ottimo periodo di forma.

Seconda piazza per Kim Magnusson, che magari non avrà ancora lo spunto veloce di papà Glenn, che in volata seppe vincere anche tappe del Giro d'Italia, ma che comunque conferma di avere qualità interessanti, mostrate anche in altre gare in stagione (in special modo al Giro delle Pesche Nettarine) mentre per Alessio Taliani è giunto l'ennesimo podio, che se da un lato ha confermato una certa costanza, dall'altro lascia una punta di rammarico per non essere riuscito neppure in questa occasione a tramutare in vittoria il proprio sforzo. A 30" ha chiuso invece Simone Antonini, per il quale la Foce si è rivelata un ostacolo insormontabile, ancora più indietro gli altri con Mirko Tedeschi a regolare allo sprint per la quinta piazza, con un ritardo di 1'30", Marcolin, Gabburo (reduce dagli impegni da stagista con la Ceramica Flaminia) e Prodigioso. A 2 minuti invece altro sprint, valido per la nona posizione, con Fiumana che ha prevalso su Chianese, chiudendo la top-10.

Anticipavamo un Nardin protagonista anche nel pomeriggio di sabato nel 62esimo Gran Premio Colli Rovescalesi, in programma a Rovescala nel pavese, ma più che lo sprint del piemontese a far parlare è stato soprattutto quello concitato, valevole per il successo e per i restanti gradini del podio, che ha visto protagonisti Alberto Bettiol, Niccolò Bonifazio e Andrea Zordan. Il toscano della Mastromarco era stato il più veloce di tutti sulla linea d'arrivo ma dopo il reclamo presentato a fine gara, il collegio giudicante ha deciso di esaminare il video dello sprint finale per prendere eventuali provvedimenti, che puntualmente sono arrivati. Il cambio di direzione di Bettiol, spostatosi repentinamente prima verso il centro e poi sul lato destro della strada negli ultimi 200 metri, ha finito col danneggiare Bonifazio, trovatosi chiuso nel momento in cui si stava apprestando ad uscire, ragion per cui il toscano è stato declassato nell'ultima posizione del gruppo, dicendo così addio a quella che sarebbe stata la quinta vittoria stagionale. A giovarsene però non è stato Bonifazio, bensì Andrea Zordan che ha raggiunto così quota nove successi stagionali e proseguendo così il proprio periodo sì, essendo appena reduce dal primo approccio col professionismo al Trittico Lombardo con la maglia dell'Androni-Venezuela. In proposito non è stato un caso che tra i più brillanti sia stato anche Bonifazio, anch'egli al debutto come stagista nella Lampre, con una buona prestazione nella Coppa Bernocchi, in cui è giunto 11esimo.

Prima del convulso finale che ha premiato il vicentino della Zalf Euromobil Désirée Fior, la gara era stata animata da vari tentativi di fuga (tra i più attivi Tonelli, Samparisi e Borella), finché a circa venti chilometri dalla conclusione la stoccata di Alessio Marchetti, a cui poi è stato in grado di accodarsi anche un ancora brillantissimo Matteo Busato, sembrava poter essere quella decisiva. Il duo al comando ha costretto il gruppo a dar fondo a tutte le proprie energie per poter recuperare e permettere così di far entrare in scena gli atleti più veloce e l'intento è stato raggiunto negli ultimi cinque chilometri. Spazio dunque alla volata, con lo spunto di Bettiol già descritto e risultato vano e quello di Zordan, che nel frattempo ha continuato il suo sprint sulla sinistra, dando un colpo di reni decisivo sulla linea d'arrivo, premiato poi dalla decisione della giuria. Alle spalle del tricolore Under 23 la nuova classifica ha quindi visto relegato alla piazza d'onore Niccolò Bonifazio mentre a salire sul podio in terza posizione è stato il campione italiano degli Elite Paolo Colonna.

Quarta posizione per il già citato Nardin davanti a Vaccher, Elia Zanon, Tedeschi, Gaffurini (di questi ultimi due parleremo a breve), Sgrinzato e Mischianti. Nuova beffa invece per Bettiol, che alcuni giorni prima aveva visto sfuggire la vittoria anche nel GP Chianti Colline d'Elsa, disputatosi martedì scorso a pochi chilometri da casa sua, in cui era stato costretto ad accontentarsi della piazza d'onore. La vittoria, nell'occasione, era andata a Luca Benedetti, che ha così portato anch'egli a quota nove (plurivittorioso proprio assieme a Zordan) il proprio bottino di successi, terzo posto invece per Luca Ceolan, giunto a 15" assieme a Bettiol.

Prosegue, pertanto, la striscia di successi della Zalf, arrivata ora a quota 42 visto che nel pomeriggio di sabato anche Nicolas Marini è riuscito ad andare a segno, aggiudicandosi il 30esimo Trofeo Industria Commercio e Artigianato di Vigonza, andato in scena nella cittadina del padovano. Un'ulteriore dimostrazione delle ottime qualità del velocista bresciano che è riuscito a raggiungere quota sei successi, nonostante il brutto incidente che l'aveva coinvolto poco dopo metà giugno a Brugnera ed in cui era rimasto infortunato anche Federico Zurlo (in proposito: il giovane primo anno è tornato in gruppo proprio in questa occasione). Una caduta si è verificata anche nel finale della corsa padovana ma poi lo sprint ha visto assoluti protagonisti i Zalf, con Marini a prevalere e con Paolo Simion, che sta ritrovando la miglior condizione, in seconda posizione. Ancora un podio invece per Sebastiano Dal Cappello, giunto terzo davanti a Giovanni Longo e Fabio Chinello.

Ha invece ritrovato senz'altro il sorriso il varesino Mirko Tedeschi che ha colto la sua seconda affermazione stagionale nel 31esimo Trofeo MP Filtri, ovvero la gara che da Pessano con Bornago si snoda verso il finale in salita sulla Roncola nel bergamasco, andata in scena nella tarda mattinata di ieri. Un successo molto importante anche per il Team Idea, dato il recente annuncio del nuovo allestimento di una formazione professionistica Continental (dopo l'esperienza del 2012 non conclusasi troppo bene) per il 2014, del quale lo stesso Tedeschi dovrebbe far parte. L'esperto atleta lombardo, giunto all'ultima stagione tra i dilettanti essendo un classe 1987, è riuscito ad inserirsi nell'azione decisiva a sei sviluppatasi verso la Roncola, dopo che si erano esauriti i tentativi iniziali ed ha fatto valere la sua completezza nell'ultimo chilometro, dove oltre alle buone doti in salita ha tirato fuori anche il suo ottimo spunto veloce e ritrovare così quel successo che mancava dallo scorso mese di maggio, quando si era imposto a Botticino nel bresciano.

Al secondo posto si è classificato Giulio Ciccone e non si può fare a meno di sottolineare come l'abruzzese sia da annoverare come una delle rivelazioni di questa seconda parte di stagione, fatta di prove sempre più convincenti che lo stanno portando vicinissimo al primo successo nella nuova categoria e continuando di questo passo c'è da scommettere che non occorrerà attendere ancora per molto. Ancora a podio Paolo Colonna, nuovamente terzo, precedendo il bresciano Andrea Garosio (molto bene anche lui), Marchetti (ancora protagonista) e Conti, con i quali ha dato vita all'azione decisiva. Settima piazza, staccato di 23" invece, per Gianfranco Zilioli, che ha comunque tentato di animare il finale.

Infine primo successo stagionale anche per l'abruzzese Giuseppe Fonzi, che nel pomeriggio di venerdì 23 agosto si è aggiudicato il Trofeo Città di Bevagna valido come 47esima Medaglia d'Oro Pietro Palmieri, regalando così anche il primo successo stagionale alla Vini Fantini-D'Angelo&Antenucci. Il corridore pescarese, già piazzato più volte in stagione, ha attaccato nel finale ed ha prevalso in uno sprint ristretto, ottenendo il secondo successo assoluto tra i dilettanti: battuti Dario Mantelli del Malmantile, giunto secondo, e Simone Bernardini della Big Hunter che invece è giunto terzo. La gara era valida anche per l'assegnazione del titolo regionale umbro, conquistato dal primo anno Marco Cardarelli, giunto ottavo al traguardo. Sono diventate invece tre le vittorie stagionali di Nicola Gaffurini che nel pomeriggio di mercoledì 21 si è aggiudicato in Puglia la 54esima Coppa Messapica, regalando così la terza affermazione consecutiva nella prova al Team Delio Gallina. Al corridore bresciano è stato sufficiente un attacco nell'ultimo chilometro per giungere sul traguardo a braccia alzate, precedendo di 6" il compagno di squadra Simone Petilli e Riccardo Stacchiotti, che si è invece dovuto accontentare della terza posizione.

Prima di giungere al prossimo week end saranno ben quattro gli appuntamenti infrasettimanali previsti per i dilettanti: domani atleti in scena a Sommacampagna, Castelnuovo Scrivia e Cesa mentre nel pomeriggio di mercoledì sarà la volta del Gran Premio Comune di Cerreto Guidi.

Vivian Ghianni

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