Warning: include() [function.include]: open_basedir restriction in effect. File(/opt/plesk/php/5.2/share/pear/BackgroundProcess.class.php) is not within the allowed path(s): (/var/www/vhosts/oldsite.cicloweb.it/:/tmp/) in /var/www/vhosts/oldsite.cicloweb.it/httpdocs/sites/all/modules/background_process/background_process.module on line 22

Warning: require() [function.require]: open_basedir restriction in effect. File(/opt/plesk/php/5.2/share/pear/context.core.inc) is not within the allowed path(s): (/var/www/vhosts/oldsite.cicloweb.it/:/tmp/) in /var/www/vhosts/oldsite.cicloweb.it/httpdocs/sites/all/modules/context/context.module on line 3
Arctic Race of Norway 2013: Hushovd incanta nella sua Norvegia - E al Tour of Utah vince Danielson | Cicloweb

Il Portale del Ciclismo professionistico

.

Arctic Race of Norway 2013: Hushovd incanta nella sua Norvegia - E al Tour of Utah vince Danielson

Versione stampabile

Con l'Arctic Race of Norway sono otto le vittorie nel 2013 di Thor Hushovd © www.letour.fr

Terminato il Giro di Polonia e con l'Eneco Tour appena iniziato, in questa settimana appena passata il World Tour s'è preso un piccolo periodo di riposo, ma anche senza gare di prima fascia abbiamo vissuto giornate molto intense con molte corse interessanti a sovrapporsi tra loro. Una di questa è stata senza dubbio l'Arctic Race of Norway, una nuova gara a tappe organizzata all'ASO con la particolarità di disputarsi a nord del circolo polare artico.

Per la sua prima edizione la corsa norvegese non poteva chiedere un finale migliore: l'idolo locale Thor Hushovd, con la maglia di campione nazionale, ha vinto due tappe e la classifica finale. Messosi definitivamente alle spalle un 2012 deludente e ricco di problemi, il corridore della BMC gara dopo gara sta migliorando sempre di più e sta dimostrando che a 35 anni è tutt'altro che un corridore finito: in poco più di un mese e mezzo è stato capace di vincere ben sette corse e, sebbene il percorso del Mondiale sia troppo duro per lui, sarà un uomo da seguire con grande attenzione nel finale di stagione.

Questa Arctic Race è una prova con del potenziale e se verrà confermata potrà crescere negli anni: le tappe si sono svolte in contesti paesaggistici davvero spettacolari ed anche il pubblico, attirato soprattutto dalla presenza di Hushovd, ha dato una buona risposta in termini di partecipazione; dal punto di vista tecnico la startlist ha potuto contare su cinque formazioni World Tour, qualcosa invece potrebbe essere migliorato per quanto riguarda il percorso anche perché questa prima edizione è stata decisa essenzialmente dagli abbuoni.

La corsa era iniziata con una doppietta in volata della Vacansoleil: bella vittoria dell'olandese Kenny Robert Van Hummel davanti al compagno di squadra Barry Markus, Hushovd invece era rimasto fuori dal podio, quarto. Per il 30enne velocista olandese s'è trattato della prima vittoria stagione e la seconda nei suoi due anni alla Vacansoleil: un bottino un po' magro per uno che veniva da annate con un buon numero di successi, seppur in corse minori. Questa vittoria però deve aver dato a Van Hummel una bella dosa di fiducia perché è stato lui a contendere a Hushovd il trionfo fino alla fine.

Il norvegese della BMC si è era riscattato subito il giorno successivo vincendo a Svolvær e conquistando la maglia blu di leader della corsa che però nella terza tappa è tornata a Van Hummel, 2° dietro a Nikias Arndt. Il giovane tedesco della Argos-Shimano, classe 1991, merita una citazione perché s'era già messo in evidenza al Giro di Turchia e qui è riuscito a vincere nella sua prima stagione da professionista: il movimento tedesco sta crescendo tantissimo e Nikias è uno dei tanti talenti che potrebbe arrivare ad altissimi livelli nei prossimi anni.

Alla partenza dell'ultima tappa Van Hummel e Hushovd si trovavano quindi separati da appena 3" ma il circuito finale di Harstad con l'arrivo posizionato in cima ad una breve salitella favoriva Hushovd e così è stato. L'iridato di Geelong è prima andato a caccia di abbuoni ad un traguardo volante riducendo il divario a 1", poi s'è scatenato nelle ultime centinaia di metri andando anche a vincere la tappa in rimonta per pochi centimetri davanti a Paul Martens. Nonostante un arrivo poco adatto alle sue caratteristiche bisogna fare un applauso a Van Hummel che ci ha provato, ha dato tutto ma non è andato oltre il 5° posto. Terzo sia nell'ultima che in classifica generale è stato ancora Arndt.

Tra le altre note positive che ha evidenziato la corsa c'è una Belkin molto combattiva, all'attacco quasi in tutte le tappe e con Martens e Vanmarcke che sono sembrati in buone condizioni di forma. Inoltre questa Arctic Race of Norway è stata ancora un'occasione per vedere all'opera le tante formazioni Continental nordiche, una svedese e ben sei norvegesi: i corridori che più di altri hanno fatto vedere cose interessanti sono stati Jo Kogstad Ringheim, ragazzo veloce di 22 anni della People4You, e Sondre Holst Enger della Plussbank, 20 anni a dicembre e che in stagione aveva già vinto la prova canadese della Coppa delle Nazioni Under 23. Sentiremo ancora parlare molto di questi ragazzi.

Adesso si resterà comunque in Norvegia ma ci si sposterà molto più a sud: da venerdì a domenica si correrà il Tour de Fjords, quattro tappe in tre giorni tra cui una cronometro a squadre. La gara si svolgerà nella Contea di Rogaland, attorno alla città di Stavanger: la BMC non è iscritta ma Thor Hushovd sarà comunque al via con la selezione nazionale e cercherà di regalare un'altra gioia ai suoi tifosi.

Sempre in questi giorni, dall'altra parte dell'Oceano Atlantico, s'è disputato il Tour of Utah. La corsa americana ha offerto diversi spunti interessanti durante le sue sei tappe. Molto bella la vittoria in apertura di Greg Van Avermaet con una zampata all'ultimo chilometro, il belga della BMC s'è trovato poi a dover fare i conti con Michael Matthews che ha vinto due tappa in volata e anche la classifica a punti: il giovane australiano della Orica sembra stia ancora faticando a trovare la continuità necessaria a fare un vero salto di qualità, ma dal corridore visto in Utah che va all'attacco anche nelle tappe di montagne ci si può aspettare molto, magari anche una convocazione per Firenze.

Con le sue montagne a quasi 3000 metri, il Tour of Utah ha ovviamente fatto vedere le cose migliori nelle tre tappe di montagna di cui una sola con arrivo in salita. Nella prima il protagonista è stato l'australiano Lachlan Morton, corridore della Garmin di appena 21 anni che è scattato sulla salita di Mount Nebo, ha guadagnato fino a più di un minuto al gran premio della montagna, ha tenuto in discesa ed è arrivato al traguardo con 34" di vantaggio sul gruppo dei migliori. L'anno scorso Morton si classificò 8° al Giro della Valle d'Aosta ma aveva già messo ottime doti da scalatore nei suoi due anni nella Chipotle, la formazione satellite della Garmin.

Nelle ultime due decisive tappe della corsa Morton non è riuscito a ripetersi anche se è riuscito comunque a portare la casa la maglia di miglior giovane. La Garmin-Sharp, tuttavia, s'è ritrovata con un Tom Danielson in condizioni di forma stellari: l'americano è un corridore che vince poco ma che quando lo fa riesce a lasciare il segno con delle belle azioni e non dimentichiamoci che in carriera è stato capace di fare tre top10 alla Vuelta ed una al Tour de France. Nella quinta Danielson s'è messo al servizio del compagno di squadra Morton per aiutarlo a difendere la maglia gialla e s'è visto in testa a scandire il ritmo già sul Guardsmans Pass: sulla dura ascesa finale verso Snowbird, quando Morton ha dovuto alzare bandiera bianca agli attacchi della RadioShack, Danielson è entrato in scena in prima persona, ha attaccato e l'unico in grado di tenere la sua scia è stato il quasi 42enne Horner che non ha mai dato un cambio ed è andato a vincere la tappa.

Per Chris Horner s'è trattato di una vittoria importante perché l'ultima risaliva dal Tour of California 2011 e perché quest'anno dopo la Tirreno-Adriatico è stato costretto ad un lungo stop per un problema ad un ginocchio che l'ha portato anche a dover essere operato: adesso il suo obiettivo si chiama Vuelta a España e visto che non vuole saperne di smettere di correre in Spagna dovrà andare molto bene per guadagnarsi il rinnovo del contratto in scadenza a fine anno. Sarà interessante vedere se riuscirà ad arrivare al 100% alla partenza dalla Galizia.

Nonostante la vittoria di tappa e la conquista della maglia gialla, Horner non ha potuto nulla contro uno scatenato Tom Danielson nella sesta ed ultima tappa della corsa americana: sull'Empire Pass, salita che precedeva la picchiata verso il traguardo di Park City, a Danielson è bastato uno scatto per togliersi tutti di ruota e pedalata dopo pedalata ha raggiunto e staccato tutti i fuggitivi. La vittoria di tappa è sfuggita al corridore della Garmin perché in discesa sono rientrati su lui prima Mancebo (che era in fuga), poi il colombiano Jannier Acevedo, mai inquadrato dalle telecamere. Ad esultare è stato proprio lo spagnolo della 5-Hour Energy che a 37 anni riesce ancora ad essere competitivo ad alto livello: negli ultimi anni è stato uno dei migliori interpreti delle corse del calendario nordamericano.

Gli Stati Uniti torneranno ad essere protagonista tra una settimana esatta con la USA Pro Cycling Challenge: in Colorado il livello si alzerà sensibilmente e, senza Horner, Danielson dovrà vedersela con Chris Froome, Richie Porte, Tejay Van Garderen, Andy Schleck, Michael Rogers e tanti altri.

Sebastiano Cipriani

RSS Facebook Twitter Youtube

30/Jul/2017 - 20:30
ESCLUSIVO: le immagini del folle che ha tagliato la strada al gruppo facendo cadere decine di corridori al Giro d'Italia

24/May/2016 - 21:06
All'An Post Rás giornata di gloria per James Gullen nella tappa "di montagna": Fankhauser diventa leader

24/May/2016 - 17:07
Giro, nel giorno della nuova delusione di Vincenzo Nibali vince Alejandro Valverde davanti a Kruijswijk e Zakarin

23/May/2016 - 22:12
An Post Rás, nella seconda tappa vince il padrone di casa Eoin Morton

23/May/2016 - 16:00
Giornata di rinnovi: André Greipel e Marcel Sieberg alla Lotto Soudal fino al 2018, Geraint Thomas prolunga con la Sky

23/May/2016 - 13:11
Benjamin Prades vince l'ultima tappa del Tour de Flores ma non basta, la generale va a Daniel Whitehouse

23/May/2016 - 12:39
Brutte notizie per il ciclismo elvetico: l'IAM Cycling comunica che cesserà l'attività a fine stagione

23/May/2016 - 11:22
Conclusi i Campionati Panamericani: l'ultimo oro è dell'ecuadoriano Jonathan Caicedo

22/May/2016 - 23:59
Il Tour of California si conclude con una imperiosa volata di Mark Cavendish. Classifica finale a Julian Alaphilippe

22/May/2016 - 23:39
Il Tour of Bihor si chiude nel segno dell'Androni Giocattoli-Sidermec: tappa a Marco Benfatto, generale a Egan Bernal

22/May/2016 - 23:20
Women's Tour of California: gioie finali per Kirsten Wild e Megan Guarnier. Le altre corse: ok Bertizzolo e Lepistö

22/May/2016 - 22:44
Velothon Wales, Thomas Stewart supera Rasmus Guldhammer e Ian Bibby

22/May/2016 - 22:24
Dilettanti, ulteriori vittorie per Nicola Bagioli e Riccardo Minali alla Due Giorni Marchigiana

22/May/2016 - 22:22
Scatta l'An Post Ras: la prima tappa va all'olandese Taco Van der Hoorn grazie ad un colpo di mano