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Tour de Pologne 2013: Ruggito del Puma, Riblon comanda - Atapuma a Bukowina Tatrzanska, il francese nuovo leader

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Darwin Atapuma vince il tappone di Bukowina Tatrzańska © Colombia.com

«Ai signori del ciclismo vorrei ricordare che questo non è sport, c'è da vergognarsi per la prepotenza di certi squadroni con budget multimilionari che per un qualunque risultato sono pronti a tutto...».

Così dopo la tappa di ieri Claudio Corti, General Manager della Colombia, che aveva puntato il dito contro i compagni di fuga del Puma «oggetto di un autentico boicottaggio da parte dei direttori sportivi degli atleti impegnati in fuga».

Pensavano che la presenza di Atapuma nella fuga potesse comprometterne il buon esito, essendo il colombiano ancora in classifica (per la cronaca, due mattine fa Atapuma aveva un distacco da nulla nei confronti dell'allora leader Majka, ossia 5'05"...).

Oggi, tappa regina del Tour de Pologne, il classico circuito tutto su e giù di Bukowina Tatrzańska, Atapuma s'è preso una bella rivincita: uscito di classifica, facendo contenti coloro che lo avevano obbligato due giorni fa a rialzarsi, è entrato nella prima fuga di giornata, vincendo la tappa da vero scalatore, andandosene nel tratto al 21% della salita di Zab, e solo Riblon ha tenuto la sua ruota, salvo poi farsi da parte.

Una vittoria, la prima dell'anno per Atapuma, la prima in una prova Worldt Tour per la Colombia di Corti, che sa di grande rivincita, è innegabile. Christophe Riblon, dicevamo. Con Darwin Atapuma ha corso in testa negli ultimi chilometri della tappa e quando s'è aggiudicato la maglia gialla non s'è dannato troppo l'anima per tenere le ruote del colombiano.

Siamo arrivati alla fine di una tappa non certo dolomitica ma sicuramente divertente e con continui cambiamenti in corsa trovando in testa due che avevano vinto non a Zakopane, né a Bukowina Tatrzańska (con tutto il rispetto per le belle località polacche), ma sul Pordoi.

Atapuma primeggiò tra la neve al Giro del Trentino 2012, Riblon, che nel carniere ha anche due vittorie al Tour de France (ad Ax 3 Domaines nel 2010, all'Alpe d'Huez poche settimane fa), ha avuto la meglio sul traguardo dolo-mitico proprio domenica, nella seconda frazione della gara a tappe polacca. L'età dei due è differente (Riblon è un '81, Atapuma un '88), la capacità di essere corridori non stratosferici (anche se il colombiano sta crescendo molto) ma che sanno imporsi su traguardi importanti è un elemento in comune.

L'altimetria dell'ultima frazione di un Giro di Polonia che domani avrà il suo epilogo con la crono individuale a Cracovia è un elettrocardiogramma: sono 192 km con partenza ed arrivo a Bukowina Tatrzańska, 38.4 km di circuito da ripetere cinque volte, le salite di Zab e Gliczarow da scalare in sequenza altrettante volte.

La primissima fuga di giornata vede al suo interno Niemiec, Marczynski, Casar, Konig ed Atapuma. Annullata, partono altri, tra cui Swift, Tanner, Montaguti, Huzarski, Atapuma e Mihaylov, pure loro ripresi. Ci provano allora Montaguti, Huzarski, Atapuma e Mihaylov, ma il tentativo è annullato.

Va via allora una fuga di trentadue uomini: Dyachenko, Gołaś, De Weert, Ulissi, Pate, Frank, Santaromita, Ratto, Chernetskiy, Kiserlovski, Sergent, Tanner, Dekker, Howes, Madrazo, Szmyd, Visconti, Marczyński, De Greef, Casar, Courteille, Huzarski, Voss, Duque, Chalapud, Rebellin, Morajko, Taciak, Mihaylov, Koenig, Lindeman ed Atapuma (poteva forse mancare?).

La collaborazione è ottima, mentre davanti tirano la CCC Polsat e la Saxo, dietro è l'Euskaltel di Jon Izagirre a sobbarcarsi buona parte del lavoro. Kiserlovski è il meglio piazzato dei 32 in fuga, rischia seriamente di prendere la maglia gialla e, viste le non proprio pessime attitudini a crono del croato, vincere il Polonia. Al secondo passaggio sulla salita di Zab il gruppo ha un ritardo di 215" dai primi, ed è allora che Huzarski esce da solo, portandosi in testa.

Il polacco guadagna rapidamente 1'45" sugli ex compagni di fuga e 4'20" sul gruppo maglia gialla. A Huzarski si unirà Szmyd, i due avranno un vantaggio di oltre 2' sugli immediati inseguitori e quasi 5' sul gruppo, ma verranno ripresi dai trenta, nel frattempo frantumatisi. Il gruppo di battistrada ha ancora 2'45" sul gruppo maglia gialla.

Davanti le forze vengono a mancare quando mancano più di 30 km all'arrivo e restano solamente De Weert, Golas, Ulissi, Frank, Santaromita, Chernetskiy, Kiserlovski, Howes, De Greef, Casar, Konig, Atapuma e Rebellin. Ai -25 km attaccano in tre: Howes, Kiserlovski e Santaromita. Gli altri finiscono a gambe all'aria, il gruppo insegue tirato dalla Cannondale di Ivan Basso. A Santaromita, Howes e Kiserlovski si uniscono presto Atapuma, Konig, Golas, Ulissi e Chernetskiy; il loro vantaggio sul gruppo è solo di 1'20".

Sull'ultima ascesa di Zab, nel tratto al 21%, se ne vanno proprio Chernetskiy ed Atapuma. Riblon esce dal gruppo principale e mette nel mirino il gruppetto di Ulissi, sempre più sgranato. Davanti Atapuma e Chernetskiy continuano con un buonissimo passo, l'ultima salita a Gliczarow viene superata facilmente, ma verso il traguardo c'è ancora salita. Atapuma accelera, Chernetskiy non tiene il ritmo del colombiano e nel mentre Riblon rinviene da dietro, portandosi su Atapuma.

In una situazione di gara normale probabilmente il francese dell'AG2R la Mondiale lascerebbe sul posto il colombiano, ma qui a Riblon interessa prendersi a maglia di leader e, se possibile, risarcire Atapuma dopo il caso di mobbing di ieri. E Atapuma non si fa sfuggire l'occasione: si mette a ruota di Riblon, che dà un'ultima tirata fino al rettilineo finae, giusto per mettere più secondi possibile tra sé e gli altri, quindi parte e va a vincere.

Riblon è 2° mentre alle sue spalle si piazza 3° Konig. Diego Ulissi è 4°, seguito da Majka, Weening, Izagirre, Henao, Santaromita e Serpa, tutti giunti a 22" (eccetto Riblon, ovviamente, che paga ad Atapuma solo 2"). La generale sorride molto, moltissimo al francese, che ora guida con 19" su Izagirre, 20" su Majka, 24" su Henao, 27" su Weening, 33" su Pozzovivo e Capecchi, 36" su Kiserlovski, 40" su Basso e 41" su Chris Anker Sørensen.

Domani tappa finale del Tour de Pologne: 37 km a cronometro da Wieliczka a Cracovia, Wiggins e Cancellara hanno l'opportunità di tornare alla vittoria in una crono, approfittando anche dell'assenza dell'iridato Tony Martin. Riblon dovrà gestire quei 19" su Izagirre, ma occhio anche a Henao, lontano solo 24" ed a crono non propriamente fermo (c'è anche Weening che sul passo se la cava egregiamente ed è a soli 27" dalla maglia gialla).

Un Tour de Pologne che, nonostante le novità delle squadre da sei, dell'Attractivity Contest, degli arrivi di Madonna di Campiglio e del Pordoi, si deciderà nell'ultimissima tappa. E probabilmente per questioni di secondi.

Francesco Sulas

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