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Tour de France 2013: Che suicidio tattico! Ora per i Saxo è dura - Domani l'ultima possibilità per far saltare Froome

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Roman Kreuziger all'Alpe d'Huez perde il terzo gradino del podio © BettiniphotoPiù che i vari Mollema, Ten Dam o Daniel Martin che hanno pagato molto in classifica, i grandi sconfitti di oggi sono gli uomini della Saxo Tinkoff, primo tra tutti il grande stratega Bjarne Riis: la squadra danese oggi va sotto accusa proprio per quell'atteggiamento tattico che spesso in passato gli ha portato grandi carichi di elogi dai tifosi e dagli addetti ai lavori.

Se stamattina Contador e Kreuziger erano entrambi sul podio con un buon margine sugli inseguitori più pericolosi, adesso la lotta per il podio s'è riaperta completamente e se pure il madrileno occupa anche la seconda posizione in classifica generale la situazione non gli è certo favorevole.

Oggi i Saxo Tinkoff si sono lanciati in un vero e proprio suicidio tattico lungo la famigerata discesa del Col de Sarenne ma prima di analizzare l'attacco combinato di Kreuziger e Contador dobbiamo tornare indietro ai primi chilometri della tappa, in modo particolare alla salita del Col de Manse.

La Saxo Tinkoff, infatti, aveva iniziato la frazione con il piglio giusto provando a più riprese a mettere un uomo nella fuga: il primo a provarci è stato Jesús Hernández, poi si sono mossi anche Paulinho, Roche e soprattutto Michael Rogers, 11° in classifica generale; per i gialloblu il problema è stato che la Sky ha sempre chiuso su tutti i tentativi e addirittura è stato Chris Froome in prima persona a rispondere a due o tre allunghi di Rogers. Uno o due uomini nella fuga del giorno sarebbero stati utilissimi come punto d'appoggio nel prosieguo della tappa ma la Sky ha fiutato la trappola e non s'è fidata.

A quel punto Bjarne Riis non ha saputo studiare qualcosa di diverso ma ciò che già era in programma. Sulla salitella della Rampe du Motty s'è provato a rimediare alla situazione mandando avanti Paulinho e Roche nonostante la fuga fosse ormai lontanissima: una mossa che ci poteva stare per far lavorare la Sky ma senza l'attesa pioggia la discesa del Col d'Ornon non ha fatto selezione ed i due gregari sono stati già sulle rampe della prima scalata dell'Alpe d'Huez.

Rispetto alle precedenti tappe di montagna le Sky oggi è stata molto più performante e compatta attorno al proprio capitano e anche ciò ha contribuito ad annullare tutte le tattiche studiare da Contador e soci. Con tutto questo s'è arrivati quindi all'attacco in discesa giù dal Col de Sarenne di Roman Kreuziger e Alberto Contador.

L'errore grave non è stato l'attacco in sé ma il voler insistere nell'azione una volta terminato il settore più tecnico e pericoloso della discesa: in quel momento il gruppo era ancora forte di di 20-25 unità con Froome che non era stato isolato ma aveva vicino Peter Kennaugh e Richie Porte; appena 20" più avanti i due Saxo Tinkoff erano da soli e salvo incidenti quel gap non sarebbe mai salito prima dell'inizio della salita conclusiva.

Qualcosa non ha funzionato, ma ovviamente il continuare a tirare in due ha dato la mazzata definitiva alle già non ottime gambe di Contador e Kreuziger: la crisi di Froome ha permesso di limitare un po' i danni, ma adesso Contador è secondo a 5'11" dall'anglo keniano e dietro ha Quintana a 21", Kreuziger a 33" e Rodríguez a 47". Le difficoltà di Froome ed il fatto che i Saxo Tinkoff non abbiano mollato negli ultimi chilometri sono due fattori molto importanti in vista della tappa di domani perché quella sarà la vera occasione per tentare qualcosa di grande per far saltare la maglia gialla.

Nella prima metà di tappa domani avremo due salite Hors Catégorie, il Glandon e la Madeleine, che potranno far esplodere il gruppo se assisteremo nuovamente ad una partenza ricca di attacchi e contrattacchi come oggi o come nel secondo tappone pirenaico: finora la Sky non ha mai corso con un difensivismo totale e se anche domani Froome andrà dietro a tutti in salita potrebbe trovarsi nuovamente ad solo e potrebbe non andargli bene un'altra volta.

I più indicati per attaccare domani sono proprio gli uomini della Saxo Tinkoff perché Contador se ne farebbe assai poco di un secondo posto e perché da quanto visto sulle ultime salite i corridori più in palla dopo Froome sembrano essere Quintana e Rodríguez, che quindi metterebbero comunque a rischio il podio se si aspettasse solo l'ultima salita.

Certo, per avere successo i Saxo Tinkoff dovranno trovare la collaborazione anche di altre squadre, non solo Movistar e Katusha, ma magari anche quelle dei corridori classificati dalla sesta posizione in giù: sui Pirenei la Movistar provò ad attaccare, ma nessuno colse l'assist (Saxo e Belkin su tutte, addirittura Riis fermò Kreuziger per aiutare Contador) e tutto si risolse con un "no contest".

Più che la tattica a tavolino sul Glandon e sulla Madeleine sarà fondamentale la capacità di leggere la corsa all'istante, l'improvvisazione, capire chi sta bene e chi no solo scrutando i volti o le pedalate o anche quale sarà il momento giusto per osare: oggi la Saxo Tinkoff ha sbagliato e anche tanto, ma il mago Bjarne Riis ha l'occasione anche lui per riscattarsi e difficile vedere da lui errori per due giorni di fila.

Sebastiano Cipriani

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