Warning: include() [function.include]: open_basedir restriction in effect. File(/opt/plesk/php/5.2/share/pear/BackgroundProcess.class.php) is not within the allowed path(s): (/var/www/vhosts/oldsite.cicloweb.it/:/tmp/) in /var/www/vhosts/oldsite.cicloweb.it/httpdocs/sites/all/modules/background_process/background_process.module on line 22

Warning: require() [function.require]: open_basedir restriction in effect. File(/opt/plesk/php/5.2/share/pear/context.core.inc) is not within the allowed path(s): (/var/www/vhosts/oldsite.cicloweb.it/:/tmp/) in /var/www/vhosts/oldsite.cicloweb.it/httpdocs/sites/all/modules/context/context.module on line 3
Tour de France 2013: Greipel mette il suo mattoncino - Sagan secondo, Impey nuovo leader, Cunego in ritardo | Cicloweb

Il Portale del Ciclismo professionistico

.

Tour de France 2013: Greipel mette il suo mattoncino - Sagan secondo, Impey nuovo leader, Cunego in ritardo

Versione stampabile

André Greipel, primo a Montpellier davanti a Sagan, Kittel e Cavendish © BettiniphotoCi sono corridori che puntano tutta una stagione sul Tour de France, poi cadono, si fanno male, si ritirano, restano a becco asciutto e con chi se la possono prendere se non con se stessi? Si sfida la sorte (ammesso che dire ciò abbia un senso), un anno si vince (magari si arriva quarti), un anno si perde (e si torna a casa con le pive nel sacco e con la sensazione di aver sprecato una stagione intera). Jurgen Van den Broeck fa esattamente questo da un quadriennio, 2010 quarto, 2011 caduto (nel giorno di Vinokourov fratturato) e ritirato, 2012 quarto, 2013 caduto (ieri) e ritirato. Non ha preso il via oggi, il belga, primo tra i possibili protagonisti della classifica a lasciare la corsa, a causa di problemi a un ginocchio.

Come lui, stamattina non è partito l'enfant du pays Maxime Bouet (frattura al radio ieri), e strada facendo abbiamo salutato pure Nacer Bouhanni (in difficoltà da giorni dopo la caduta della prima tappa) e Fredrik Kessiakoff (microfrattura al polso). In compenso, la strada ha preteso un nuovo pedaggio in termini di capitomboli e incidenti vari: è finito per terra Quintana, a 120 chilometri dal traguardo, e lo stesso ha fatto Cavendish ai -35 (dando poi prova di guida del mezzo in uno spericolato rientro in gruppo tra un'ammiraglia e l'altra, riuscendo ad agganciarsi al plotone ai -28). Agli 11 km, poi, il ruzzolone probabilmente più doloroso della giornata, con Brajkovic che è andato giù sbattendo pesantemente il ginocchio (e forse sarà costretto pure lui ad abbandonare il Tour, domani).

In occasione della caduta dello sloveno dell'Astana, altri corridori sono rimasti attardati, e tra questi Damiano Cunego. Il nostro uomo di classifica, che fino a ieri ha tenuto un ruolino irreprensibile (era 23esimo a 25" dalla maglia gialla), si è impegnato, con l'aiuto di alcuni compagni, per rientrare nel gruppo principale, ma ai 4 km è incappato in un nuovo guaietto: una foratura. Gli fosse capitato poco dopo, entro i 3 km dal traguardo, non ne staremmo forse nemmeno scrivendo, visto che il ritardo gli sarebbe stato annullato per la solita regola degli incidenti nei finali di tappa; ma essendogli successo lì, a mille metri dalla neutralizzazione dei tempi, non c'era da fare altro che imprecare il giusto e inseguire pancia a terra per limitare il passivo. Purtroppo il veronese è tornato in hotel con un distacco di 59" dai primi (e 54 da tutti gli uomini di classifica, che sul rettilineo finale hanno preso un buco di 5" rispetto ai velocisti che si giocavano la tappa). Il che lo fa rotolare in classifica fino al 56esimo posto, a 1'24" dalla nuova maglia gialla. Non tanto per l'incidente in sé (di poco conto), non tanto per il minutino buttato via, che alla fine della fiera peserà in maniera probabilmente relativa sulla classifica del capitano della Lampre; ma per il morale, una seccatura del genere era meglio evitarla. Pazienza.

Dicevamo di una nuova maglia gialla: il tanto atteso e pronosticato cambio della guardia in casa Orica si è effettivamente consumato, con Daryl Impey che, sprintando con Greipel e soci, ha distanziato il suo compagno Gerrans che fino a stamattina era primo della generale. I due avevano lo stesso tempo, e Simon era primo per la somma dei piazzamenti; per scavalcarlo, il sudafricano avrebbe dovuto anticiparlo di almeno 7 posizioni, ipotizzando che non ci fossero comunque distacchi tra i due. Impey ha centrato l'obiettivo (13esimo lui, 48esimo Gerrans), ma comunque i già citati 5" di buco in suo favore l'hanno ulteriormente rafforzato nella condizione di essere il primo africano in giallo al Tour. Un piccolo pezzetto di storia del ciclismo passa dalle possenti spalle di questo ragazzo che fin qui era noto più che altro per essere stato brutalizzato da Theo Bos al Giro di Turchia del 2009 (l'olandese in volata lo sollevò praticamente di peso e lo scaraventò per terra, causandogli notevoli guai fisici): oggi il suo palmarès si arricchisce di ben altra nota.

Al di là di tutte queste vicende e vicenduole, la tappa odierna, la quinta, da Aix-en-Provence a Montpellier, è stata veramente povera di contenuti. E "povera" è già un complimento. La fuga del giorno è durata la bellezza di 44 km, protagonista ne è stato Luis Ángel Maté, che è scattato al km 1 e ha fatto in tempo - in quell'oretta di attacco - a mettere insieme un vantaggio massimo di 5'30" (toccato al km 25) e a perderlo fino a venire ripreso a 132 km dal traguardo. Se pensavamo o speravamo che a quel punto partisse un bel contrattacco, eravamo fuori strada: da lì all'arrivo, il gruppo ha proceduto compatto e senza più scossoni. Nemmeno il vento, presente in forze in alcuni tratti del percorso, ha ispirato propositi bellicosi in chicchessia. Tutti insieme fino allo sprint, e così sia.

La volata ha visto un grande spiegamento di treni, prima quello della Omega Pharma (già a tutta ai -15), quindi a turno quello della Saxo, quello della Argos (dai -4.5 ai -2), poi quello della Lotto (ai -1.5). Ai 500 metri Henderson, apripista di Greipel, era al comando tenendo un ritmo talmente indiavolato da costare caro a Steegmans, ultimo uomo di Cavendish: Gert si è infatti rialzato sfinito (il rettilineo conclusivo tirava un po' all'insù e ha fiaccato la resistenza di molti) lasciando il suo capitano alla mercè degli eventi.

Cavendish a quel punto ha capito che doveva far da sé e quindi inventarsi qualcosa, tantopiù che non era in primissima posizione. Ai 250 metri, allora, Cannonball è partito con l'intento di anticipare gli avversari, ma stavolta gli ha detto proprio male: infatti il terreno dello scontro mal si prestava a una volata lunga, e Greipel, attendendo che Henderson si spostasse ai 200 metri, ha fatto la scelta migliore. Tantopiù che l'apripista della Lotto, spostandosi verso il centro della strada, è andato involontariamente ad ostacolare proprio Cavendish, che ha dovuto dribblarlo, allargandosi e facendo più metri del previsto, allontanandosi così da Greipel che intanto volava verso il successo (il suo quinto alla Grande Boucle, e questo di oggi vale doppio visto che la Lotto ha perso l'uomo di classifica, Van den Broeck appunto) tenendosi dietro Sagan, mentre il campione nazionale britannico subiva la rimonta di Kittel, che lo precedeva per il terzo posto.

Quinto alle spalle di Cavendish ha chiuso il giovane Lobato, quindi Kristoff, Rojas, Danny Van Poppel, Ferrari (nono e primo degli italiani) e Samuel Dumoulin hanno completato la top ten. Domani si replica nella Montpellier-Albi, 205 km con qualche salitella lungo il percorso ma con un finale ancora adatto ai velocisti.

La classifica: i primi 16 dell'ordine d'arrivo hanno chiuso col tempo di Greipel, da Evans (17esimo) in poi è stato conteggiato il buco di 5", e ciò porta qualche cambiamento in graduatoria: Impey, come detto, è primo e ha 3" su Boasson Hagen, 5 su Gerrans e Albasini, 6 su Kwiatkowski e Chavanel, 8 su Froome e Porte, 14 su Roche, Kreuziger, Contador e Rogers. Giacché siamo in zona classifiche, citiamo anche quelle secondarie. In quella a punti Sagan è più che mai primo con 159 punti contro i 130 di Greipel (che oggi ha vinto pure il traguardo volante di giornata), i 119 di Cavendish, i 111 di Kristoff e gli 87 di Kittel.

La maglia a pois di migliore scalatore è sempre sulle spalle di Pierre Rolland che ha 10 punti e precede di 5 lunghezze Clarke e Kadri, con De Gendt a 4 e Nieve a 3 (ma questa graduatoria è lontanissima dall'essere definita, e già sabato sui Pirenei tutto inizierà ad essere stravolto). Miglior giovane è per il momento Michal Kwiatkowski con 16" su Talansky, 19 su Quintana, 25 su Van Garderen, 28 su Sagan e 41 sulla coppia FDJ formata da Pinot e Geniez. La classifica a squadre, infine, è monopolizzata dalla Orica con 8" sulla Sky, 19 sulla Saxo, 25 sulla Movistar, 27 sulla Garmin e 30 su una Lampre che sta interpretando in maniera egregia questa prima settimana di Tour de France.

Marco Grassi

RSS Facebook Twitter Youtube

30/Jul/2017 - 20:30
ESCLUSIVO: le immagini del folle che ha tagliato la strada al gruppo facendo cadere decine di corridori al Giro d'Italia

24/May/2016 - 21:06
All'An Post Rás giornata di gloria per James Gullen nella tappa "di montagna": Fankhauser diventa leader

24/May/2016 - 17:07
Giro, nel giorno della nuova delusione di Vincenzo Nibali vince Alejandro Valverde davanti a Kruijswijk e Zakarin

23/May/2016 - 22:12
An Post Rás, nella seconda tappa vince il padrone di casa Eoin Morton

23/May/2016 - 16:00
Giornata di rinnovi: André Greipel e Marcel Sieberg alla Lotto Soudal fino al 2018, Geraint Thomas prolunga con la Sky

23/May/2016 - 13:11
Benjamin Prades vince l'ultima tappa del Tour de Flores ma non basta, la generale va a Daniel Whitehouse

23/May/2016 - 12:39
Brutte notizie per il ciclismo elvetico: l'IAM Cycling comunica che cesserà l'attività a fine stagione

23/May/2016 - 11:22
Conclusi i Campionati Panamericani: l'ultimo oro è dell'ecuadoriano Jonathan Caicedo

22/May/2016 - 23:59
Il Tour of California si conclude con una imperiosa volata di Mark Cavendish. Classifica finale a Julian Alaphilippe

22/May/2016 - 23:39
Il Tour of Bihor si chiude nel segno dell'Androni Giocattoli-Sidermec: tappa a Marco Benfatto, generale a Egan Bernal

22/May/2016 - 23:20
Women's Tour of California: gioie finali per Kirsten Wild e Megan Guarnier. Le altre corse: ok Bertizzolo e Lepistö

22/May/2016 - 22:44
Velothon Wales, Thomas Stewart supera Rasmus Guldhammer e Ian Bibby

22/May/2016 - 22:24
Dilettanti, ulteriori vittorie per Nicola Bagioli e Riccardo Minali alla Due Giorni Marchigiana

22/May/2016 - 22:22
Scatta l'An Post Ras: la prima tappa va all'olandese Taco Van der Hoorn grazie ad un colpo di mano