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Dilettanti 2013: Ruffoni-Zilioli, tempo d'assoli - Trionfi Colpack al Giro dei Tre Ponti e alla Parma-La Spezia

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Nicola Ruffoni in azione - Foto Team Colpack © RodellaFine settimana nel segno della rapidità, di lotte all'ultimo metro, di finali col brivido tra i dilettanti dove sono stati i velocisti a monopolizzare gran parte della scena nella quasi totalità degli appuntamenti previsti dal calendario. Tanti atleti a bersaglio ma una squadra su tutte ad attirare su di sè gran parte della scena, vale a dire il Team Colpack: la squadra bergamasca torna a casa dal week end con un bilancio estremamente positivo che consente di portare a dodici il numero di successi stagionali e di presentarsi nel migliore dei modi ai campionati italiani, in programma nel prossimo fine settimana.

L'appuntamento clou del fine settimana appena trascorso era fissato sicuramente a San Donà di Piave, sede del 62esimo Giro dei Tre Ponti, unica gara nazionale in programma domenica 16. Un'occasione in cui vedere all'opera alcuni dei migliori velocisti ma con il canovaccio di gara reso molto più incerto ed interessante dall'inserimento di tre tratti di sterrato all'interno dei tre giri lunghi 50 chilometri. Un fattore questo che metteva indubbiamente alla prova in molti ed in grado di far sì che allo sprint non si giungesse con il consueto gruppone ma un drappello in cui erano sopravvissuti soltanto i più resistenti. Tra questi non poteva assolutamente mancare Nicola Ruffoni, deciso a dimostrare una volta di più di essere lui il velocista principe di questa stagione 2013 ed autore di una prova ragguardevole. E' stato proprio il velocista bresciano infatti tra gli iniziatori dell'azione decisiva sui tratti sterrati, che ha consentito ad una decina di concorrenti di raggiungere un vantaggio incolmabile per tutti gli altri, poi, dopo un tentativo di Capillo di anticipare lo sprint, si è giunti alla volata finale dove Ruffoni ha fatto valere la legge del più forte, incamerando così la sesta affermazione stagionale e proiettandosi così nel migliore dei modi non solo ai prossimi Giochi del Mediterraneo, in programma ai primi di luglio ma anche ad un futuro tra i professionisti che appare sempre più vicino.

Piazza d'onore per Thomas Fiumana della Petroli e non si può che ribadire quanto già detto in passato sul romagnolo, ovvero che quando trova la giusta concentrazione e costanza di rendimento è corridore temibilissimo per tutti ma che purtroppo ha finora mostrato solamente a sprazzi il proprio talento. Terzo posto invece per un ottimo Damiano Cima del Team Food Italia, che col passare delle settimane non si sta dimostrando soltanto un semplice (e validissimo) uomo-squadra ma anche un corridore in grado di poter giocare le sue carte se ne ha l'occasione. Appena giù dal podio è finito invece Marco Gaggia, seguito dal campano Chianese e dal solido Leonardi, sempre presente quando il gioco si fa duro. Il generoso Capillo, Busato (attenzione a lui per il tricolore degli Elite S.C. di domenica prossima, peraltro già finito nel suo palmarès), Pichetta e Sgrinzato hanno poi completato una top-10 varia e di ottima qualità, che la dice lunga sul buon esito di questa edizione dal percorso variegato.

 

Una vittoria, quella ottenuta del team bergamasco, che ha fatto seguito di 24 ore a quella giunta in Liguria, alla conclusione della 19esima Parma-La Spezia in cui Gianfranco Zilioli è riuscito a rompere il ghiaccio, centrando la prima vittoria stagionale al termine di un finale assolutamente emozionante. Dopo che la Colpack aveva provato già in precedenza a rendere la corsa dura anche sulle rampe del Passo del Brattello, nel finale di gara si sono susseguiti gli allunghi (tra i protagonisti anche Villella) ma ai due chilometri dalla conclusione è stato Elia Zanon a provare l'anticipo in grado di sorprendere il resto della compagnia. La sparata del corridore del Podenzano è stata buona ma non ha colto di sorpresa Zilioli, riuscito a riportarsi alla sua ruota prima di uscire in maniera perentoria allo sprint negli ultimi metri e conquistare così la vittoria. Un'affermazione che riporta sicuramente l'attenzione sul bergamasco, in grado di dare il meglio di sè soprattutto nella seconda parte di stagione (lo scorso anno si aggiudicò il prestigioso Gran Premio di Capodarco) e pertanto in costante crescita di condizione. Nulla da fare per il pur bravo Zanon mentre la Colpack è riuscita a soffiare al Podenzano anche il terzo gradino del podio, col romagnolo Luca Pacioni abile ad anticipare allo sprint Balykin e i due compagni di squadra Villella e Troia, che danno ulteriormente l'idea dell'ottima prestazione di squadra dei bergamaschi. Nei 10 anche Gaffurini (settima piazza per lui), altro atleta atteso protagonista agli italiani.

 

Smaltita l'amarezza per una vittoria sfuggita proprio nei metri finali, il GS Podenzano è riuscito a rifarsi proprio nella giornata di domenica a Stallavena di Grezzana, dove la 24esima Medaglia d'oro Consorzio Marmisti Valpantena ha regalato a Ivan Balykin la seconda affermazione stagionale alla conclusione di una volata incertissima in cui il fotofinish si è rivelato decisivo. Alla fine l'ha spuntata il velocista romagnolo di origine russa che sta vivendo un'ottima stagione che ne sta facendo registrare una crescita notevole. Ironia della sorte ad essere beffato per la seconda volta in stagione dal fotofinish è stato il veronese Pietro Tedesco che già a Nerviano si era dovuto inchinare per questione di pochissimi centimetri ad Orrico: anche questa volta esito impietoso per il corridore della General Store che comunque potrebbe riuscire a sbloccarsi quanto prima.

Grande delusa di giornata è sicuramente la Zalf, presente in forze anche nei tentativi precedenti la volata e che sembrava in grado di avere la corsa in pugno ma che alla fine ha visto Andrea Zordan accomodarsi sul gradino più basso del podio (nei dieci anche il costante Milani, nono) che non può di certo soddisfare il team di Rui e Faresin. Bene ancora Oliviero Troia, che si è migliorato di una posizione a distanza di 24 ore (dopo il sesto posto a La Spezia, il quinto a Stallavena), buona prova anche per il lombardo Tocchella del Gavardo, giunto settimo mentre la Fausto Coppi Gazzera è riuscita a piazzarne due in top ten (Gani quarto e De Marchi ottavo) per un gioco delle coppie che ha riguardato anche Colpack e General Store (oltre ai già citati Tedesco e Troia piazzati anche Maestri e Barbetta, rispettivamente sesto e decimo).

 

Grande fine settimana anche per la Viris-Maserati che grazie ai due successi ottenuti in questo week end porta a quota nove il proprio bottino stagionale: ad aprire le danze ci ha pensato Marco Amicabile che con uno sprint perentorio si è aggiudicato l'81esima Medaglia d'Oro Città di Monza, disputatasi nella mattinata di sabato 15 nello spettacolare scenario dell'Autodromo della città brianzola. Il velocista bresciano, che aveva già ritrovato la via del successo alla Milano-Tortona ad aprile, ha finalizzato alla perfezione il gran lavoro di squadra dopo che erano stati rintuzzati tutti i precedenti tentativi d'avanscoperta ed ha così conquistato la seconda vittoria stagionale, riuscendo a precedere proprio il compagno di squadra Mareczko. Al terzo posto si è classificato il rumeno Eduard Michael Grosu dell'Overall (secondo podio stagionale per lui), seguito da Luca Guerrini e con altri due classe 1994, vale a dire Davide Ballerini del Team Idea e Michael Zanetti del GS Garda, presenti in top ten, rispettivamente al quinto e all'ottavo posto.

Sono poi trascorse appena 24 ore e per Jakub Mareczko, che proprio a Monza aveva ottenuto il suo primo podio da dilettante, è arrivato il momento di esultare per la sua prima vittoria nella nuova categoria, avvenuta a Gessate nel milanese, sede del 29esimo Trofeo Stefano Fumagalli A.M. Un successo atteso per il corridore d'origine polacca che tanto bene aveva saputo fare tra gli juniores anche su pista (lo scorso anno ha conquistato il bronzo europeo nello Scratch) e che in questa prima parte di stagione si era già messo più volte in evidenza con vari piazzamenti. Corsa tirata anche quella di Gessate, con vari tentativi di allungo (tra i più attivi Arnaboldi e Pertica) prima della conclusione allo sprint in cui Mareczko si è dimostrato il più rapido di tutti, andando a precedere il siciliano Nicola Genovese della Rafi Cerone (ottima prova comunque per lui) ed un Mirko Tedeschi che si presenta sicuramente come uno dei favoriti per il successo nell'italiano riservato agli Elite domenica prossima, vista la costanza di rendimento espressa nelle ultime settimane. Da segnalare anche le prove di Valsecchi del VC Mendrisio (quarto, piazzato anche a Monza il giorno prima), del generoso Pertica (quinto) e del giovane primo anno della Palazzago (che ha piazzato anche Bonusi in nona posizione) Filippo Rudi, giunto settimo.

 

Infine il week end appena trascorso ha segnato anche l'avvio dei tradizionali circuiti notturni che spesso animano le serate venete e friulane e che hanno regalato umori diametralmente opposti alla Zalf Euromobil Désirée Fior a distanza di poche ore: se infatti nella serata di venerdì 14 era prevalsa la gioia per la seconda affermazione stagionale di Nicolas Marini, vincitore con una bella volata del 53esimo Circuito Notturno di San Donà di Piave in cui è riuscito a mettersi alle spalle Marco Gaggia e Ignazio Moser, il Memorial Denis Zanette e Daniele Del Ben, disputato nella serata di sabato a Brugnera in provincia di Pordenone, ha vissuto un finale drammatico che ha visto protagonisti lo stesso Marini e Federico Zurlo. I due atleti zalfini infatti sono stati protagonisti di una rovinosa caduta negli ultimi metri di gara con esiti che sono apparsi immediatamente seri: Marini ha infatti riportato una doppia frattura alla clavicola mentre decisamente più preoccupanti sono apparse le condizioni del giovane talento vicentino, reduce dall'ottima trasferta in Canada con la maglia azzurra, condita da un successo nell'ultima tappa. Per Zurlo infatti, che dopo la caduta aveva perso momentaneamente conoscenza ed è stato immediatamente ricoverato in ospedale, il tremendo impatto ha lasciato in dote due vertebre e un dente rotto, un trauma cranico ed escoriazioni varie, che lo costringeranno (così come per Marini) ad periodo di inattività che inevitabilmente ne compromette buona parte degli appuntamenti (forfait certo a campionati italiani ed europei).

Episodi che indubbiamente ripropongono d'attualità il tema dell'agonismo eccessivo già affrontato su queste pagine alcune settimane fa e che hanno finito col far passare in secondo piano la terza affermazione stagionale di Rino Gasparrini della Trevigiani, vincitore dello sprint davanti al lucano Antonio Viola della Vini Fantini (piazzato anche il fratello Michele in nona posizione) e Michael Bresciani della Marchiol. In proposito il team trevigiano ha racimolato alcuni ottimi piazzamenti all'Oberosterreichrundfahrt, breve corsa a tappe Open disputatasi in Austria e dove sia Paolo Locatelli che Matteo Collodel hanno sfiorato il successo, piazzandosi al secondo posto rispettivamente nella prima e nella terza frazione. Successo che è invece riuscito ad ottenere Riccardo Bolzan del Cycling Team Friuli nella prima frazione del Tour of Malopolska, breve corsa a tappe professionistica in programma in Polonia mentre a Scorzè, in una prova valida per il Bracciale del Cronoman l'ucraino Marlen Zmorka ha nuovamente affermato la sua supremazia contro le lancette, precedendo di 19" Davide Martinelli e di 49" Mattia Frapporti.

 

Non resta quindi che attendere il prossimo fine settimana in cui sabato 22 il Gran Premio Città di Felino sarà teatro della prova che assegnerà la maglia tricolore 2013, su un percorso nervoso aperto a più soluzione mentre domenica 23 sarà Prato a decretare chi sarà il nuovo campione italiano tra gli Elite Senza Contratto.

Vivian Ghianni

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