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Critérium del Delfinato 2013: Tarare gli sforzi, è il turno di Boasson Hagen - Vittoria di tappa, la Sky non pensa solo alla generale

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A Tarare vittoria in volata per Edvald Boasson Hagen © teamsky.comFino a stamane la stagione di Edvald Boasson Hagen, mastodontico norvegese della Sky, era decisamente da insufficienza. Le classiche del Nord steccate in pieno (solo una volta è entrato nei 10, all'E3 Prijs Vlaanderen-Harelbeke), la prima vittoria arrivata solo il 18 maggio scorso nella tappa di Lillehammer del Giro di Norvegia, vinto dallo stesso Boasson Hagen. E una marea di occasioni che parevano a lui favorevoli buttate al vento.

Anche oggi il bel norvegese non sembrava troppo in palla, tant'è che nelle prime posizioni del gruppo si era vista per tutta la tappa più l'Omega Pharma-Quickstep di Meersman che la Sky di Boasson Hagen.

Invece gli ultimi chilometri hanno portato i britannici in avanti, l'ultima curva ha favorito l'esplosività di Boasson Hagen, che in questo modo si rialza ed inizia una seconda parte di stagione che potrebbe regalargli discrete soddisfazioni.

Della tappa c'è ben poco da dire: nei 167 km da Ambérieu-en-Bugey a Tarare troviamo solo due Gpm, il Col des Écharmeaux ed il Col des Sauvages, entrambi di terza categoria. È chiaramente una frazione da uomini veloci. Subito dpo un chilometro di corsa se ne vanno in quattro: Cordeel (Lotto), Beppu (Orica), Rathe (Garmin) e Flecha (Vacansoleil).

Il gruppo sulle prime lascia fare, tant'è che il quartetto arriva ad avere un vantaggio di 6'20". Non andranno oltre, anche perché Gianni Meersman, due volte secondo nelle prime due tappe della corsa, mette l'Omega Pharma-Quickstep a tirare. Ad aiutare i belgi arriva anche la FDJ di Nacer Bouhanni, ieri staccatosi miseramente dai primi ed oggi in cerca di riscatto. Rimarrà scottato e arriverà in hotel furibondo.

Ai -17 km l'accordo tra i quattro battistrada viene meno ed è Cordeel a scattare, con Rathe che prova a tenergli la ruota (Beppu e Flecha si sono rialzati da tempo). Cordeel insiste nella sua azione che tuttavia non avrà lunga vita, se è vero com'è vero che ai -12 km il gruppo torna compatto. Inizia il Col des Sauvages ed è su quelle pendenze risibili che tenta l'allungo Laurent Didier.

Regge per un po' il ritmo, quindi viene raggiunto e superato dal belga della Lotto Bart De Clercq. È costui un elemento pericoloso e l'Omega Pharma lo sa, tant'è che non riesce a ricucire su De Clercq. Ci vogliono il talento e l'inventiva del polacco Michal Kwiatkowski per andare a riprendere De Clercq. Siamo ai -2 km, il gruppo è lanciatissimo verso la volata.

La Sky è davanti per Boasson Hagen ma c'è pure l'Omega di Meersman, Bouhanni, Hushovd, Viviani... Il rettilineo finale non è un rettilineo, ma una semicurva a sinistra in prossimità del traguardo complicherà i piani di molti. Bouhanni, lanciato, si trova davanti, nell'interno della curva, Geraint Thomas e Sylvain Chavanel. Vittoria rimandata per l'ex pugile della FDJ, solo 7°. Davanti sbuca Boasson Hagen, che precede l'australiano Michael Matthews e Gianni Meersman. Thor Hushovd si siede ai piedi del podio mentre il vincitore di ieri, Elia Viviani, nel finale tira i remi in barca, ottenendo pur sempre un 5° posto.

Alle spalle del comunque bravo veronese troviamo il sudafricano della Argos Reinardt Janse Van Rensburg, poi Bouhanni, come detto, quindi Paul Voss, Sylvain Chavanel e Francesco Gavazzi. Immutata la classifica generale, con il canadese Veilleux che tiene per il terzo giorno consecutivo la maglia gialla. Alle sue spalle Meersman è a 1'56", quindi Gallopin, Valverde, Barguil, Fuglsang, Thomas, Madrazo, Porte e Contador, tutti a 1'57".

Ben diversi saranno i distacchi domani sera, dopo che la cronometro che da Villars-les-Dombes portrà il gruppo a Parc des Oiseaux (in 32 km piattissimi) avrà sistemato le cose. Favoritissimo per la vittoria di tappa il Campione del Mondo di specialità Tony Martin mentre per la maglia gialla non oseremmo dare per spacciato già domani David Veilleux, uno che sul passo sa andare e pure bene, come dimostrato domenica nella prima frazione. Cederà sicuramente sulle prime montagne, appena dopo la cronometro, ma domani potrebbe ancora resistere senza troppi problemi.

Francesco Sulas

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