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Giro d'Italia 2013: Astana e Movistar i top team - Anche la Omega Pharma fa il pieno. Terribili Orica e Vacansoleil

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AG2R La Mondiale

PIAZZAMENTI
2° 9a tappa (Betancur)
2° 10a tappa (Betancur)
2° 15a tappa (Betancur)
3° 14a tappa (Betancur)
4° 20a tappa (Betancur)
6° 6a tappa (Belletti)
6° 12a tappa (Belletti)
6° 13a tappa (Belletti)
7° 6a tappa (Appollonio)
7° 10a t. (Pozzovivo)
7° 14a t. (Pozzovivo)
7° 18a tappa (Betancur)
7° 20a t. (Pozzovivo)
8° 21a tappa (Belletti)
10° 16a t. (Betancur)

5° Generale (Betancur)
10° Generale (Pozzovivo)
Maglia bianca (Betancur)

FUGHE Bonnafond (1a, 11a), Berard (4a)

PREMI 75.790  (6a)

L'ANALISI

Due uomini nei primi 10 della classifica generale con la maglia bianca di miglior giovane di Carlos Alberto Betancur: il bilancio del Giro dell'AG2R La Mondiale è sicuramente positivo anche se da Pozzovivo ci si poteva aspettare di più. È mancata una vittoria di tappa ma sono arrivati molti piazzamenti sia nelle frazioni dure (Betancúr tre volte secondo), sia negli arrivi in volata con Belletti che ha colto tre sesti posti. Quanto è bastato per oscurare il ritiro forzato di Sylvain Georges per una positività all'antidoping. Voto: 6.5

IL MIGLIORE
Carlos Alberto Betancur

 


Androni Giocattoli - Venezuela

PIAZZAMENTI
2° 4a tappa (Felline)
5° 6a tappa (Gavazzi)
6° 16a tappa (Pellizotti)
6° 20a tappa (Pellizotti)
8° 17a tappa (Felline)
10° 11a t. (Rodríguez)
10° 13a tappa (Rubiano)

11° Generale (Pellizotti)

FUGHE Rodríguez (3a, 10a, 11a, 16a), Sella (4a, 7a, 16a), Gil (5a), Felline (9a, 12a), Ermeti (13a, 20a), Rubiano (15a, 17a)

PREMI 30.442  (14a)

L'ANALISI

Come da tradizione la squadra diretta da Gianni Savio ha saputo farsi vedere praticamente in tutte le tappe con i corridori in fuga un giorno sì e l'altro pure. Tolti gli attacchi da lontano, però, è mancata un po' di costenza dei finali di tappa: Fabio Felline è quello che più è andato vicino al successo, sia nella tappa di Serra San Bruno (secondo), sia in quella di Treviso (fuga ripresa ai 400 metri). Pellizotti ha rincorso una top 10 che non è arrivata, per Gavazzi solo un quinto posto prima dell'espulsione per traino. Voto: 5.5

IL MIGLIORE
Fabio Felline

 


Astana Pro Team

PIAZZAMENTI
1° 18a tappa (Nibali)
1° 20a tappa (Nibali)
2° 14a tappa (Nibali)
2° 16a tappa (Kangert)
3° 2a tappa (Squadra)
3° 8a tappa (Kangert)
3° 10a tappa (Nibali)
4° 8a tappa (Nibali)
7° 15a tappa (Nibali)
10° 5a tappa (Kangert)
10° 9a tappa (Nibali)
13 g Rosa (Nibali)

1° Generale (Nibali)
14° Generale (Kangert)

FUGHE Nessuna

PREMI 297.671  (1a)

L'ANALISI

La squadra kazaka è stata protagonista di un Giro praticamente perfetto: tutti per Vincenzo Nibali nel suo sogno di conquistare il gradino più alto del podio a Brescia; missione compiuta. Lo Squalo ha avuto accanto dei compagni fedeli, uniti ed in ottime condizioni di forma: superlativo Kangert, ottimi Agnoli ed il giovane Aru, stoico Tiralongo che nonostante i problemi di salute ha tenuto duro ed è riuscito ad arrivare a Brescia mettendosi anche in testa a tirare fin quando poteva. L'Astana ha gestito la corsa con grande sicurezza, ad Ivrea addirittura s'è lasciata strada libera a Kangert per cercare un successo parziale (l'unico errore proprio quel giorno quando per alcuni attimi Nibali rimase solo per un doppio attacco di Kangert e Aru). Esaltante il finale di Giro: Nibali vince in maglia rosa a Polsa e alle Tre Cime di Lavaredo, quindi la gioia sul podio di Brescia. Voto: 9.5

IL MIGLIORE
Vincenzo Nibali

 


Bardiani Valvole - CSF Inox

PIAZZAMENTI
1° 4a tappa (Battaglin)
2° 7a tappa (Battaglin)
2° 21a tappa (Modolo)
3° 11a tappa (Pirazzi)
7° 7a tappa (Pirazzi)
7° 17a tappa (Modolo)
8° 12a tappa (Modolo)
9° 14a tappa (Colbrelli)

44° Generale (Pirazzi)
Maglia azzurra (Pirazzi)

FUGHE Canola (1a), Pirazzi (5a, 9a, 11a, 15a, 16a), Boem (13a), Colbrelli (14a), Bongiorno (15a), Zardini (16a)

PREMI 52.243  (9a)

L'ANALISI

Ottimo giro per i ragazzi della famiglia Reverberi. Un gradino sopra a tutti troviamo Enrico Battaglin e Stefano Pirazzi: il primo ha vinto alla grande la tappa di Serra San Bruno e avrebbe potuto regalare altre gioie se non fosse stato costretto al ritiro da una brutta caduta, il secondo ha battagliato sui gran premi della montagna dal primo all'ultimo giorno e alla fine ha conquistato con merito la maglia azzura di migliore scalatore. L'unica nota negativa è stata la mancanza di un uomo ben posizionato in classifica, ma onestamente non era facile fare altrimenti: la squadra era giovanissima e molti erano alla prima esperienza nella corsa rosa; cresceranno molto in futuro. Voto: 7

IL MIGLIORE
Stefano Pirazzi

 


Blanco Pro Cycling Team

PIAZZAMENTI
3° 5a tappa (Martens)
5° 8a tappa (Clement)
5° 11a tappa (Martens)
8° 2a tappa (Squadra)
8° 18a tappa (Clement)
10° 3a tappa (Gesink)

17° Gen. (Kelderman)

FUGHE Bobridge (6a), Tjallingii (7a, 10a), Garate (9a), Martens (11a), Keldermann (16a)

PREMI 24.788  (16a)

L'ANALISI

Giro d'Italia negativo sotto ogni aspetto per Robert Gesink e compagni: la squadra olandese ha raccolto poco o nulla sia nelle tappe che, soprattutto, in classifica pur avendo una formazione sulla carta molto interessante. Gesink s'è dimostrato ancora una volta inconsistente: stavolta è riuscito non farsi coinvolgere in cadute ma la sua corsa è terminata comunque anzitempo per un malanno quando la classifica già non gli sorrideva particolarmente. Male anche Kruijswijk, si salvano il 22enne Wilco Kelderman (al primo grande giro in carriera) ed il tedesco Paul Martens, unico corridore della squadra capace di salire su un podio di tappa (a Matera). Voto: 4

IL MIGLIORE
Wilco Kelderman

 


BMC Racing Team

PIAZZAMENTI
2° 3a tappa (Evans)
2° 11a tappa (Oss)
5° 9a tappa (Evans)
5° 10a tappa (Evans)
5° 16a tappa (Evans)
6° 4a tappa (Evans)
6° 7a tappa (Evans)
6° 14a tappa (Evans)
7° 1a tappa (Blythe)
7° 5a tappa (Oss)
7° 8a tappa (Evans)
8° 15a tappa (Evans)
10° 17a tappa (Evans)

3° Generale (Evans)

FUGHE Oss (11a)

PREMI 83.286  (5a)

L'ANALISI

Ci ha dovuto pensare Cadel Evans a salvare il bilancio in casa BMC: la combattività dell'australiano, il suo lottare nei piani alti della classifica fin dall'inizio ed il podio finale, difficile da prevedere alla vigilia, hanno fatto passare in secondo piano la difficoltà di alcuni singoli abbastanza attesi, su tutti Taylor Phinney ed Adam Blythe. L'ottimo avvio di Giro di Evans (2° a Marina d'Ascea) ha condizionato le tattiche dei rossoneri che si sono stretti attorno al proprio capitano senza cercare fortuna con le fughe da lontano: l'unica volta che ci hanno provato è arrivato il secondo posto di Daniel Oss al Vajont. Voto: 6.5

IL MIGLIORE
Cadel Evans

 


Cannondale Pro Cycling Team

PIAZZAMENTI
2° 1a tappa (Viviani)
2° 6a tappa (Viviani)
3° 18a tappa (Caruso)
3° 21a tappa (Viviani)
5° 7a tappa (Caruso)
5° 13a tappa (Viviani)
8° 20a tappa (Caruso)
9° 9a tappa (Caruso)
10° 14a tappa (Caruso)

19° Generale (Caruso)
Premio Fair Play

FUGHE Wurf (1a, 6a), Marangoni (5a), Viviani (10a), Sarmiento (11a), Caruso (16a)

PREMI 40.523  (11a)

L'ANALISI

Per una squadra italiana chiudere il Giro con due secondi posti e due terzi di tappa e la vittoria nella classifica del fair play non è proprio il massimo. La perdita di Ivan Basso, capitano per la generale, due giorni prima della partenza ha scombussolato i piani: Damiano Caruso, chiamato all'ultimo, s'è ben comportato ma forse rimpiangerà un po' l'aver voluto insistere nella fuga verso Ivrea (lasciò 17' quel giorno). Nel complesso bene anche Elia Viviani ed il suo treno: contro un Cavendish così c'era poco da fare. Forse si poteva provare qualche fuga in più in montagna. Voto: 5.5

IL MIGLIORE
Damiano Caruso

 


Colombia

PIAZZAMENTI
2° 20a tappa (Duarte)
3° 9a tappa (Pantano)
5° 15a tappa (Duarte)
6° 5a tappa (Pantano)
9° 20a tappa (Atapuma)

18° Generale (Atapuma)

FUGHE Pantano (3a, 9a), Chalapud (9a, 15a, 16a), Duque (11a), Atapuma (16a)

PREMI 23.711  (17a)

L'ANALISI

Come primo grande giro la squadra sudamericana può ritenersi soddisfatta anche se non c'è ancora un campione del calibro di Lucho Herrera. Pantano ha provato a lottare per qualche traguardo parziale, Chalapud è fatto notare per i suoi duelli con Pirazzi ai Gpm e Fabio Duarte, il migliore, è uscito fuori alla distanza con il quinto posto sul Galibier e soprattutto il secondo alle Tre Cime di Lavaredo. Molti sono giovani e hanno fatto esperienza, ma per il futuro servirà anche un salto di qualità. Voto: 5.5

IL MIGLIORE
Fabio Duarte

 


Euskaltel - Euskadi

PIAZZAMENTI
2° 18a tappa (Sánchez)
4° 14a tappa (Sánchez)
5° 3a tappa (Sánchez)
7° 11a tappa (Martínez)
9° 12a t. (Tamouridis)

12° Generale (Sánchez)

FUGHE Mestre (1a, 5a, 9a), Minguez (4a), Tamouridis (4a, 7a), Martinez (11a), Verdugo (16a)

PREMI 16.435  (11a)

L'ANALISI

Negli ultimi anni la squadra basca ci aveva abituato bene, aveva divertito in montagna ed aveva lottato per le tappe. Quest'anno con Samuel Sánchez puntava addirittura al podio nella generale e ad un'altra vittoria di tappe: il risultato è stato un 12° posto a Brescia ed il 2° posto nella cronoscalata come unico piazzamento a podio. Gli altri hanno provato a mettersi in luce con qualche fuga, soprattutto nella prima metà di Giro. Qualcosina in più l'ha fatto il greco Ioannis Tamouridis che ci ha provato sia in fuga, sia lanciandosi in qualche sprint di gruppo. Voto: 4.5

IL MIGLIORE
Samuel Sánchez

 


FDJ

PIAZZAMENTI
2° 12a tappa (Bouhanni)
3° 1a tappa (Bouhanni)
4° 6a tappa (Bouhanni)
5° 4a t. (Jeannesson)
8° 7a t. (Jeannesson)
9° 13a tappa (Roux)

20° Generale (Mourey)

FUGHE Le Bon (4a, 11a), Roux (4a), Rollin (7a)

PREMI 18.965  (20a)

L'ANALISI

I francesi partono bene, soprattutto con Nacer Bouhanni che trova dei buoni piazzamenti in volata: a Cherasco è 2° dietro al solo Cavendish, a Napoli invece 3°. Sulla distanza la FDJ cala, soprattutto a causa dei ritiri di Casar e Jeannesson che dovevano essere le carte da giocarsi per le fughe migliori e per una buona classifica generale. Chi è rimasto, però, non ha fatto molto per riscattare questi episodi sfortunati: solo quattro fughe in tutto in Giro è un dato abbastanza deludente; discreto Mourey, che è riuscito a portare a casa la top 20 nella generale. Voto: 5

IL MIGLIORE
Nacer Bouhanni

 


Garmin - Sharp

PIAZZAMENTI
1° 11a t. (Navardaus.)
2° 17a t. (Navardaus.)
3° 3a tappa (Hesjedal)
4° 16a t. (Navardaus.)
7° 2a tappa (Squadra)
8° 4a tappa (Hesjedal)
10° 7a tappa (Hesjedal)

49° Generale (Danielson)

FUGHE Millar (10a), Dekker (10a), Navardauskas (11a, 16a)

PREMI 31.061  (13a)

L'ANALISI

Per come era iniziato il Giro di Ryder Hesjedal sembrava poter dare nuovamente grandi gioie: verso Marina d'Ascea gli attacchi del canadese avevano stupito ed impressionato; poi sono arrivate le difficoltà nella crono, la crisi di Firenze ed il definitivo ko al Montasio. Perso il leader quindi le speranze di fare classifica la squadra di Jonathan Vaughters ha iniziato a puntare alle tappe ed è uscito fuori il talento del lituano Ramunas Navardauskas: molto bella la fuga vincente al Vajont, protagonista a Ivrea e poi ancora secondo (con esultanza) a Vicenza. Da solo ha tenuto alto i colori della squadra. Voto: 6

IL MIGLIORE
Ramunas Navardauskas

 


Katusha Team

PIAZZAMENTI
1° 3a tappa (Paolini)
1° 9a tappa (Belkov)
2° 5a tappa (Vicioso)
4° 2a tappa (Squadra)
6° 3a tappa (Caruso)
10° 4a tappa (Paolini)
10° 21a tappa (Paolini)
4 g Rosa (Paolini)

13° Generale (Trofimov)

FUGHE Belkov (9a, 12a, 17a), Brutt (10a, 20a), Gusev (11a), Paolini (14a)

PREMI 53.834  (7a)

L'ANALISI

Un gran bel Giro per la squadra russa che torna a casa con due vittorie tappa, quattro giorni in maglia rosa e un 13° posto nella classifica finale. L'avvio della Katusha è esaltante perché tutto il meglio arriva nei primi 9 giorni della corsa rosa: ottimo Luca Paolini che vince staccando tutti a Marina d'Ascea e prendi la maglia di leader al suo esordio al Giro. Molto bravo anche Belkov, che vince la tappa di Firenze, prova spesso la fuga ma finisce fuori tempo nella cronoscalata (era malato) quando guida molte classifiche speciali. Menzione anche per Trofimov: la squadra puntava su di lui per una top10, ci credevamo poco ma non ci è andato lontano. Voto: 7

IL MIGLIORE
Luca Paolini

 


Lampre - Merida

PIAZZAMENTI
3° 15a tappa (Niemiec)
3° 16a tappa (Niemiec)
4° 17a tappa (Pozzato)
4° 18a tappa (Scarponi)
6° 2a tappa (Squadra)
6° 15a tappa (Scarponi)
6° 21a tappa (Ferrari)
7° 12a tappa (Ferrari)
7° 16a tappa (Scarponi)
8° 13a tappa (Pozzato)
10° 6a tappa (Ferrari)
10° 8a tappa (Scarponi)

4° Generale (Scarponi)
6° Generale (Niemiec)

FUGHE Pietropolli (14a), Serpa (16a)

PREMI 50.285  (10a)

 L'ANALISI

Manca una vittoria di tappa e per una squadra che dovrebbe avere nel Giro il massimo obiettivo stagionale non è positivo. Manca anche il podio finale, difficile alla vigilia, più facile per come si erano messe le cose. Alla fine però il bilancio della Lampre-Merida non si può dire negativo visto che era riuscita a piazzare ben due uomini in alto in classifica: Michele Scarponi ha chiuso quarto (e senza le tappe annullate o tagliate magari il podio lo prendeva), Przemyslaw Niemiec sesto aiutando il compagno ma anche provandoci in prima persona. Ci si aspettava di più, in termini di risultati, da Ferrari e Pozzato; peccato per l'infortunio di Cattaneo. Voto: 7

IL MIGLIORE
Michele Scarponi

 


Lotto Belisol Team

PIAZZAMENTI
1° 7a tappa (Hansen)
7° 21a tappa (Dehaes)

21° Generale (De Greef)

FUGHE Bulgac (1a, 5a), Bellemakers (3a), Hansen (7a, 20a), Dehaes (10a), Bak (13a), De Greef (16a), Dockx (17a)

PREMI 19.190  (19a)

L'ANALISI

Ormai sembra una tradizione: a Lotto viene al Giro d'Italia con le seconde linee, non ispira grande fiducia, ma in corsa poi è sempre all'attacco ed alla fine una tappa la riesce a portare a casa. Questa volta l'eroe è l'australiano Adam Hansen che ha coronato al meglio la fuga di Pescara: una vittoria meritatissima per Hansen che dopo aver disputato e terminato Giro, Tour e Vuelta nel 2012 si appresta a fare lo stesso anche quest'anno. Su nove corridori in gara, ben sette hanno provato almeno una volta una fuga da lontano. Voto: 6.5

IL MIGLIORE
Adam Hansen

 


Movistar Team

PIAZZAMENTI
1° 8a tappa (Dowsett)
1° 15a tappa (Visconti)
1° 16a tappa (Intxausti)
1° 17a tappa (Visconti)
2° 2a tappa (Squadra)
3° 4a tappa (Visconti)
6° 1a tappa (Ventoso)
6° 9a tappa (Intxausti)
7° 4a tappa (Intxausti)
9° 3a tappa (Intxausti)
9° 10a tappa (Intxausti)
9° 16a tappa (Herrada)
9° 17a tappa (Ventoso)
9° 21a tappa (Visconti)
10° 12a tappa (Ventoso)
1 g Rosa (Intxausti)

8° Generale (Intxausti)
Class. Squadre punti

FUGHE Visconti (1a, 9a, 15a), Cobo (11a), Lastras (13a), Capecchi (16a), Herrada (16a)

PREMI 108.547  (3a)

L'ANALISI

Senza alcun dubbio una delle squadre migliori non solo di questo Giro d'Italia, ma anche di tutte le ultime edizioni visto che in tre anni nessuno ha vinto quanto gli uomini di Unzue nella corsa rosa. Quest'anno addirittura la Movistar vince quattro tappe, la classifica a squadre a punti, veste per un giorno la maglia rosa e piazza Intxausti all'8° posto nella generale: cosa volere di più? Proprio Beñat Intxausti e Giovanni Visconti sono i due massimi protagonisti: il basco si veste di rosa a Pescara e poi riesce a vincere a Ivrea con un bell'attacco nel finale; l'italiano invece domina sul Galibier in fuga, poi è protagonista di un gesto atletico fantastico a Vicenza. Applausi anche per il britannico Dowsett per la vittoria nella cronometro di Saltara. Si vede poco Lastras, ma regala a tutta la squadra una vacanza ad Ibiza: fondamentale anche lui, no? Voto: 9

IL MIGLIORE
Beñat Intxausti

 


Omega Pharma - Quick Step

PIAZZAMENTI
1° 1a tappa (Cavendish)
1° 6a tappa (Cavendish)
1° 12a t. (Cavendish)
1° 13a t. (Cavendish)
1° 21a t. (Cavendish)
5° 5a tappa (Trentin)
8° 11a tappa (Pauwels)
1 g Rosa (Cavendish)

62° Generale (Golas)
Maglia rossa (Cavendish)
Azz. d'Italia (Cavendish)
Combattiv. (Cavendish)

FUGHE Golas (9a), Pauwels (10a, 11a), Trentin (14a)

PREMI 96.859  (4a)

L'ANALISI

Cinque volate e cinque vittoria per Mark Cavendish che non ha mai fallito ogni volta che è arrivato davanti: superiorità netta, volate sempre impressionanti (un capolavoro a Cherasco) ed anche una grande voglia di tenere duro in salita. Cannoball finalmente riesce a vincere la classifica a punti anche al Giro d'Italia (maglia rossa) e per farlo si impegna anche nei traguardi volanti che si valgono anche il premio della combattività. Dietro all'exploit di Cavendish, però, c'è una squadra che ha lavorato molto bene, Steegmans (problemi meccanici a parte) e Trentin hanno svolto alla perfezione il ruolo di ultimo uomo. Forse le voci del possibile ingaggio di Petacchi servivano pungere nell'orgoglio qualcuno? Voto: 9

IL MIGLIORE
Mark Cavendish

 


Orica - GreenEDGE

PIAZZAMENTI
3° 6a tappa (Goss)
4° 13a t. (Lancaster)
5° 1a tappa (Goss)
5° 12a t. (Lancaster)
6° 8a tappa (Durbridge)
7° 3a tappa (Weening)
8° 1a tappa (Howard)
8° 5a tappa (Keukeleire)
9° 2a tappa (Squadra)
9° 7a tappa (Weening)
10° 1a t. (Lancaster)

38° Generale (Weening)

FUGHE Keukeleire (11a), Weening (15a, 16a), Meier (16a), Durbridge (17a)

PREMI 13.118  (22a)

L'ANALISI

Un disastro da Napoli e Brescia: Goss è sembrata l'ombra del corridore capace di vincere una Sanremo ed in volata non è andato oltre un misero terzo posto nella tappa più piatta della corsa. Anche Howard, velocista di riserva, va male; si salva invece Brett Lancaster che dopo aver fatto un bel treno per i compagni all'inizio riesce a ritagliarsi un piccolo spazio ed a cogliere un quarto e un quinto posto. In salita l'unico a provare qualcosina è Weening che per un po' resiste poi sprofonda a più di un'ora e un quarto in classifica e non trova fortuna neanche nelle fughe. Voto: 3

IL MIGLIORE
Brett Lancaster

 


RadioShack - Leopard

PIAZZAMENTI
2° 13a tappa (Nizzolo)
4° 1a tappa (Nizzolo)
4° 12a tappa (Nizzolo)
4° 21a tappa (Nizzolo)
5° 17a tappa (Hondo)
8° 6a tappa (Nizzolo)
8° 10a t. (Kiserlovski)
8° 14a t. (Kiserlovski)
9° 1a tappa (Hondo)
9° 4a tappa (Kiserlovski)

15° Gen. (Kiserlovski)

FUGHE Popovych (10a, 11a, 20a), Machado (10a), Hondo (13a)

PREMI 21.891  (18a)

L'ANALISI

Al Romandia aveva ben impressionato: Robert Kiserlovski ambiva ad una buona classifica ed il 15° posto finale ovviamente non può essere soffisfacente per lui e per la squadra. Il vice era il portoghese Machado ma ormai sembra chiaro che lui rende al meglio nelle prove di una settimana e non in quelle di tre. Molto bravo invece Giacomo Nizzolo (aiutato da un generoso Hondo) che si piazza subito ai piedi del podio in ben quattro volate anche se la prestazione migliore del 24enne milanese è a Cherasco: in Piemonte Nizzolo è battuto solo da un Cavendish stratosferico. Voto: 4.5

IL MIGLIORE
Giacomo Nizzolo

 


Sky ProCycling

PIAZZAMENTI
1° 2a tappa (Squadra)
1° 10a tappa (Urán)
2° 8a tappa (Wiggins)
3° 20a tappa (Urán)
4° 4a tappa (Urán)
4° 5a tappa (Henao)
4° 11a tappa (Puccio)
5° 14a tappa (Urán)
6° 17a tappa (Puccio)
6° 18a tappa (Urán)
8° 3a tappa (Wiggins)
9° 8a tappa (Henao)
9° 18a tappa (Cataldo)
10° 10a tappa (Wiggins)
10° 15a tappa (Urán)
1 g Rosa (Puccio)

2° Generale (Urán)
16° Generale (Henao)
Class. Squadre tempi

FUGHE Puccio (11a), Pate (16a)

PREMI 172.930  (2a)

 L'ANALISI

La vittoria nella cronosquadre di Ischia sembrava aver avviato la Sky verso un netto dominio sulle strade italiane. I problemi in realtà sono iniziati dopo anche perché già a Marina d'Ascea si sono accorti che il Giro è molto diverso dal Tour: appena arrivato il maltempo poi è andato il crisi Bradley Wiggins che sul bagnato s'è scoperto impacciato e insicuro come pochi. Tra cadute, crisi e malanni (una bronchite) la corsa di Sir Wiggo è finita anzitempo. Perso il leader la Sky ha comunque saputo reagire grazie a Rigoberto Urán, vincitore al Montasio (sfruttando ancora la presenza di Wiggins) e poi secondo in classifica generale nonostante il minuto e mezzo perso a Pescare per aspettare proprio Wiggins. A completare il conto poi c'è il giorno in maglia rosa di Salvatore Puccio e la vittoria nella classifica a squadre a tempi. Voto: 7.5

IL MIGLIORE
Rigoberto Urán

 


Team Argos - Shimano

PIAZZAMENTI
1° 5a tappa (Degenkolb)
3° 12a tappa (Mezgec)
3° 13a tappa (Mezgec)
3° 17a tappa (Mezgec)
4° 9a t. (Ludvigsson)
5° 21a tappa (Mezgec)

53° Gen. (Damuseau)

FUGHE De Backer (3a, 12a), Ludvigsson (9a, 13a, 16a), Gretsch (11a)

PREMI 28.202  (15a)

L'ANALISI

Squadra praticamente inesistente sulle grandi montagne, e lo si sapeva. La formazione olandese ha puntato tutto sui finali veloci e ha avuto ragione: l'obiettivo vittoria di tappa è stato centrato a Matera grazie a John Degenkolb. In seguito, anche con il tedesco ritirato, l'Argos-Shimano ha continuato a farsi notare negli sprint con lo sloveno Luka Mezgec, tre volte terzo a Treviso, Cherasco e Vicenza, tutte tappe non semplicissime. Voto: 6

IL MIGLIORE
John Degenkolb

 


Team Saxo - Tinkoff

PIAZZAMENTI
4° 15a tappa (Majka)
5° 18a tappa (Majka)
6° 10a tappa (Majka)
7° 13a tappa (Bennati)
8° 8a tappa (Boaro)
8° 16a tappa (Majka)
9° 6a tappa (Breschel)
9° 11a tappa (Petrov)
10° 20a tappa (Majka)

7° Generale (Majka)

FUGHE Boaro (3a), Petrov (9a, 11a), Bennati (10a), Sutherland (16a)

PREMI 32.383  (12a)

L'ANALISI

Il polacco Rafal Majka è stata una bella rivelazione di questo Giro d'Italia: con Betancur ha inscenato uno spendido duello per la maglia bianca andata poi al colombiano. Majka alla fine ha chiuso settimo in classifica generale dando prova di non temere né le grandi montagne, né le tre settimane di corsa. I pochi "nomi" presenti nella Saxo Tinkoff sono proprio quelli che più hanno deluso: Bennati e Breschel sono riusciti a piazzarsi solo una volta a testa nei primi 10. Voto: 6.5

IL MIGLIORE
Rafal Majka

 


Vacansoleil Pro Cycling Team

PIAZZAMENTI
9° 5a tappa (Bole)
10° 2a tappa (Squadra)

29° Generale (Valls)

FUGHE Keizer (1a), Wauters (3a), Ligthart (4a, 7a, 10a), Veuchelen (11a), Lammertink (12a), Marcato (12a), Bole (16a)

PREMI 10.735  (23a)

L'ANALISI

Basta guardare la colonna dei piazzamenti o il conto dei premi vinti in corsa per capire quanto deludente sia stata la squadra olandese qui in Italia: in 12 mesi sono passati dal podio di De Gendt al nulla assoluto, nettamente la squadra peggiore. Almeno va dato atto ai ragazzi della Vacansoleil che qualcosina hanno provato a fare: Pim Ligthart è entrato per ben tre volte nelle fughe da lontano e in tutto sono stati sette su nove a provarci almeno una volta. Voto: 3

IL MIGLIORE
Pim Ligthart

 


Vini Fantini - Selle Italia

PIAZZAMENTI
1° 14a t. (Santambrogio)
3° 7a tappa (Di Luca)
4° 3a t. (Santambrogio)
4° 7a t. (Santambrogio)
4° 10a t. (Santambrogio)
5° 2a tappa (Squadra)
7° 9a tappa (Di Luca)
8° 9a t. (Santambrogio)
9° 15a t. (Santambrogio)
10° 11a tappa (Di Luca)
10° 18a tappa (Di Luca)

9° Gen. (Santambrogio)
Trag. volanti (Andriato)
Premio Fuga (Andriato)

FUGHE Taborre (3a), Andriato (5a, 13a), Proni (9a), Gatto (10a), Di Luca (11a, 16a), Rabottini (15a, 16a)

PREMI 53.081  (8a)

L'ANALISI

Ci sono stati alti e bassi nel Giro della Vini Fantini. Nelle fughe spesso è sembrata esserci poca lucidità tattica nel leggere la corsa ed infatti, ad eccezione delle vittorie di Andriato nei traguardi volanti e nel superfuggitivo, non sono arrivati risultati degni di nota. Molto bene invece nella cronosquadre e soprattutto Mauro Santambrogio, molto convincente e addirittura in lotta per il podio per due settimane: sullo Jafferau ha vinto da grande; nell'ultima settimana soffre e con grande tenacia riesce a salvare la top10 in classifica generale, aiutato forse anche dalla neve che gli ha tolto un po' di salite. Peccato per la vicenda di Di Luca. Voto: 7

IL MIGLIORE
Mauro Santambrogio

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