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Giro d'Italia 2013: Di Luca, avevamo perso le speranze - Danilo alla corsa rosa. E intanto Petacchi...

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Danilo Di Luca è certo del posto con la Vini Fantini al Giro d'Italia. Alessandro Petacchi ci sta lavorando... © Elaborazione Cicloweb.it - Foto farneseneriteam.com e teamlampremerida.com

Proprio in queste ore tutte le squadre stanno sciogliendo gli ultimi dubbi riguardo la partecipazione al Giro d'Italia e la startlist completa si sta definendo tassello dopo tassello come un puzzle: i nomi dei principali protagonisti erano già al loro posto da un po' di tempo ma nel fine settimana appena passato se ne è aggiunto un altro e chissà che prima della partenza da Napoli non ci possano essere ulteriori sorprese.

Chi sarà sicuramente al via del prossimo Giro d'Italia è Danilo Di Luca, che venerdì scorso ha firmato il contratto con la Vini Fantini-Selle Italia di Citracca e Scinto ed è rientrato alle corse al GP di Larciano e al Giro della Toscana. Questo importante ingaggio della squadra toscana non si può definire certo un colpo a sorpresa anche perché le indiscrezioni si rincorrevano già dal mese di gennaio: più volte l'accordo era stato dato per ultimato ma le corse indicate per il possibile esordio passavano, Di Luca non si vedeva e più ci si avvicinava al fatidico 4 maggio, più i tifosi del Killer perdevano le speranze.

Dietro a questa lunga ed estenuante trattativa c'è stata la mano di Valentino Sciotti, sales manager di Farnese Vini, main sponsor della squadra: lui ha voluto fortemente Danilo in squadra ma ha spiegato che solo all'ultimo momento sono riusciti a trovare le risorse per ultimare il tutto. Diverso invece il pensiero di Luca Scinto, primo direttore sportivo della squadra, che fin dalle prime voci ha sempre dichiarato che il team non aveva bisogno di Di Luca, anche per non corrompere la mentalità di un gruppo ha punta molto sui giovani corridori. Chi ha voluto criticare questo colpo di mercato, infatti, ha puntato molto sul posto che Di Luca toglierà ad un corridore più giovane (considerano che in squadra c'era anche già Garzelli) e magari con più prospettive per il futuro.

Con ogni probabilità, però, l'arrivo di Di Luca alla Vini Fantini è stato preparato da tempo e quindi, anche se formalizzato all'ultimo, non andrà a rovinare lo spirito di gruppo. Dal punto di vista strettamente tecnico, invece, è indubbio che Danilo non sarà al Giro al 100% della condizione, anche perché arriverà a Napoli con solo due giorni di corsa negli ultimi sette mesi, però neanche vedremo un Di Luca sofferente anche solo per tenere le ruote del gruppo. Nelle due corse toscane il 37enne abruzzese ha ottenuto un 10° ed un 6° posto, dimostrando sempre il solito carattere e una gran voglia di provare a movimentare la corsa.

Difficile fare previsione su cosa potrà fare Danilo al Giro: la sensazione è che nelle prime tappe potrebbe sfruttare la freschezza atletica per battagliare con i primi anche per una vittoria di tappa, e le occasioni non mancano; qualcosa invece potrebbe perderlo con il passare delle tappe e con l'accumulo della fatica, quindi è difficile immaginarlo competitivo per la classifica. Ricordiamo che appena l'anno scorso Di Luca era stato capace di primeggiare al Giro d'Austria su una salita durissima come quella del Kitzbüheler Horn, quindi le grandi montagne ancora non lo spaventano: di sicuro proverà a farsi vedere anche per cancellare il ricordo della sua brutta ultima partecipazione al Giro, quella assolutamente anonima in maglia Katusha del 2011.

Se Di Luca è sicuro di essere in gara sabato prossimo a Napoli, c'è invece un altro grande vecchietto del ciclismo italiano che potrebbe clamorosamente trovare un buco proprio all'ultimo momento: stiamo parlando di Alessandro Petacchi, il cui ritiro potrebbe durare neanche 10 giorni. Ad essere onesti già la scorsa settimana, nell'interviste post-addio, Ale-Jet aveva lasciato una porta aperta ad un ripensamento, in particolare nel caso in cui gli avessero offerto un nuovo ruolo, magari come ultimo uomo di un grande velocista (ciò che Zabel aveva fatto con lui a suo tempo). Secondo quanto scrive la Gazzetta dello Sport, la proposta in grado di stuzzicare lo spezzino sarebbe arrivata dal Belgio.

Negli ultimi giorni ci sarebbe stato infatti un forte interesse da parte dell'Omega Pharma-Quick Step che vorrebbe Petacchi come ultimo uomo del treno di Mark Cavendish: la squadra di Patrick Lefévère è una di quelle che non ha ancora annunciato ufficialmente la sua rosa per il Giro d'Italia, segno che forse qualcosa che bolle in pentola effettivamente ci potrebbe essere. Certo, le tempistiche sono estremamente ristrette per poter essere sabato a Napoli e non aiuta neanche il regolamento UCI che indica per i trasferimenti di un corridore da una squadra all'altra una piccola finestra che va dal 1° al 15 agosto: secondo questa regola non si potrebbe fare neanche per il Tour de France ma l'idea è di aggirare l'ostacolo considerando che Petacchi è attualmente un corridore svincolato dopo la rescissione con la Lampre-Merida e quindi non si tratterebbe di un passaggio diretto.

A parte le questioni regolamentari, ci sono un po' di dubbi anche per quanto riguarda l'aspetto sportivo: la Omega Pharma-Quick Step ha sicuramente bisogno di rivedere qualcosa nel suo treno per le volate anche perché almeno in un paio di occasioni Cavendish ha palesato segnali di insofferenza e pure il team manager Lefévère ha criticato i propri corridori. La domanda vera, però, è se Petacchi possa essere veramente l'uomo in grado di risolvere la situazione, o quantomeno di diminuire il problemi.

All'ex corridore della Lampre l'esperienza di sicuro non manca e con il nuovo ruolo potrebbe trovare grossi stimoli e motivazioni. Il problema maggiore è che il Petacchi delle ultime stagioni si è quasi sempre bloccato negli arrivi in volata un po' caotici e in cui c'era da sgomitare per tenere le posizioni: non è sicuramente il Renshaw a cui era abituato Cavendish ed in certe circostanze ci potrebbe essere il rischio addirittura di danneggiare il proprio velocista. In un arrivo lineare, invece, Ale-Jet potrebbe svolgere benissimo il proprio compito, ma il quel caso allora bisognerebbe regolare le tempistiche non degli ultimi vagoni bensì dei primi e trovare un buon affiatamento in pochi giorni.

Vedremo come andrà a finire questa nuova telenovela di mercato, anche se il fatto che oggi, a quanto pare, lo spezzino si trovasse al Velodromo Fassa Bortolo di Montichiari per fare dei test su bici Specialized (proprio quelle usate dall'Omega Pharma Quick Step!), è un indizio pesantuccio sulla sua possibile destinazione.

Sebastiano Cipriani

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