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Giro d'Italia 2013: Giorno per giorno, ecco le 23 squadre in corsa per la Rosa

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Un cast all star, quello che animerà il Giro d'Italia da sabato 4 a domenica 26 maggio. Alcuni dei migliori specialisti da grandi giri si daranno battaglia sulle strade rosa, e la sfida Wiggins-Nibali (già vista allo scorso Tour de France) è quella di cartello. Ma nella contesa potranno inserirsi tanti altri, a partire dal vincitore dell'edizione 2012 Hesjedal, proseguendo con Scarponi e Sánchez, Gesink e Basso, Evans e Pozzovivo, Betancur e Santambrogio... per non parlare di qualche giovane che verrà senz'altro fuori. Tra le squadre, la lotta Sky-Astana potrà essere senza quartiere: entrambe fortissime, hanno nei "gregari" una qualità che spesso non si riscontra neanche tra le prime file di altri team.

Qui di seguito i roster completi di tutte le squadre, analizzati nel dettaglio e aggiornati in tempo reale da qui al momento in cui, sabato 4 maggio, il Giro si metterà in movimento per la 96esima volta.

Ultimi aggiornamenti
3 maggio - Veikkanen operato al dente del giudizio, la FDJ chiama Rollin. La Startlist definitiva
2 maggio - Sfortunato Basso, infortunato: la Cannondale lo sostituisce con Caruso
1 maggio - Anche la BMC annuncia i propri uomini al via. Ufficiale anche il roster della Garmin. Niente Giro per Rujano: la Vacansoleil sceglie Willem Wauters
30 aprile - Astana, ufficiali gli scudieri di Nibali. Lampre con Pozzato e Scarponi. C'è anche l'Androni-Venezuela. Finita la telenovela Petacchi: non c'è nei 9 dell'Omega Pharma. Svelata anche la Katusha. Vacansoleil con Rujano e Marcato
29 aprile - Ufficiali MovistarBardiani-CSF e Colombia. Lotto: Vicente Reynés e Brian Bulgac per Tim Wellens e Olivier Kaisen. Vini Fantini: c'è anche Di Luca. Cannondale tutta per Basso. Ci sono anche Argos-Shimano, RadioShack ed Orica-GreenEDGE
27 aprile - Confermata la Saxo Tinkoff
26 aprile - Corridori di secondo piano per la Lotto Belisol. Mestre per García nell'Euskaltel
25 aprile - Solo 5 formazioni sono state già ufficializzate: AG2R, Blanco, Euskaltel, FDJ, Sky


AG2R La Mondiale

IL ROSTER

 - Davide Appollonio
 - Manuel Belletti
 - Julien Bérard
 - Carlos Betancur
 - Guillaume Bonnafond
 - Hubert Dupont
 - Ben Gastauer
 - Sylvain Georges
 - Domenico Pozzovivo

L'ANALISI

Domenico Pozzovivo è al battesimo del fuoco a livello internazionale: correrà il Giro come già molte volte in passato, ma stavolta in qualità di capitano di un team World Tour francese. Un aggravio di responsabilità per il lucano, per il quale le salite su cui provare a lasciare il segno non mancheranno; farà classifica? Orientativamente sì, ma come al solito dipenderà dal fatto che stia attento nelle prime tappe (a non cadere, a non prendere buchi). Anche perché in squadra ha un alter ego, Carlos Betancur, che in prospettiva è fortissimo per i grandi giri, ma è ancora abbastanza giovane e quindi in quest'occasione potrà ancora fare la seconda punta (se poi la strada darà altre indicazioni, il team ne prenderà atto). Come il capitano, anche le ruote veloci della formazione sono italiane: Manuel Belletti (reduce da un semiassideramento alla Sanremo, con perdita di sensibilità delle dita dei piedi) e Davide Appollonio cercheranno di piazzare prima o poi il loro spunto. Il reparto "gregari" è invece tutto di marca francese, con Hubert Dupont che tornerà utile sulle montagne e Julien Bérard e Guillaume Bonnafond che - così come il lussemburghese Ben Gastauer - daranno una mano appena sarà necessario. Sylvain Georges invece è l'uomo giusto per le fughe, capace di tenere anche su percorsi ondulati e di essere presente nei finali.

IL CAPITANO
Domenico Pozzovivo

 


Androni Giocattoli - Venezuela

IL ROSTER

 - Giairo Ermeti
 - Fabio Felline
 - Mattia Gavazzi
 - Tomas Gil
 - Franco Pellizotti
 - Jackson Rodríguez
 - Diego Rosa
 - Miguel Ángel Rubiano
 - Emanuele Sella

L'ANALISI

La squadra di Gianni Savio celebra il ritorno al Giro di Franco Pellizotti, campione nazionale italiano e motivatissimo a fare bene: l'obiettivo è un successo di tappa (magari in qualche frazione con salite prestigiose), e tale meta è del resto comune ad altri corridori del team. Si può ad esempio pensare che gente come Emanuele Sella o Miguel Ángel Rubiano (già vincente l'anno scorso) non tentino di inserirsi in qualche fuga buona? Scontato, così come sarà scontato attendersi da Fabio Felline qualche bel finale di quelli non proprio da velocisti, quanto da finisseur. Jackson Rodríguez, tra i "soldatini" storici del team, sarà anche questa volta della partita, così come Tomas Aurelio Gil e Giairo Ermeti, ottimi per scandire il passo. Le volate saranno tutte per Mattia Gavazzi, che proverà ad insidiare sprinter molto più forti di lui. Interessante la presenza in squadra di Diego Rosa, classe '89 molto promettente, che già in questo primo scorcio di 2013 ha fatto vedere cose ottime, andando spesso in fuga. Sei italiani, due venezuelani ed un colombiano per un team che Gianni Savio ama definire "multietnico".

IL CAPITANO
Franco Pellizotti

 


Astana Pro Team

IL ROSTER

 - Valerio Agnoli
 - Fabio Aru
 - Dmitriy Gruzdev
 - Tanel Kangert
 - Fredrik Kessiakoff
 - Vincenzo Nibali
 - Paolo Tiralongo
 - Alessandro Vanotti
 - Andrey Zeits

L'ANALISI

Squadra Squalocentrica, l'Astana che schiera uno dei principali favoriti al successo nella corsa rosa: Vincenzo Nibali ormai non ha più niente da svelare, sappiamo tutto delle sue qualità e di quanto abbia reali chance di centrare l'obiettivo grosso. Tra i migliori in salita e sul fondo, si difende a cronometro, e avrà - come detto - otto compagni in grado di supportarlo in tutto e per tutto. A partire da Valerio Agnoli e Alessandro Vanotti, che l'hanno seguito dalla Liquigas e che saranno i due fedelissimi. Proseguendo con il giovane Fabio Aru (all'esordio al Giro, ma ha vinto la rosa tra i dilettanti), camoscio sardo tutto da scoprire; Paolo Tiralongo (il quale rinuncerà ad ambizioni personali - ha vinto una tappa nel 2011 e una nel 2012 - per votarsi alla causa comune) invece darà un contributo importante in salita e s'è già visto al Trentino. Completeranno la squadra Fredrik Kessiakoff, ottimo cronoman, e Tanel Kangert, entrambi nomi spendibili sulle montagne, mentre Dmitriy Gruzdev è un passista che tornerebbe utile in piano e pure nella cronosquadre (se non cade come ha fatto in quella della Tirreno...) e Andrey Zeits sarà un buon gregario. A guardarlo bene, proprio uno squadrone di gregari quello che agirà intorno a Nibali.

IL CAPITANO
Vincenzo Nibali

 


Bardiani Valvole - CSF Inox

IL ROSTER

 - Enrico Battaglin
 - Nicola Boem
 - Manuel Bongiorno
 - Marco Canola
 - Sonny Colbrelli
 - Stefano Locatelli
 - Sacha Modolo
 - Stefano Pirazzi
 - Edoardo Zardini

L'ANALISI

Al Giro del Trentino abbiamo iniziato ad apprezzare anche tra i prof le qualità da scalatore di Stefano Locatelli, giovane che già lo scorso anno fece esperienza, e che in questa edizione del Giro è chiamato a mostrare qualche passo avanti. Aspettando sempre che Enrico Battaglin ritrovi la stoccata da finisseur che aveva tra i dilettanti, e che Sacha Modolo si convinca di poter essere almeno episodicamente all'altezza dei migliori velocisti, l'unica certezza è quella riguardante Stefano Pirazzi: che pur agendo da capitano della squadra, non resisterà alla fregola di scattare appena gli sarà possibile (anche se quest'anno ha esibito qualche miglioramento tattico). Altro scalatore è Francesco Manuel Bongiorno che viene dall'8° posto a Larciano e potrebbe essere una delle sorprese della corsa rosa. Sonny Colbrelli sarà un'ottima spalla per Modolo (e all'occorrenza non tirerà la ruota indietro se si tratterà di sprintare). Completano la squadra Nicola Boem, Marco Canola ed Edoardo Zardini, tutti all'esordio al Giro: si faranno vedere con tante fughe da lontano.

IL CAPITANO
Stefano Pirazzi

 


Blanco Pro Cycling Team

IL ROSTER

 - Jack Bobridge
 - Stef Clement
 - Juan Manuel Gárate
 - Robert Gesink
 - Wilco Kelderman
 - Steven Kruijswijk
 - Paul Martens
 - Maarten Tjallingii
 - Maarten Wynants

L'ANALISI

Netta inversione di tendenza della Blanco rispetto alle ultime versioni della Rabobank al Giro: gli olandesi scendono in forze, e saranno guidati nientemeno che da Robert Gesink, che finalmente ha deciso di misurarsi con la corsa rosa. Non è detto che sulle salite italiane non trovi terreno su cui esaltarsi. Gesink sarà supportato da Steven Kruijswijk, già in evidenza al Giro di due anni fa, anche lui bravo in salita (anche se viene da una stagione non esaltante). Paul Martens troverà diversi finali di tappa adatti a lui (uno strappetto qua, uno là...), mentre nelle cronometro Jack Bobridge potrà sfogare la sua predisposizione. Juan Manuel Gárate lo vedremo immancabilmente in fuga, mentre Maarten Wynants, Maarten Tjallingii e Stef Clement rappresentano un bel treno di passisti da battaglia. Riflettori infine su Wilco Kelderman, che in avvio di 2013 ha raccolto diversi risultati interessanti (soprattutto in brevi cronometro) e che rappresenta uno dei nomi nuovi del ciclismo olandese (è un classe '91).

IL CAPITANO
Robert Gesink

 


BMC Racing Team

IL ROSTER

 - Adam Blythe
 - Stephen Cummings
 - Cadel Evans
 - Klaas Lodewyck
 - Steve Morabito
 - Daniel Oss
 - Taylor Phinney
 - Ivan Santaromita
 - Danilo Wyss

L'ANALISI

Ha bisogno di presentazioni, Cadel Evans? Ovviamente no. Torna al Giro per dimostrare di non essere nella fase calante della carriera (anche se l'impresa non è facile...), sarà lui l'uomo di classifica del team, ma se anche non dovesse riuscire a rimanere nelle zone alte della generale, aspettiamoci qualche colpo di coda magari sulle Alpi. Proprio nella corsa rosa, dodici mesi fa, Taylor Phinney si è imposto all'attenzione generale vestendo anche la maglia rosa e rivelandosi un personaggio tutto da seguire. Può far bene soprattutto nelle prove contro il tempo. Il velocista della squadra sarà invece il britannico Adam Blythe che potrà contare su Klaas Lodewyck come ultimo uomo e magari anche sulle trenate di Daniel Oss e Stephen Cummings. Un corridore interessante, protagonista di un buon Giro di Romandia, è l'elvetico Danilo Wyss che può cercare un bel risultato in qualche sprint ristretto. In montagna invece entreranno in scena Ivan Santaromita e Steve Morabito che saranno con ogni probabilità gli uomini di fiducia di Cadel Evans.

IL CAPITANO
Cadel Evans

 


Cannondale Pro Cycling Team

IL ROSTER

 - Damiano Caruso
 - Tiziano Dall'Antonia
 - Paolo Longo Borghini
 - Alan Marangoni
 - Fabio Sabatini
 - Cristiano Salerno
 - Cayetano Sarmiento
 - Elia Viviani
 - Cameron Wurf

L'ANALISI

L'anno scorso aveva deluso, ma Ivan Basso era più che mai determinato a riscattarsi, rincorrendo un nuovo piazzamento di valore nella corsa rosa: non ha dimostrato fin qui una gran gamba, quest'anno, ma un infortunio a soli due dal via l'ha messo fuori gioco. Per la squadra potrebbe profilarsi ora una sorta di "liberi tutti", con i compagni del varesino lasciati a giocarsi le proprie carte. Tra tutti, Elia Viviani esordisce al Giro e proverà a far bene in qualche volata, validamente supportato da Fabio Sabatini: il velocista veronese ha fatto belle volate ma partendo spesso da troppo indietro e la vittoria manca. Due scalatori come il ligure Cristiano Salerno ed il colombiano Cayetano Sarmiento entreranno in scena sulle montagne, così come Cameron Wurf che ha mostrato più di qualche progresso anche in salita. Arrivato all'ultimo al posto di Basso, Damiano Caruso se sarà in condizione potrà anche essere l'uomo di classifica. Tiziano Dall'Antonia, Paolo Longo Borghini ed Alan Marangoni sono tre gregari assolutamente utilissimi nelle tappe pianeggianti, magari anche per formare un treno per aiutare Viviani.

IL CAPITANO
Elia Viviani

 


Colombia

IL ROSTER

 - Darwin Atapuma
 - Edwin Avila
 - Robinson Chalapud
 - Fabio Duarte
 - Leonardo Duque
 - Wilson Marentes
 - Dalivier Ospina
 - Jarlinson Pantano
 - Carlos Julian Quintero

L'ANALISI

Accolta con generale compiacimento la notizia della wild card concessa da RCS Sport agli Escarabajos di Claudio Corti, la Colombia ha in realtà parecchio deluso nei primi mesi del 2013. Alcuni corridori in ritardo di condizione, altri infortunati. Si spera che al Giro la tendenza possa essere invertita, anche perché sarebbe veramente un peccato sprecare l'occasione di una simile vetrina. Il nome più altisonante della squadra è quello di Fabio Duarte, ex Campione del Mondo Under 23, atteso con grandi speranze al passaggio tra i pro', ma poi troppo discontinuo. La classe comunque non gli manca, e se la condizione cresce col passare delle tappe potrà togliersi qualche soddisfazione. Altro scalatore degno di nota sarà Darwin Atapuma, già vincitore al Giro del Trentino 2012 sul Paso del Pordoi. Duarte ed Atapuma saranno sicuramente affiancati sulle grandi salite da altri due arrampicatori come Jarlinson Pantano e Robinson Chalapud, con un terzo, Carlos Julian Quintero, che avrà un ruolo di gregario. Wilson Marentes e Dalivier Ospina dovranno proteggere anch'essi i loro capitani. Completano la rosa Edwin Avila e l'esperto Leonardo Duque, che potrà buttarsi in qualche sprint non senza disdegnare le volate più impegnative, vista la sua ottima tenuta sulle salite.

IL CAPITANO
Fabio Duarte

 


Euskaltel - Euskadi

IL ROSTER

 - Jorge Azanza
 - Egoi Martínez
 - Ricardo Mestre
 - Miguel Mínguez
 - Samuel Sánchez
 - Ioannis Tamouridis
 - Pablo Urtasún
 - Gorka Verdugo
 - Robert Vrecer

L'ANALISI

A distanza di ben otto anni Samuel Sánchez torna a disputare il Giro d'Italia, ma rispetto al 2005 gli obiettivi del capitano dell'Euskaltel saranno ben diversi: il 35enne asturiano vuole un posto sul podio finale ed una vittoria di tappa, quella che gli manca per completare il tris dopo aver esultato sia al Tour che alla Vuelta. In salita gli uomini di fiducia di Sánchez saranno Egoi Martínez e Gorka Verdugo, due uomini resistenti ed esperti che potranno rimanere vicino al loro capitano anche con il gruppo non molto numeroso e all'accorrenza sono due che hanno un buon occhio per le fughe giuste. Un altro buon gregario, non per l'alta montagna, è Jorge Azanza, mentre Pablo Urtasún potrebbe essere l'uomo incaricato di portare qualche risultato provando a buttarsi in qualche sprint ristretto. L'Euskaltel porterà poi anche Miguel Mínguez che ha già fatto il Giro l'anno scorso arrivando ultimo. A completare la squadra troviamo poi tre degli stranieri ingaggiati quest'inverno: si tratta dello sloveno Robert Vrecer (passista-scalatore), del greco Ioannis Tamouridis (passista da pianura) e del portoghese Ricardo Mestre, anche lui al primo GT ma discreto scalatore con una Volta a Portugal (2011) nel palmarès.

IL CAPITANO
Samuel Sánchez

 


FDJ

IL ROSTER

 - Nacer Bouhanni
 - Sandy Casar
 - Murilo Fischer
 - Arnold Jeannesson
 - Johan Le Bon
 - Francis Mourey
 - Laurent Pichon
 - Dominique Rollin
 - Anthony Roux

L'ANALISI

Non fa classifica, ma la vedette della squadra è Nacer Bouhanni, talentuoso velocista ventiduenne; il campione di Francia in carica, alla prima esperienza nella corsa rosa, sarà uno dei principali velocisti presenti ed ha già raccolto in questa stagione quattro successi. Ad aiutarlo negli sprint ci sarà un altro francese classe '90, ossia l'interessante Johan Le Bon, in crescita di condizione nelle ultime gare e abile nelle prove contro il tempo. Il cosiddetto "pesce pilota" di Bouhanni sarà il brasiliano Murilo Fischer, vecchia conoscenza delle volate nostrane, avendo militato in varie formazioni italiane. Per quanto riguarda la classifica generale l'uomo su cui basarsi sarà Arnold Jeannesson, alla terza presenza al Giro: scalatore bravo sul passo, una posizione nei primi 15 della classifica è alla sua portata. Il simbolo della squadra, militandovi dal 2000 in poi, è Sandy Casar, che parteciperà al Giro per la quinta volta: nel 2006 arrivò addirittura in sesta posizione a Milano mentre ora si è specializzato nelle fughe da lontano (secondo nella tappa di Sestri Levante al Giro 2012). Il crossista Francis Mourey è un habitué della gara e il suo compito sarà di inserirsi nelle fughe e di supportare i compagni di squadra. Chiudono la formazione due debuttanti al Giro come Laurent Pichon, passista veloce, e Anthony Roux, bravo nelle prove contro il tempo. Doveva esserci anche il finlandese Veikkanen ma un'operazione al dente del giudizio l'ha fermato proprio alla vigilia: al suo posto il canadese Dominique Rollin, buon passista, utile per lanciare Bouhanni.

IL CAPITANO
Arnold Jeannesson

 


Garmin - Sharp

IL ROSTER

 - Tom Danielson
 - Thomas Dekker
 - Nathan Haas
 - Ryder Hesjedal
 - Robert Hunter
 - David Millar
 - Ramunas Navardauskas
 - Peter Stetina
 - Christian Vande Velde

L'ANALISI

L'anno scorso sorprese tutti o quasi, ma stavolta Ryder Hesjedal si presenterà con tutti i riflettori puntati addosso: ciò che si addice al campione uscente. Il canadese è in notevole crescendo di forma (se quel che s'è visto nelle classiche ardennesi non mente...) e sarà ancora un osso duro per chiunque voglia provare a vincere il Giro. Regolare ed efficace, ha delle chance di ripetersi, malgrado la line up di questo giro paia superiore a quella del 2012. La Garmin-Sharp crede molto nel canadese e gli ha affiancato compagni di grande valore. Tom Danielson è reduce da un ottimo Giro di Romandia concluso al 4° posto e sarà una carta molto importante sulle salite. Peter Stetina fu già l'anno scorso un buon gregario per le salite (e quest'anno sembra ulteriormente migliorato); Christian Vande Velde, se evita i suoi consueti ruzzoloni, è un altro uomo che potrà dare un aiuto importante quando la strada s'impenna. Orientati ad altri terreni i restati uomini: Ramunas Navardauskas, già maglia rosa nel 2012 e vincitore adi tappa all'ultimo Giro di Romandia, insieme a Thomas Dekker e David Millar saranno ottimi in piano e nella cronosquadre, oltre ad essere utili, con Nathan Haas, a controllare il gruppo. Sarà importante anche l'esperienza di Robert Hunter che se sarà al top potrà difendersi anche in frazioni ondulate e magari cercare un buon risultato personale in una tappa.

IL CAPITANO
Ryder Hesjedal

 


Katusha Team

IL ROSTER

 - Maxim Belkov
 - Pavel Brutt
 - Giampaolo Caruso
 - Vladimir Gusev
 - Petr Ignatenko
 - Dmitriy Kozonchuk
 - Luca Paolini
 - Yury Trofimov
 - Angel Vicioso

L'ANALISI

Inserita tra le squadre al Giro d'Italia successivamente al vincente ricorso al TAS per la riammissione nel World Tour, la Katusha non sarà certo al via solo per onor di firma. In origine il capitano della squadra doveva essere Menchov, ma il ginocchio ballerino del vincitore del Giro 2009 lo farà rimanere a casa. C'è stata incertezza sui chi avrebbe preso i gradi del capitano al suo posto: Ekimov voleva puntare su Dani Moreno, ma il vincitore della Freccia Vallone non si sente in grado di reggere la pressione. Spazio dunque a Giampaolo Caruso, reduce da un convincente Paesi Baschi e da una buona campagna delle Ardenne, che cercherà di migliorare il 12° posto del 2006. Dalla squadra russa invece viene indicato come leader Yury Trofimov, 29enne russo che nei GT non è mai andato oltre al 28° posto del Giro 2010. Al via ci sarà anche il vincitore della Het Nieuwsblad, Luca Paolini, per portare a casa una tappa e aiutare con la sua esperienza i capitani: sembra incredibile ma a 36 questo sarà il primo giro per Paolini. Per le tappe ci sarà anche Angel Vicioso con Maxim Belkov (uscito bene dal Turchia) e Pavel Brutt che saranno presenze fisse nelle fughe da lontano. Compiti di gregariato per Vladimir Gusev (utilissimo anche nella cronosquadre) e Dmitriy Kozonchuk mentre Petr Ignatenko è un bello scalatore e sarà in Italia soprattutto per fare esperienza.

IL CAPITANO
Giampaolo Caruso

 


Lampre - Merida

IL ROSTER

 - Mattia Cattaneo
 - Kristijan Durasek
 - Roberto Ferrari
 - Przemyslaw Niemiec
 - Daniele Pietropolli
 - Filippo Pozzato
 - Michele Scarponi
 - José Serpa
 - Simone Stortoni

 L'ANALISI

Il migliore italiano alla Liegi, Michele Scarponi, lancia un'altra volta il guanto di sfida alla corsa rosa. Autore di un'ottima primavera dopo un inverno in cui c'è stata qualche incomprensione con la squadra, il marchigiano sarà il capitano e punta con decisione al podio. Non gli mancherà di certo il prezioso apporto in salita di Przemyslaw Niemiec, ben più che un semplice gregario (ha chiuso in top ten Tirreno, Catalunya e Trentino), e di Simone Stortoni, fedelissimo dell'Aquila di Filottrano. Ottima spalla sarà anche José Serpa, così come il giovane di Alzano Lombardo Mattia Cattaneo, che sin dalle prime corse ha fatto intravedere un talento cristallino. Stesso discorso vale per Kristijan Durasek, coriaceo croato. Per le volate ci sarà il tanto amato da Cavendish Roberto Ferrari, mentre Daniele Pietropolli e Filippo Pozzato andranno a caccia di qualche frazione parziale.

IL CAPITANO
Michele Scarponi

 


Lotto Belisol Team

IL ROSTER

 - Lars Ytting Bak
 - Dirk Bellemakers
 - Brian Bulgac
 - Francis De Greef
 - Kenny Dehaes
 - Gert Dockx
 - Adam Hansen
 - Vicente Reynés
 - Frederik Willems

L'ANALISI

Non sarà certamente tra i top team del Giro, la Lotto che porterà in Italia diversi giovani per fare esperienza e, accanto a loro, corridori non di primissimo piano. Il più rappresentativo rischia di essere Lars Ytting Bak, uomo da fughe che comunque l'anno scorso una tappa l'ha vinta. Francis De Greef cercherà di ottenere una top 20 nella classifica generale, mentre non mancherà Adam Hansen, infaticabile gregario che anche quest'anno vuol disputare - come nel 2012 - tutti e tre i GT. Kenny Dehaes potrà buttarsi in qualche sprint anche se non è un velocista puro. In rosa troviamo anche Gert Dockx (altro nome da fughe; in gennaio ha vinto due tappe all'Amissa Bongo) e Frederik Willems, espertissimo gregario. Chi doveva esordire in un GT, il classe '91 Tim Wellens, ha avuto un problema al ginocchio. Il belga viene così sostituito dallo spagnolo Vicente Réynes (uomo veloce), di dieci anni meno giovane. L'ultimo uomo è Brian Bulgac, 25enne selezionato all'ultimo per sostituire Kaisen.

IL CAPITANO
Lars Ytting Bak

 


Movistar Team

IL ROSTER

 - Eros Capecchi
 - Juan José Cobo
 - Alex Dowsett
 - José Herrada

 - Beñat Intxausti
 - Vladimir Karpets
 - Pablo Lastras
 - Francisco Ventoso
 - Giovanni Visconti

L'ANALISI

Il team Movistar si presenta con diverse frecce al proprio arco in questo Giro: il basco Beñat Intxausti, già secondo l'anno scorso a Lago Laceno, possiede un buon passo anche nelle cronometro e per lui una posizione nei primi 10 non è un miraggio. A provare a far classifica nella squadra spagnola ci saranno anche il decaduto Juan José Cobo, vincitore della Vuelta 2011 e mai più competitivo, e il toscano Eros Capecchi, alla sesta partecipazione consecutiva, qui con possibilità di fare la propria corsa dopo anni di gregariato. L'altro italiano della squadra sarà Giovanni Visconti che ha già vestito la maglia rosa nel 2008 per otto giorni e che cercherà una fuga per colpire. Il velocista sarà Francisco Ventoso, vincitore delle tappe di Fiuggi nel 2011 e di Frosinone nel 2012; abile nelle volate di gruppo, il suo meglio lo dà negli sprint caotici o su percorsi leggermente mossi. A caccia di tappe andrà anche Pablo Lastras, uomo esperto che sa come muoversi nelle fughe da lontano. La rosa continua con un gregaio come José Herrada ed un passsista quale è il russo Vladimir Karpets. L'ultimo uomo è il britannico Alex Dowsett, un ottimo vagone per la cronosquadre.

IL CAPITANO
Eros Capecchi

 


Omega Pharma - Quick Step

IL ROSTER

 - Gianluca Brambilla
 - Mark Cavendish
 - Michal Golas
 - Iljo Keisse
 - Serge Pauwels
 - Jérôme Pineau
 - Gert Steegmans
 - Matteo Trentin
 - Julien Vermote

L'ANALISI

C'è Mark Cavendish al centro della Omega Pharma per il Giro: dopo le polemiche delle scorse settimane tra il velocista e i suoi gregari, quale sarà il clima intorno al folletto dell'Isola di Man? Lui di sicuro garantirà un tot di vittorie allo sprint, secondo tradizione. Nonostante le voci di un possibile ingaggio di Petacchi lo spezzino non ci sarà e l'ultimo uomo di Cannonball sarà Gert Steegmans. Serge Pauwels è invece chiamato a curare - per quanto gli sarà possibile - la classifica. Impegno forse più adatto a Gianluca Brambilla, a patto che il lecchese faccia un passo avanti rispetto agli anni della Colnago. Michal Golas, così come Julien Vermote, sarà un importante ingranaggio per la cronosquadre di Ischia e sarà un protagonista delle fughe. Il francese Jérôme Pineau andrà a caccia di una vittoria di tappa o con una fuga o magari in qualche finale un po' vallonato. Il belga Iljo Keisse, 30 anni compiuti a dicembre, farà il suo esordio in un grande giro come pure Matteo Trentin che però di anni ne ha 23: l'italiano è in crescita di condizione e vedremo cosa riuscirà a combinare nella corsa rosa.

IL CAPITANO
Mark Cavendish

 


Orica - GreenEDGE

IL ROSTER

 - Luke Durbridge
 - Matthew Goss
 - Leigh Howard
 - Jens Keukeleire
 - Brett Lancaster
 - Christian Meier
 - Jens Mouris
 - Svein Tuft
 - Pieter Weening

L'ANALISI

Dopo il debutto del 2012 l'Orica-GreenEdge torna al Giro sempre con la stessa prima punta, ossia con Matthew Goss; il velocista tasmaniano, alla quarta esperienza italiana, sarà uno dei favoritissimi degli sprint e, forte di due vittorie nelle ultime partecipazioni, si candida ad essere protagonista nella prima parte della corsa rosa. Ad aiutare Goss nelle volate ci saranno il passistone belga Jens Keukeleire, già visto al Giro dodici mesi fa, e il canadese Christian Meier, anche lui presente nel 2012. Altro canadese, altro passistone con i fiocchi: stiamo parlando di Svein Tuft, che seppure esperto (diciamo così, essendo del 1977) sa sempre piazzare la zampata. Altro cronoman, stavolta più giovane, sarà il ventiduenne Luke Durbridge, campione australiano in linea e a cronometro, uno dei favoriti per la lunga crono di Saltara. Gli olandesi Jens Mouris, valente gregario, e soprattutto Pieter Weening, vincitore ad Orvieto nel 2011 e maglia rosa per quattro tappe, saranno i più indicati per le tappe mosse, punto debole della formazione australiana. Brett Lancaster è un altro uomo che sa lavorare in pianura e tirare il gruppo mentre Leigh Howard ha lo spunto buono per cercare il colpaccio, ove Goss non riuscisse ad essere davanti.

IL CAPITANO
Pieter Weening

 


RadioShack - Leopard

IL ROSTER

 - George Bennett
 - Danilo Hondo
 - Robert Kiserlovski
 - Tiago Machado
 - Giacomo Nizzolo
 - Nelson Oliveira
 - Yaroslav Popovych
 - Hayden Roulston
 - Jesse Sergent

L'ANALISI

Contrariamente alla voci che erano circolate nei mesi scorsi, al via da Napoli la RadioShack non schiererà Fabian Cancellara. non per questo la squadra di Luca Guercilenanon sarà una favorita della cronosquadre di Ischia, visti i grandi passisti che ha scelto di portare in Italia. Il capitano sarà il croato Robert Kiserlovski: il 26enne arrivato in inverno dall'Astana ha preparato con grande cura il Giro d'Italia ed al Romandia s'è visto che la condizione è già molto buona; in più non dobbiamo dimenticarci che Kiserlovski già arrivò 10° al Giro del 2010. Il ruolo di vicecapitano o di ultimo gregario sarà del portoghese Tiago Machado, valido passista scalatore a cui però manca ancora qualcosa per potersi piazzare nei primi 10 in un grande giro. Sfruttare la cronosquadre sarà però fondamentale per la RadioShach: uomini come Bennett, Hondo, Roulston e Sergent, Nelson Oliveira sono dei passisti fenomenali se messi insieme. Ci sarà anche Yaroslav Popovych, importante come custode di Kiserlovski. Per le volate spazio al giovane Giacomo Nizzolo, che verrà pilotato dalla forza e dall'esperienza di Danilo Hondo.

IL CAPITANO
Robert Kiserlovski

 


Sky ProCycling

IL ROSTER

 - Dario Cataldo
 - Sergio Henao
 - Christian Knees
 - Danny Pate
 - Salvatore Puccio
 - Kanstantsin Siutsou
 - Rigoberto Urán
 - Bradley Wiggins
 - Xabier Zandio

 L'ANALISI

Una squadra che fa paura già solo a leggere i nomi di quelli che non saranno i capitani. Ovvero degli 8 che non sono Bradley Wiggins, il quale dopo il trionfo all'ultimo Tour viene al Giro speranzoso di portarselo a casa. Non che non ne abbia grandi chance: sarà il faro della corsa, messo prevedibilmente in condizione di colpire per primo grazie alla cronosquadre (e pure alla crono di Saltara, che precede le grandi montagne). I non capitani, dicevamo: il primo è Sergio Henao, reduce da una bella serie di risultati (tra gli altri, secondo posto alla Freccia Vallone e terzo - con vittoria di tappa - al País Vasco), che sarà anche la carta di riserva per la Sky, nel caso qualcosa andasse male per Wiggo. Fortissimo in salita, Henao condivide i destini ciclistici col connazionale Rigoberto Urán, altra pedina inamovibile del treno da salita del team britannico. Coi due sudamericani, vedremo in azione anche Dario Cataldo (notevolissimo alla Tirreno nel ruolo - per lui nuovo - di gregario), Kanstantsin Siutsou (che ha appena vinto una tappa al Giro del Trentino) e Xabier Zandio, che non fa mai mancare il suo apporto specie all'inizio delle salite. Christian Knees (che l'anno scorso fece sfracelli al Tour) e l'esperto cronoman Danny Pate saranno i pacemaker in pianura, mentre Salvatore Puccio è il nome più nuovo: all'esordio al Giro, avrà forse il modo di mettere in mostra le grandi qualità che aveva esibito da dilettante (e che lo portarono tra le altre cose a vincere pure un Fiandre U23). Tra tutti, è proprio lui quello indiziato per tentare le fughe.

IL CAPITANO
Bradley Wiggins

 


Team Argos - Shimano

IL ROSTER

 - Thomas Damuseau
 - Bert De Backer
 - Koen De Kort
 - John Degenkolb
 - Patrick Gretsch
 - Cheng Ji
 - Tobias Ludvigsson
 - Luka Mezgec
 - Albert Timmer

L'ANALISI

La squadra di Iwan Spekenbrink, non avendo un grande uomo per fare la classifica, punterà tutto sugli arrivi in volata, in particolare su John Degenkolb che l'anno scorso ha vinto cinque tappe alla Vuelta: il 24enne tedesco nella corsa rosa potrebbe trovare diverse frazioni adatte alle sue caratteristiche e l'obiettivo sarà quello di vincerne almeno una anche qui. Grande curiosità ci sarà per il 25nne Cheng Ji, primo corridore cinese della storia a disputare il Giro d'Italia: l'anno scorso finì la Vuelta (seppur ultimo) e per lui arrivare a Brescia sarà già un grande successo. Tra gli altri corridori troviamo tanti passisti, da Patrick Gretsch che il Giro l'ha già corso con la HTC a Bert De Backer e Koen De Kort, fino a Tobias Ludvigsson, autore di una bella crono al Giro di Romandia. Chi potrebbe fare bene negli arrivi veloci, oltre a Degenkolb, è Luka Mezgec, anch'egli uscito dalla Svizzera romanda con una gamba superba. Completa il roster della formazione olandese Albert Timmer.

IL CAPITANO
John Degenkolb

 


Team Saxo - Tinkoff

IL ROSTER

 - Daniele Bennati
 - Manuele Boaro
 - Matti Breschel
 - Mads Christensen
 - Karsten Kroon
 - Rafal Majka
 - Evgeny Petrov
 - Bruno Pires
 - Rory Sutherland

L'ANALISI

Da un team che nel proprio organico può contare su Contador, Kreuziger, Rogers e Roche ci si aspetterebbe al Giro qualcosa di meglio rispetto a Rory Sutherland, Rafal Majka ed Evgeny Petrov (con tutto il rispetto), però dobbiamo accontentarci. Sutherland, australiano, ritrova il ciclismo europeo dopo 8 anni: passato pro' con la Rabobank nel 2005, quell'anno disputò proprio il Giro finendo a più di 3h da Savoldelli; negli Stati Uniti s'è fatto una fama di corridore completo per le gare di una settimana, vedremo la tenuta. Majka invece è il nome nuovo: scalatore polacco classe'89, dovrà fare esperienza. Petrov in passato qualche buon piazzamento l'ha ottenuto, ormai sembra essersi adattato alla dimensione di gregario. La Saxo-Tinkoff avrà in squadra anche due italiani: Daniele Bennati sarà il capitano per gli arrivi in volata, Manuele Boaro cercherà fortuna nelle prove contro il tempo o con fughe da lontano ma al tempo stesso potrebbe aiutare il proprio velocista nei finali di tappa. Anche Matti Breschel potrebbe essere utile a Bennati e Karsten Kroon è un corridore esperto che può andare in fuga o lavorare per i compagni. Mads Christensen e Bruno Pires avranno sia compiti di puro gregario che libertà per cercare fughe da lontanissimo, magari nelle tappe non adatte a Bennati

IL CAPITANO
Daniele Bennati

 


Vacansoleil Pro Cycling Team

IL ROSTER

 - Grega Bole
 - Martijn Keizer
 - Maurits Lammertink
 - Pim Ligthart
 - Marco Marcato
 - Rob Ruijgh
 - Rafael Valls
 - Frederik Veuchelen
 - Willem Wauters

L'ANALISI

I segnali bellicosi che arrivano dal Tour del Romandie da parte di José Rujano lasciavano pensare che il venezuelano non avrebbe fatto il turista in Italia e José sembrava non aver mai smarrito completamente il suo talento: la Vacansoleil puntava su un suo rilancio ma proprio all'ultimo momento ha deciso di non portarlo in Italia a causa dell'indagine che vede coinvolto lo scalatore sudamericano. Per il resto, gli arrivi veloci o non per sprinter puri potrebbero vedere protagonista lo sloveno Grega Bole, mentre il veneto Marco Marcato, al ritorno dalle Ardenne dopo una primavera problematica, andrà a caccia di qualche tappa: una vittoria è possibile. C'è poi Martijn Keizer, che gli osservatori più attenti ricorderanno per i 612 km di fuga macinati al Giro dell'anno scorso, battuto solo nella speciale classifica da Olivier Kaisen. Tale feeling con la corsa rosa merita di essere mantenuto. Senza De Gendt e senza Rujano la classifica potrebbe essere curata da Rob Ruijgh o da Rafael Valls ma sulla carta nessuno dei due ha nelle gambe una top15. Completano la rosa Maurits Lammertink, Pim Ligthart, Frederik Veuchelen ed il neoprofessionista Willem Wauters (chiamato all'ultimo), tutti corridori nella norma ma che possono trovare la giornata giusta, se capita l'occasione.

IL CAPITANO
Marco Marcato

 


Vini Fantini - Selle Italia

IL ROSTER

 - Rafael Andriato
 - Francesco Chicchi
 - Danilo Di Luca
 - Stefano Garzelli
 - Oscar Gatto
 - Alessandro Proni
 - Matteo Rabottini
 - Mauro Santambrogio
 - Fabio Taborre

L'ANALISI

Il gruppo di Scinto si presenta molto forte per questo Giro d'Italia, forse non è mai stato così forte. Ci sarà anche Danilo Di Luca, con una forma che l'abruzzese, tra Larciano ed il Giro della Toscana, ha fatto capire essere più che buona. Proverà ad entrare nelle fughe, cercando di vincere almeno una tappa (quella pescarese fa gola). I fari sono però puntati su Mauro Santambrogio, corridore che ha dimostrato in più di una corsa a tappe quest'anno di essere competitivo in salita: secondo al Giro del Trentino, settimo alla Tirreno-Adriatico. Ora gli tocca mettersi alla prova sul terreno non facile dei GT, tutto sommato con licenza di rimbalzare. Anche perché in casa Vini Fantini le soluzioni alternative non mancano: la prima è Matteo Rabottini, maglia blu al Giro l'anno scorso e autore di un'impresa a Pian dei Resinelli, tuttavia ancora opaco quest'anno. Altro pretendente alla maglia blu sarà Stefano Garzelli, all'ultimo Giro d'Italia in carriera e desideroso di ritirarsi degnamente. La Vini Fantini è però anche ben coperta sugli altri terreni, con Francesco Chicchi che tenterà di mettere i bastoni tra le ruote ai principali sprinter in gara, mentre Fabio Taborre e Oscar Gatto (quest'ultimo vincente già due anni fa a Tropea) punteranno ai colpi di mano nelle tappe più vivaci. La formazione giallofluo è completata da Alessandro Proni, capace di lavorare per la squadra così come di fare la corsa, e dal brasiliano Rafael Andriato, classe '87, corridore completo, al Giro per scoprire i suoi limiti.

IL CAPITANO
Mauro Santambrogio

Sebastiano Cipriani
Marco Grassi
Nicola Stufano
Alberto Vigonesi

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