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Giro d'Italia 2013: La Rosa che tutti corteggiano - A 3 settimane dal via, carrellata sui protagonisti attesi al Giro | Cicloweb

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Giro d'Italia 2013: La Rosa che tutti corteggiano - A 3 settimane dal via, carrellata sui protagonisti attesi al Giro

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Mark Cavendish, Ivan Basso, Ryder Hesjedal, Vincenzo Nibali, Rigoberto Urán tra i protagonisti del prossimo Giro d'Italia © Bettiniphoto

Il tempo corre e, senza neanche accorgercene, manca meno di un mese al via della novantaseiesima edizione del Giro d'Italia. Sebbene siamo ancora nel bel mezzo della stagione delle grandi classiche, è possibile tracciare una lista su chi sarà al via da Napoli sabato 4 maggio.

Chi punta alla classifica
Ryder Hesjedal @ BettiniphotoRyder Hesjedal torna al Giro per difendere il dorsale numero uno conquistato a sorpresa nella scorsa edizione; certamente il canadese quest'anno non potrà contare sul fattore sorpresa decisivo undici mesi fa ma, stando alle sue dichiarazioni, partirà convinto di poter tentare il bis. A supporto, fra gli altri, la Garmin-Sharp schiererà due reduci del 2012 come Peter Stetina e Christian Vande Velde e l'interessante aggiunta di Thomas Dekker.

Bradley Wiggins scortato da Rigoberto Urán © BettiniphotoIl favorito numero uno per la vittoria finale a Brescia è però Bradley Wiggins del team Sky. Il baronetto, forte del successo parigino, punta molto in questa stagione sulla maglia rosa definita, dopo il vittorioso prologo di Amsterdam 2010, come un'icona fra le maglie del ciclismo. Ad accompagnarlo nella discesa sul suolo italico il team Sky, come d'abitudine per le corse a tappe che vuole dominare, porterà una lunga lista di corridori che potrebbero essere capitani nella maggior parte delle altre squadre, come Richie Porte, Dario Cataldo, Sergio Henao e Rigoberto Urán. Ovviamente, sapendo che le altre formazioni demanderanno volentieri l'onere di far la corsa a quella britannica, sarà compito dei neroazzurri di Brailsford di smentire concorrenza e critici, che saranno prontissimi a sbucare fuori in caso di débâcle.

Vincenzo Nibali © BettiniphotoLa principale carta italiana, nonché primo rivale di Wiggins, è Vincenzo Nibali, da quest'anno nelle file della kazaka Astana. Lo Squalo dello Stretto, forte del fatto di essere salito quattro volte sul podio nelle ultime cinque grandi corse a tappe a cui ha partecipato, è giunto alla definitiva maturazione negli ultimi mesi e, ora che ha una squadra completamente a propria disposizione, la vittoria del Giro non è una chimera. Il siciliano dovrebbe contare, oltre ai fidati Valerio Agnoli e Alessandro Vanotti, anche su Janez Brajkovic, Fredrik Kessiakoff e Paolo Tiralongo. Il team kazako sarà l'altra grande squadra che dovrà gestire le tre settimane di gara.

L'ultimo fra i big ad annunciare la propria presenza è stato Cadel Evans poco più di una settimana fa. Dopo il 5° posto conquistato grintosamente nell'ultima spedizione italica, vale a dire nel 2010, l'australiano ha coronato la propria carriera col successo del Tour 2011. Ora, a trentasei anni Ivan Basso e Cadel Evans al Giro 2010 © SkySports.comsuonati, il portacolori del team BMC torna al Giro con l'obiettivo di una piazza sul podio; interessante vedere la tenuta dell'ex Campione del Mondo anche in considerazione della squadra, che non dovrebbe essere al livello di altre.

Un altro coscritto della classe 1977 è Ivan Basso, capitano del team Cannondale. Il vincitore di due Giri ritorna ai nastri di partenza dopo una deludente prestazione l'anno scorso per provare l'assalto ad un altro podio finale. Con lui, in un ruolo simile a quello svolto da Nibali nel 2010, ci sarà Damiano Caruso chiamato a far vedere di quanto è capace in una grande corsa, in attesa di raccogliere il bastone del comando in un futuro prossimo.

Michele Scarponi © BettiniphotoNell'altra squadra World Tour italiana, ossia la Lampre-Merida, la punta principale sarà Michele Scarponi, anche lui desideroso di riscattare un Giro 2012 alla fine senza gioia. A fargli compagnia nella formazione verde-fucsia ci sarà uno dei giovani più pronti del pedale nostrano, vale a dire Diego Ulissi. A loro supporto il sempre fidato Przemyslaw Niemiec, in attesa di conoscere altri componenti del team di Giuseppe Saronni.

Denis Menchov © BettiniphotoFra chi sarà presente e ha già nel palmares una maglia rosa, tra l'altro quella prestigiosa del Centenario, manca solo il nome del russo Denis Menchov, alfiere del team Katusha. Il nativo di Orel, nelle tre passate esperienze, vanta un successo, un quinto e un settimo posto, sintomo di costanza ad alto livello; tuttavia gli anni passano anche per lui e la forma non è più quella di un tempo. In più, considerando che la squadra russa non sembra interessata a portare una formazione di alto livello, nelle salite la strada sarà molto dura.

Robert Gesink © BettiniphotoLa prima formazione completamente ufficiale è il team Blanco che potrà contare su di un terzetto decisamente intrigante: si tratta di Robert Gesink, Steven Kruijswijk e Wilco Keldermann. Il primo deve dimostrare di essere un corridore costante in una gara di altissimo livello perché di occasioni mancate sinora ce ne sono state troppe per lui, e il debutto al Giro potrebbe essere una buona scelta. Il lentigginoso Steven è alla terza campagna d'Italia dopo due positivi piazzamenti nel 2010 e nel 2011; potrebbe essere una delle sorprese più interessanti. Infine il giovanissimo (classe 1991) Wilco ha le sembianze di un serio contendente del futuro panorama mondiale e la prima grande corsa a tappe gli permetterà di testarsi, per capire limiti e potenzialità attuali.

Samuel Sánchez © BettiniphotoIn casa Euskaltel, dopo il 2011 targato Antón e Nieve e il 2012 del solo Nieve, arriva nel 2013 al Giro il leader indiscusso della formazione basca, ossia Samuel Sánchez che, dopo l'unica esperienza rosa del 2005, punta forte ad una top 5 finale. Il trentacinquenne campione olimpico di Pechino promette come al solito spettacolo e tenacia e, per mettere in pratica le sue strategie, potrà contare essenzialmente sui soli Egoi Martínez e Gorka Verdugo.

Domenico Pozzovivo © BettiniphotoNella formazione francese AG2R La Mondiale il ruolo di capitano sarà equamente diviso tra due nuovi innesti conosciuti nel nostro paese, ossia Domenico Pozzovivo e Carlos Alberto Betancur. Lo scalatore lucano, dopo la vittoria di Lago Laceno nella scorsa edizione, è emigrato dal team di Reverberi in cerca di nuove avventure, provando a bissare la top 10 raggiunta la scorsa stagione. Medesimo obiettivo per il tenace colombiano, al secondo Giro dopo quello 2011.

Eros Capecchi © BettiniphotoQuesta lunga carrellata di pretendenti alle posizioni nobili si conclude con il terzetto di casa Movistar. La formazione spagnola, sempre attiva nella corsa rosa, schiererà il vincitore della Vuelta 2011 Juan José Cobo, che poco ha raccolto da quel trionfo, il nostrano Eros Capecchi, chiamato al salto di qualità, e il basco Beñat Intxausti, presente anche lo scorso anno.

Chi punta alle volate
Mark Cavendish © BettiniphotoIl re delle volate sarà presente al Giro per la quinta volta in carriera; stiamo ovviamente parlando di Mark Cavendish il quale, pur essendo passato all'Omega Pharma-Quick Step nel mercato invernale, punta sempre alla corsa italiana per incamerare successi per il proprio palmarès già molto importante. A sfidarlo sarà soprattutto l'ex compagno di squadra ai tempi del'HTC Matthew Goss; l'australiano, capitano del team Orica-GreenEdge, punta a ripetere il successo parziale conquistato l'anno scorso sul traguardo danese di Horsens.

In casa Italia le possibilità di ben figurare sono molteplici e, analizzandoli in ordine alfabetico, troviamo al primo posto il molisano Davide Appollonio dell'AG2R che, dopo un anno di assenza, proverà a migliorare il secondo posto ottenuto a Ravenna nel 2011. Francesco Chicchi punta ad essere uno degli elementi più insidiosi per le volate di quest'anno; il toscano della Vini Fantini-Selle Italia possiede uno spunto veloce tra i più importanti nel panorama contemporaneo ed ha tutto per poter far bene. Roberto Ferrari è colui che, nello scorso Giro, passò dalle accuse subite per la caduta provocata ad Herning ai meritati complimenti per la vittoria a Montecatini Terme; nella nuova divisa Lampre proverà a ripetersi.

Elia Viviani e Sacha Modolo © BettiniphotoSacha Modolo, capitano della Bardiani Valvole-CSF, è un corridore non facilmente definibile e, probabilmente, nelle volate di gruppo non è in prima fila ma, mentre molti sprinter faticano nelle ascese, a lui non sono fatali e potrebbe quindi concretizzare in quelle tappe miste presenti al Giro. Elia Viviani del team Cannondale può puntare al bersaglio grosso a patto di presentarsi nelle prime posizioni nelle volate, cosa che spesso non riesce a fare; fatta questa premessa, lui può giocarsela su qualsiasi arrivo con Cavendish e Goss. Un velocista spesso presente al Giro e vincente nelle ultime due tappe svoltesi nel Frusinate è lo spagnolo del team Movistar Francisco Ventoso, abilissimo nelle situazioni complicate.

Chi merita attenzione
Filippo Pozzato © BettiniphotoReduce da una deludente prima parte di stagione, Pippo Pozzato sarà al via del Giro pronto ad ottenere un successo simile a quello portato a casa nel 2010, nella tappa di Porto Recanati, ossia in una tappa mossa e insidiosa; per il sandricense della Lampre-Merida la tappa di casa di Vicenza potrebbe essere quella buona. Franco Pellizotti e Fabio Felline © BettiniphotoUn corridore abbastanza simile all'ex campione italiano è il torinese dell'Androni Giocattoli-Venezuela Fabio Felline, ciclista talentuoso che deve iniziare a togliersi delle belle soddisfazioni. Suo compagno di squadra è il campione nazionale Franco Pellizotti, probabilmente più orientato a tappe e classifica degli scalatori che alla generale.

Luca Scinto e Mauro Santambrogio © BettiniphotoUn contendente per la defunta maglia verde sarà il quasi quarantenne Stefano Garzelli che, dopo il Giro in maglia giallofluo Vini Fantini, appenderà la bici al chiodo dopo una lunga ed onorata carriera. Nella formazione di Citracca e Scinto attenzione anche a Oscar Gatto, sempre più corridore di primo piano, a Mauro Santambrogio, positivissimo in questi primi mesi, e a Matteo Rabottini, sorpresa l'anno scorso con la vittoria a Pian dei Resinelli e della maglia azzurra. Al debutto al Giro sarà Marco Marcato della Vacansoleil-DCM, appiedato nella prima parte di stagione per un infortunio; le tappe mosse sono il suo pane, attenzione a lui. Nella formazione olandese ci sarà una delle figure più enigmatiche del ciclismo degli ultimi anni, ossia il venezuelano José Rujano, capace di sorprendere sia positivamente che negativamente; per lui è probabilmente una delle ultime chance nel ciclismo di alto livello.

Darwin Atapuma, Fabio Duarte e Esteban Chaves © BettiniphotoRestando nell'America Latina non si può non parlare del terzetto intrigante del team Colombia: per la precisione si tratta di Darwin Atapuma, già vincitore sul Pordoi e pericolosissimo quando si è sopra i 2000 metri, di Esteban Chaves, giovane scalatore capace di rivaleggiare con i migliori al mondo, e di Fabio Duarte, abile nei tracciati misti e dotato di un ottimo spunto veloce. Una nota di riguardo la meritano due esponenti dell'Omega Pharma, il nostro Gianluca Brambilla per le posizioni vicino alla top 10, e il belga Gianni Meersman per i finali tortuosi. Da segnalare anche Giovani Visconti per la Movistar, Robert Kiserlovski per la RadioShack-Trek e Taylor Phinney in casa BMC per la crono di Saltara.

Chi (forse) ci sarà
Fabian Cancellara © BettiniphotoIl dominatore delle classiche Fabian Cancellara è dato come probabile partente di questo Giro; lo svizzero del team RadioShack è ancora alla ricerca del primo successo nella corsa rosa, non avendo alzato le braccia al cielo nelle due precedenti esperienze nel 2007 e nel 2009. È dato come possibile partente un altro grande protagonista delle gare appena corse, ossia Sylvain Chavanel che, in caso di presenza in casa Omega Pharma, debutterebbe in Italia con grandi chance in diverse occasioni. Un francese che potrebbe essere al via come l'anno scorso è Arnaud Démare della FDJ-Bigmat, pronto a battagliare nelle volate, fresco del successo al GP Denain.

Come il transalpino è giovane e velocista, ma il tedesco John Degenkolb dell'Argos-Shimano sarebbe la stella indiscussa della propria squadra e mina vagante per le volate. A trentasei anni Luca Paolini della Katusha potrebbe togliere quel pesante zero alla voce presenze al Giro, avendo preferito diversi programmi in passato. Altro ragazzo del 1977 è Rinaldo Nocentini, assente l'anno scorso, che potrebbe essere al via per cercare un successo parziale. Fra chi potrebbe esserci citiamo infine il danese Chris Anker Sørensen della Saxo-Tinkoff, già vincitore nel 2010 sul Monte Terminillo.

Chi non ci sarà
Posto che era da tempo nota l'assenza di corridori come Alberto Contador, Chris Froome, André Greipel, Tony Martin, Peter Sagan e Alejandro Valverde, nelle ultime settimane si è aggiunta la definitiva defezione di Joaquim Rodríguez della Katusha che, dopo la beffa del secondo posto dell'anno scorso, ha deciso di incentrare la stagione sul Tour de France. Stessa storia per il terzo dell'anno scorso, la sorpresa belga Thomas De Gendt della Vacansoleil, pronto a far bene alla Grande Boucle. In Francia ci sarà anche John Gadret, tradizionale presenza in maglia AG2R lungo le strade della Penisola, che ha deciso di provare a correre in patria. Non sarà al via del Giro nemmeno Damiano Cunego, che con la Lampre ha deciso di concentrarsi su classiche e Tour.

Che dire, è da molto tempo che non si vede un cast di così alto livello per la corsa italiana, merito anche di Michele Acquarone e dello staff RCS Sport. Le premesse per divertire - e per divertirci - sono molte, ora tocca ai corridori fare del loro meglio.

Alberto Vigonesi

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