Vuelta El Salvador WE 2013: Seguila perché è TropiCantele - Noemi si scatena ed è subito leader. Oggi arrivo in salita

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dal nostro inviato

Il ciclismo femminile è sbarcato in El Salvador e nei primi tre giorni di gara a brillare è subito la stella di Noemi Cantele: mercoledì la varesina della BePink ha fatto suo il GP de Oriente, gara in linea dal profilo altimetrico non facile, e negli ultimi due giorni ha iniziato subito alla grande la Vuelta El Salvador con la vittoria nella prima tappa a Nahuizalco e poi incrementando sensibilmente il vantaggio sulle inseguitrici nelle due semitappe successive.

Già un anno fa sulle strade del Centro America, Noemi Cantele aveva esordito vincendo la prima gara, poi aveva ceduto il passo alle altre nella Vuelta vera e propria: stavolta la leader della BePink s'è presentata all'appuntamento già in ottime condizioni di forma dopo aver partecipato al Tour of Qatar e ha dimostrato di andare forte su tutti i terreni, sia in salita che sul passo.

Nel GP de Oriente, dopo una lunga sortita di Katherine Bertine, è partita una fuga sull'ultima salita con una decina di ragazze e nella volata ai 1000 metri di Berlin s'è tolta tutte di ruota. Nella prima tappa della Vuelta El Salvador, invece, è arrivato un grande assolo nel finale: un attacco con Amialiusik (BePink) e Cilvinaite (Pasta Zara) s'era fatto molto interessante ma la bielorussa, non brillantissima dopo lunghe tirate, ha accusato un piccolo passaggio a vuoto e così da dietro è rientrata forte la Cantele che poi ha lasciato sul posto tutte le altre ragazze che erano rientrate sulla testa della corsa nel tratto conclusivo.

A Nahuizalco i distacchi sono subito stati pesanti: 37" per la Cilvinaite, 39" per la colombiana Vargas, 1'23" per la campionessa uscente Clemilda Fernandes, addirittura 2'22" per la padrona di casa Evelyn García che ha l'attenuante di non essere stata bene nel corso della tappa.

La seconda mazzata la Cantele l'ha data della prima semitappa del secondo giorno di gara, una cronometro a squadre di 11 km sul Boulvard Monseñor Romero di Santa Tecla: percorso caratterizzato da un avanti e indietro su un'autostrada a tre corsie ma con diversi dislivelli in grado di disunire le squadre meno in forma: Noemi è stata una vera trascinatrice ma pure Valsecchi, Amialiusik, Schweizer, Muccioli e Zrimsek hanno dato il loro contributo per la vittoria. La squadra diretta da Walter Zini e Sigrid Corneo ha vinto con un margine di 32" sulla nazionale del Brasile, spinta quasi esclusivamente da Clemilda Fernandes, che ha fatto il ritmo per quasi tutto il tracciato stando attenta a non perdere per strada le compagne.

Terzo posto per la Pasta Zara-Cogeas-Manhatthan che ha lasciato alle rivali ben 42". Per la squadra di Maurizio Fabretto la Vuelta non è certo iniziata nel migliore dei modi perché già prima del via della prima frazione ha perso Amber Neben, non partita per problemi di salute che l'hanno costretta addirittura ad un rientro anticipato negli Stati Uniti, visto che per lei sarebbe stato impossibile anche recuperare per le ultime due corse in linea del prossimo weekend.

Alla defezione della Neben s'è aggiunto quindi il malanno della García e poi nella cronosquadre un incidente meccanico alla Janeliunaite dopo appena poche centinaia di metri di gara. Nella semitappa pomeridiana, invece, c'è stata la vittoria di Clemilda Fernandes al termine di una volata abbastanza atipica.

Il percorso della tappa era lo stesso della cronosquadre con sei giri sul Boulevard, per un totale di 66 km circa: condizionato dal fonte vento contrario da un lato e favorevole dall'altro, il gruppo non s'è dato battaglia e l'andatura è aumentata solo in corrispondenza dei tre traguardi volanti e poi ovviamente all'ultimo giro; da segnalare solo un breve tentativo di fuga della ceca Ruzickova a cavallo tra la fine del quarto e l'inizio del quinto giro.

Volata atipica, dicevamo, perché le ragazze arrivavano allo sprint dopo un tratto di falsopiano in grado di appesantire le gambe della velociste pure e di far saltare chi fosse partita troppo presto. La brasiliana Fernandes non è certo famosa per le sue doti di sprinter ma a Santa Tecla ha fatto valere la sua condizione fisica molto buona per andare ad imporsi di forza davanti ad Inga Cilvinaite, Alena Amialiusik (la bielorussa aveva sprintato anche su tutti i tre traguardi volanti), Lilibeth Chacon, Lorena Vargas e quindi Noemi Cantele, giunta sesta dopo aver controllato molto bene ogni minimo movimento o frazionamento ai traguardi intermedi.

Tra le altre italiane 11a Rossella Callovi, 14a Giada Borgato. Adesso la classifica generale vede Noemi Cantele in testa con 1'19" di vantaggio su Inga Cilvinaite, 1'55" su Clemilda Fernandes, 2'18" sulla compagna di squadra Alena Amialiusik seguita poi da due colombiane, Serika Goluma e Lorena Vargas, e quindi dalla salvadoregna Evelyn García.

Il gap è sicuramente molto importante ma è assolutamente troppo presto per parlare di vittoria in tasca o corsa chiusa perché la quarta tappa prevede l'arrivo ai 1578 metri del vulcano El Boqueron: la tappa nel suo complesso è di soli 50 km ma gli ultimi 14 saranno tutti in salita con strappi che arriveranno anche oltre al 20% di pendenza.