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Pianeta Professional 2013: Non chiamatela serie cadetta - Analisi delle formazioni di seconda fascia

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Europcar e IAM Cycling sono due delle squadre Professional più interessanti © velogazette.caIl 2013 per le squadre Professional si preannuncia più difficile del solito, visto che l'allargamento del World Tour a 19 squadre, dopo l'ennesimo papocchio combinato da McQuaid e compagnia, rischia di togliere spazi vitali a tanti. Se il problema, per quanto riguarda le corse di un giorno, è abbastanza limitato, emerge in tutta la sua forza per le gare a tappe e soprattutto per i GT.

Un vero peccato perché, pur tra mille difficoltà, ci sono squadre di valore assoluto che hanno poco o nulla da invidiare alla formazioni WT. Quest'anno le formazioni che hanno una licenza Professional sono 20, il minimo storico da quando nel 2005 è stato introdotto prima il Pro Tour e poi il World Tour, solo nel 2010 c'era stato lo stesso risultato, mentre nel 2007 le squadre della seconda categoria erano 27 e solo lo scorso anno 22, una in meno del 2011.

Chiaro sintomo della crisi che attraversa il movimento del pedale, favorita dalla crisi economica ma anche dalle incertezze derivanti dalla gestione dell'UCI. Analizzate già in precedenza le formazioni italiane, andiamo perciò a vedere cosa propone il movimento Professional.

Dani Navarro ha già regalato la prima vittoria alla Cofidis (qui alla Vuelta a Murcia) © equipe-cofidis.comIn Francia, tantissima qualità con Europcar e Cofidis
Il movimento francese è certamente il più florido come dimostrano le 4 formazioni ma anche il valore delle stesse squadre, certamente favorite dall'occhio di riguardo che ASO, giustamente o meno, riserva alle squadre transalpine. La Europcar di Jean-Réné Bernaudeau è probabilmente la formazione più competitiva di tutta la categoria come dimostrano i risultati ottenuti soprattutto al Tour de France, da sempre l'obiettivo prioritario. Thomas Voeckler è la bandiera del team ed è un'assicurazione per sponsor e tifosi; calatosi nel ruolo dell'antipatico per eccellenza, T-Blanc sarà il capitano nelle classiche ardennesi ed al Tour sarà il solito combattivo, lasciando a Pierre Rolland l'onore ma anche l'onere di fare classifica. Rolland che dopo due Tour conclusi tra i primi 10, dovrà fare il salto di qualità e dimostrare di poter essere un corridore da top 5 e non solo da top 10. Sébastien Turgot, secondo alla Roubaix dello scorso anno, sarà il capitano nelle classiche del nord e dovrà dimostrare che non si è trattato di un caso. Christophe Kern è uno di quei corridori che ha raccolto meno nelle ultime due stagione dopo aver dimostrato soprattutto al Delfinato 2011 e al Tour 2012 di avere le gambe per fare il capitano. È lui l'uomo più affidabile per i capitani. Anno della verità per Davide Malacarne, in cui la squadra ripone grande fiducia, che oltre ad aiutare i capitani dovrà dimostrare quando ne avrà la possibilità di poter raccogliere risultati importanti. Direttamente dalla pista e dai duelli con Elia Viviavi arriva Bryan Coquard. L'argento olimpico dell'Omnium dovrà colmare la lacuna cronica del team negli sprint di gruppo. L'inizio è stato incoraggiante con una vittoria all'Étoile de Bessèges, ma solo il tempo ci dirà se anche su strada saprà essere quel fenomeno ammirato nei velodromi di tutto il mondo. Curiosità per quello che riuscirà a fare in Europa il campione africano Natnael Berhane. 

Ormai fuori dal WT dal 2010, la Cofidis continua ad essere una delle più invitate nelle corse di maggior prestigio, con l'accoppiata Tour-Vuelta praticamente certa anche quest'anno. Yvon Sanquer, al comando dallo scorso mese di giugno, quando ha sostituito Éric Boyer, ha optato per una rivoluzione importante e sono arrivati corridori che devono assicurare il salto di qualità alla squadra. Perso David Moncoutié, la punta è sempre l'estone Rein Taaramäe, che deve riscattarsi dopo un 2012 condizionato dalla mononucleosi. A dargli man forte sono arrivati un talento mai del tutto espresso come Jérôme Coppel, capace finora di mettersi in mostra solo in corse di breve durata, Christophe Le Mével che dovrà sostituire Moncoutié e diventare il regista in corsa della squadra mettendo al servizio dei più giovani la sua esperienza e Daniel Navarro, che dopo anni al servizio di sua maestà Alberto Contador si mette in proprio e lo fa con discrete ambizioni, soprattutto per la Vuelta. Se le cose migliori la squadra sembra poterle fare nelle corse a tappe, per le volate ci si affida ad Adrien Petit che in questa stagione dopo due anni di astinenza è riuscito a centrare il primo successo tra i grandi. Per le classiche la squadra non è molto attrezzata e si spera nell'esplosione di Romain Hardy, finora competitivo solo in patria. Luis Ángel Mate sarà il solito battitore libero ed oltre alle fughe potrebbe cercare di competere per le classifiche dei Gpm.

Perso lo sponsor principale, in casa Sojasun si è fatto fatica a metter su la squadra e si sono registrate partenze eccellenti. Nonostante tutto Stéphane Heulot ha organizzato un team in grado di ben figurare e di non far rimpiangere troppo la formazione capace lo scorso anno di vincere l'UCI Europe Tour. Si riparte da due certezze, Julien Simon e Jonathan Hivert, corridori dalle caratteristiche simili ed in grado di primeggiare in volate più o meno ristette al termine di gare mosse, che quindi potranno dire la loro anche nelle classiche. Hivert sta attraversando un vero e proprio stato di grazia come dimostrano le due vittorie alla Vuelta a Andalucía. L'esperto Jimmy Engoulvent è una garanzia per le piccole gare francesi a tappe e per i prologhi, dunque è atteso a qualche colpo importante. Come sempre, vedremo i corridori di questa squadra in fuga e quindi il neo acquisto Julien El Fares e lo scalatore Brice Feillu sono tra i più attesi, con quest'ultimo che lo scorso anno dopo una paio di anni bui ha dato bei segnali di ripresa. Tra i giovani i più attesi sono il veloce Edvaldas Siskevicius e Anthony Delaplace, che ha mostrato di avere un buon timing per le azioni da lontano.

La Bretagne-Séché Environnement è la squadra francese meno nota e certamente la meno competitiva. Lo scorso anno, il mancato invito alle corse ASO ne aveva messo a rischio il prosieguo dell'avventura. Dopo aver ottenuto la licenza Professional, Emmanuel Hubert ha incassato l'invito per il Delfinato e certamente riparte da qui, anche se le chance di Tour sono molto limitate, ancor di più ora che gli inviti saranno solo 3. In squadra ci sono giovani interessanti sul quale impostare il futuro ma il presente dipende da quei corridori in grado di far bene fin da subito. Florian Vachon che lo scorso anno si è imposto nella Classic Loire Atlantique, nella la Paris-Bourges e soprattutto nella prima tappa del Critérium International è l'unico corridore in grado di garantire risultati importanti anche contro avversari di prestigio. Chiamati a segnali di risveglio Geoffroy Lequatre e Arnaud Gerard. Entrambi sono corridori veloci che in una squadra come questa potrebbero fare la differenza, anche se il primo è reduce da una stagione deludente ed il secondo ha lasciato la FDJ dopo 8 anni, non confermando oltretutto le aspettative tra i professionisti (fu campione del mondo a Zolder nel 2002 tra gli juniores). Al loro fianco spera di crescere ulteriormente Armindo Fonseca, giovane sprinter che ha fatto già vedere cose importanti. Il norvegese Vegard Stake Laengen, vincitore del Giro del Friuli nel 2010 e quarto al Tour de l'Avenir 2011, dopo l'anno in forza al Team Type 1, è chiamato a far vedere le sue qualità anche tra i grandi. L'argentino Eduardo Sepúlveda è il più giovane della squadra.


Il portacolori della Topsport Vlaanderen-Baloise Preben Van Hecke sulle strade dell'Het Nieuwsblad © linearecta.beBelgio, tre squadre per seguire le orme della Lotto
Il movimento belga resta uno dei più floridi in quanto a organizzazione delle gare e a numero di corridori in gruppo, anche se le 3 Professional non è che se la passino benissimo e lo stesso vale per la Lotto che ha rischiato fino alla fine di restare in seconda categoria. La Accent Jobs, dopo il deludentissimo 2012 con una sola vittoria all'attivo, riparte da Danilo Napolitano. Il velocista siciliano è l'uomo scelto da Jean-François Bourlart per il rilancio della squadra. Negli ultimi anni NapoHulk le cose migliori le ha fatte in Belgio e dunque, a séguito della chiusura dell'Acqua e Sapone, il passaggio ad una formazione belga è stato quasi naturale. Al suo fianco avrà l'esperto Stefan Van Dijk che negli anni scorsi ha spesso portato avanti la squadra e Steven Caethoven l'unico in grado di vincere lo scorso anno. Entrambi possono essere anche qualcosa in più di un'alternativa a Napolitano. Ritiratosi Leif Hoste, saranno Andy Cappelle e Staf Scheirlinckx i corridori incaricati di tenere alto l'onore della squadra nelle classiche del nord, con il secondo già capace di entrare nei 10 a Fiandre e Roubaix. Jurgen Van Goolen e Nicolas Vogondy assieme a Will Routley sono i corridori che hanno più ambizioni di classifica nelle brevi corse a tappe e andranno a caccia della fuga giusta.

Gérard Bulens per questa stagione ha perso il suo sponsor principale Landbouwkrediet, che dopo tanti anni ha lasciato il ciclismo, ha trovato nella Crelan un partner affidabile per andare avanti. Rispetto allo scorso anno la squadra è più giovane ma appare in grado di ben figure. Maxime Vantomme, proverà a colmare il vuoto lasciato dal ritiro di Bert De Waele. L'ex Katusha è dotato di uno spunto veloce buono ed ha mostrato di sapersi mettere al servizio dei suoi capitani. Adesso bisognerà vedere se riuscirà a fare il salto di qualità necessario per imporsi come capitano. Frédéric Amorison e Sébastien Delfosse ricopriranno un importante ruolo sia nel supportarlo in gara che nell'aiutarlo nella suo processo di crescita. Kevin Peeters e Kevin Claeys sono due uomini veloci in grado di regalare alla squadra qualche successo in corse meno importanti. Il campione del mondo di ciclocross Sven Nys e Sven Vanthourenhout sono corridori che danno lustro alla squadre principalmente nel cross, mapossono essere utilizzati da vedette in determinate gare come il Giro del Belgio.

Gioventù al potere nella Topsport Vlaanderen di Christophe Sercu che su un totale di 25 corridori ne presenta una decina tra neo professionisti e provenienti dalle élite; solo un corridore supera i 27 anni. In una formazione composta solo da corridori belgi l'esperienza è rappresentata da Preben Van Hecke che non è esattamente un corridore vincente. Tra quelli che hanno già diversi anni di professionismo alle spalle ci si attende qualcosa dal passistone Dominique Cornu che tra i grandi non è riuscito a ripetere i risultati da under 23 dove nella crono diventò iridato a Stoccarda. Sander Armée che si è messo in discreta evidenza in queste prime gare stagionali e Stijn Neirynck sono chiamati a confermare le loro qualità anche in gare più importanti. Il corridore più atteso in assoluto è Michael Van Staeyen, buon velocista che dopo aver esordito ottimamente nel 2010 con 3 vittorie ha vissuto un paio di anni senza vittorie; si è però già sbloccato in questo inizio di stagione. Atteso al salto di qualità anche Tom Van Asbroeck che lo scorso con due successi è stato il più vincente della squadra. Tra i tanti giovanissimi vanno citati sicuramente il vincitore del Fiandre Under 23 Kenneth Van Bilsen e Yves Lampaert, secondo alla Roubaix Espoirs.


Prima vittoria per la neonata IAM Cycling al Giro del Mediterraneo con Thomas Lövkvist © iamcycling.chSvizzera: la novità si chiama IAM Cycling
La formazione creata e diretta da Michel Thetaz punta a lasciare la categoria quanto prima e a diventare WT; per il momento si accontenta di avere un organico importante anche se non c'è il fuoriclasse e degli inviti a gare importanti, al momento è già certa di correre Giro di Svizzera, Giro di Romandia, Milano-Sanremo, Roubaix, Freccia Vallone, liegi-Bastogne-Liegi e Lombardia. Il leader della squadra è Heinrich Haussler, non più ai livelli del 2009, quando salì sul podio a Sanremo e Fiandre, ma pur sempre corridore affidabile e spesso piazzato. La vera scommessa si chiama Thomas Lövkvist che a 28 anni deve abbandonare l'etichetta di eterna promessa, tanto per cominciare ha abbondonato le velleità di classifica nei GT per concentrarsi sulle corse di 7-10 giorni. Intanto lo svedese ha vinto il Giro del Mediterraneo... Altro svedese, ma con diverse caratteristiche, è Gustav Erik Larsson, passistone che cercherà di regalarsi e regalare alla sua nuova squadra gli ultimi squilli di una carriera esaltante nelle prove contro il tempo. Johan Tschopp, dopo gli anni di gregariato in casa BMC, si mette in proprio e in caso di invito ad un GT sarà l'uomo classifica, con la fuga giusta può vincere una tappa e centrare una top 10 a Giro o Vuelta. Ritorno a casa anche per Martin Elmiger che lascia l'Ag2r dopo 6 stagioni. Sébastien Hinault ha l'esperienza per cogliere qualche risultato importante e guidare i compagni in gara. In rosa ci sono anche due italiani Marco Bandiera e Matteo Pelucchi che è uno degli uomini più veloci del roster e quindi spesso farà la sua corsa. Atteso a qualcosa d'importante anche il moldavo Alexandr Pliuschin che dopo l'anno in casa Leopard sembra pronto al salto di qualità.

 

Spagna, anche Paco Lasca nella Caja RuralLa Caja Rural al Tour de San Luis © Facebook
A poco a poco la Caja Rural sta diventando una squadra sempre più competitiva, dopo aver preso parte all'ultima Vuelta, Juan Manuel Hernández ci ha preso gusto ed ha rinforzato la sua creatura con corridori d'esperienza che nelle intenzioni devono far compiere alla squadra il salto di qualità definitivo. Dalla Movistar e arrivato David Arroyo Duran che senza ombra di dubbio sarà il capitano alla Vuelta, dove la Caja, in qualità di unica Professional iberica, è certa di partecipare. Arroyo dopo il secondo posto al Giro 2010 ha avuto un paio di anni difficili ma per uno abituato da sempre a lottare per guadagnarsi i suoi spazi la chance di correre per se stesso è troppo ghiotta per essere sprecata. Dall'Euskaltel arrivano Iván Velasco Murillo e soprattutto quell'Amets Txurruka sacrificato in nome dei punti WT e della nuova politica basca. Come al solito lo vedremo all'attacco e stavolta avrà un motivo in più per scattare. Antonio Piedra che lo scorso anno ha regalato alla squadra il successo più bello in una tappa della Vuelta; proverà a ripetersi ma in linea di massima sarà uno dei gregari più affidabili. Il portoghese Manuel Cardoso è l'uomo di riferimento per le volate nonostante sia un velocista atipico visto che tiene bene le salite, alla sua ombra sta crescendo sempre di più Francesco Lasca che cercherà di migliorarsi ancora dopo l'ottima stagione d'esordio. Un altro giovane che desta curiosità è il panamense Yelko Gómez che lo scorso anno si è imposto in una tappa alla Vuelta Castilla y Leon. Dall'Androni è tornato Francisco Moreno che era cresciuto nelle formazioni giovanili della Caja.

 

Ci sarà anche Davide Rebellin nella CCC Polsat © proteam.cccsport.plPolonia, la CCC Polsat con il "giovane" Rebellin come punta
Come una di quelle cosiddette nel calcio "squadre ascensore" la CCC Polsat fa sali e scendi tra le categorie Professional e Continental. Quest'anno che è arrivata la licenza più importante, la squadra punta a consolidarsi e per farlo ha puntato tutto su Davide Rebellin. Arma a doppio taglio, visto che siamo di fronte ad un corridore 42enne, che quindi non può assicurare un grande futuro, mentre per il presente non ci sono dubbi con Davide che ha già fatto vedere di potersela giocare se non proprio alla pari ma quasi con gente come Valverde e Mollema. L'altro neo derivante dall'ingaggio di Rebellin sono gli inviti per le grandi corse; senza Davide non sarebbero mai stati invitati con lui qualche possibilità c'è (intanto i polacchi restano fuori da Freccia e Liegi...) ma il tre volte vincitore della Freccia Vallone è ancora un nome scomodo come dimostrano i mancati inviti di RCS per Roma Maxima e Strade Bianche. Assieme a Rebellin sono arrivati anche due corridori come Jacek Morajko e Jaroslaw Marycz che fino allo scorso anno correvano in squadre WT, a loro il compito non solo di scortare Rebellin ma anche di portare a casa qualche risultato importante. Dei corridori presenti lo scorso anno il più interessante è Marek Rutkiewicz capace di imporsi in 5 gare, a lui si chiede di aumentare la qualità di queste vittorie. Dall'Utensilnord arriva Adrian Kurek che al Tour de Pologne, sia nel 2011 che nel 2012, ha vinto la speciale classifica degli sprint intermedi.

 

La RusVelo in allenamento durante l'inverno © rusvelo.chRussia, RusVelo è la Katusha bis
Proprio come la Katusha anche la RusVelo ha visto a rischio la sua licenza, una volta risolti i problemi Renat Khamidulin ha potuto dar nuova linfa al progetto ed è arrivata la solita infornata di ragazzi made in Itera Katusha. Il leader della squadra è Firsanov che reduce dalla miglior stagione della carriera ha rifiutato la corte dell'Euskaltel, buon cronoman nelle corse a tappe di una settimana può certamente dire la sua. Il giovane velocista Leonid Krasnov, è chiamato alla conferma dopo aver chiuso molto bene il 2012 con due vittorie in Cina. L'altro uomo veloce è Artur Ershov, anch'egli vincitore in Cina lo scorso anno. Tra i nuovi arrivi il più interessante è senza dubbio Ilnur Zakarin, che abbiamo imparato a conoscere ed apprezzare al GiroBio dove si è imposto nella tappa degli sterrati ed ha indossato la maglia di leader per 3 tappe. Chi invece deve riscattarsi dopo un 2012 inferiore alle attese è Artem Ovechkin, che se ritornasse ai livelli toccati nel 2010 è senza dubbio l'uomo più affidabile dopo Firsanov.

 

La NetApp-Endura durante un training camp © netapp-endura.comGermania: la NetApp-Endura per ripetere il 2012
Dopo un 2012 che passerà agli annali come quello dell'esordio in un GT, la NetApp-Endura ha ancora voglia di crescere ed è da leggere in questo modo la fusione con la Endura, che sebbene non abbia portato nel team di Ralph Denk Jonathan Tiernan-Locke, ha sicuramente aumentato il potenziale della squadra. Jan Barta che lo scorso anno si è imposto alla Coppi e Bartali è l'uomo che lo scorso anno ha fatto meglio ed è quindi chiamato a confermarsi, il cronoman ceco è in costante crescita ed ha dimostrato di poter centrare anche il successo che ti cambia la carriera. Leopold Konig che doveva essere il leader allo scorso Giro, prima che fosse fermato da un infortunio, deve tornare a mostrare quei numeri che lo avevano portato ad essere uno dei giovani più attesi per le corse a tappe. Bartosz Huzarski sembra aver trovato l'ambiente giusto per esprimere le sue qualità e in certe gare (e in determinate condizioni) è un avversario pericolosissimo per tutti: come dimenticare il secondo posto sullo strappo di Assisi all'ultimo Giro? Dal blocco Endura i nomi più interessanti sono il cronoman Alexander Wetterhall, il tedesco Paul Voss già visto in maglia verde al Giro e l'esperto sprinter Russell Downing che può dire al sua anche in gare più dure. Tra i giovani più interessanti il veloce Daniel Schorn e lo spagnolo David De La Cruz Melgarejo, che in maglia Caja Rural ha mostrato un ottimo potenziale finendo quinto nel Giro del Portogallo.

 

Anche Kristian Sbaragli nella sudafricana MTN Qhubeka © teammtnqhubeka.comSudafrica, la MTN è la prima Professional della storia
La MTN Qhubeka è senza dubbio la squadra che gli appassionati guarderanno con più curiosità, per la prima volta nella storia del ciclismo una squadra africana si spinge così in alto. Per evitare brutte figure il GM Douglas Ryder ha pescato a piene mani nel ciclismo europeo e sono quei corridori che hanno già esperienza alle spalle i leader del team sia sulla strada sia fuori, dove dovranno aiutare i ragazzi africani a crescere. Gerald Ciolek è il corridore più importante della squadra, iridato a Salisburgo tra gli U23, tra i prof non ha mai sfondato del tutto e, dopo l'ottimo anno d'esordio, è rimasto un mezzo incompiuto, adesso che ha una squadra tutta per lui potrà sicuramente mostrare meglio le sue potenzialità, negli sprint cercherà di regalare alla sua squadra successi di prestigio. A dargli manforte sono arrivati l'ex compagno di squadra Andreas Stauff e l'ex campione tedesco Martin Reimer, reduce da un anno di inattività. In montagna toccherà invece a Sergio Pardilla fare la voce grossa e cogliere risultati importanti, dopo gli anni di gregariato alla Movistar questo piccolo spagnolo torna a fare il capitano e sicuramente lo vedremo tra i protagonisti. Nelle cronometro cercherà di farsi valere il lituano Ignatas Konovalovas, vincitore della crono di Roma al Giro del Centenario. Tra i corridori africani il più esperto ciclisticamente è il sudafricano Jay Robert Thomson che lo scorso anno ha vinto una tappa al Giro del Portogallo, mentre anagraficamente è l'eritreo Freqalsi Debesay Abrha, corridore che nelle corse a tappe africane è una sicurezza. Tra i giovani il più interessante è l'algerino Youcef Reguigui che lo scorso anno si è imposto in una tappa della Coppa delle Nazioni in Toscana. Occhio anche a Jani Tewelde Weldegaber che tra Amissa Bongo e Langkawi in queste ultime due stagioni ha dimostrato una buona velocità. In mezzo a tante scommesse africane c'è anche il veloce Kristian Sbaragli, che anche tra i prof vorrà dimostrare le qualità emerse tra gli U23.


Anche quest'anno la Champion System sarà una delle migliori franchigie asiatiche © teamchampionsystem.comGuardando a Oriente c'è la Champion System (e molto altro...)
La prima avventura della Champion System nel grande ciclismo non ha lasciato il segno, quindi Edward Beamon ha deciso di rinnovare parecchio il roster della sua squadra, partiti Wurf e Clarke, gli uomini migliori sono il combattente olandese Bobbie Traksel che dovrebbe anche portare qualche invito per le classiche del nord, e il campione canadese Ryan Roth entrambi hanno nelle corse di un giorno il loro punto di forza. Importante anche l'ingaggio del campione irlandese Matthew Brammeier che dopo due anni di gregariato in formazioni WT scende di categoria per avere più chance di fare la sua corsa. Chris Butler invece è l'uomo per le corse a tappe; l'ex BMC lo scorso anno ha un pò deluso ma ha già fatto vedere di avere le qualità per emergere. Atteso ad una stagione importante anche l'ex HTC Craig Lewis. Tra i giovani il tedesco Fabian Schnaidt è il più interessante. Lo scorso anno si è imposto in 3 corse tra cui una tappa della Tropicale Amissa e una al Qinghai Lake, davanti a Guardini, chiaro sintomo che le potenzialità ci sono tutte.


Il gruppo della Unitedhealthcare in cui milita anche Alessandro Bazzana © wpln.orgUsa, Novo Nordisk e UnitedHealthcare i fari
Il Team Novo Nordisk, rispetto allo scorso anno ha perso lo sponsor principale e si è indebolito, quindi sarà più difficile vederli protagonisti in gare importanti. L'obiettivo prioritario del team è quello di dimostrare che anche chi è affatto da diabete può essere un atleta competitivo. Senza tutti i big degli ultimi 2 anni e con tanti corridori all'esordio, uno dei corridori più importanti del team è il veloce Martijn Verschoor che lo scorso anno ha preso parte alla Sanremo, lo scorso anno non ha ottenuto granché ma quest'anno ha già dato segnali di risveglio. Risultati alla mano è lo spagnolo Javier Mejías Leal il corridore con più palmares ed esperienza alle spalle. Partito Colli (purtroppo ancora senza ingaggio), è comunque folta la colonai italiana che conta su Andrea Ciacchini, Paolo Cravanzola e Andrea Peron.

Molto più competitiva la Unitedhealthcare, che dopo aver vinto l'UCI America Tour punta a ricevere qualche invito per le gare WT, cosa non avvenuta lo scorso anno. Il reparto velocisti è il migliore della squadra, il più affidabile sembra però Jake Keough capace di imporsi davanti a Farrar nello Utah e di una lunga sequela di piazzamenti nelle corse extraeuropee. L'esperto Robert Förster, per quanto reduce da una stagione deludente è sempre un corridore da considerare. Dal Team Type 1 sono arrivati Ilesic e Bazzana; entrambi saranno utili agli altri uomini veloci ma anche in grado di dire la loro, con lo sloveno che si è già piazzato in stagione. Marc De Maar e Philip Deignan sono gli uomini deputati a fare classifica. Il campione nazionale di Curaçao è reduce da un buon 2013 ed è in grado anche di ben figurare nelle corse di un giorno, mentre l'irlandese, nono alla Vuelta 2009 deve riscattare un 2012 deludentissimo. In una squadra non troppo giovane, vedremo se il veloce Daniel Summerhill riuscirà a trovare spazi per continuare la sua crescita.

Vincenzo Piccirillo

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