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Decisione UCI: Se prima erano 18 a ballare nel WT... - ...con la Katusha ora son 19. Grana per RCS in ottica Giro | Cicloweb

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Decisione UCI: Se prima erano 18 a ballare nel WT... - ...con la Katusha ora son 19. Grana per RCS in ottica Giro

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Stavolta Pat McQuaid ha dovuto piegare la testa di fronte alla decisione del TAS © RoadCycling.comCon notevole realismo, l'UCI (tramite il suo Consiglio per il Ciclismo Professionistico) ha deciso oggi, in barba a quanto dichiarato fino a pochi giorni fa, che il World Tour si allargherà da 18 a 19 squadre. La causa scatenante di ciò, il ricorso della Katusha, accolto dal TAS, che ha stabilito il reintegro della squadra russa nella massima serie del ciclismo, dopo che in un primo momento proprio il PCC aveva negato al sodalizio di Makarov la licenza WT per il 2013.

L'UCI, forse per una sterile dimostrazione di forza, aveva sempre dichiarato che, qualunque fosse la decisione del TAS, il World Tour sarebbe rimasto con 18 squadre. Se la Katusha fosse rientrata, quindi, sarebbe dovuta uscire una delle altre 18 formazioni. Credevano, a Aigle, che il ricorso russo non sarebbe stato accolto, e volevano dare gratis un'immagine di inflessibilità. La prosopopea dei prepotenti si scontra invece spesso con la dura realtà, e questa è proprio una di quelle occasioni. Eliminare dal WT una squadra per far posto alla Katusha tenendo fermo il numero di 18 avrebbe aperto una nuova sequela di ricorsi, oltre a gettare il ciclismo di vertice nel caos. Da questo punto di vista, quindi, meglio che la questione si sia chiusa qui, e poi di licenze e quant'altro se ne riparlerà per il 2014.

La patata bollente, però, passa ora agli organizzatori, in primis quelli che non avevano previsto di concedere, tra le wild card date alle formazioni Professional, una chance alla Katusha. Nella fattispecie, RCS Sport si trova a dover gestire una situazione delicata in vista del Giro, proprio perché alle 18 squadre WT originarie Acquarone (direttore della corsa rosa) e il suo staff avevano deciso di affiancare Androni (presente di diritto in quanto vincitrice della Coppa Italia 2012), Bardiani, Colombia e Fantini. A questo punto dove e come inserire la Katusha?

Il problema principale riguarda il numero di corridori in gara, perché c'è un limite di 200 che verrebbe sforato con l'allargamento della partecipazione a 23 squadre da 9 ciclisti ciascuna (si arriverebbe a 207). Senza contare le questioni logistiche che riguardano l'allocazione di una ventina di persone in più. Quindi o si immagina una deroga, per il Giro, affinché si superi il limite dei 200 atleti al via (tale deroga già venne concessa nel 2011, in occasione del Giro del 150esimo anniversario dell'Unità d'Italia), oppure si fa un passo ulteriore e si prospetta (finalmente, dirà qualcuno) un esperimento con formazioni da 8 corridori. Il Tour già ne ha parlato (e ne riparlerà, c'è da giurarci, visto che anche i francesi dovranno rivedere il loro piano wild card, a questo punto), potrebbe essere un buon compromesso.

In casa ASO, in ogni caso, resta da dirimere la questione Parigi-Nizza: anche nella Course au Soleil, infatti, la Katusha non era prevista, e ora si tratterà di prevedere la sistemazione di una squadra in più nel breve volgere del paio di settimane (scarse) che ci separano dalla gara francese. Non sarebbe da escludere, in questo caso, uno stand-by temporaneo per i russi, proprio per insormontabili questioni organizzative. Per la Tirreno-Adriatico invece non cambierà niente, visto che la Katusha aveva già ricevuto la wild card per la Corsa dei Due Mari, e quindi potrà essere regolarmente in gara.

Marco Grassi

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