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Trofeo Laigueglia 2013: Pozzato scatenato entra nella storia - Il vicentino è il primo a vincere tre Laigueglia in carriera

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L'esultanza di Filippo Pozzato, vincitore del 50° Trofeo Laigueglia © Bettiniphotodal nostro inviato

Il 50° Trofeo Laigueglia ha inaugurato oggi il calendario internazionale del ciclismo italiano e difficilmente ci sarebbe potuto essere un inizio migliore: la vittoria è andata a Filippo Pozzato ed il vicentino ha scritto così una pagina di storia della corsa della riviera ligure, essendo il primo corridore ad iscrivere il proprio nome nell'albo d'oro per la terza volta dopo i successi del 2003 e del 2004.

La vittoria di Pozzato non è importante solo dal punto di vista statistico ma possiamo leggerci molto altro a partire dal rapporto con la Lampre-Merida, la sua nuova squadra a cui ha regalato subito un importante successo. Pochi dubbi sul fatto che alla partenza la Lampre fosse proprio la squadra da battere ma andava verificata l'unità del gruppo visto che oltre a Pozzato potevano ambire a qualcosa di importante anche Daniele Pietropolli, un ex vincitore della corsa, due simboli del team per quanto riguarda le corse in linea come Damiano Cunego e Diego Ulissi, e anche un corridore veloce ed in grande condizione come Davide Cimolai. Da ultimo arrivato Pozzato ha saputo imporre il suo carisma, ha saputo trovare subito la fiducia dei compagni e negli ultimi 30 km di corsa è stato sempre lui a prendere le decisioni sulla tattica di corsa.

Considerando tutto ciò possiamo dire che Pozzato è riuscito ad inserirsi perfettamente nell'ambiente della Lampre e, come lui stesso ha spiegato in conferenza stampa, forse è arrivato in squadra al momento giusto, visto che l'arrivo di uno sponsor importante come Merida ha portato innovazione e nuovi stimoli per tutti. Adesso il 31enne vicentino può guardare con grande ottimismo alle prossime corse e ci sono tutti i presupposti per una stagione di altissimo livello: nelle ultime tre stagioni Pozzato aveva visto solo una corsa all'anno, ora si è sbloccato già a febbraio e potrà puntare alla Sanremo e alle classiche del nord con fiducia.

La prima fuga di questo Trofeo Laigueglia, corso in una bellissima giornata di sole, è partita già dopo neanche 5 km di gara: da un un gruppo lanciato a grandissima velocità sono riusciti ad evadere cinque corridore, il francese Florent Barle (Cofidis), il colombiano Fabio Duque (Colombia), il belga Thomas Raymaekers (Novo Nordisk), il portoghese Antonio Barbio e l'italiano Nicola Dal Santo, entrambi della Ceramica Flaminia-Fondriest, formazione all'esordio oggi.

Il gruppo ha lasciato via libera a questo quintetto e al km 12 la differenza era già superiore ai 5', distacco che poi è salito ancora fino a nove minuti dopo 30 chilometri di corsa. A questo punto la Vini Fantini-Selle Italia s'è incaricata dall'inseguimento trovando un po' di supporto anche dall'AG2R prima e dalla FDJ poi: il ritardo dai fuggitivi ha iniziato a calare inesorabilmente. I transito sul Passo del Balestrino ed il primo passaggio sulla salita di Paravenna non hanno cambiato la situazione di gara cosa che è invece avvenuta al seconda passaggio da Paravenna: la FDJ ha forzato in salita, il distacco è crollato, Raymaekers e Barbio si sono staccati dai fuggitivi ed in fondo alla discesa anche i superstiti Barle, Dal Santo e Duque sono stati ripresi per un totale di più di 135 km di fuga.

Poco prima dell'inizio dell'ultima salita verso Testico una brutta caduta del colombiano Chaves (frattura della clavicola per il giovane sudamericano) ha creato un po' di scompiglio in gruppo e ha fatto tremare proprio il capitano della Lampre: Pozzato, infatti, s'è trovato davanti la bici del corridore della Colombia e, pur riuscendo ad evitare la caduta, è stato costretto ad un cambio di bicicletta e ad una rimonta non facile in salita. Nella seconda parte della salita del Testico è iniziato un bello scontro tra la Lampre che controllava il gruppo e le altre squadre che volevano evitare di giocarsi tutto negli ultimi chilometri: il giovane Diego Rosa (Androni), già in evidenza al Mediterraneo, ha allungato assieme al sempre grintoso Stefano Pirazzi (Bardiani). La coppia ha guadagnato una trentina di secondi e poco prima dello scollinamento è stata raggiunta anche da Matteo Rabottini con dietro sempre gli uomini blu-fucsia a controllare il plotone.

A poco più di 20 km dall'arrivo Pirazzi, Rabottini e Rosa sono stati ripresi e si è riproposto ancora il stesso copione precedente: Androni-Venezuela e Vini Fantini su tutte pronte all'attacco, Lampre in testa al gruppo a tenere alta l'andatura per smorzare gli entusiasmi degli avversari. Sull'impegnativo strappo di Pinamare, a 8 km dall'arrivo, ci ha provato anche Franco Pellizotti, ma un superbo Daniele Pietropolli s'è messo davanti con Pozzato a ruota e non ha fatto scappare nessuno. Tra il gruppo ed un arrivo in volata era rimasto quindi solo lo strappo di Capo Mele. È stato proprio lì che finalmente è arrivato lo scatto giusto di forza: Mauro Santambrogio è partito fortissimo ma nella sua scia si sono portati immediatamente Filippo Pozzato e Diego Ulissi, bravissimi a farsi trovare nelle prime posizioni. Molto più faticoso l'inseguimento di Francesco Reda, che comunque è riuscito a rientrare sui tre davanti, anche se solo in un secondo momento.

Pozzato, Ulissi, Santambrogio e Reda si sono fiondati giù dall'ultima discesa a piena velocità e più che uno sprint nelle ultime centinaia di metri c'è stata una lunga progressioni di forza. Pozzato ha potuto così tagliare il traguardo a braccia alzate. Dietro al vicentino, senza quasi neanche uscire dalla scia, s'è piazzato l'ottimo Francesco Reda, soddisfatto per la conferma ad alto livello ma pur sempre con un po' di rammarico per il terzo secondo posto nel giro di una settimana: sembra paradossale che un corridore così, con una sequenza infinita di piazzamenti, non sia ancora riuscito ad ottenere una vittoria da professionista. Dopo lo scatto decisivo in salita, Mauro Santambrogio s'è dovuto accontentare del terzo gradino del podio ma anche lui ha iniziato molto bene questo 2013 e nelle prossime corse potrebbe trovare un'occasione importante per sbloccarsi dopo più di tre anni.

Dopo il grande lavoro per Pozzato, Ulissi ha salvato la sua quarta posizione e l'ottima prova di squadra degli uomini di Giuseppe Saronni è testimoniata anche dal nono posto di Elia Favilli, arrivato nel primo gruppo inseguitore a 7" da Pozzato. Un po' di delusione per la FDJ che durante la corsa è stata una delle squadre più attive in testa al gruppo e che ha portato a casa solo un sesto posto con Anthony Roux. La volata del gruppetto inseguitori è stata vinta dal tedesco Gerald Ciolek che ha portato subito in evidenza la maglia della MTN Qhubeka, la prima formazione africana della storia ad ottenere lo status di Professional. Per il ciclismo nostrano un podio tutto italiano non può che far piacere come inizio ma aspettiamo i prossimi appunti: nello stivale si tornerà a correre solo a fine mese, giovedì 28 febbraio con il GP Città di Camaiore.

Sebastiano Cipriani

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