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L'incontro: Estar abajo? No, Escarabajos! - Una giornata nel ritiro del Team Colombia

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Gli Escarabajos - con Atapuma, Duarte e Cháves in prima fila - in ricognizione nella cronoscalata del prossimo Giro d'Italia, la Mori-Polsa © Bettiniphotodal nostro inviato

Penultima fra le squadre Professional a radunarsi, il team Colombia si è presentato alla stampa mercoledì 30 gennaio ad Arco, sulle rive del Lago di Garda. La squadra, dopo un 2012 costituito da una prima parte di stagione difficile per via dell'ambientamento ad una diversa realtà agonistica, si è ritrovata a partire dalla vittoria sul Passo Pordoi di Darwin Atapuma nell'ultima tappa del Giro del Trentino. Da lì in poi gli Escarabajos hanno saputo farsi valere in molte occasioni nel corso della seconda parte di stagione, affermandosi in ulteriori cinque occasioni.

Lo spirito della squadra è diverso rispetto a quello della maggior parte dei team concorrenti, cercando di far bene durante le corse, non accontentandosi solamente di comodi piazzamenti di rincalzo. Questa caratteristica è tradizionale nella mentalità latinoamericana, e in quella colombiana in particolare, non solo nell'ambito ciclistico; nelle due ruote le imprese di Fabio Parra e Lucho Herrera hanno avvicinato la nazione alla pratica ciclistica, entusiasmando i giovani e diventando idoli per la popolazione.

L'idea di creare una formazione nazionale ha conosciuto un nuovo impulso grazie alle prestazioni di Mauricio Soler al Tour de France 2007, riportando in patria per la quarta volta l'amata maglia a pois. Una assenza, quella dello sfortunato scalatore di Ramiriquì, che si sente nella squadra nella quale militano molti suoi amici desiderosi di emulare le sue prestazioni.

Claudio Corti è riuscito a costruire un gruppo fortemente coeso, composto da giovani talenti pronti a sbocciare. Un'eccezione a questa linea è rappresentata da Leonardo Duque, arrivato quest'anno dopo anni di militanza in Belgio e Francia; il velocista, già vincitore di una tappa alla Vuelta a España, arriva dalla Cofidis ed avrà le possibilità di fare la propria corsa, lanciandosi negli sprint di gruppo e non.

Ai nastri di partenza della stagione i leader designati sono Darwin Atapuma, Esteban Chaves e Fabio Duarte. "El puma", trionfatore sul Pordoi, ha le caratteristiche tipiche dello scalatore puro, abile nelle lunghe salite e dotato di un interessante cambio di ritmo. "Chavito", vincitore del GP di Camaiore e dell'ultima tappa della Vuelta a Burgos, è colui che ha attirato le maggiori attenzioni degli addetti ai lavori che già prefigurano per lui un futuro da prim'attore del panorama mondiale. Duarte, impostosi nella Coppa Sabatini e nel prologo della Vuelta a Colombia, si rivelò già nel 2008 al Mondiale Under 23, dove batté allo sprint corridori come Degenkolb, Rui Costa e Swift.

I giovani costituiscono la parte centrale nella mission della squadra; basti pensare che su diciotto atleti, ben dieci di loro hanno meno di venticinque anni. Edwin Avila, detto "El Kalimeno" per la sua provenienza, viene dalla pista dove ha vinto nel 2011 il Mondiale della corsa a punti; è un passista veloce che saprà togliersi delle belle soddisfazioni nella sua carriera stradistica. Alexis Camacho ha vissuto nel ritiro appena concluso la sua prima esperienza in Europa; lui è uno dei tanti scalatori che la squadra ha in rosa e, viste le sue prestazioni in patria, non avrà troppe difficoltà ad adattarsi ai terreni del Vecchio Continente.

Jarlinson Pantano ha saputo mettersi in mostra, anche in maniera sorprendente, durante l'ultima edizione della Strade Bianche; lui ha caratteristiche leggermente diverse, essendo maggiormente adatto a percorsi misti. Duber Quintero, neopro che arriva dalla Delio Gallina, è un atleta che incarna alla perfezione lo spirito della squadra, amando andare all'attacco; adatto anche alle crono, è uno fra i migliori passisti del team. Michael Rodriguez, detto anche "Anturio", è uno scalatore pronto a far bene già nell'immediato, stando alle dichiarazioni di chi lo conosce bene; amico di Mauricio Soler, chiede spesso consigli per far bene e, perché no, per cercare la prima vittoria.

Jeffrey Romero, pur essendo giovane, vanta già una buona esperienza fra i professionisti; corridore completo, è molto utile nel lavoro per la squadra, traghettando i propri compagni nelle posizioni adatte per sprintare. Juan Pablo Valencia è l'altro atleta che fa il salto dagli Under 23, categoria in cui correva con la marchigiana Montegranaro; già da stagista ha lasciato intravedere sprazzi di talento, concludendo alle spalle di Oscar Gatto l'ultimo Giro del Veneto. Pur non essendo giovanissimo, Juan Esteban Arango è al primo anno in Europa dopo una bella carriera su pista; come caratteristiche è inquadrabile come passista veloce, bravo nelle gare di un giorno.

Robinson Chalapud, detto "el Chala", è uno dei corridori più esperti del team ed è un punto di riferimento per i compagni; importante lavoratore, cercherà di ottenere anche delle soddisfazioni personali. Marco Corti è l'unico "straniero" della squadra, almeno fra gli atleti; dopo un anno di stop, il bergamasco è pronto a rientrare carico di aspettative ed è già ben integrato nella squadra, anche per la sua conoscenza della realtà colombiana. Wilson Marentes è un importante gregario della squadra; atleta completo, tenterà di ritagliarsi qualche occasione per sé.

Dalivier Ospina è un passista a tutto tondo; capace di far bene anche nelle tappe di media montagna, si sa rendere utile come gregario a disposizione dei compagni. Carlos Julian Quintero, dopo la bruttissima caduta alla scorsa Sanremo, si è ripreso nel corso della stagione; uomo squadre, è un lottatore nato che non disdegna i tentativi da lontano. Juan Pablo Suarez vuole riscattarsi dopo una stagione sfortunata; proverà a farsi vedere in salita, cercando azioni da lontano.

Il 2013 si è aperto subito con una notizia tanto attesa, ossia la partecipazione al primo grande giro; la commissione istituita da RCS per le candidature, infatti, ha invitato la formazione di Claudio Corti al Giro d'Italia (una decisione presa oltretutto all'unanimità) e al Giro di Lombardia. Al Giro la squadra saprà certamente mettersi in mostra e, conoscendo lo spirito che li anima, lo faranno a prescindere dal tipo di percorso che affronteranno; i sogni sarebbero quelli di vincere una tappa, magari al termine di una scalata prestigiosa, e di lottare per la classifica degli scalatori.

La squadra svolgerà in più occasioni un doppio calendario, come in occasione della Vuelta Algarve e del Trofeo Laigueglia. Tornando al discorso delle candidature, alla squadra non dispiacerebbe certo affrontare la campagna delle Ardenne dopo il debutto l'anno scorso alla Freccia del Brabante (con Duarte ottimo 4°) e all'Amstel Gold Race.

Andando più avanti nel tempo, l'ipotesi di partecipazione alla Vuelta a España non è peregrina, potendo rappresentare per gli organizzatori una carta di lusso per il mercato sudamericano e, dal punto di vista agonistico, per la perfetta adattabilità degli atleti al percorso iberico. Ora che l'ambientamento è stato effettuato, siamo pronti a vedere gli Escarabajos sin da subito nel vivo della corsa.

Alberto Vigonesi

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