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Étoile de Bessèges 2013: Bonjour Coquard! E corsa a Hivert - Intanto si gareggia anche a Maiorca | Cicloweb

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Étoile de Bessèges 2013: Bonjour Coquard! E corsa a Hivert - Intanto si gareggia anche a Maiorca

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La prima vittoria da professionista di Bryan Coquard all'Étoile de Bessèges © Europcar.comUn tempo - nemmeno troppo lontano - le corse francesi a cavallo tra fine gennaio e inizio febbraio rappresentavano l'apertura della stagione ciclistica professionistica; da quando in Australia, in Sudamerica, in Asia Minore si organizzano gare di un certo livello, il GP La Marseillaise (che da qualche anno non si chiama più GP Ouverture, il che è tutto dire) e l'Étoile de Bessèges hanno avuto un'importanza decurtata, ma ciò non vuol dire che non possano fornire interessanti spunti, soprattutto relativamente al movimento transalpino che proprio in queste due prove ha iniziato a scaldare i motori e "incrociare le ruote".

La Marsigliese, domenica scorsa, ha visto il successo di Justin Jules, che ha regolato in uno sprint di una trentina di uomini l'esperto Samuel Dumoulin e il giovane Thomas Damuseau. Al quarto posto un Anthony Roux già scalpitante, mentre si è messo in evidenza - con un attacco nel finale e con il quinto posto conclusivo - il belga Sander Armée. Jules, 26enne della Pomme Marseille, ha una storia familiare e personale molto travagliata alle spalle, ma è riuscito a tornare al ciclismo e nelle ultime due stagioni si è fatto vedere con profitto in gruppo, ottenendo discreti risultati soprattutto nelle corse del calendario francese (oltre a una vittoria di tappa al Tour of Hainan nel 2011). Mai però aveva ottenuto un successo della portata del GP La Marseillaise: una vittoria che può essere di buon auspicio per il prosieguo della stagione di Justin.

Archiviata l'apertura mediterranea, già da mercoledì (e fino ad oggi) si è disputata la classicissima breve gara a tappe dell'Étoile de Bessèges. Un'ottima occasione per vedere all'opera diversi validi giovanotti, a partire dal 24enne belga Michael Van Staeyen (della Topsport), che ha vinto la volata di Beaucaire (prima tappa) davanti al connazionale Frédérique Robert e al già citato Justin Jules. Al sesto posto in questa volata ha fatto capolino un certo Bryan Coquard, non ancora 21enne neoingaggio della Europcar. Lo citiamo non a caso, ma in quanto già ottimo protagonista in pista (sua la Coppa del Mondo 2012 nell'Omnium, suo l'argento olimpico nella specialità a Londra), grande rivale del nostro Elia Viviani nelle prove a eliminazione dell'Omnium stesso, e molto atteso già al suo esordio con la nuova maglia.

Il Coquard non ha deluso minimamente le aspettative, andando a vincere non una, ma ben due tappe all'Étoile: primo su Van Staeyen e Planckaert a Les Fumades (seconda frazione); primo su Robert e Dumoulin a Pont Saint Esprit (quarta frazione). La Europcar ha peraltro monopolizzato la fase centrale dell'Étoile, visto che anche nella terza tappa, a Bessèges, ha esultato con un altro dei suoi, Jérôme Cousin, bravo ad attaccare dalla distanza insieme ad altri coraggiosi e a battere nello sprint ristretto la coppia FDJ formata da Roux e Vichot (Fédrigo nell'occasione ha ottenuto un settimo posto). Davvero un bell'avvio di stagione per gli uomini di Bernaudeau, chiamati quest'anno a un salto di qualità, in ottica Tour de France: e non è affatto un caso che Pierre Rolland, il gioiello del team, si sia testato, subito in fuga, già nella prima tappa dell'Étoile (mentre Voeckler ha optato per una presenza tranquilla in gruppo).

Con Cousin in testa alla classifica (con 3" su Jonathan Hivert), il gruppo si è accinto a vivere oggi la giornata conclusiva della gara, attraverso due semitappe ad Alès. Quella del mattino si è risolta in una nuova volata, in cui Samuel Dumoulin è riuscito infine a mettere la sua ruota davanti a quelle di un Coquard quantomai sul pezzo e di Mathieu Drujon.

Nel pomeriggio la crono conclusiva constava di 10 km non certo da specialisti, vista la presenza di un muro nel finale: un chilometro di rampa con una seconda metà veramente tosta, lo scenario ideale per dare una forma compiuta alla classifica. La tappa è stata vinta da Anthony Roux, che, visto il grande impegno profuso in questa settimana, meritava un'affermazione. Il quasi 26enne della FDJ ha fatto meglio di 3" del compagno di squadra Roy, mentre al terzo posto si è accomodato uno specialista come Westra (a 23" dal vincitore), davanti a un'altra coppia FDJ (formata da Vichot e Fédrigo). Interessante il sesto posto del giovanissimo svedese Ludvigsson (ultima scoperta della Argos), quanto l'ottavo di uno dei due italiani in gara (l'altro era Davide Frattini della UnitedHealthCare), ovvero Domenico Pozzovivo, all'esordio in maglia AG2R.

Il lucano ha pagato 35" a Roux, e ha preceduto di 2" Jonathan Hivert. Perché lo citiamo, il corridore della Sojasun? Perché, da secondo in classifica, ha affibbiato 7" a Cousin che era primo, scavalcandolo al comando; e respingendo al contempo l'attacco di Roux, che nella generale si è fermato a 5" da lui (risalendo dal dodicesimo al terzo posto conclusivo, alle spalle appunto di Hivert e Cousin).

Il calendario francese proseguirà, quasi senza soluzione di continuità, col Giro del Mediterraneo, in programma da mercoledì 6 a domenica 10. Intanto è partita, proprio oggi, anche la stagione spagnola, con l'ormai tradizionale Challenge di Maiorca, i cui organizzatori, a dispetto di piccoli e grandi problemi economici, anche quest'anno riusciranno a proporre quattro giorni di gara alle Baleari. Si è iniziato dal Trofeo Palma, facile circuito di 11.6 km da ripetere 10 volte, e destinato a uno scontato arrivo in volata.

A dominare lo sprint di un'ottantina di atleti, il belga Kenny Dehaes (che ha firmato così l'ottava vittoria della Lotto in nemmeno un mese di gare), bravo a precedere Tyler Farrar, Ben Swift e un Alessandro Petacchi che, a 39 anni suonati, continua a dimostrare una certa voglia di far bene (un paio di piazzamenti li ha già collezionati al Tour de San Luis, una decina di giorni fa). L'altro centinaio di corridori in gara se l'è presa un po' più comoda, lasciandosi staccare dal primo gruppo; tra questi, Bradley Wiggins, all'esordio stagionale, ha concluso al 161esimo posto, senza alcun patema né problema. Chi qualche problema l'ha ricavato, dal Trofeo Palma, è lo sloveno dell'Euskaltel Robert Vrecer, caduto al terz'ultimo giro e ritiratosi con la clavicola destra fratturata.

A Palma di Maiorca si correrà fino a mercoledì, coi trofei Migjorn, Deià e Platja de Muro. La settimana ciclistica che inizia domani vivrà quindi tra Francia e Spagna, oltre che nel Qatar (il cui Tour finirà venerdì); manca, in questo panorama, una corsetta italiana: il GP di Donoratico, che si sarebbe dovuto disputare ieri, è stato annullato da tempo; identico destino tocca alla Challenge Calabria, che avrebbe dovuto animare il prossimo fine settimana, e che invece resterà soltanto un buco nero sul calendario 2013. In attesa del Trofeo Laigueglia (sabato 16 febbraio), abbiamo un paio di settimane per rimpiangere tempi più ricchi e gioiosi per il nostro sempre più derelitto ciclismo.

Marco Grassi

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