Il Portale del Ciclismo professionistico

.

Ladies Tour of Qatar 2013: Ma quante italiane ad inseguire Wild! - Corsa a Kirsten, cinque azzurre nelle prime dieci

Versione stampabile

Da sinistra Marta Tagliaferro, Giorgia Bronzini e Simona Frapporti circondano la maglia gialla Kirsten Wild nell'arrivo di Doha © 1t4i.comIl quarto giorno Kirsten Wild non si riposò, anzi, rincarò la dose ed andò a vincere la terza tappa su quattro disputate. Un vero e proprio dominio, quello dell'olandese dell'Argos-Shimano, che autografa per la terza volta in cinque edizioni il Ladies Tour of Qatar. Una corsa che possiamo benissimo definire sua, ma delle olandesi in generale, se è vero che solo oggi ne troviamo due davanti nella tappa (Wild che vince su Brand) mentre nel podio della generale la sola australiana Chloe Hosking si frappone tra Kirsten Wild ed Ellen Van Dijk, un'altra che il Qatar lo ama (infatti qui ci vinse nel 2011).

Partiamo proprio dalla Hosking: aveva forato ieri nell'ultimo chilometro e perso la leadership per soli 3". Oggi la sua Hitec Products-UCK s'è mostrata determinata a riprendere la maglia gialla sin dalle prime battute, mandando in avanscoperta Emilia Fahlin, Thea Thorsen, Elisa Longo Borghini e Tone Hatteland, a rotazione. Gli attacchi delle ragazze guidate in ammiraglia da Karl Lima non portavano però a nulla, se è vero che il primo sprint intermedio con abbuoni andava alla Wild, brava ad anticipare proprio la diretta rivale Chloe Hosking, mettendo così tra sé e l'australiana un altro secondo.

Subito dopo il TV l'azione che avrebbe caratterizzato buona parte della tappa odierna. Se ne vanno in dieci: Shelley Olds e Jasmine Glaesser (TIBCO-To The Top), Loren Rowney e Carmen McNellis Small (Specialized-Lululemon), Jessie MacLean (Orica-AIS), Tatiana Guderzo (Cipollini-Giordana-Galassia), Lucinda Brand (Rabo/Liv Giant), Silvia Valsecchi (Be Pink), Audrey Cordon (Francia) ed Elisa Longo Borghini (Hitec Products-UCK). Il gruppetto viaggia di comune accordo ed arriva a guadagnare sino a 1'20" sul plotone della maglia gialla, dove la Wiggle-Honda di Giorgia Bronzini e Rochelle Gilmore s'è messa in testa per chiudere il gap.

Meno di un minuto il vantaggio delle fuggitive al primo passaggio da Doha, 5 giri da completare, e 45" all'inizio della tornata successiva. L'Orica-AIS si mette a dare una mano alla Wiggle-Honda; fatto inspiegabile, vista la presenza di un'australiana nella fuga (MacLean) e la scarsa consistenza delle atlete di Shayne Bannan, almeno fino ad ora. Tant'è, la fuga viene annullata quando al traguardo mancano 14 km ed in testa si porta la Argos-Shimano della leader Kirsten Wild.

La squadra olandese vuole tenere il gruppo unito in vista dell'ultima volata qatariana ma non mancano i tentativi di fuga. Ai -8 km se ne va Loren Rowney, già in avanscoperta, ma presto il gruppo si riporta sull'australiana della Specialized-Lululemon. Ai -3 è il turno di Elisa Longo Borghini, che allunga di un bel po' ma deve cedere alla forza del plotone. Risponde al volo la sua compagna di club Emilia Fahlin, che parte in contropiede non appena viene ripresa l'ornavassese. Raggiunta anche la svedese, non resta che la volata.

Chloe Hosking tenta qualcosa che vagamente somiglia ad un anticipo; il traguardo è posto su una curva appena accennata e Chloe si lancia percorrendo più metri di tutte, senza stringere. La imita tutto il gruppo, con Kirsten Wild che vince facile davanti ad una Lucinda Brand conosciuta come passista scalatrice e che invece si rivela abile anche negli arrivi affollati.

Alle sua spalle è un tripudio tricolore, con la costante Marta Tagliaferro, involontariamente lanciata dalla Hosking, che chiude terza. Quarta Giorgia Bronzini, seguita dalla sempre volenterosa Simona Frapporti e dalla giovanissima Maria Giulia Confalonieri (siamo di fronte ad una classe '93). Alle spalle di Trixi Worrack, 7a, e Chloe Hosking, 8a, troviamo Barbara Guarischi, caduta ieri insieme alla Confalonieri eppure brava oggi ad entrare nella top ten, che viene chiusa dalla francese Pascale Jeuland. Degna di menzione la 15a piazza di Sara Grifi, la 17a di Arianna Fidanza (su cui torneremo), la 20a di Valentina Scandolara e la 21a di Elena Cecchini.

In classifica generale la Wild si afferma prepotentemente come emira del Qatar per la terza volta, davanti a Chloe Hosking (a 14") ed a Ellen Van Dijk (a 29"), che butta giù dal podio all'ultima occasione utile Gracie Elvin, oggi 18a e 4a nella generale. Trixi Worrack è 5a a 39", seguita dalle Orica Emma Johansson e Tiffany Cromwell, quindi Lisa Brennauer e, al 9° posto, Marta Tagliaferro, a 2'07", sempre incollata alla ruota della maglia gialla. Lauren Kitchen chiude la top ten appena davanti alla compagna di squadra Giorgia Bronzini mentre un'altra italiana che s'è messa in gran mostra, Simona Frapporti, è 15a.

Considerazioni sparse post Qatar. L'Emirato si conferma sportivamente una colonia olandese: su cinque edizioni della manifestazione femminile, quattro finiscono infatti nei Paesi Bassi (tre alla Wild, una alla Van Dijk). Non solo olandesi nella corsa del Qatar: pure le australiane, con un'Orica-AIS un po' troppo pasticciona ma con una Elvin che nelle prime due tappe ha fatto vedere cose molto buone e la Hosking, che perde la maglia gialla forse solo per una foratura (non possiamo sapere se non sarebbe stata sorpassata ugualmente dalla Wild). Specialized-Lululemon ed Orica-AIS si confermano comunque le squadre più organizzate, senza escludere una Hitec Products-UCK che può far male su ogni terreno.

Le italiane tornano in Europa, tutte o quasi, con dei sorrisi grossi così. Sicuramente Marta Tagliaferro, 9a nella generale e prima delle nostre; con una corsa attenta e sempre sulla ruota della Wild la veneta di Campiglia dei Berici ha chiuso oggi con un bel podio di tappa. Bene anche Giorgia Bronzini, che dopo due tappe in cui aveva perso il treno buono s'è rifatta con la terza piazza ieri e la quarta posizione oggi. La gamba evidentemente migliora.

Bravissima Simona Frapporti: pistard, gregaria, passista, sprinter. Di tutto un po' per la bresciana di Anfo che porta in alto i colori Be Pink, mettendosi spesso in evidenza e lottando con le più forti al mondo. Può fare ulteriori progressi e cercare una vittoria (o forse qualcuna di più) che male non fa. La aspettiamo per ulteriori verifiche dopo il suo bell'inizio. Valentina Scandolara aveva corso la prima tappa da leonessa e non era rimasta con le quattro di testa per un soffio. Nei giorni seguenti s'è un po' persa tra cadute e folate ma lo scatto solitario della prima frazione, quando la veronese ha raggiunto per un istante la testa della corsa, ci ha fatto rivedere la "Scando" che nel 2012 non avevamo quasi mai ammirato.

Che dire poi di quel corridore ormai fatto e finito che è Elisa Longo Borghini? In Qatar non avrebbe dovuto nemmeno correre, poi ha cambiato programma e s'è presentata alla prima corsa stagionale già in tiro: scatta, va in fuga, fa progressioni notevoli, aiuta la compagna Chloe Hosking a vincere la prima tappa, a tenere la maglia gialla, a provare a riprendersela quest'oggi. È proprio l'irresistibile Longo Borghini che avevamo lasciato a Valkengurg.

Discorso a parte merita Arianna Fidanza, unica Juniores in gara (è nata il 6 gennaio 1995). Figlia dell'ex professionista Giovanni, non ha comunque bisogno di presentazioni: convocata da Dino Salvoldi, dopo i primi giorni di comprensibile smarrimento (in classifica chiuderà 68a a oltre 33' dalla Wild, poco importa) ha invece mostrato di avere la stoffa della campioncina nell'ultimo atto, chiudendo al 17° posto e mettendosi alle spalle, per fare un nome, Gracie Elvin.

Tutta esperienza, per questa ragazzina terribile: «Per me è stata una grande soddisfazione ed emozione correre questa importante gara - ci ha confidato Arianna. È soprattutto una grande esperienza che penso mi servirà per il futuro e che mi ha fatto capire i miei limiti e dove posso migliorare. Delle Élite mi piacciono il modo di affrontare la corsa ed i ritmi, anche se sicuramente c'è da fare molta fatica. Però senza quella non si arriva da nessuna parte». Aspettiamo lei ed altre (per il Qatar Salvoldi aveva tenuto come riserva un'altra Juniores, Natasha Grillo) nelle prossime manifestazioni a cui prenderà parte l'Italia.

Da menzionare, infine, la presenza di una diretta della corsa by Al Jazeera, con copertura degli ultimi 30 km di gara (salvo nella 3a tappa, quando le ragazze sono andate un po' troppo forte, anticipando la regia...) e trattamento degno di una corsa maschile (in un mondo ideale sarebbe ordinaria amministrazione). Al di fuori dei Mondiali su strada, è questa un'eccezione del ciclismo femminile, e ciò spiace ancor di più quando si vede che una diretta realizzata bene rende il prodotto appetibile ed interessante, persino se si corre in mezzo al deserto.

Questo Qatar isolato dal Mondo e dal calendario (la prossima gara, la Vuelta a Costarica, si disputerà dal 21 al 24 febbraio...) ci insegna che la strada per raggiungere la parità con il mondo maschile, almeno a livello mediatico, è sì tortuosa ma non rappresenta poi quest'utopia. Certo, con questi chiari di luna non è sufficiente voler trasmettere una diretta per far crescere il movimento - non arriveremo a sostenere questo - però aiuterebbe, e non di poco. Staremo a vedere (in alternativa, senza immagini delle corse, prenderemo appunti).

Francesco Sulas

RSS Facebook Twitter Youtube

30/Jul/2017 - 20:30
ESCLUSIVO: le immagini del folle che ha tagliato la strada al gruppo facendo cadere decine di corridori al Giro d'Italia

24/May/2016 - 21:06
All'An Post Rás giornata di gloria per James Gullen nella tappa "di montagna": Fankhauser diventa leader

24/May/2016 - 17:07
Giro, nel giorno della nuova delusione di Vincenzo Nibali vince Alejandro Valverde davanti a Kruijswijk e Zakarin

23/May/2016 - 22:12
An Post Rás, nella seconda tappa vince il padrone di casa Eoin Morton

23/May/2016 - 16:00
Giornata di rinnovi: André Greipel e Marcel Sieberg alla Lotto Soudal fino al 2018, Geraint Thomas prolunga con la Sky

23/May/2016 - 13:11
Benjamin Prades vince l'ultima tappa del Tour de Flores ma non basta, la generale va a Daniel Whitehouse

23/May/2016 - 12:39
Brutte notizie per il ciclismo elvetico: l'IAM Cycling comunica che cesserà l'attività a fine stagione

23/May/2016 - 11:22
Conclusi i Campionati Panamericani: l'ultimo oro è dell'ecuadoriano Jonathan Caicedo

22/May/2016 - 23:59
Il Tour of California si conclude con una imperiosa volata di Mark Cavendish. Classifica finale a Julian Alaphilippe

22/May/2016 - 23:39
Il Tour of Bihor si chiude nel segno dell'Androni Giocattoli-Sidermec: tappa a Marco Benfatto, generale a Egan Bernal

22/May/2016 - 23:20
Women's Tour of California: gioie finali per Kirsten Wild e Megan Guarnier. Le altre corse: ok Bertizzolo e Lepistö

22/May/2016 - 22:44
Velothon Wales, Thomas Stewart supera Rasmus Guldhammer e Ian Bibby

22/May/2016 - 22:24
Dilettanti, ulteriori vittorie per Nicola Bagioli e Riccardo Minali alla Due Giorni Marchigiana

22/May/2016 - 22:22
Scatta l'An Post Ras: la prima tappa va all'olandese Taco Van der Hoorn grazie ad un colpo di mano