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Ladies Tour of Qatar 2013: Hosking ed Elvin, è festa australiana - Vince Chloe. Bene Tagliaferro, Frapporti e Scandolara | Cicloweb

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Ladies Tour of Qatar 2013: Hosking ed Elvin, è festa australiana - Vince Chloe. Bene Tagliaferro, Frapporti e Scandolara

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Chloe Hosking batte allo sprint Gracie Elvin nella prima tappa del Ladies Tour of Qatar © TwitterCerto che questa Chloe Hosking è un bel peperino! Sempre spiritosa, simpatica, alla mano, sa essere diretta quanto serve. Ricordiamo per esempio quando ai primi di gennaio 2012, dopo aver vinto il criterium d'apertura della Jayco Bay Series, a Geelong, apostrofò molto elegantemente Pat McQuaid, reo di non voler dare un salario minimo alle ragazze («Il movimento non si è sviluppato abbastanza», asserì in pratica Pat ai Mondiali di Copenhagen). Diretta, Chloe, quando c'è da discutere, diretta quando c'è da vincere.

Oggi la prima frazione del Tour of Qatar, la Museum of Islamic-Mesaieed, non era certo semplice. Naturalmente zero salite ma se è vero che il vento è il miglior fattore allenante, tale da ricostruire le condizioni di quando si pedala in salita, allora i 97 km odierni erano una piccola classica ardennese. Eppure la Hosking s'è fatta trovare pronta: chiamata in causa prima dai ventagli, è riuscita a restare nel gruppo di testa. Successivamente, a 8 km dal termine, ha allungato insieme a Lisa Brennauer, Liesbeth De Vocht e Gracie Elvin.

Il vantaggio sul primo gruppo inseguitore, all'inizio nell'ordine dei 12", è cresciuto via via e così queste quattro sono arrivate a giocarsi la prima vittoria della stagione femminile allo sprint, seppure ristretto. Hosking ha tenuto testa splendidamente ad una Gracie Elvin caricata dalla scia più che dal recente titolo nazionale australiano vinto mentre Lisa Brennauer ha chiuso al terzo posto, davanti alla De Vocht (e dire che la navigata atleta belga avrebbe dovuto smettere dopo i Mondiali!).

La partenza dal Museum of Islamic avviene alle 12.30 locali (da noi le 10.30) e nelle prime battute il gruppo è compatto. Per gli amanti delle statistiche, la prima caduta dell'anno solare 2013 vede coinvolte due Argos-Shimano (Charlotte Becker ed Amy Pieters), una TIBCO (Joanne Kiesanowski) ed una Wiggle-Honda (Anna-Bianca Schnitzmeier battezza così la divisa della nuovissima squadra in cui militano le nostre Beatrice Bartelloni e Giorgia Bronzini, oltre alla manager-ciclista Rochelle Gilmore).

Tutte ripartono senza problemi e si arriva al primo traguardo volante; secondi in palio molto importanti (3", 2" e 1", per la precisione), anche se alla lunga non dovrebbero essere decisivi. Lo sprint va a Kirsten Wild, olandese (quindi una che col vento sa pedalare eccome) che il Ladies Tour of Qatar l'ha già vinto nel 2009 e 2010, pur correndo da protagonista in ogni edizione a cui ha preso parte. La possente portacolori della Argos-Shimano precede Rochelle Gilmore e la nostra Marta Tagliaferro.

La gara si decide - strano ma vero! - grazie ad un ventaglio che attorno al km 58 di gara, duna più, duna meno, spacca in quattro il plotone. Dietro chi ha perso il treno fa reclamo inutilmente, davanti restano una ventina di atlete: le più numerose sono le Specialized- Lululemon (Brennauer, Van Dijk, Worrack, Colclough), quindi tre Orica-AIS (Elvin, Johansson e Cromwell), poi si procede a coppie. Gilmore e Kitchen per la Wiggle-Honda (Bronzini e Bartelloni chiuderanno a 1'55"), Kiesanowski e Olds per la TIBCO-To The Top, Wild e Pieters per la Argos, Tagliaferro e Scandolara per la Cipollini-Giordana-Galassia, Hosking guidata dalla nostra Longo Borghini per l'Hitec Products-UCK. Ne restano tre, isolate: Frapporti (Be Pink), Pohl (Selezione Germania) e De Vocht (Rabo/Liv Giant).

Ancora uno sprint, che vede Emma Johansson vincere su Chloe Hosking e Tiffany Cromwell, e poi il finale. Le nostre pedalano bene, da una Longo Borghini che in Qatar non ci doveva nemmeno venire e che pare già in forma per i grandi appuntamenti alla Tagliaferro, pedalata rotonda da pistard che fa il paio con quella di Simona Frapporti, anch'essa più che frequentatrice di velodromi. C'è poi una Valentina Scandolara che ha corso un po' nei cross durante le scorse settimane e con la cura Pegoraro sembra un altro corridore rispetto a quello non ammirato nel 2012.

Così, quando ai -8 km parte Trixi Worrack, contrattacca la Campionessa d'Australia Gracie Elvin. Si accodano immediatamente anche Liesbeth De Vocht e Chloe Hosking, il vantaggio sul gruppo è di 10", non di più. È allora che da quel miscuglio di maglie esce uno scricciolo giallofluo, pedalata sciolta, spinto più che dalla forza dalla grinta: inequivocabile, è Valentina Scandolara. La "Scando" si riporta in quattro pedalate sulle battistrada e per qualche chilometro sogna anche di vincere, probabilmente. Le altre quattro vanno però troppo forte e forse Valentina ha bruciato tante energie per rientrare, fatto sta che la veronese di Tregnago è costretta a staccarsi ed a rimandare a domani i sogni di gloria.

Chi non rimanda un bel niente è invece Gracie Elvin, determinatissima ad arrivare con il gruppetto formatosi, anche con un vantaggio minimo. Invece il vantaggio, da una manciata di secondi, negli ultimi chilometri sale a 40". La volata ristretta vede Chloe Hosking partire e chiudere verso la sua destra, con la connazionale Gracie Elvin che prova a trovare un pertugio dove infilarsi ma alla fine è costretta a cedere. La Brennauer fa la volata al centro e, senza scie, chiude comunque terza a pochi centimetri dalla vincitrice. Ai piedi del podio di giornata Liesbeth De Vocht, del quartetto la più lenta in volata, si sapeva in partenza.

Alle spalle di queste quattro, mentre la Hosking festeggia la prima vittoria della Hitec Products-UCK alla prima uscita, arrivano ottimi segnali per i colori di casa nostra: a regolare il gruppo è infatti Marta Tagliaferro, che precede nientemeno che Kirsten Wild ed una Simona Frapporti che ha in canna una stagione in cui spera di ottenere più vittorie e meno piazzamenti rispetto al 2012. Olds, Johansson (ottimo esordio della svedese con l'Orica-AIS) e VanDijk chiudono la top ten, ma appena fuori dalle dieci, 11a, c'è Valentina Scandolara, che mette la sua ruota davanti a Gilmore e Worrack. Elisa Longo Borghini, che negli arrivi in volata non è ancora un drago, chiude con un comunque ottimo 15° posto che fa ben sperare per il resto del Tour e per la stagione. 

Il secondo gruppo chiude a 1'55" regolato dalla classe '93 della Rabo/Liv Giant Thalita De Jong. Al suo interno molte le italiane rimaste sorprese dal ventaglio decisivo: da Bronzini e Bartelloni a Cecchini e Guderzo, senza dimenticare Donato, Guarischi, Grifi, Carretta, Cantele, Zorzi e Confalonieri.

In classifica generale Karl Lima può gongolare ammirando la maglia gialla di Chloe Hosking, una che spesso inizia la stagione a mille (l'anno scorso, già competitiva in Qatar, vinse il Drentse 8 per poi spegnersi verso fine stagione). La piccola australiana comanda sulla connazionale Elvin, a 6", e sulla tedesca Brennauer, a 8". De Vocht è a 12" mentre Wild e Johansson hanno un ritardo di 19". Gilmore è 7a a 20" seguita da un'impressionante Marta Tagliaferro, a 21" insieme alla Cromwell. La top ten è chiusa da Simona Frapporti, che ha un distacco di 22" dalla Hosking (Scandolara è 13a e Longo Borghini 16a sempre a 22").

Domani seconda frazione, la Camel Race Track-Al Khor Corniche: un chilometro in meno rispetto ad oggi (saranno infatti 96) ma sicuramente non meno emozioni, con le forze in campo ammirate in quest'esordio della stagione femminile e con ventagli, attacchi e contrattacchi a rendere incerte le sorti della gara. Attenzione alle nostre, con Tagliaferro, Frapporti e Scandolara che hanno mostrato una condizione già buonissima. Anche se c'è da dire che le varie Hosking, Wild, Johansson e Gilmore non stanno poi malaccio.

Francesco Sulas

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