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World Tour 2013: Garmin, più giovani per non perdersi - Preso Nuyens, Farrar da rilanciare e Talansky per il futuro

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Nel 2012 la vittoria più importante della Garmin è giunta al Giro d'Italia. Sapranno ripetersi gli uomini di Vaughters? © BettiniphotoLà dove molto è cominciato, molto si è avverato: nel 2008 la squadra statunitense, allora chiamata Slipstream-Chipotle, prese il via al Giro, invitata a sorpresa dal patron Zomegnan. Iniziò subito col botto vincendo la cronosquadre di Palermo e continuando negli anni successivi a far bene alla corsa rosa. Nel 2012, la sorpresa: maglia rosa finale per Ryder Hesjedal, partecipante anche alla vittoria di quattro anni prima. La stagione è stata positiva, pur non ripetendo sia la Campagna del Nord che il Tour 2011. Oltre al canadese, da segnalare positivamente le stagioni di Talansky e Martin, mai vincente ma spesso protagonista; a dir poco deludenti, invece, le prestazioni di Farrar e Haussler.

Cinque nuovi arrivi integrano la rosa: non si può che partire da Nick Nuyens, vincitore della Ronde 2011, appannato nella stagione appena conclusa alla Saxo Bank. Rohan Dennis proviene dal team australiano Jayco-AIS in cui ha mostrato più volte la sua poliedricità, sapendosi destreggiare in molti terreni di gara. Lachlan Morton e Steele Von Hoff arrivano dal team di sviluppo che, a causa del ritiro dello sponsor, cesserà di esistere; i due australiani hanno già assaggiato la vita del team nella seconda parte di stagione nella quale hanno militato come stagisti. Ultimo ingaggio, anche a livello temporale, è quello di Caleb Fairly dalla Champion System.

Dopo la squalifica di inizio stagione, il danese Rasmussen non fa più parte, almeno per ora, del team. Oltre a lui, hanno cambiato squadra Sep Vanmarcke trasferitosi alla Blanco, Heinrich Haussler che sposa il nuovo progetto dell'IAM Cycling, Murilo Fischer che passa alla FDJ-Bigmat, Christophe Le Mével che torna in patria con la Cofidis e Thomas Peterson che approda all'Argos Shimano.

In particolare, le partenze dei primi due indeboliscono la squadra nelle Classiche del Nord, potendo comunque contare su di un'ampia scelta di uomini adatti a questo tipo di percorsi.

Esperti per tappe e gare in linea
Nick Nuyens e Johan Vansummeren furono, contro le aspettative, i trionfatori di Ronde e Roubaix 2011; nel 2012 Nuyens si è rotto l'anca destra alla Paris-Nice, dovendo saltare tutta la primavera, mentre Vansummeren non ha ripetuto la stessa settimana santa, anche per la maggior concorrenza. Nel 2013 si spartiranno il ruolo di capitani al Nord, affiancati da molti gregari abituati alle pietre. Fabian Wegmann ha vinto per la terza volta la maglia di campione nazionale, ma la stagione dell'ex Gerolsteiner è stata incolore, non lasciando troppe tracce di sé; nel 2013 avrà sempre le Ardenne nel mirino, cercando un piazzamento a ridosso del podio. Thomas Dekker, dopo la squalifica, è un corridore diverso dalla giovanissima speranza degli anni Rabobank (anche per questo, forse, si era posto l'obiettivo di perdere 4 kg in nella pausa invernale); il suo 2013 è già definito a grandi linee, con la presenza a Tirreno, Classiche delle Ardenne e Giro come principali corse.

Giovani per tappe e gare in linea
Daniel Martin ha avuto un discreto 2012, tuttavia inferiore all'anno precedente, raccogliendo solo piazzamenti ai margini del podio, ad eccezione di un 2° posto alla Japan Cup; nel 2013 dovrà certamente dare qualche segnale di sviluppo, puntando ad Ardenne e, perché no, al Mondiale adatto alle sue caratteristiche, magari abbandonando le velleità di classifica nelle grandi corse a tappe. Alex Howes si è fatto notare alla Freccia del Brabante, raccogliendo un buon 6° posto, e all'Amstel come fuggitivo da lontano, arrivando assieme a Bardet a percorrere buona parte della corsa in avanscoperta; in teoria dovrebbe affrontare lo stesso programma del 2012, magari partecipando al primo grande giro della carriera. Nathan Haas, passato pro sulla scia di un super Ottobre 2011 (vittoria all'Herald Sun Tour e Japan Cup da under), non ha dimostrato il suo valore nell'anno appena concluso; nel 2013 dovrà già dare qualche segnale. Rohan Dennis, talento purissimo, è un protagonista annunciato del movimento australiano; sta a lui confermare le ottime referenze già da subito, magari al Tour Down Under, che l'anno scorso terminò in 5° posizione finale, a soli 14" dal vincitore Gerrans.

Corridori da GT
Ryder Hesjedal è stato meritatamente il vincitore del Giro 2012, facendo la storia del ciclismo canadese; sfortunato al Tour nella caduta generale di Metz, ha poi ripreso la condizione nel finale di stagione, facendosi vedere nel trittico lombardo-piemontese settembrino. Il suo 2013 lo vedrà ai nastri di partenza del Giro col dorsale numero 1, a provare a difendere l'ambito trofeo, sapendo di non poter più contare sull'effetto sorpresa. Andrew Talansky si è rivelato al Tour de Romandie, giungendo alle spalle di Wiggins; la stagione, proseguita con la vittoria al Tour de l'Ain, l'ha visto ottenere un ottimo 7° posto alla Vuelta, sua prima corsa di tre settimane. Il 2013 sarà l'anno della conferma, cercando di imitare la crescita del coetaneo e connazionale Van Garderen. Peter Stetina, scalatore puro, ha lavorato al Giro in appoggio del capitano, risultando prezioso in molti frangenti; sinora ha dovuto aiutare la squadra, ma siamo convinti che Vaughters gli concederà maggiori possibilità di far classifica, dato che l'età avanza per molti in squadra.

Esperti gregari
Tom Danielson festeggerà a Marzo 35 anni, fattore che, insieme ad altri, lo porta a diventare una spalla verso compagni più giovani, relegando le soddisfazioni personali in una posizione defilata. Stesso discorso vale per Christian Vande Velde, con l'aggravante del ritorno alle corse a fine Marzo, per via della confessione seguita al caso Armstrong. Andreas Klier ha passato da molto l'età d'oro e si è totalmente dedicato ai capitani nelle corse del Nord. Discorso simile per Martijn Maaskant, capace di essere ai piedi dei podi di Meerbeke e Roubaix rispettivamente nel 2009 e nel 2008, ma che da allora ha visto calare le proprie prestazioni. Jack Bauer è un buon gregario capace di difendersi sulle salitelle e abile a spendersi nei tratti in pianura; la nuova stagione lo vedrà all'opera sin da subito al Tour Down Under.

Giovani gregari
Jacon Rathe non ha impressionato nel suo primo anno fra i grandi, non mantenendo le attese che si portava da under; il suo compito sarà di lavorare sodo per gli altri. Analogo destino attende i neoarrivati Caleb Fairly, Lachlan Morton e Steele Von Hoff.

Esperti da volata
Tyler Farrar, non è più un grande velocista, avendo perso lo spunto vincente che lo caratterizzava qualche stagione fa; specializzarsi alla Hushovd o prima ancora alla O'Grady, nelle classiche del Nord, potrebbe essere un'idea, magari aumentando la massa muscolare perché ormai negli sprint di gruppo difficilmente potrà ancora competere con fenomeni quali Cavendish, Greipel e compagnia. Robert Hunter ha già da un po' le polveri bagnate negli sprint, anche per il maggior aiuto verso i compagni di squadra. Koldo Fernández ha delle possibilità solo in corse secondarie per la squadra, non riuscendo comunque a vincere nulla dal 2010.

Giovani da volata
Se per i vecchi sprinter la situazione non è buona, nel settore dei giovani le prospettive sono migliori, merito dei fratelli Michel e Raymond Kreder. Il primo, vittorioso in due tappe al passato Tour du Méditerranéen, dimostra anche buoni doti di resistenza sugli strappetti brevi. Il secondo, che è più giovane di due anni, è più velocista puro, capace magari di interessarsi alle pietre piuttosto che alle cotes. Nel 2013 dovranno dare prova del talento che hanno, anche per sconfiggere nella sfida in famiglia, seppur a distanza, il cugino Wesley, neopro alla Vacansoleil.

Cronoman
David Millar ha vinto ottimamente la tappa del Tour di Annonay-Davizieux, rivincendo alla Boucle dopo nove anni dall'ultimo trionfo; gli anni passano per tutti (36 anni oggi, auguri!) e le occasioni da sfruttare sono sempre meno. Nelle crono può ancora dire la sua. Ramunas Navardauskas è un ottimo cronoman e gregario che può crescere molto sia per le caratteristiche fisiche che per questioni anagrafiche; riserverà un pensiero anche per le prove fiamminghe in cui si è distinto da dilettante. Sébastien Rosseler è stato ingaggiato per contribuire ai successi nelle cronometro a squadre e nelle gare del Nord; l'obiettivo per il 2012 è stato centrato, sperando di poter contribuire ai successi venturi della squadra cercando, perché no, di togliersi qualche sfizio personale. Ultimo nell'ordine alfabetico è David Zabriskie, capace nel 2012 di vincere tre prove contro il tempo; ovviamente le crono saranno le gare che predilige ad occupare buona parte del suo orizzonte futuro.

Alberto Vigonesi

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