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World Tour 2013: Grande squadra per il nuovo Nibali - Astana con rinforzi e tanta Italia

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La maglia rosa sarà l'obiettivo di Nibali e dell'Astana nel 2013 © Cyclingweekly.co.ukIl bilancio della stagione appena conclusa non può che partire dalla settimana delle Ardenne: vittoria di carattere per il nostro Enrico Gasparotto all'Amstel Gold Race e trionfo in solitaria del kazako Maxim Iglinskiy nella Liège-Bastogne-Liège. Tralasciando questa doppietta, Tuttavia il bilancio della squadra con sede in Lussemburgo non può definirsi positivo. Le vittorie totali sono state solamente tredici di cui, va detto, ben nove nel World Tour ottenute da ben dieci differenti ciclisti, con i soli Brajkovic, Gruzdev e Kessiakoff a quota due.

La rosa del 2013 è molto diversa da quella 2012 con ben nove innesti. Non si può che partire, ovviamente, da Vincenzo Nibali: il messinese, al centro delle vicende del ciclomercato già da Febbraio scorso, cambia squadra dopo sei stagioni passate alla Liquigas. Il processo di crescita del messinese è terminato e lo ha reso di fatto, stando ai risultati di quest'anno, l'unico corridore del panorama mondiale capace di essere al top sia nei grandi giri che nelle classiche più importanti. Ora Vincenzo è chiamato ad essere anche un uomo squadra all'interno del sodalizio kazako e dovrà ripagare sin da subito il lauto ingaggio che percepirà. Assieme a lui, oltre al fido massaggiatore Michele Pallini, sbarcano provenienti dal team italiano anche Valerio Agnoli e Alessandro Vanotti: il laziale sarà come sempre dedito ad accompagnare il capitano in salita fin dove il fiato lo sorreggerà mentre il bergamasco continuerà ad essere la fedele ombra del messinese. Il quarto italiano che arriva all'Astana è Andrea Guardini, forte della magnifica volata di Vedelago e di altre nove vittorie stagionali, conquistate fra Malesia e Cina. Jakob Fuglsang arriva in squadra dopo un'annata difficile alla RadioShack dove, anche a causa del suo contratto in scadenza, non ha potuto cimentarsi nei terreni a lui adatti: l'anno che verrà sarà di certo per capire veramente quali siano le sue potenzialità. Arman Kamyshev, Alexey Lutsenko e Ruslan Tleubayev sono tre giovani kazaki promossi dal team Continental che potranno dare sin da subito mostrare le loro qualità. Kamyshev, classe 1991, ha vinto cinque gare quest'anno fra cui la tappa di Arvier al Giro della Valle d'Aosta ed è stato molto prezioso al Mondiale di categoria a Valkenburg per il trionfo del proprio compagno Lutsenko: il ventenne si è imposto in un bellissimo sprint sopravanzando corridori più esperti di lui ed ha vinto anch'esso una tappa in Valle d'Aosta e una al Tour de l'Avenir. Tleubayev passa pro molto tardi, a quasi 26 primavere, e quest'anno ha vinto tre corse come la Corsa della Pace a Rimini e la tappa del Giro a Sora. Chiude la corposa campagna acquisti lo statunitense del 1990 Evan Huffman che ha vinto una cronometro di 26 km al Tour of the Gila giungendo davanti a Rory Sutherland.

Saranno otto invece i partenti e non si può che partire da chi ha di fatto portato alla creazione della squadra: ebbene sì, Alexander Vinokourov ha detto basta dopo la vittoria più sentita della carriera, in un sabato di fine Luglio londinese insolitamente soleggiato e si dedicherà al nuovo ruolo di team manager. Insieme a lui appende la bici al chiodo Dmitry Fofonov mentre Francesco Masciarelli ha dovuto fare la stessa scelta nel corso della stagione. Roman Kreuziger lascia la squadra dopo un biennio in cui i soliti acuti sono seguiti dai soliti cali; cercherà fortuna alla Saxo Bank, stessa destinazione del veterano russo Evgeni Petrov. Robert Kiserlovski ha praticamente chiuso la stagione dopo la caduta nella 14esima tappa del Tour, quella dei chiodi disseminati sul percorso; andrà alla Radioshack dove avrà i gradi di capitano al Giro 2013. Chiudono le uscite Valentin Iglinsky che passa all'Ag2R lasciando il più talentuoso fratello, Yevgeniy Nepomnyachshiy che torna al team Continental (per la gioia dei telecronisti di mezzo mondo) così come Sergey Renev.

Esperti per tappe e gare in linea
Enrico Gasparotto vede chiudere l'anno con una vittoria prestigiosa, l'Amstel Gold Race sul Cauberg che sarebbe stato teatro, qualche mese più tardi, di un Mondiale adatto alle sue caratteristiche. Dopo l'ottimo terzo posto a Liegi la stagione era orientata alla convocazione in azzurro sennonché, nelle anguste strade di Pamplona, il sacilese è caduto provocandosi la frattura della clavicola che gli ha fatto chiudere anzitempo la stagione. Nel 2013 le Ardenne saranno ancora terreno di caccia per poi concentrarsi per la sua prima Boucle in carriera. Maxim Iglinskiy ha vinto inaspettatamente ma con merito la Doyenne 2012, due anni dopo il bis del maestro Vino; le speranze kazake dal 2013 saranno tutte sulle sue spalle e formerà, assieme a Gasparotto e Nibali, un fortissimo trio che permetterà a Beppe Martinelli interessanti tattiche di gara. Francesco Gavazzi ha chiuso il 2012 con una vittoria sotto la Grande Muraglia, che aha contribuito al secondo posto nella generale del Tour of Beijing; per il 2013 le ambizioni sono similari, con la ricerca di vittorie di tappa unite all'aiuto per i leaders designati.

Giovani per tappe e gare in linea
L'estone Tanel Kangert è stato il vincitore di una bella tappa al Tour de Suisse e si è fatto vedere in varie occasioni; tuttavia, con l'arrivo di due capitani per le corse a tappe, sarà costretto a concentrarsi maggiormente sul lavoro di squadra come fatto al Giro 2012 per Kreuziger. Simone Ponzi ha deluso in questa stagione e, ora che gli spazi sono più affollati, le occasioni individuali diminuiranno. Stesso discorso riguarda Egor Silin il quale, accompagnato da una buona fama nelle categorie giovanili, ha trovato molte difficoltà fra i prof e, anche lui, dovrà sacrificarsi spesso e volentieri. Alexey Lutsenko è un talento veramente interessante: classe 1992, è stato capace di vincere sia in tappe mosse in sprint di gruppo fra i giovani. Potenzialmente diventerà l'uomo immagine della squadra per molti anni e già da ora avrà le sue chanches da giocare, sperando che il suo necessario processo di crescita venga correttamente rispettato. Anche Arman Kamyshev ha ottenuto ottimi risultati fra gli under 23 e il futuro è dalla sua, anche se, almeno all'inizio, gli spazi saranno pochi.

Corridori da Gt
Vincenzo Nibali, come già spiegato, ha concluso il processo di maturazione nel 2012 e già dall'anno venturo verrà trattato dagli avversari come potenziale vincitore in tutte le gare a cui parteciperà, siano esse classiche o grandi giri. Il suo obiettivo dichiarato è quello di vincere il Giro 2013 per affermarsi finalmente nella corsa che più ama. Sarà affiancato nella lunga marcia da un gregario d'eccezione, vale a dire Janez Brajkovic: lo sloveno, che è riuscito a finire per la prima volta in una top 10 di una grande giro col nono posto al Tour, ha altresì dimostrato di non poter puntare a molto di più per il futuro, basti dire che in Francia ha accusato un ritardo di 10' dallo "Squalo dello Stretto". Il nuovo capitano al Tour sarà il danese Jakob Fuglsang che potrà finalmente partire da leader e, personalmente, sono curioso di vedere quali siano le sue reali capacità che, sinora, ha mostrato molto parzialmente. Magari è un po' prematuro, ma il destino di Fabio Aru è quello di lottare per qualcosa di importante già fra pochi anni, quindi la posizione in questa categoria può starci tranquillamente: nel 2013 dovrebbe partecipare alla sua prima grande corsa a tappe per fare esperienza e potrà concentrarsi nelle brevi corse a tappe per mostrare tutto il talento che ha a disposizione. 

Esperti gregari
Valerio Agnoli e Alessandro Vanotti accompagnano Nibali nella sua nuova avventura e raggiungeranno l'avolano Paolo Tiralongo che, all'età di trentacinque anni, ha scoperto di avere un buono spunto veloce prima al Tour de Romandie e poi al Giro, dove ha finalizzato splendidamente a Rocca di Cambio. Il suo 2013 sarà di lavoro per Nibali, partecipando ad un vero e proprio squadrone con un unico obiettivo: portare la Maglia Rosa a Brescia. Assan Bazayev, Andrey Kashechkin e Dimitry Muravyev dovranno darsi da fare per gli altri ed avranno poche giornate libere e saranno punti di riferimento per i giovani neopro kazaki.

Giovani gregari
Kevin Seeldrayers, dopo la maglia bianca del Giro 2009, si è letteralmente perso ed ha cambiato la sua carriera diventando un gregario al servizio dei capitani, un vero peccato. Andrei Zeits dovrebbe essere un altro tassello nella squadra per Nibali mentre Roman Tleubayev proverà a mettersi in mostra nelle poche gare in cui potrà.

Esperti da volata
Borut Bozic è un velocista atipico: le sue qualità negli sprint di gruppo stanno diminuendo mentre la sua tenuta nelle prove mosse è aumentata. Difficilmente riuscirà a vincere volate di gruppo mentre potrà lottare per piazzamenti discreti. Il futuro delle volate del team è, oramai, orientato verso qualcun'altro e il suo ruolo potrà essere quello di apripista per le giovani leve.

Giovani da volata
Andrea Guardini abbandona la squadra di Scinto in cui è stato fatto crescere con estrema cura. Dopo la vittoria al Giro, che tanto ha fatto arrabbiare Cavendish, la sua notorietà è aumentata di livello e, con il passaggio in una squadra World Tour, potrà affrontare un calendario di alto livello. In quest'ottica è molto probabile la sua prima partecipazione al Tour de France dove sarà costretto, volente o meno, a correre ogni tappa sul filo di lana. L'altro giovane velocista è il milanese Jacopo Guarnieri che, nel 2012, ha corso un'interessante Campagna del Nord, facendosi vedere soprattutto alla Roubaix; chissà che queste gare non possano diventare il suo principale obiettivo futuro.

Cronoman
Fredrik Kessiakoff non è un semplice cronoman: in questo 2012, infatti, le sue fughe sulle vette del Tour de France lo hanno fatto conoscere al grande pubblico e il secondo posto al Giro dell'Emilia e il terzo alla Milano-Torino lo hanno indicato come elemento a tutto tondo. Tuttavia lo svedese non si dimentica della specialità che predilige e lo ha dimostrato vincendo una crono al Tour de Suisse, una alla Vuelta e sfiorando il podio al Mondiale di specialità perso per sei secondi. Andriy Grivko si sta specializzando sempre più sugli attacchi da lontano e sul lavoro di squadra e, anche per questi motivi, le sua abilità contro il tempo sono diminuite. Chiudono la rosa Aleksandr Dyachenko, Dmitriy Gruzdev e il neoprofessionista statunitense Evan Huffman: tutti e tre sono abili nell'esercizio individuale ma il loro scopo nella squadra è quello di faticare per i capitani nelle prove in linea.

Alberto Vigonesi

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