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World Tour 2013: BMC, il momento di finalizzare - Squadra simile al 2012 in attesa dei risultati

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Philippe Gilbert correrà il 2013 con la maglia iridata © BettiniphotoNon si può dire che la stagione 2012 per lo squadrone rossonero sia stata indimenticabile. Le 18 vittorie racimolate da marzo a ottobre sono un risultato modesto per un team con un tale budget; ogni successo è costato più o meno un milione di euro. Il trionfo di Philippe Gilbert a Valkenburg consegna al roster di Ochowicz il quarto campione del mondo su strada, andando ad ingrossare le fila di iridati nel team composta, oltre che da Ballan, Evans e Hushovd, anche dagli ex pistard Cummings e Phinney.

La squadra statunitense vede un limitato ricambio, con quattro partenti e altrettanti sostituti. Partendo da questi ultimi, due di loro provengono dalla Liquigas: stiamo parlando di Dominik Nerz e di Daniel Oss. Per il giovane scalatore tedesco, reduce dalla sua prima Boucle corsa in appoggio di Nibali, e per il nostro trentino le prospettive saranno simili: Nerz dovrà lavorare sodo per i capitani Evans e Van Garderen, magari ritagliandosi il proprio spazio nelle altre corse mentre Oss ingrosserà le file dello squadrone per il Nord. Gli altri due nuovi innesti sono il giovane campione danese Sebastian Lander, proveniente dal team Glud & Marstrand-LRØ, ed il neopro del Michigan Larry Warbasse, formatosi nel team development. Per loro l'obiettivo è farsi le ossa nel ciclismo che conta, magari togliendosi qualche soddisfazione personale.

Per quanto riguarda i partenti, è impossibile non iniziare da George Hincapie. Big George in questo 2012 ha stabilito due record: ha concluso per 17 volte sia la Ronde van Vlaanderen che il Tour de France. Rimanendo concentrati alle vicende prettamente agonistiche, l'esperienza ed il carisma del pupillo di Fred Mengoni mancheranno alla squadra. Mauro Santamrborgio lascia dopo un triennio la squadra proprio nel suo anno migliore con Lelangue & co, reduce dal quarto posto al Lombardia e dal sesto a San Sebastián. Johann Tschopp raggiunge molti connazionali nel neonato team svizzero IAM Cycling, invogliato anche dalle maggiori responsabilità che potrà avere. Timothy Roe, infine, fa a cambio con Warbasse andando al team di sviluppo dopo due annate deludenti tra i grandi.

Esperti per tappe e gare in linea
La stagione di Philippe Gilbert è a due facce: estremamente deludente fino a fine luglio, con un solo podio ottenuto alla Flèche Wallonne, per poi crescere alla Vuelta con le due tappe vinte, rivelatrici della condizione poi manifestata ai Mondiale. Il programma per il 2013 dovrebbe partire dall'Australia per poi arrivare al top alle amate classiche da correre con i colori dell'iride. A Sanremo e Fiandre i galloni del comando potranno essere vantati, seppur in posizione subordinata al vallone, anche da Alessandro Ballan e Thor Hushovd: il trevigiano ha avuto nelle classiche un rendimento costante, arrivando nei primi 10 in tutte le gare in linea disputate a marzo e aprile, Gand esclusa. Per il norvegese il 2012 è stato l'anno peggiore della carriera, segnato dall'infiammazione virale che l'ha debilitato per tutta la stagione. Si spartiranno la leadership nella corsa che più amano, la Roubaix, sperando di poter finalmente alzare le braccia nel velodromo André Pétrieux. Greg Van Avermaet è, ancora una volta, chiamato ad un difficile compito: quello di farsi bastare le volte in cui sarà leader della squadra, correndo a supporto nelle classiche monumento. Che sia l'anno buono per il definitivo salto di qualità? Stephen Cummings, quest'anno a segno in un paio di occasioni (tra cui in una tappa alla Vuelta), e il campione nazionale elvetico Martin Kohler (che tra le altre cose ha indossato per alcuni giorni la maglia verde di migliore scalatore al Giro dello scorso anno, e che pare in crescita), completano il comparto.

Giovani per tappe e gare in linea
Taylor Phinney è bravo, simpatico, intelligente e terribilmente forte, il 2012 lo dimostra. In quasi tutte le altre squadre, uno così sarebbe leader nella Campagna del Nord mentre qui dovrà "accontentarsi" delle occasioni che certamente capiteranno, oltre alle sue cronometro. Daniel Oss ha cambiato squadra passando dalla casalinga Liquigas alla formazione di matrice californiana. L'amante del rock forma, in prospettiva, un'ottima coppia con il vicecampione del mondo a cronometro ma, anche per lui, le prospettive a breve termine si indirizzano verso il lavoro di squadra in attesa di capire, a 26 anni, quale potrà essere la sua vera dimensione.

Corridori da Gt
Cadel Evans viene da un 2012 deludente in cui non è riuscito minimamente a difendere il trionfo al Tour. Il prossimo 14 febbraio l'australiano festeggerà le 36 primavere, età decisamente elevata per lottare per la vittoria di un Grande Giro (solo Firmin Lambot vi riuscì nel Tour del 1922). L'ex biker, non solo per questo motivo, partirà alla pari con Tejay Van Garderen, di undici anni più giovane, che è maturato esponenzialmente nella stagione appena conclusa. Il percorso della Boucle 2013, però, si preannuncia più movimentato, con le salite a decidere la corsa; in questo caso, la maglia bianca uscente dovrebbe continuare il suo percorso di crescita nelle grandi montagne per diventare, dal 2014, il capitano unico della BMC.

Esperti gregari
Lo squadrone statunitense vanta una lunga serie di corridori inquadrabili in questa categoria. Il ruolo di "capitano della corsa" lasciato libero da Hincapie dovrebbe passare sulle possenti spalle di Marcus Burghardt che ha ormai abbandonato le velleità individuali per concentrarsi totalmente al lavoro per i leader. Mathias Frank, Michael Schär e Danilo Wyss sono tutti svizzeri e dovranno aiutare la squadra ad ottenere i successi che si aspetta Andy Rihs, loro capo e connazionale. Frank, che nelle gare a tappe non dispiace, potrebbe avere qualche giornata libera in obiettivi secondari per la squadra. Amaël Moinard, Steve Morabito e Ivan Santaromita saranno delegati a supportare i leader nelle tappe di montagna, con licenza di cercare la gloria personale in qualche traguardo parziale nelle corse a tappe.

Giovani gregari
Dominik Nerz aiuterà i big nelle salite e nelle classiche, così come il neopro Larry Warbasse, provando ad avere delle giornate di gloria per farsi conoscere. I belgi Yannick Eijssen e Klaas Lodewyck fanno parte delle tante giovani leve (più di un terzo degli atleti ha meno di 26 anni) e le speranze personali sono ridotte, per il momento, ad azioni da lontano.

Giovani da volata
In casa BMC, la categoria "esperti da volata" è assente. Le ruote veloci sono giovani e rispondono ai nomi di Adam Blythe e Sebastian Lander. Il britannico, vincitore in agosto della prima tappa della Paris-Corrèze e in ottobre del Mémorial Frank Vandenbroucke, sta maturando lentamente in rapporto alle qualità mostrate al primo anno da prof con la Omega Pharma-Lotto. Il neoacquisto danese viene dal sorprendente trionfo nel campionato nazionale, ottenuto battendo il campione in carica Nicki Sørensen. Per entrambi le occasioni si concentreranno nelle gare dell'Europe Tour in cui dovranno comunque dare il massimo negli agguerriti sprint continentali.

Cronoman
Per Marco Pinotti il 2013 sarà probabilmente l'ultimo anno nel gruppo. Nei suoi piani ci sono, come raccontato all'Eco di Bergamo, la partecipazione al Tour e il podio nel mondiale casalingo nella sua disciplina. Dopo lo sfortunato epilogo del 2012, quando il podio al mondiale era alla sua portata, l'ingegnere più famoso del pedale ha già cerchiato in rosso la data del 25 settembre, giorno in cui dovrà darsi da fare nei quasi 50 chilometri che vanno da Pontedera a Firenze. La sua capacità di cronoman saranno molto importanti anche nelle cronometro a squadre, esercizio nel quale ben si destreggia Brent Bookwalter. La squadra ha sfiorato la vittoria alla prima cronosquadre mondiale disputata per gruppi sportivi e siamo sicuri che la volontà di migliorare il piazzamento è tanta. Un gran faticatore è il nostro Manuel Quinziato, specialista del lavoro duro al Nord e in Francia, che dovrà passare, come sempre, buona parte dell'annata a fendere il vento in testa al gruppo: ciò non gli impedirà di cercare qualche soddisfazione contro il tempo, se i programmi del team gliene lasceranno la possibilità.

Alberto Vigonesi

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