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Tour of Beijing 2012: Gavazzi, vittoria all'ultimo metro - Francesco in rimonta su Boasson Hagen

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Francesco Gavazzi coglie la prima vittoria stagionale nella terza tappa del Tour of Beijing © Facebook Tour of Beijing

Una rimonta incredibile, inaspettata, prepotente, da vero finisseur. Peccato che l'arrivo non sia in volata ma in cima ad una salita, non certo uno Zoncolan, ma sempre all'insù si guardava. Quando tutti erano pronti a festeggiare l'ennesima bella vittoria di Edvald Boasson Hagen, che ai -2.5 km aveva raggiunto e superato Igor Antón, ecco Francesco Gavazzi che mette la firma sulla prima corsa stagionale, appena in tempo.

Esce dal gruppo insieme a Daniel Martin quando Boasson Hagen sta quasi festeggiando (il norvegese ha superato il cartello che indica 400 metri al traguardo), e lì Edvald perde la concentrazione, s'intimorisce vedendo arrivare il plotone a tutta velocità su di lui, in definitiva pedala meno, stanco dopo uno sforzo notevole, e bada più a difendere la posizione con il corpo, con la bici, con tutto. Mezzi leciti messi in campo per non farsi superare all'ultimo metro, tentativo fallito e Gavazzi che esulta davanti a Daniel Martin ed uno sconsolato Boasson Hagen.

La terza tappa del Tour of Beijing, dopo la volata liberatoria di Viviani al primo giorno e la fuga di Tony Martin ieri, ha offerto non pochi sussulti, ma soltanto nel finale. Arrivo in salita, e sarà l'ultimo di quest'edizione della corsa cinese.

Nei 162 km tra Men Tou Gou e Badaling, proprio ai piedi della Grande Muraglia, le difficoltà altimetriche non erano poche. Scatti e controscatti sin da subito, fuga che non va via sinché si forma un drappello di sette uomini al comando: Ligthart, Nieve, Grivko, Bennett, Meier, Hoogerland e Ladagnous. I battistrada guadagnano ma mai oltre 4', siccome l'Omega Pharma di Tony Martin insegue con una discreta veemenza da dietro.

Davanti si procede di comune accordo ed il vantaggio resta elevato, ma ai 19 km il gruppo è a 1'30". Quando inizia la salita finale il gruppo è di nuovo compatto e Sylvain Georges (AG2R La Mondiale) prova a scattare; l'azione del francese dura per un paio di chilometri ed il suo ritmo è più che buono. Purtroppo per lui ai -4 km da una curva sbucano i migliori del gruppo e tra costoro c'è Igor Antón.

Il basco dell'Euskaltel Euskadi guadagna diversi metri e pare ben lanciato. Non fosse che è andato via poco prima di un tratto di discesa, la vittoria sarebbe sua. E invece ecco il ritorno su Antón del gruppo, dal quale esce di forza Edvald Boasson Hagen. Riprende il basco e lo supera in tromba, sfruttando tutto il tratto in discesa per guadagnare, ben conscio dei suoi limiti sulle salite. Quando la strada riprende ad inerpicarsi sulla montagna siamo ai -2 km e Boasson Hagen è ancora apparentemente agile e con 25" sul gruppo da gestire.

Si fionda sul traguardo di Badaling e pare rilassarsi (o forse è soltanto stremato), tant'è che da dietro il gruppo arriva di gran carriera. EBH fa di tutto per provare a ricacciarne il ritorno ma sul rettilineo finale si capisce che la velocità del norvegese è nettamente inferiore a quella di coloro che sopraggiungono. Francesco Gavazzi, ieri 2° beffato solo da un grandissimo Tony Martin, si lancia sul traguardo ma rischia di essere beffato da un altro Martin, Daniel.

Prevale però lo spunto veloce del valtellinese di Morbegno in forza all'Astana, che si mette alle spalle il Martin irlandese e Boasson Hagen. Quarto Nocentini davanti a Rui Costa Slagter, Capecchi, Moser, Frank e Pietropolli a chiudere la top ten, tutti quanti con lo stesso tempo. Far notare che Andy Schleck chiude 132° su 137 atleti che hanno terminato la tappa è un po' come sparare sulla Croce Rossa, un accanimento vero e proprio, considerando che il lussembughese è tornato alle corse proprio qui in Cina dopo 4 mesi esatti di stop.

In classifica generale Tony Martin resta sempre primo proprio davanti a Francesco Gavazzi, staccato di 40", mentre Daniel Martin è a 50". Boasson Hagen, Capecchi e Nocentini, insieme a Marczynski e Majka, restano con un distacco inferiore al minuto, mentre Rui Costa e Tim Wellens hanno 1' esatto dall'iridato a crono.

Francesco Sulas

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