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L'intervista: Pozzovivo saluta i Reverberi, pronto alla svolta - «Cerco ancora un successo in questo finale di stagione»

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Domenico Pozzovivo alle ultime corse in maglia Colnago © BettiniphotoLe poche ultime gare del calendario italiano 2012 saranno anche le ultime di Domenico Pozzovivo in maglia Colnago-CSF. Dopo 8 anni si chiude un lungo sodalizio tra il corridore e i Reverberi, dal prossimo anno il piccolo scalatore lucano tenterà l'avventura internazionale con la formazione francese dell'AG2R, e con la possibilità (eventualmete) di andare alla scoperta del Tour de France. Alle soglie dei 30 anni, una bella svolta per Domenico, che in ogni caso non ha finito di inseguire buoni risultati in questa stagione, come ci ha detto in una breve chiacchierata.

Sei reduce da quella che è probabilmente la tua miglior stagione tra i professionisti, con il successo di Lago Laceno al Giro che ti ha lanciato in una nuova dimensione, hai fatto un salto di qualità, in cosa sei migliorato rispetto agli anni scorsi?
«Credo di essere migliorato soprattutto nella gestione della pressione, infatti sia al Trentino che al Giro dove mi aspettavano tutti sono riuscito a vincere a Punta Veleno e sul Lago Laceno. Questo aspetto mi ha dato anche la consapevolezza di poter compiere imprese che prima non credevo di poter realizzare».

Dopo la vittoria del Laceno, eri un po' sulla bocca di tutti ed in vista delle grandi montagne eri diventato uno dei papabili per il podio, il piazzamento finale (8°) ti soddisfa o speravi in qualcosa di più?
«Qualcosa in più me lo aspettavo, però sapevo di essere in gran condizione già dal Giro dell'Appennino a metà aprile, e tenere quella forma per un mese e mezzo non è facile. Nelle ultime tappe mi son difeso bene anche se ho pagato un po' sullo Stelvio. Il vero rammarico è per Pian dei Resinelli, li è stata una situazione difficile anche per la pioggia e sono andato in crisi di fame, a parte quest'episodio posso ritenermi molto soddisfatto».

Dopo il Giro hai staccato e ti sei preparato per il finale di stagione con il Lombardia che è il tuo obiettivo principale, mercoledì invece torna la Milano-Torino dopo alcuni anni di assenza, con che ambizioni ti presenti a queste due gare?
«L'ambizione è quella di centrare un successo, ho preparato al meglio queste dure corse e spero di arrivarci con la condizione che avevo a maggio; per fare bene comunque spero che le previsioni che vogliono bel tempo non sbaglino».

Dopo 8 anni lasci la Colnago, formazione con la quale hai speso tutta la tua carriera, d'ora in avanti nella AG2R per te ci sarà più concorrenza e sebbene la squadra sia invitata alle maggiori corse, il posto dovrai guadagnartelo. Non che alla Colnago ti fosse tutto dovuto, ma la situazione sarà un po' diversa, come la affronterai?
«Sarà sicuramente più stressante da un lato, ma dall'altro sarà uno stimolo perché avere compagni di squadra che vanno molto forte è un motivo in più per essere sempre al massimo e tirare fuori tutto il potenziale».

Nell'AG2R ci sono altri corridori italiani e tra questi il tuo ex compagno di squadra Manuel Belletti, cosa ti ha detto in merito alla tua nuova squadra?
«Nelle ultime gare dal Polonia in poi, da quando ho cominciato a orientarmi verso questa decisione ho parlato con Nocentini e Belletti e loro mi hanno rassicurato che quella francese è una squadra con un bell'ambiente e dove si riesce a correre con serenità. Non nego che questo mi abbia aiutato nella mia scelta».

Sei un corridore da GT e l'anno prossimo la tua squadra prenderà parte a Giro, Tour e Vuelta, è plausibile ipotizzare che sarai al via in due di questi grandi giri?
«I GT esaltano le mie caratteristiche, sicuramente dovrei essere al via di due di questi, per ora è troppo presto dire a quali, visto che non si conoscono ancora i percorsi; una volta svelati sceglieremo appunto in base ai percorsi».

Vincenzo Piccirillo

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