Mondiale Cronosquadre WE 2012: Sei ragazze LululeMondiali - Specialized su Orica e AA Drink

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La vera sorpresa - ma in fondo nemmeno poi tanto - è l'uscita dal podio della Rabobank, che sin da quest'inverno aveva svolto sessioni d'allenamento sul percorso iridato al fine di far bene nell'inedita (almeno in questo formato) cronosquadre mondiale. Già, perché per il resto a vedere la Specialized-Lululemon stravincere una prova contro il tempo ai 44 km/h di media rifilando ben 24" ad un'altra squadra altamente specializzata come l'Orica-AIS abbiamo ormai fatto l'abitudine.

Del resto se andiamo a vedere le altre prove di squadra disputate durante l'anno, troviamo sempre i primi due posti occupati dalle stesse due squadre, Specialized-Lululemon ed Orica-AIS, in questo rigoroso ordine (così è avvenuto al Brainwash Ladies Tour, nella prova di Coppa del Mondo a Vårgårda ed all'Energiewacht Tour). Unica cronosquadre a cui le zebre e le aussie non hanno preso parte è stata quella di Orval, al Trophée d'Or, vinta da una squadra mista composta da atlete Sengers e Kleo.

Proprio la Sengers è la prima formazione a partire, alle 11 spaccate, dalla pedana posta nella graziosa piazze di Sittard. Una cronosquadre atipica, non certo per sole passistone ma per atlete che vanno di passo pur tenendo in salita. Il Lange Raarberg ed il Cauberg nel finale non sono infatti da sottovalutare e molte perderanno diversi secondi aspettando le compagne di squadra. Il primo intertempo è posto dopo 9.5 km, il secondo dopo 21.5 km.

Subito un buon tempo per la Michela Fanini, seconda squadra a partire ed unica italiana insieme alla Be Pink. Scandolara e compagne segnano un 17'03" che tiene dietro la Hitec products, seppure per questione di centesimi. È la Be Pink a far segnare un altro tempone, un 16'41" che proietta le ragazze di Walter Zini temporaneamente in prima posizione. Skil, Lotto Belisol e Dolmans fanno registrare tempi decisamente alti mentre quando parte RusVelo si drizzano le antenne: il doppio bronzo olimpico (in linea ed a crono) Olga Zabelinskaya unita a passiste come Svetlana Bubnenkova, Natalia Boyarskaya ed Hanka Kupfernagel è una squadra tosta.

I primi chilometri delle russo-tedesche non sono i migliori poiché Romy Kasper è costretta a cambiare bici e si perde del tempo. Il parziale fatto registrare è comunque superiore a quello della Be Pink, staccata di 23". Partono le ultime quattro ed è proprio vero che le ultime saranno le prime: AA Drink, Rabobank, Orica-AIS e Specialized-Lululemon. Le prime, guidate da Emma Pooley, perdono subito un elemento prezioso come Lucinda Brand, evidentemente non troppo in forma quest'oggi; Emma Pooley su un percorso come questo è una trascinatrice ed i riscontri cronometrici sono favorevoli alle olandesi.

L'altra squadra di casa, la Rabobank partita subito dopo la AA Drink, non è invece in giornata, e siccome erano quelle due a giocarsi il terzo gradino del podio per adesso la sfida è vinta dalla AA Drink. La Rabobank infatti vede subito la Campionessa francese contro il tempo Pauline Ferrand-Prévot staccarsi per un guaio meccanico. Prova a rientrare ma lo sforzo compiuto è troppo per la 20enne di Reims. In pochi chilometri la squadra capitanata da una Marianne Vos quasi sempre in testa alla fila deve fare a meno anche di un gran calibro come Iris Slappendel. La 27enne di Ouderkerk a.d. IJssel cade e dev'essere trasportata in ospedale: frattura della clavicola per lei. Restano solo Marianne Vos, Annemiek Van Vleuten, l'ottima 19enne Thalita De Jong e la russa Tatiana Antoshina, ma il risultato parziale è un quinto posto.

Intanto però sono partite Orica-AIS e Specialized-Lululemon: le australiane fanno registrare un intertempo molto buono, con la AA Drink a 14" e la Rabobank ad addirittura 40" (in 9.5 km). Disfa tutto la Specialized-Lululemon che stacca un 15'49" e distanzia l'Orica-AIS di 88 centesimi, la AA Drink di 15", RusVelo di 28", la Rabobank di 41". Nella seconda parte del percorso le favorite della vigilia aumentano l'andatura e l'Orica-AIS scivola a 13", la AA Drink a 1'01", RusVelo a 1'23", la Rabobank addirittura a 1'25".

Prima del rettilineo finale c'è da affrontare il Cauberg, che alla fine di 34.2 km corsi a tutta non è proprio una salitella. La Michela Fanini è nelle posizioni avanzate con un bel 51'08" ma viene superata dalle ragazze della Be Pink che staccano un 49'46". Appena davanti a loro si piazza RusVelo, con un 49'02" frutto dell'attesa nelle ultime fasi di gara di Olga Zabelinskaya, alle prese con dei problemi meccanici. Ne approfitta la Rabobank che sopravanza le russe e concluderà al quarto posto, a ben 2'20" dalla Specialized-Lululemon; prova comunque deludente viste le premesse della vigilia che facevano ambire ad un podio.

L'AA Drink conquista il bronzo nonostante sul Cauberg Emma Pooley, Jessie Daams e Sharon Laws debbano aspettare Kirsten Wild, visibilmente in difficoltà. Per loro un distacco di quasi due minuti (1'59") dalla Specialized-Lululemon. Prima delle Campionesse del Mondo arriva però l'Orica-AIS, che dà 1'35" alla AA Drink. La Specialized-Lululemon, con Van Dijk, Worrack, Neben, Stevens, Teutenberg e Becker, è l'unica squadra a giungere ai piedi del Cauberg con ancora 6 unità. Sul Cauberg si stacca la sola Ina-Yoko Teutenberg e sul traguardo il distacco inflitto all'Orica-AIS è di 24". AA Drink a 1'59", poi Rabobank, RusVelo, Be Pink e Michela Fanini. Non bene l'Hitec Products-Mistral Home di Elisa Longo Borghini, ottava (ma correva senza Emma Johansson). Dolmans, Lotto Belisol, Skil-Argos e Sengers chiudono la classifica.

Una prova senza troppe sorprese, come detto, che non è stata affatto sconvolta dalla presenza del Cauberg nel finale; una prova con le due squadre più preparate di tutte - Specialized-Lululemon ed Orica-AIS - che hanno chiuso con un oro ed un argento; le altre sono lontane, lontanissime e con ancora tanto lavoro da svolgere per primeggiare nei prossimi anni in questa disciplina che proprio non si può improvvisare.