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Trophée d'Or WE 2012: Cecchini sboccia, Bronzini si sblocca - Elena domina, Giorgia vince tre tappe. Zorzi, che numero!

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Elena Cecchini in maglia gialla al Trophée d'Or da lei vinto © Mariette Dru BeckersInaspettata e giunta all'ultimo respiro, questa vittoria. Forse per questo è ancor più bella, ancor più da gustare. Perché sebbene la condizione fosse più che buona, e lo si era già capito agli Europei di Goes, Elena Cecchini certamente non avrebbe pensato di aggiudicarsi - e con la squadra quasi dominare - il Trophée d'Or Féminin.

Pare proprio che la terra francese porti bene alla friulana di San Marco di Mereto di Tomba, classe '92 in forza alla MCipollini-Giambenini-Gauss. Nel 2011 fu alla Ronde du Bourgougne che Elena colse la prima vittoria da Élite ma soltanto 8 decimi di secondo, uniti ad alcuni cronometristi non troppo attenti, consegnarono la maglia gialla finale a Marion Rousse.

In più di un anno Elena è maturata: ha vinto la Coppa del Mondo su Pista, specialità Corsa a Punti, la stessa nella quale ha conquistato un argento europeo amarissimo, venendo battuta dall'ottima belga Jolien D'Hoore, che pure era a pari punti con la friulana. Vittorie pesanti e sconfitte cocenti che aiutano a crescere; e se la strada da percorrere è di certo ancora molta, Elena ha sicuramente mosso i passi più importanti al Trophée d'Or, breve corsa a tappe che si corre nei dintorni di Bourges, dipartimento dello Cher. Sfuggitale nel 2011 la maglia gialla alla Ronde de Bourgogne, gara nazionale, Elena Cecchini ha conquistato al Trophée d'Or, categoria 2.2, una maglia dall'identico colore e dal valore di certo maggiore.

L'ha presa al primo giorno e non l'ha mollata nemmeno nella tappa più difficile, la quarta, quella con sei Gpm lungo il percorso; con molta fatica si è piazzata terza in quella frazione (per la cronaca, era la Cosne-sur-Loire - Cosne-sur-Loire), mentre Giorgia Bronzini alzava le braccia al cielo per la prima volta nel 2012. Non solo Cecchini e Bronzini, anche se l'una con la maglia gialla, l'altra con un filotto di tre vittorie che ci volevano sono state le attrici principali della corsa.

In un Trophée d'Or che ha parlato molto, per non dire del tutto, italiano troviamo anche Marta Tagliaferro che ha mancato la vittoria per poco ed ha chiuso terza nella classifica generale, oltre ad un'altra MCipollini, Susanna Zorzi, classe '92 come la Cecchini, che ha sparato la sua cartuccia nella seconda semitappa di domenica, anticipando la volata di gruppo inutilmente vinta da Giorgia Bronzini.

La prima corsa a tappe della carriera di Elena Cecchini arriva non senza qualche paura di troppo, come quando nell'ultima frazione la forte olandese Anna Van der Breggen, in netta crescita durante i cinque giorni del Trophée, si era avvicinata alla friulana, ponendosi a soli 5". Rischiava di soffiarle quel giallo che sa di fatica e sacrifici fatti nei mesi scorsi, un giallo che porta in tutt'altra prospettiva la carriera della Cecchini e le dà maggior sicurezza per il futuro, semmai ne avesse avuto bisogno. Ma com'è arrivata precisamente questa bella, bellissima vittoria?

La prima frazione era molto semplice, solo 89.8 km da Saint-Amand-Montrond a Mehun-sur-Yèvre. A complicare le cose ci si è messo il caldo torrido, con le ragazze che hanno corso sotto i 40° C della pianura francese (condizione permanente per tutti e cinque i giorni di gara). La Côte de la Gazonnerie, posta dopo soli 4500 metri di gara, era l'unica di prima categoria, mentre Côte de Berry-Bouy e Côte de Beauregard erano rispettivamente un 2a ed un 3a categoria. Niente di troppo impegnativo, quindi, per le velociste, cosicché la MCipollini-Giambenini-Gauss di Elena Cecchini ha cercato con successo di tenere la corsa chiusa. Luisa Tamanini (Faren Honda) provava ad anticipare la volata quando mancavano 15 km a Mehun-sur-Yèvre ma veniva ripresa nell'arco di pochi chilometri. La volata era preceduta da una caduta nella quale veniva coinvolta, tra le altre, l'iridata Giorgia Bronzini. Finiva a terra anche la polacca della MCipollini Malgorzata Jasinska ma le giallofluo continuavano lo sprint ed Elena Cecchini anticipava la compagna Marta Tagliaferro. Terza la fresca Campionessa d'Europa, la belga Evelyn Arys, mentre Alona Andruk restava ai piedi del podio. Quinta l'americana Megan Guarnier, con Martisova, Sosenko, Chulkova, Hahn e Van der Breggen a completare la top ten. Per Elena Cecchini era la prima vittoria del 2012 (nel 2011 aveva piazzato la zampata solamente alla sopra citata Ronde du Bourgougne), condita dalla maglia gialla di leader.

Domenica si presentava subito un doppio impegno: mattinata ad Orval con una breve cronosquadre (solo 9600 metri ma con una salitella al 7%) e tappa in linea nel caldo pomeriggio. La crono andava ad una squadra mista composta da atlete Sengers e Kleo. La MCipollini della leader Cecchini rimaneva staccata di soli 3" mentre al terzo posto, a 7" dalle prime, si issava la TIBCO di una Megan Guarnier in gran forma. A fronte della vittoria belga (ma la Kleo ha una doppia anima e la sede legale a Forlì) nel pomeriggio era ancora il tricolore a venir issato sul traguardo di Graçay. Una frazione non troppo impegnativa, 95 km di quasi sola pianura. La MCipollini della leader controllava la corsa, soltanto qualche scatto (come il tentativo, isolato e dalla vita breve, di Vera Koedooder) costringeva le ragazze guidate da Luisiana Pegoraro ad un duplice sforzo. Sul traguardo pareva d'obbligo la volata, con Giorgia Bronzini pronta a cogliere magari il primo successo stagionale. Invece il copione veniva leggermente modificato e Susanna Zorzi allungava negli ultimi metri. La classe '92, già vittoriosa quest'anno al Trofeo Vannucci di Vaiano e non nuova ad azioni simili, precedeva di poche biciclette proprio Giorgia Bronzini mentre Andruk, Guarischi e Tagliaferro occupavano le posizioni alle spalle dell'iridata. Ottima nona piazza per la classe '93 Maria Giulia Confalonieri, della Faren Honda. Al termine delle due semitappe Elena Cecchini manteneva sempre la maglia gialla con soli 3" su Evelyn Arys, 4" su Marta Tagliaferro e 7" su Anna Van der Breggen.

La quarta tappa poteva far pensare ad un cambio della guardia in testa alla classifica. Con sei Gpm da affrontare la buona tenuta di Elena Cecchini in giallo non era così scontata, tanto più che all'inizio se ne andavano due atlete del calibro di Fabiana Luperini e Noemi Cantele. Nonostante i Gpm fossero concentrati quasi soltanto nella prima metà di tappa il plotone capiva che le due erano pericolose e così si tornava ad una situazione di gruppo compatto (la 'Lupa' porterà a casa la maglia a pois di miglior scalatrice). Partivano in contropiede altre sei atlete: Ashleigh Moolman, Malgorzata Jasinska, Lauren Hall, Patricia Schwager, Susanna Zorzi e Valentina Bastianelli. L'accordo c'era eccome, tant'è che le sei verranno riprese solamente nel circuito di Cosne-Cours-sur-Loire, a 4 km dall'arrivo. Il traguardo vedeva - questa volta sì - la prima vittoria del 2012 di Giorgia Bronzini, che si lasciava alle spalle un'ottima Megan Guarnier ed un'Elena Cecchini che con 4" di abbuono consolidava il primato. In classifica la più pericolosa era la compagna Marta Tagliaferro a 6", quindi la Van der Breggen a 11". Megan Guarnier si trovava a 12" mentre Tatiana Guderzo, rientrata in classifica, era a 14".

Altra tappa ed altra vittoria della Bronzini, che quando inizia ad inanellare risultati non si stufa troppo facilmente. La frazione di Avord vedeva subito sette atlete avvantaggiarsi: Marta Tagliaferro, Valentina Carretta, Béatrice Thomas, Gracie Elvin, Anna Van der Breggen, Elena Berlato ed Amanda Miller. Guadagnavano sino a 1'30" sul gruppo maglia gialla che si affrettava a chiudere, raggiungendo le fuggitive a 20 km dal termine. Un quintetto guidato da Noemi Cantele tentava il contrattacco ma la Forno d'Asolo Colavita di Giorgia Bronzini (non siamo tornati al 2011 né è questo un refuso: l'iridata della Diadora-Pasta Zara in Francia corre insieme alle ragazze di Franco Chirio) chiudeva per arrivare in volata. Operazione riuscita, con la Bronzini a precedere l'iperattiva Anna Van der Breggen e Anastasia Chulkova, mentre Elena Cecchini concludeva in 11a posizione. La Van der Breggen, in virtù dei 6" d'abbuono, scavalcava la seconda in classifica Marta Tagliaferro, portandosi all'inseguimento di Elena Cecchini.

Una sfida a due nella tappa finale, 85 km attorno a Saint-Amand-Montrond. Soltanto 5" da difendere ed una Van der Breggen in crescita sarebbero gli ingredienti giusti per far svegliare la Cecchini dal sogno. E invece Elena capisce che è realtà quando con forza e determinazione segue proprio la diretta rivale, astutamente infilatasi in una fuga di cui fanno parte anche Noemi Cantele (proprio l'arcisatese aveva dato il la all'azione attaccando sulla Côte de Nozières, prima asperità di giornata), Ashleigh Moolman, Nicole Cooke, Amanda Miller, Megan Guarnier e Giorgia Bronzini. Il gruppo tirato dalla MCipollini riprende le fuggitive dopo 45 km di gara. Nel finale la corsa si anima nuovamente, con la lituana del Vaiano Tepso Katarzyna Sosna che attacca sulla Côte des Massés. Guadagna 10" su Cantele, Van der Breggen e Guarnier mentre il gruppo, tirato dalle maglie giallofluo della MCipollini, è a 20". La Sosna continua nell'azione essendo un'ottima passista ma ai -9 km conserva soltanto 10" sul gruppo compatto ed ai -3 km viene ripresa. È ancora volata ed è ancora Giorgia Bronzini, come da due giorni a questa parte, ad imporsi sulla maglia gialla Elena Cecchini e su Anna Van der Breggen. Quinta un'ottima Barbara Guarischi mentre Maria Giulia Confalonieri chiude ancora con una più che incoraggiante 9a posizione.

Ciò che conta però è la classifica finale, con Elena Cecchini che porta a casa la maglia gialla. Sconfitta Anna Van der Breggen, che chiude a 7", mentre Marta Tagliaferro è a 12". Megan Guarnier ai piedi del podio finale a 18" e Tatiana Guderzo, che oggi spegne 28 candeline, è 5a a 20". Stesso distacco per la polacca Malgorzata Jasinska, mentre Amanda Miller è a 24", Valentina Carretta a 31", Giorgia Bronzini a 34" ed Anisha Vekemans a chiudere la top ten con 46" di distacco dalla Cecchini.

Adesso due giorni di riposo, poi sabato l'atto finale della Coppa del Mondo (ma la classifica è già stata vinta matematicamente da Marianne Vos), con il GP de Plouay-Bretagne. La sedicesima edizione del Trophée d'Or Féminin si conclude dunque con la stessa immagine di quand'era iniziata: Elena Cecchini in maglia gialla. La stessa gialla vestita nel 1997 da Jeannie Longo alla prima edizione della corsa e conquistata in seguito da campionesse quali Leontien van Moorsel, Edita Pucinskaite, Emma Johansson (entrambe l'hanno vinta per due volte), Jolanta Polikeviciute, Joane Somarriba, Zulfia Zabirova e Diana Ziliute.

Solo un'altra italiana aveva fatto suo il Trophée d'Or: era il 2007, era Noemi Cantele. Elena Cecchini con questa maglia gialla dà una piccola svolta alla sua carriera già ricca di successi (un Europeo su strada da Juniores, la Coppa del Mondo nella Corsa a punti su pista di cui sopra, ma non sono questi certo gli unici successi della sempre sorridente friulana) e si proietta in un futuro che da semplice velocista potrebbe vederla anche come utilissima pedina per le corse a tappe non troppo impegnative.

Un futuro ancora tutto da scrivere e da pensare, magari anche un po' sognare, attende dunque Elena. Una a cui non bisogna dire proprio nulla: quello che c'è da fare, seppure sia ancora molto giovane, lei lo sa già bene.

Francesco Sulas

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