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Vuelta a Burgos 2012: Moreno resiste ai colombiani - Dani prevale su Henao e Chaves. Pellizotti chiude 4°

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Il vincitore della Vuelta a Burgos Daniel Moreno - Foto da sportitalia.com

Le immagini dei successi di Bradley Wiggins al Tour de France e di Alexandre Vinokourov e dello stesso britannico ai Giochi Olimpici di Londra sono ancora freschissime nelle menti degli appassionati, ma non dobbiamo dimenticarci che in questo periodo le corse vanno avanti anche perché tra meno di due settimane prenderà il via il terzo grande giro della stagione, la Vuelta a España. Seppur un po' oscurata dalle gare londinesi, la Vuelta a Burgos si è rivelata ancora una volta una gara molto interessante ed in grado di fornire diversi spunti di riflessione, sia in ottica Vuelta a España che no.

Nella breve corsa a tappe spagnola si sono viste prestazioni più che discrete da parte dei corridori italiani che però non sono riusciti a portare a casa un successo di tappa; ma a mettersi maggiormente in evidenza sono stati soprattutto il madrileno Daniel Moreno e la nuova generazione di talenti colombiani, in particolare Sergio Luis Henao e Johan Esteban Chaves.

Nel nostro bilancio finale della corsa iniziamo proprio da Daniel Moreno perché il quasi 31enne (li compirà esattamente tra un mese) spagnolo della Katusha è riuscito a vincere due tappe e la classifica finale di questa 34a Vuelta a Burgos. Arrivato tardi al ciclismo di vertice (la militanza nella Relax di tanti reduci della Operación Puerto gli può aver tolto spazi e visibilità), Moreno sta migliorando tanto stagione dopo stagione ed in questo 2012 il numero di successi è già a quota sette: attualmente addirittura sembra essere uno dei migliori corridori al mondo quando la corsa termina in cima ad un breve strappo ed in ciò è sicuramente stato aiutato dal poter correre e allenarsi accanto a colui che è lo specialista per eccellenza di questi traguardi, Joaquím Rodríguez.

Le due vittoria di Moreno sono arrivate proprio in cima agli strappi di Ojo Guareña e dell'Alto del Castillo di Burgos mentre il terzo, a Ciudad Romana de Clunia, è sfumato solo perché il tedesco Paul Martens è stato bravo a sorprendere tutti muovendosi in anticipo. La Vuelta a España è ricca di arrivi di questo genere e potrebbe veramente scapparci una vittoria importante. Molto dipenderà dalle condizioni di forma in cui si presenterà il compagno Rodríguez al via da Pamplona: qui il catalano s'è messo a piena disposizione del compagno, anche in mezzo ai ventagli, e quando ha provato a fare la corsa, verso Lagunas de Neila, il responso è stato che in queste due settimane JRO dovrà lavorare ancora un bel po'.

Dopo essersi avvantaggiato sugli strappetti e nei ventaglioni della quarta tappa, Daniel Moreno è arrivato con un buon vantaggio alla tappa regina delle Lagune di Neila ma proprio i colombiani gli hanno fatto passare diversi minuti di timore perché gli scatenati Sergio Henao e Johan Chaves hanno veramente provato a ribaltare tutto sulle durissime rampe dell'ultima salita della corsa. Dopo aver colto due secondi posti di fila nelle prime due tappe, sempre alle spalle di Moreno, Henao ha prima messo a tirare il compagno di squadra Rigoberto Uran, fresco di argento olimpico, e quando il gruppo era ormai molto ridotto Sergio ha attaccato secco a poco più di quattro chilometri dall'arrivo.

L'unico a seguire la sparata di Henao è stato un altro "escarabajo", il talentuosissimo 22enne Johan Esteban Chaves, vincitore del Tour de l'Avenir 2011 e ragazzo che sembra avere veramente delle ottime qualità. I due hanno fatto il vuoto alle loro spalle fin dalle prime pedalate e ad un certo punto sono arrivati ad avere un vantaggio anche di 30" su Daniel Moreno: in classifica Henao era a 32" e Chaves a 38" e quindi entrambi vedevano da vicinissimo la possibile impresa. Tra i due attaccanti quello che è sembrato averne un po' di più era Henao che però ha preferito salire assieme al connazionale per avere qualcuno che gli potesse dare qualche cambio nei brevi tratti in contropendenza. Alla fine Henao ha lasciato al giovane della Colombia-Coldeportes la vittoria di tappa ma intanto da dietro, grazie al fatto di conoscere meglio la salita e anche ad un buon aiuto ricevuto dal nostro Franco Pellizotti, Daniel Moreno è riuscito a recuperare e ha tagliato il traguardo con un ritardo di 22": maglia salvata per 10" mentre a Henao è rimasto un doppio secondo posto che, per come è arrivato, gli procurerà qualche rimproverò da parte dei direttori sportivi della Sky.

Come abbiamo detto in queste cinque tappe si sono fatti vedere anche i corridori italiani anche se non hanno poi avuto molta fortuna. Nell'ultima frazione si è comportato molto bene Franco Pellizotti che ha sofferto un po' le prime accelerazioni e poi si è ritrovato andando a recuperare posizioni e tirando un po' il gruppetto del leader Moreno: per il corridore dell'Androni è arrivato un quinto posto di tappa che lo ha portato anche al quarto nella classifica generale finale; un segnale molto positivo perché si tratta di un corridore che ha sempre dato il suo meglio nelle corse a tappe. Meritano una menzione anche Daniele Ratto e Stefano Garzelli, quinti nella terza e nella quarta tappa: il corridore della Liquigas è giovanissimo e ha bisogno di risultati per prendere fiducia, il capitano dell'Acqua & Sapone ha dimostrato di essere ancora competitivo a 39 anni.

Rispetto a come si è era mosso nelle ultime settimane, invece, è apparso un pochino in calo Danilo Di Luca che ha ottenuto qualche piazzamento ma senza mai restare nel vivo della corsa: facile che abbia deciso di rifiatare un poco per poi puntare tutto sul finale di stagione. Si merita un bell'applauso anche Giovanni Visconti che, dopo aver vinto il Circuito de Getxo, ha dato continuità al suo stato di forma ed è stato competitivo su tutti i terreni, anche le salite lunghe ed impegnativa dell'ultimo giorno: i problemi del Giro sono definitivamente alle spalle e adesso ha di fronte a sé tante corse adatte alle sue caratteristiche.

Prima di chiudere diamo ancora un piccolo spazio a tre corridori che potranno fare tanto nelle prossime corse: il primo è il basco Igor Antón che non è andato male a Lagunas de Neila con il suo stile di rimonta e che sarà capitano alla Vuelta, attenzione poi anche a Matti Breschel che s'è ritrovato ed è tornato a vincere dopo due anni e potrebbe essere un cliente molto scomodo anche al Mondiale, per ultimo invece citiamo il campione francese Nacer Bouhanni, un ragazzo classe 1990 che sta facendo vedere sempre di più che l'etichetta di velocista gli sta stretta e che vuole mirare a qualcosa di più.

Sebastiano Cipriani

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