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Tour de France 2012: Sky la più ricca di tutti i team - Le squadre ai voti: Liquigas bene. Alla Lampre è mancato l'acuto

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AG2R La Mondiale

PIAZZAMENTI

2° 12a tappa (Peraud)
4° 13a tappa (Hinault)
5° 18a tappa (Roche)
7° 3a tappa (Roche)
7° 14a tappa (Minard)
12° Generale (Roche)

FUGHE Bouet (1a, 13a e 16a), Minard (3a, 14a, 16a e 20a), Riblon (7a e 11a), Peraud (8a, 10a, 12a e 17a), Cherel (8a), Kadri (8a, 11a, 17a)

PREMI 27770  (12a)

L'ANALISI

 

È arrivata al Tour come una della squadre ad aver raccolto meno in stagione ed anche in Francia ha proseguito su questa linea. Nessuna vittoria di tappa proprio come lo scorso anno. In più esce con le ossa rotta nel confronto con Europcar e FDJ. Tra i pochi sprazzi di luce il secondo posto di Péraud (ad Annonay Davézieux), che però ha preferito puntare sulle Olimpiadi di Londra dove cercherà una medaglia nella MTB anzichè bissare un piazzamento nella top 10. Il capitano designato sulla carta, Nicolas Roche, ha fatto quello che ha potuto, chiudendo 12° ma non dando mai l'impressione di poter far meglio o di avere la brillantezza per puntare ad una tappa. Per il resto tanta buona volontà come dimostra la presenza praticamente fissa di un uomo in tutte le fughe ma anche qui con pochi risultati. Voto: 4.5

 

IL MIGLIORE
Nicolas Roche

 


Argos Oil - Shimano

PIAZZAMENTI

3° 4a tappa (Veelers)
4° 2a tappa (Veelers)
6° 5a tappa (Veelers)
6° 19a tappa (Gretsch)
7° Prologo (Gretsch)
103° Generale (De Kort)

FUGHE Curvers (13a), Sprick (16a), Gretsch (18a)

PREMI 12590  (20a)

L'ANALISI

Quando hai un solo capitano e quest'ultimo è costretto al ritiro dopo poche tappe è dura andare avanti. Marcel Kittel, vista anche l'assenza di John Degenkolb, era il faro della squadra, una formazione completamente votata alla sua causa che però ben presto ha dovuto reinventarsi. Tom Veelers ha provato a sostituirsi a Kittel passando da ultimo uomo a velocista e lo ha fatto con ottimi risultati, con un paio di piazzamenti nei 5 nelle primissime volate. Le altre soddisfazioni per la squadra olandese sono arrivate grazie a Gretsch che si è ben comportato nel prologo e nell'ultima crono. Per il resto non si sono mai visti come dimostrano le poche fughe centrate. Voto: 5

IL MIGLIORE
Tom Veelers

 


Astana Pro Team

PIAZZAMENTI

2° Gpm (Kessiakoff)
4° 16a t. (Vinokourov)
5° 12a t. (Kiserlovski)
7° 18a tappa (Bozic)
7° 20a tappa (Bozic)
9° Generale (Brajkovic)

FUGHE Grivko (3a e 10a), Fofonov (7a e 10a), Kiserlovski (8a, 11a e 12a), Kessiakoff (8a, 11a, 16a, e 17a), Vinokourov (11a, 16a, 17a e 18a), Iglinskiy (20a)

PREMI 70700  (8a)

L'ANALISI

Partiti con un leader carismatico come Vinokourov e due capitani e mezzo (Brajkovic e Kiserlovski, con Kessiakoff in appoggio), finiscono per fossilizzarsi su mezzi obiettivi: la vittoria di tappa, l'ultima in carriera, di Alexandre Vinokourov, che non arriverà nonostante le quattro sortite del kazako. Quattro fughe anche per Kessiakoff, che si vede soffiare la maglia a pois da Voeckler. Kiserlovski più no che sì, prima di ritirarsi per la frattura alla clavicola, mentre quel paio di piazzamenti di Bozic nei 10 non fanno la differenza. Anche il nono posto nella generale di Janez Brajkovic non aggiunge nulla ad una spedizione decisamente deludente. Voto: 5

IL MIGLIORE
Janez Brajkovic

 


BMC Racing Team

PIAZZAMENTI

1° Giov. (Van Garderen)
2° 7a tappa (Evans)
2° 8a tappa (Evans)
3° Class. Squadre
4° Prol. (Van Garderen)
4° 1a tappa (Gilbert)
4° 9a t. (Van Garderen)
4° 14a tappa (Gilbert)
5° Gen. (Van Garderen)
7° Generale (Evans)

FUGHE Moinard (8a e 11a), Burghardt (10a e 20a), Cummings (10a e 16a), Gilbert (14a), Hincapie (16a)

PREMI 134190  (4a)

L'ANALISI

Forse non se l'aspettavano nemmeno i rossoneri, di arrivare a Liegi come gregari stretti attorno ad Evans ed uscire da Parigi come aiutanti di Tejay Van Garderen. La formazione statunitense parte con l'intento di bissare il Tour 2011 con Evans e la voglia di ritrovare il Philippe Gilbert dell'anno passato, ad oggi ancora a zero vittorie in stagione. Sulle prime la sqadra sembra in grado di svolgere il compito alla perfezione, ma quando l'australiano non tiene le ruote di Van Garderen in salita si lascia campo libero allo statunitense. Tejay vincerà la maglia bianca di miglior giovane, piazzandosi tre volte nei dieci (così come Evans, prima di crollare). Nella generale Van Garderen 5°, Evans comunque 7°. E per quanto riguarda Gilbert un paio di piazzamenti nei dieci ed una fuga non bastano di certo a riabilitarlo. Voto: 7

IL MIGLIORE
Tejay Van Garderen

 


Cofidis, le Crédit en Ligne

PIAZZAMENTI

4° 5a tappa (Dumoulin)
5° 7a tappa (Taaramae)
6° 15a tappa (Dumoulin)
9° 19a t. (Taaramae)
36° Generale (Taaramae)

FUGHE Edet (1a e 20a), Moncoutie (4a e 8a), Ghyselinck (5a), Zingle (6a), Dumoulin (13a, 14a e 16a), Taaramae (16a), Fouchard (18a)

PREMI 18570  (17a)

L'ANALISI

Tour da dimenticare, l'arrivo di Yvon Sanquer alla guida della squadra non ha impresso il cambio di passo auspicato. Da ricordare di questo Tour c'è ben poco e di certo l'arresto di Rémy Di Gregorio non è tra questi. Rein Taaramäe dopo il promettente inizio con la grande prestazione a La Planche des Belles Filles dove era stato l'ultimo a rimanere a contatto con i big è letteralmente sparito, nonostante la buona volontà dimostrata nel cercare la fuga, evidentemente la mononucleosi che lo ha colpito ad inizio stagione non è ancora del tutto superata. Deludente il Tour di Moncoutié che ancora una volta non riesce nemmeno ad entrare nel vivo della lotta per la maglia a pois. La nota più lieta è Dumoulin che ha centrato il miglior risultato di squadra Saint-Quentin ed ha centrato più volte la fuga giusta. Non vincono una tappa al Tour dal 2008, urge un cambiamento di rotta. Voto: 4

IL MIGLIORE
Rein Taaramäe

 


Euskaltel - Euskadi

PIAZZAMENTI

3° 12a tappa (Martínez)
3° 16a tappa (Izagirre)
5° 14a tappa (Izagirre)
7° 10a tappa (Martínez)
17° Generale (Martínez)

FUGHE Urtasun (1a, 5a e 13a), R. Pérez (3a), E. Martínez (10a, 12a, 16a e 17a), G. Izagirre (14a, 16a e 17a), Azanza (16a e 17a)

PREMI 19830  (15a)

L'ANALISI

Per come hanno corso e per i risultati che hanno ottenuto sembrava che fossimo al Giro e non al Tour. I baschi in Francia hanno sempre portato i loro uomini migliori ed anche stavolta era così ma il ritiro di Samuel Sánchez ha privato gli arancioni dell'unico uomo in grado di fare la differenza. Con l'olimpionico out non è restato altro da fare che andare e riandare in fuga. È toccato all'esperto Egoi Martínez ed al giovane Gorka Izagirre tenere alto l'onore. I 2 tra i più combattivi della seconda parte del Tour ci sono riusciti anche se non sono riusciti a cogliere un successo di tappa fermandosi entrambi al terzo posto. Lo scorso anno le cose andarono decisamente meglio ma vista la situazione tutto sommato è un Tour positivo. Voto: 6

IL MIGLIORE
Gorka Izagirre

 


FDJ - Big Mat

PIAZZAMENTI

1° 8a tappa (Pinot)
1° 15a tappa (Fédrigo)
2° 11a tappa (Pinot)
2° Giovani (Pinot)
3° 14a tappa (Casar)
4° 17a tappa (Pinot)
6° 10a tappa (Casar)
10° Generale (Pinot)

FUGHE Roux (2a), Ladagnous (5a, 10a, 13a e 16a), Roy (8a e 18a), Pinot (8a), Casar (10a, 14a, 16a e 17a), Hutarovich (10a), Fédrigo (15a e 16a)

PREMI 71470  (7a)

L'ANALISI

Un Tour da ricordare per Marc Madiot ed i suoi corridori. Il corridore più giovane della corsa, Thibaut Pinot, fa vedere grandi numeri e vince a Porrentruy dopo una lunga fuga. Per il resto del Tour mostra una continuità inaspettata per un corridore così giovane e finisce alla grande chiudendo l'ultima tappa di montagna solo dietro a Valverde e ai due Sky. Più che dalla vittoria è da questa tappa che comincia la sua storia col Tour. In classifica è 10° e solo un grandissimo Van Garderen gli nega la maglia bianca. Per un giovane che si rivela ecco un vecchio marpione che ritorna: Pierrick Fédrigo dopo il difficile 2011 è tornato ai suoi livelli e riporta a casa una bella vittoria. Buono anche il Tour di Casar e Ladagnous, molto presenti nelle fughe. L'unica delusione è il bielorusso Hutarovich che in pratica non abbiamo mai visto in volata nonostante fosse partito con ben altre ambizioni. Voto: 7

IL MIGLIORE
Thibaut Pinot

 


Garmin - Sharp

PIAZZAMENTI

1° 12a tappa (Millar)
2° 15a t. (Vande Velde)
6° 18a tappa (Farrar)
7° 16a tappa (Martin)
8° 1a tappa (Martin)
9° 1a tappa (Hesjedal)
35° Generale (Martin)

FUGHE Zabriskie (6a e 10a), Millar (10a, 12a e 18a), Martin (11a e 16a), Vande Velde (15a)

PREMI 26970  (13a)

L'ANALISI

Una vittoria di tappa con David Millar dopo una fuga ed un secondo posto di tappa con Vande Velde, un po' poco per un signor team che aveva in Tyler Farrar l'uomo di punta per le volate. Vero anche che Vaughters perde subito Hesjedal per un incidente e nessuno sa come, quando e quanto avrebbe potuto agire in ottica generale. C'è pur sempre Daniel Martin, bravo finché si vuole ad inserirsi un paio di volte in fuga ma alla fin fine 35° nella generale (seppure con un 7° ed un 8° posto di tappa). Sia in volata che in generale resta un Tour incompiuto. Voto: 6

IL MIGLIORE
David Millar

 


Katusha Team

PIAZZAMENTI

7° 5a tappa (Freire)
8° Prologo (Menchov)
8° 6a tappa (Paolini)
8° 8a tappa (Menchov)
15° Generale (Menchov)
19° Generale (Vorganov)

FUGHE Caruso (8a e 16a), Horrach (10a), Trofimov (11a e 16a), Vorganov (14a e 16a), Paolini (18a), Kuschynski (20a)

PREMI 12830  (19a)

L'ANALISI

Denis Menchov per curare la classifica, Óscar Freire per i traguardi parziali ma facendo la gamba anche per Londra. Ebbene, né l'uno né l'altro, per motivi differenti, raggiungono il proprio obiettivo. Il tricampeón ottiene un misero 7° posto alternato a giornate in cui la gamba non gira, il russo invece non entra mai nel vivo dell'azione e della classifica. Una fuga ed un ottavo posto di Paolini, qualche bello spunto di Giampaolo Caruso, le azioni di Vorganov, Trofimov, Kuschynski ed Horrach non salvano un bilancio pesantemente negativo. Voto: 4

IL MIGLIORE
Giampaolo Caruso

 


Lampre - ISD

PIAZZAMENTI

2° 4a tappa (Petacchi)
2° 10a tappa (Scarponi)
5° 2a tappa (Petacchi)
7° 6a tappa (Petacchi)
8° 5a tappa (Petacchi)
8° 16a tappa (Stortoni)
24° Generale (Scarponi)

FUGHE Marzano (8a, 11a e 16a), Scarponi (10a e 11a), Hondo (16a), Stortoni (16a e 17a)

PREMI 15700  (18a)

 L'ANALISI

Un po' di sfortuna, un paio di errori ed ecco che la vittoria per la Lampre non arriva. Petacchi si butta nelle volate alla veneranda età di 38 anni e tira fuori quattro piazzamenti nei dieci, tra cui un secondo posto. Piazza d'onore anche per Michele Scarponi, che si fa sorprendere da Voeckler, sbagliando i tempi e buttando al vento il lavoro di un'intera giornata in fuga. Sui Pirenei l'Aquila di Filottrano si demoralizza e manda in fuga l'amico Stortoni (un paio di sortite per lui). Una volta ritiratosi per infortunio Alejet, è Hondo a raccogliere quanto lasciato in eredità dallo spezzino, purtroppo senza buoni risultati. Marzano tenta tre volte la fuga ma non gli va bene. Non erano venuti in Francia per la classifica generale ma in cerca di risultati parziali: non ottengono nemmeno quelli. Voto: 5

IL MIGLIORE
Michele Scarponi

 


Liquigas - Cannondale

PIAZZAMENTI

1° 1a tappa (Sagan)
1° 3a tappa (Sagan)
1° 6a tappa (Sagan)
1° Class. Punti (Sagan)
2° 13a tappa (Sagan)
2° 14a tappa (Sagan)
2° 20a tappa (Sagan)
3° 18a tappa (Sagan)
3° Generale (Nibali)

FUGHE Nerz (8a), Sagan (10a e 14a), Koren (11a), Basso (11a)

PREMI 204110  (2a)

L'ANALISI

La chiamavano Liquigas Sagan... Tre vittorie, altri tre secondi posti ed un terzo sono il bottino dello slovacco, che porta a casa anche la maglia verde della classifica a punti. Non solo Peter Sagan per gli uomini in verde, se è vero che Vincenzo Nibali è l'unico ad impensierire gli Sky in salita e dopo 7 anni riporta l'Italia sul podio dei Campi Elisi. Solo cinque volte in fuga, usufruiscono di un signor gregario come Ivan Basso, più brillante sui Pirenei a dire il vero. Insomma, un bilancio decisamente positivo grazie a due uomini e ad una squadra coesa e compatta attorno a loro. Voto: 7.5

IL MIGLIORE
Vincenzo Nibali

 


Lotto Belisol Team

PIAZZAMENTI

1° 4a tappa (Greipel)
1° 5a tappa (Greipel)
1° 13a tappa (Greipel)
2° 2a tappa (Greipel)
2° 7a tappa (Greipel)
2° Class. Punti (Greipel)
4° 11a t. (V.d. Broeck)
4° Gen. (V.d. Broeck)

FUGHE Vanendert (18a), Hansen (18a), Bak (20a)

PREMI 136700  (3a)

L'ANALISI

Tre vittorie di tappa per André Greipel, un paio di secondi posti e la piazza d'onore nella classifica a punti dominata da Peter Sagan. Non solo volate per una Lotto Belisol che ha in Jurgen Van den Broeck un ottimo attaccante. Il belga purtroppo raccoglie meno di quanto meriti ed alla fine si accontenta di un quarto posto nella generale. Quello è evidentemente il massimo che può fare in un GT. Tre sole fughe, con Bak, Vanendert ed Hansen. Non chissà che ma soltanto per quanto raccolto da Greipel merita più che la sufficienza. Voto: 7.5

IL MIGLIORE
André Greipel

 


Movistar Team

PIAZZAMENTI

1° 17a tappa (Valverde)
6° 1a tappa (Valverde)
8° 19a tappa (Kiryienka)
9° 11a tappa (Kiryienka)
18° Generale (Rui Costa)
20° Generale (Valverde)

FUGHE Kiryienka (8a, 11a e 16a), Valverde (11a e 17a), Karpets (16a), Rui Costa (16a, 17a, 18a e 20a), Plaza (17a)

PREMI 25120  (14a)

L'ANALISI

Una sola vittoria per gli uomini di Unzue, ma che vittoria! La tappa pirenaica che si conclude a Peyragudes vede vincitore Alejandro Valverde, in fuga tutto il giorno. Per il resto il murciano fa vedere ben poco sia sulle montagne che sugli arrivi a lui più congeniali. Racimola un altro piazzamento nei dieci insieme ai due di Kiryienka, mentre il vincitore del Tour de Suisse Rui Costa chiude addirittura davanti a Valverde nella generale (il portoghese è 18°, il murciano 20°). Undici volte in fuga con cinque diversi uomini, eppure la Movistar non fa parlare troppo di sé sin dalla prima settimana di Tour. Aspettarsi di più da chi schiera al via Valverde era lecito. Voto: 5.5

IL MIGLIORE
Alejandro Valverde

 


Omega Pharma - Quick Step

PIAZZAMENTI

3° Prologo (Chavanel)
3° 3a tappa (P.Velits)
4° 19a tappa (P.Velits)
5° 9a tappa (Chavanel)
5° 10a t. (Devenyns)
5° 15a t. (Devenyns)
27° Generale (P.Velits)

FUGHE M. Velits (7a e 14a), De Weert (8a), Devenyns (10a e 15a), P. Velits (11a), Leipheimer (11a e 17a), Pineau (13a)

PREMI 19370  (16a)

L'ANALISI

Sfortuna, età avanzata, mancanza di uomini: questi tre fattori rendono la spedizione dell'Omega Pharma QuickStep non proprio la più felice ipotizzabile. Dopo il terzo posto nel prologo di Sylvain Chavanel (ma con Tony Martin che si rompe lo scafoide e che si trova subito ben più che a mezzo servizio) soltanto Peter Velits saprà eguagliare il francese (nella 3a tappa). Nessuno andrà meglio di loro due. Insieme a Devenyns collezionano sei top ten e Velits un 27° posto nella generale che avrebbe dovuto vedere Leipheimer leader designato. Lo statunitense esce prestissimo di classifica e non vi entrerà nemmeno per sbaglio, tant'è che in due tappe tenta persino la fuga. De Weert, Martin Velits e Pineau in avanscoperta non aggiungono nulla ad una spedizione pressoché anonima. Voto: 5

IL MIGLIORE
Sylvain Chavanel

 


Orica - GreenEDGE

PIAZZAMENTI

2° 5a tappa (Goss)
2° 18a tappa (Goss)
3° 2a tappa (Goss)
3° 6a tappa (Goss)
3° 20a tappa (Goss)
4° 4a tappa (Goss)
5° 3a tappa (Albasini)
5° 13a tappa (Impey)
72° Generale (Weening)

FUGHE Albasini (7a e 18a), Weening (8a, 11a e 17a), Gerrans (10a), Goss (10a)

PREMI 39440  (10a)

L'ANALISI

Tutto ruota intorno a Matthew Harley Goss, anche perché oltre al velocista del nuovissimo continente non c'è molto altro. L'uomo che ha come secondo nome quello di una moto si piazza nei dieci per sei volte: due volte 2°, tre volte 3°, una 4°. Lotta anche con Sagan per la maglia verde ma deve soccombere presto (chiuderà 3° nella classifica a punti). Gli australiani, oltre che con Goss, ottengono altre due top ten (Albasini ed Impey, entrambi al 5° posto), cui va aggiunta la 72a piazza nella generale di Weening. Tre fughe proprio di Weening, due di Albasini ed una addirittura di Goss non porteranno alcun successo di tappa. Manca la vittoria, appunto, per questa squadra senza ambizioni di classifica ma che in volata avrebbe voluto e dovuto fare di più. Voto: 6.5

IL MIGLIORE
Matthew Goss

 


Rabobank Cycling Team

PIAZZAMENTI

1° 14a tappa (Sánchez)
3° 19a tappa (Sánchez)
4° 10a tappa (Sánchez)
4° 18a tappa (Sánchez)
5° 1a tappa (Mollema)
7° 1a tappa (Gesink)
28° Generale (Ten Dam)

FUGHE Sánchez (7a, 10a e 14a), Kruijswijk (8a, 11a, 14a e 16a), Mollema (8a), Ten Dam (8a, 11a, 16a e 17a), Tankink (20a)

PREMI 39000  (11a)

L'ANALISI

La Rabobank s'era presentata alla partenza di Liegi con tre uomini in grado di fare classifica: tappa dopo tappa, caduta dopo caduta, tutti vanno ko: Gesink e Mollema si ritirano, l'unico ad arrivare a Parigi è Kruijswijk ma ad un'ora e un quarto da Wiggins. A salvare il Tour della squadra olandese ci ha pensato Luis León Sánchez, caduto pure lui nelle prime tappe: lo spagnolo si scatena nella seconda parte della Grande Boucle, vince in fuga a Foix ed in altre occasioni va vicino al successo con degli ottimi allunghi nei finali di tappa ed una cronometro finale a Chartres in cui si siede sul gradino più basso del podio. Voto: 6.5

IL MIGLIORE
Luis León Sánchez

 


RadioShack - Nissan

PIAZZAMENTI

1° Prologo (Cancellara)
1° Class. Squadre
2° 1a tappa (Cancellara)
3° 8a tappa (Gallopin)
3° 9a tappa (Cancellara)
3° 10a tappa (Voigt)
4° 3a tappa (Cancellara)
6° Generale (Zubeldia)
11° Generale (Klöden)
13° Generale (Horner)
16° Generale (Monfort)
7 gg gialla (Cancellara)

FUGHE Gallopin (8a), Popovych (10a, 16a e 18a), Voigt (10a, 16a e 20a), Horner (11a)

PREMI 125950  (5a)

L'ANALISI

Il voto finale si potrebbe considerare una sorta di media tra quello molto buono per singoli della squadra e quello pessimo per ll senso di gruppo e, appunto, di squadra che è stato dimostrato lungo le tre settimane. Le vittorie nel prologo e nella classifica a squadre, oltre ai sette giorni in maglia gialla di Fabian Cancellara, non possono rendere negativo il bilancio anche perché la RadioShack è riuscita a piazzare ben quattro uomini nei primi 20 della classifica finale con il ben sesto posto di Zubeldia che ha superato al meglio un problema cardiaco che lo aveva condizionato negli ultimi mesi. Però l'impressione che viene data all'esterno è che ognuno, specie in montagna, corra per sé, puntando a difendere la posizione piuttosto che provare ad inventare qualcosa per ottenere di più. Voto: 6

IL MIGLIORE
Fabian Cancellara

 


Saur - Sojasun

PIAZZAMENTI

5° 16a tappa (Feillu)
6° 13a tappa (Simon)
10° 20a t. (Engoulvent)
21° Generale (Coppel)

FUGHE Delaplace (1a e 4a), Simon (5a), Jeandesboz (8a e 10a), Feillu (11a e 16a), Engoulvent (13a), Levarlet (16a), Marino (16a e 20a)

PREMI 11480  (21a)

L'ANALISI

 

Ci si attendeva obiettivamente molto di più dalla formazione francese, alla seconda esperienza consecutiva alla Grande Boucle. Si confidava soprattutto in Jérôme Coppel per un miglioramento del 13esimo posto dell'anno precedente ma il giovane transalpino, complice una condizione fisica precaria, è uscito presto di classifica. Al di sotto delle attese anche Julien Simon, rivelazione nella prima parte di stagione. Le uniche note liete, se così possiamo dire, sono venute da Brice Feillu, nonostante un avvio di Tour da dimenticare, che ha portato a casa un quinto posto a Luchon e si è fatto vedere in fuga. Per il resto alcuni tentativi di fuga per mostrare il marchio, la top ten di Engoulvent (che vanta peraltro di essere la lanterne rouge di questa edizione) e pochi altri acuti. Il penultimo posto nella classifica dei premi la dice davvero lunga. Voto: 3.5

 

IL MIGLIORE
Brice Feillu

 


Sky ProCycling

PIAZZAMENTI

1° 2a tappa (Cavendish)
1° 7a tappa (Froome)
1° 9a tappa (Wiggins)
1° 18a t. (Cavendish)
1° 19a tappa (Wiggins)
1° 20a t. (Cavendish)
1° Generale (Wiggins)
2° Prologo (Wiggins)
2° 3a tappa (Boasson)
2° 9a tappa (Wiggins)
2° 17a tappa (Froome)
2° 19a tappa (Froome)
2° Generale (Froome)
2° Class. Squadre
3° 1a tappa (Boasson)
3° 7a tappa (Wiggins)
3° 11a tappa (Froome)
3° 13a tappa (Boasson)
3° 18a tappa (Wiggins)
13 gg gialla (Wiggins)

FUGHE Boasson Hagen (18a)

PREMI 824840  (1a)

 L'ANALISI

Per capire chi ha comandato in questo Tour basta dare un'occhiata alla colonna di sinistra: sei vittorie di tappa più la maglia gialla di Bradley Wiggins. Il secondo posto nella generale con Froome, 13 giorni in giallo, la piazza d'onore nella classifica a squadre, una sola fuga con Edvald Boasson Hagen (e verso il tramonto del Tour, alla 18a tappa). È una squadra perfetta, progettata per vincere e che torna al di là della Manica con il massimo risultato (e con la prima maglia gialla britannica della storia). Sono la squadra più ricca del Tour e non parliamo solo di moneta sonante ma di una superiorità atletica schiacciante. Voto: 10

IL MIGLIORE
Bradley Wiggins

 


Team Europcar

PIAZZAMENTI

1° 10a tappa (Voeckler)
1° 11a tappa (Rolland)
1° 16a tappa (Voeckler)
1° Gpm (Voeckler) 
3° 15a tappa (Voeckler)
4° 12a tappa (Gautier)
5° 17a tappa (Rolland)
8° Generale (Rolland)

FUGHE Gène (1a), Kern (2a, 8a e 11a), Bernaudeau (3a), Arashiro (4a, 10a, 16a e 18a), Malacarne (6a e 11a), Gautier (7a, 12a e 14a), Voeckler (10a, 15a, 16a e 17a), Rolland (11a)

PREMI 107060  (6a)

L'ANALISI

Non era affatto facile replicare un Tour come quello della scorsa stagione, eppure per i ragazzi di Bernaudeau la missione può dirsi assolutamente compiuta. Squadra sempre all'attacco (con ben diciannove tentativi di fuga riusciti ha primeggiato sotto questo punto di vista) ma del resto quando si ha nelle proprie fila uno come Thomas Voeckler bisogna anche aspettarselo. Per T-Blanc nessuna ambizione di classifica, visti anche i problemi al ginocchio che addirittura ne mettevano in forse la partecipazione, ma cuore e gambe che ne hanno fatto ancor di più il beniamino nazionale: vince a Bellegarde prima e poi a Luchon dando spettacolo e fa sua la maglia a pois. Piccoli passi avanti anche per Rolland, tra i pochi ad attaccare e splendido vincitore a La Toussuire, per poi terminare ottavo nella generale. Infaticabile Kern soprattutto sulle Alpi, attivissimi nelle fughe anche Arashiro e Gautier mentre Malacarne, alla prima Grande Boucle, ha saputo fornire un prezioso aiuto ai propri capitani. Voto: 8.5

IL MIGLIORE
Thomas Voeckler

 


Team Saxo Bank

PIAZZAMENTI

1° Combat. (C.Sørensen)
2° 16a t. (C.Sørensen)
3° 5a tappa (Haedo)
4° 15a t. (N.Sørensen)
4° 20a tappa (Haedo)
5° 6a tappa (Haedo)
6° 4a tappa (Cantwell)
6° 14a tappa (Paulinho)
14° Gen. (C.Sørensen)

FUGHE Morkov (1a, 2a, 3a, 10a e 13a), Kroon (6a, 10a, 18a e 20a), C. Sørensen (7a, 8a, 11a, 16a e 17a), Paulinho (14a e 16a), N. Sørensen (15a), Nuyens (18a)

PREMI 66690  (9a)

L'ANALISI

Se non hai Contador da schierare al via, devi reinventare un po' tutto. Alla Saxo ci sono riusciti in maniera abbastanza proficua. È vero che non sono arrivate vittorie di tappa, ma qualche piazzamento sì (Chris Sørensen secondo a Bagnères-de-Luchon, Haedo a ridosso dei primissimi in qualche volata); ma non è in questi risultati che si sostanzia la presenza del team danese al Tour, quanto nella costante capacità di andare in fuga. In avvio è stato Mørkøv, anche maglia a pois nella prima settimana, a centrare un attacco dopo l'altro (addirittura tre fughe consecutive nelle prime tre tappe in linea); quindi il testimone è passato a Chris Sørensen, che non a caso è stato anche il supercombattivo della Grande Boucle, oltre che migliore dei suoi nella generale (14esimo). Prestazione totale più che dignitosa, insomma, anche se magari sarebbe stato lecito attendersi qualcosa in più da Nuyens ma pure da Paulinho. Nota di merito per la genialata di Bjarne Riis che ha messo i suoi a tirare il gruppo minacciando i fuggitivi sulla via per Pau: e infatti quelli davanti hanno rallentato, facendo rientrare nella fuga Sørensen (stavolta Nicki) che era rimasto a bagnomaria. Voto: 6.5

IL MIGLIORE
Chris Anker Sørensen

 


Vacansoleil Pro Cycling Team

PIAZZAMENTI

4° 6a tappa (Van Hummel)
5° 20a tappa (Boeckmans)
7° 13a tappa (Marcato)
8° 4a tappa (Boeckmans)
41° Generale (Valls)

FUGHE Hoogerland (8a, 11a, 16a e 17a), Valls (8a e 16a), Boeckmans (18a)

PREMI 9720  (22a)

L'ANALISI

Al Giro ci pensò De Gendt, con uno strepitoso finale, a mettere in attivo il bilancio del team olandese. Al Tour non c'è invece stato nessuno in grado di evitare il disastro. Due piazzamenti nei 5 con Van Hummel e Kris Boeckmans, qualche fuga soprattutto con Hoogerland che però non è stato in grado di esprimere una presenza in corsa pregnante come fu nel 2011. Certo, sconta la sfortuna di Poels, caduto e seriamente infortunatosi in avvio di Grande Boucle, ma non si può negare che in tanti abbiano deluso, da Westra, letteralmente invisibile, a Marcato che non ha indovinato nemmeno una fuga buona. Voto: 3

IL MIGLIORE
Kris Boeckmans

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