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Tour de France 2012: Le dichiarazioni della diciannovesima tappa

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Ecco le dichiarazioni dei protagonisti al termine della diciannovesima tappa del Tour de France.

Bradley Wiggins (Sky ProCycling) da Conferenza Stampa
«Volevo chiudere con il botto, perché il Tour non era veramente finito sino ad oggi. In questi mesi ho fatto molti sacrifici, ho saltato i compleanni dei miei figli, visto poco i miei familiari, e questa vittoria ripaga tutto. Ero molto emozionato negli ultimi 10 km, mi è passato per la testa di tutto. Pensavo a mia moglie e ai miei figli, a mio nonno, mia nonna, mia madre. E questo continuava a spronarmi ad ogni colpo di pedale. Suonerà sdolcinato, ma ci è voluta una vita per arrivare a questo momento, che la vita te la cambia. Dal momento in cui ho iniziato ad andare in bici, da bambino, tutto mi ha condotto in questa direzione. Tutti gli anni passati per arrivare fin qui, la mia famiglia, le delusioni, la caduta al Tour dell’anno scorso, guardare Cadel vivere questi stessi momenti un anno fa a Grenoble. Ho immaginato a lungo come ci si dovesse sentire, e adesso lo so. Questo è il Tour, non ci sono molte vittorie più grandi di questa. E la trama non avrebbe potuto essere più bella: che finale! Per me lo sport è un lavoro, non è questione di vita o di morte; devo farlo, bene, male, non importa. Non deve diventare una dipendenza. Oltre allo sport c'è la vita diciamo reale. Il ciclismo richiede ispirazione ed io l'ho avuta per praticarlo. Da piccolo in camera non avevo poster di calciatori ma di ciclisti. non sognavo di vincere la Premier League ma una volata. Questo TOur è stato speciale, vincere una corsa così non è da tutti. Se scorrete la lista dei vincitori troverete gente che ha vinto quattro, cinque Tour, ma non cambia ogni anno il vincitore. Io non pretendo di essere uno come Pantani, di trasmettere le emozioni che trasmetteva lui, ma faccio il mio lavoro. Forse siamo ad un ciclismo più umano, con tante fughe da lontano arrivate in fondo, anche sui Pirenei. Forse si è persa la magia dei bei tempi andati e il Tour è meno bello ma a me va bene così. Il mio rapporto con Chris Froome è ottimo. È una storia che i giornali vogliono creare, quella dei presunti dissapori tra noi, perché altrimenti non saprebbero cosa scrivere. Stamane abbiamo fatto colazione insieme, mi ha aiutato. Ognuno in squadra aveva il suo ruolo ben definito e tutto è andato per il meglio».
 
Vincenzo Nibali (Liquigas-Cannondale) da Raisport
«È stato uno sforzo molto duro, io ho avuto quel problema ma sono riuscito a fare un po' finta di niente ma sentivo che mi faceva male. Oggi mi sono concentrato e ho dato tutto per questa cronometro, sono contento. Domani sarà un giorno speciale, fin qui è stata una bella battaglia. Fosse stato per me forse avrei cercato qualche salita in più ma va bene così. Sono rimasto sempre lì vicino ai primi e so che si può sempre migliorare».
 
Tejay Van Garderen (BMC Racing) da Letour.fr
«Non sapevo cosa aspettarmi, 53 km a cronometro dopo tre settimane di gara sono tanti. Ho voluto solo dare tutto me stesso e poi avrei visto cosa sarebbe successo. John Lelangue ha fatto un gran lavoro con me, consigliandomi e dicendomi cosa mi sarei dovuto aspettare dalla tappa. Mi ha tenuto tranquillo quando era necessario, è veramente un ottimo motivatore. Cadel è stato male, ha avuto qualche problema strada facendo. Lui il Tour l'ha già vinto ma se l'anno prossimo vorrà tornare per rivincerlo io sarò felice di aiutarlo. Domani sui Campi Elisi sarà qualcosa di incredibile... Voglio dedicare il mio risultato a chi ha perso la vita nell'attentato di Denver, è vicino a casa mia e dove mi alleno, Boulder. Oggi i miei pensieri erano rivolti a quelle povere persone ed anche domani lo saranno».
Cadel Evans (BMC Racing) da Comunicato Stampa
«Abbiamo iniziato questo Tour de France con grandi aspettative ma a mano a mano che queste andavano attenuandosi ho dovuto cambiare i miei obiettivi. Oggi ho solo sperato di tenere la mia posizione in classifica ma mi sentivo vuoto, così come mi sentivo vuoto sui Pirenei. E quando sei vuoto non è una bella situazione».
La Redazione

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