«Volevo chiudere con il botto, perché il Tour non era veramente finito sino ad oggi. In questi mesi ho fatto molti sacrifici, ho saltato i compleanni dei miei figli, visto poco i miei familiari, e questa vittoria ripaga tutto. Ero molto emozionato negli ultimi 10 km, mi è passato per la testa di tutto. Pensavo a mia moglie e ai miei figli, a mio nonno, mia nonna, mia madre. E questo continuava a spronarmi ad ogni colpo di pedale. Suonerà sdolcinato, ma ci è voluta una vita per arrivare a questo momento, che la vita te la cambia. Dal momento in cui ho iniziato ad andare in bici, da bambino, tutto mi ha condotto in questa direzione. Tutti gli anni passati per arrivare fin qui, la mia famiglia, le delusioni, la caduta al Tour dell’anno scorso, guardare Cadel vivere questi stessi momenti un anno fa a Grenoble. Ho immaginato a lungo come ci si dovesse sentire, e adesso lo so. Questo è il Tour, non ci sono molte vittorie più grandi di questa. E la trama non avrebbe potuto essere più bella: che finale! Per me lo sport è un lavoro, non è questione di vita o di morte; devo farlo, bene, male, non importa. Non deve diventare una dipendenza. Oltre allo sport c'è la vita diciamo reale. Il ciclismo richiede ispirazione ed io l'ho avuta per praticarlo. Da piccolo in camera non avevo poster di calciatori ma di ciclisti. non sognavo di vincere la Premier League ma una volata. Questo TOur è stato speciale, vincere una corsa così non è da tutti. Se scorrete la lista dei vincitori troverete gente che ha vinto quattro, cinque Tour, ma non cambia ogni anno il vincitore. Io non pretendo di essere uno come Pantani, di trasmettere le emozioni che trasmetteva lui, ma faccio il mio lavoro. Forse siamo ad un ciclismo più umano, con tante fughe da lontano arrivate in fondo, anche sui Pirenei. Forse si è persa la magia dei bei tempi andati e il Tour è meno bello ma a me va bene così. Il mio rapporto con Chris Froome è ottimo. È una storia che i giornali vogliono creare, quella dei presunti dissapori tra noi, perché altrimenti non saprebbero cosa scrivere. Stamane abbiamo fatto colazione insieme, mi ha aiutato. Ognuno in squadra aveva il suo ruolo ben definito e tutto è andato per il meglio». |