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Tour de France 2012: Ogni giorno una conquista - Vincenzo Nibali ed una crescita continua

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Nibali attacca in cima al Peyresourde, Wiggins e Froome recupereranno © BettiniphotoAnche il primo tappone pirenaico è alle spalle e l'unico cambiamento che stasera possiamo effettivamente dire di avere sotto gli occhi è uno ed incontrovertibile: a meno di episodi straordinari Vincenzo Nibali si è assicurato il podio di questa Grande Boucle. Di più: il messinese della Liquigas ha dimostrato anche oggi di saper mettere in difficoltà l'apparentemente inossidabile coppia Sky e di essere l'unico a farli sudare in salita.

Gli scatti a La Toussuire avevano fatto male, poi il terreno per attaccare era sparito da sotto le ruote ed oggi, con il ritorno delle grandi montagne, riecco Nibali all'arrembaggio. Uno scatto sul finale del Col de Peyresourde ed ecco che tutti saltano in aria, compresi Wiggins e Froome. la coppia di britannici è l'unica che riesce a riportarsi su Nibali. Il siciliano però ne ha ancora e scatta nuovamente in prossimità della sommità, ma questa volta la maglia gialla riesce ad accodarsi allo Squalo in pochi metri. Insomma, se la classifica davanti a Nibali non cambia per nulla, dietro è del tutto rivoluzionata.

Soltanto aver posto 3'23" tra sé ed un altro avversario tosto, Jurgen Van den Broeck, è un grande successo, e sapere che gli altri, da Zubeldia a Van Garderen, fino all'abdicante Evans, sono più indietro può essere soltanto un conforto. La questione non è tanto doversi difendere da chi sta dietro - che resta pur sempre un dovere di Nibali - ma riuscire a scalfire le certezze dei due Sky, anche oggi, seppure per qualche istante in affanno, apparsi incrollabili. Sull'Aspin e sul Peyresourde il ritmo imposto da Basso ha fatto staccare e crollare Cadel Evans, ovvero colui che stamane era il più pericoloso avversario di Nibali per il terzo gradino del podio. Adesso che chi segue è staccato Nibali deve solo - ed è un "solo" grosso come una casa - provare ad impensierire Wiggins e Froome.

Non facile come compito almeno per tre motivi. I due sono apparsi non certo intoccabili, specie su pendenze di un certo livello, anche se poi hanno sempre recuperato il terreno perduto dal messinese. In secondo luogo, domani sarà l'ultima tappa dura, adatta a mettere in difficoltà due che sono più passisti che scalatori (il discorso è in realtà rivolto più a Wiggins che a Froome, che affronta le salite molto bene). Terzo ed ultimo: la terza settimana del Tour e la seconda giornata pirenaica consecutiva potrebbero minare energie e recupero della maglia gialla.

Di questo Nibali dovrà approfittare anche perché sabato si correrà una cronometro di 53 km in cui il portacolori della Liquigas partirà senza dubbio svantaggiato rispetto ai due Sky. Recuperare 2'23" a Wiggins domani, infliggergli almeno un altro minuto e cercare di difendersi nella crono pare più fantascienza che scienza. Non impossibile invece recuperare a Froome i 18", staccarlo e tenerlo a debita distanza nell'esercizio contro il tempo: un secondo posto suonerebbe per Nibali come una vittoria, visto il disegno complessivo di questo Tour, non certo adatto a Vincenzo.

Resta da capire poi se il messinese domani attuerà una tattica rischiosa ma che potrebbe pagare o se agirà in modo conservativo. In parole povere, nei 143 km che da Bagnères-de-Luchon porteranno a Peyragudes (con Port de Bales e Peyragudes nel finale, mica due cavalcavia) Nibali dovrà scegliere: mettere la squadra sin da subito alla frusta, far stancare gli Sky, isolare Wiggins da Froome e poi piazzare la stoccata sul Port de Bales (o sul Peyragudes). Attaccare con il coltello tra i denti con un onorevolissimo podio al Tour praticamente assicurato potrebbe essere un'arma a doppio taglio e chissà che le forze non abbandonino Nibali sul più bello, facendo scoppiare il tutto come una bolla di sapone. È possibile anche questo.

In alternativa, conscio di avere mantenuto distanti gli avversari per il podio finale, Vincenzo potrebbe salire di conserva, difendere il piazzamento curandosi più degli attacchi (se ci saranno) dei Van den Broeck e degli Evans (ma l'australiano ne avrà la forza?) anziché provare a fiaccare due colossi quali appaiono ad oggi gli Sky. Insomma, la ragione parrebbe consigliare a Nibali di tenersi stretta la terza piazza nella generale, l'istinto porta invece a cercare di far saltare il banco, a costo di pagare a caro prezzo un'azione da lontano.

Crediamo che Nibali proverà a staccare prima di tutto gli avversari per il podio per poi concentrarsi sui due Sky, casomai avessero un cedimento. Non sarebbe infatti logico provare a buttare alle ortiche un terzo posto - ripetiamo, meritatissimo e dall'enorme valore - al Tour per far saltare il banco. Far saltare il banco... L'ultimo che cercò di fare qualcosa del genere era vestito di rosa, attaccò nei primi chilometri dell'ultima tappa alpina e crollò sul Joux Plane insieme al marziano americano.

Non si offenda Vincenzo Nibali, ma non lo crediamo all'altezza di un numero lontanamente simile a quello. La certezza è che, dopo oggi, ibali può solo attaccare a ripetizione domani e sperare che lo sbuffare di Wiggins sul Peyresourde sia sintomo di un cedimento imminente.

Francesco Sulas

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