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Tour de France 2012: Le dichiarazioni dell'undicesima tappa | Cicloweb

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Tour de France 2012: Le dichiarazioni dell'undicesima tappa

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Ecco le dichiarazioni dei protagonisti al termine dell'undicesima del Tour de France.

Vincenzo Nibali (Liquigas-Cannondale) da Comunicato Stampa
«È stata una tappa importante e molto difficile. Ho cercato di attaccare per mettere in difficoltà Wiggins e Froome, per provare a dare una scossa alla classifica. Hanno una squadra che si è dimostrata anche oggi fortissima, capace di dettare il ritmo e scortarli quasi fino al traguardo. Rispetto a ieri ho trovato qualche compagno d'attacco in più lungo la strada e le azioni hanno fatto sicuramente più male. Evans si è staccato, ma l'obiettivo non era distanziare lui. Le corse sono corse ed è chiaro che salire in classifica mi fa piacere, ma ho grande rispetto e ammirazione per Cadel: una giornata storta può capire, e conoscendolo non credo che si arrenderà. Lo stesso farò io: correre per me significa metterci il cuore, la passione, e sono felice che la gente mi tifi per questo. Sfrutterò tutte le occasione che la strada offrirà da qui a Parigi».
 
Bradley Wiggins (Sky ProCycling) da Letour.fr
«Nel momento in cui Froome è andato avanti io mi stavo concentrando solo sul tenere costante il mio sforzo perché prima eravamo andati forte per un chilometro e mezzo o due. Avevamo chiuso un buco e volevo smaltire l'acido lattico più di ogni altra cosa. Non volevo fare più che una accelerazione ma c'era molto rumore ed un sacco di cose nella radiolina e c'è stata un po' di confusione. Ma Chris ha fatto vedere di avere ottime gambe ed è stato un altro grande giorno per la squadra, lo è stato davvero. Non avevo la radio a quel punto perché l'auricolare era caduto. Questa mattina avevamo parlato di un possibile attacco di Chris nel finale e ci eravamo già liberati di Evans... ma questa mattina avevamo pianificato che se lui fosse stato ancora con noi magari Chris poteva prendere quei 20" per passare secondo in classifica perché non era sicuro al 100% di essere meglio di Cadel nell'ultima crono. Volevamo prendere un po' di tempo oggi se io riuscivo a stare con Nibali e gli altri ragazzi. Quando Evans si è staccato e noi eravamo in quel gruppetto ho sentito un senso di sollievo, abbiamo guadagnato più di quanto ci potevamo aspettare stamattina ed è una tappa dura in meno da fare. Quando Cadel ha attaccato sulla Croix de Fer sono rimasto sorpreso perché era veramente lunga per andare all'arrivo da lì. Noi stavamo già facendo un buon ritmo con Porte e Roges. Ho pensato all'attaccare e tenere un ritmo alto per stare fuori con due salite ancora da fare... era sorpreso. Non è stata un cosa che avrei avuto le palle di fare. Penso che Vincenzo oggi ha mostra che è sempre più forte in corsa. I suoi attacchi alla fine erano tosti».
 
Pierre Rolland (Europcar) da Letour.fr
«È stata una grandissima giornata. Ci aspettavamo un grande spettacolo oggi e l'abbiamo avuto. Non ero sicuro se provare ad andare sulla salita della Madeleine o se aspettare un po' più tardi: abbiamo parlato con Christophe Kern e lui mi ha aiutato a rientrare sul gruppo di testa, poi ha tirato in testa sulle ascesa della Croix de Fer e del Mollard. Io gli ho detto che stava andando troppo veloce ma lui continuava a ripetere "zitto e fidati di me, ce la farai!". Questa tappa è stata nei miei sogni da sei mosi, per me è la tappa regina perché è la più impegnativa e perché è sulle Alpi. Le Alpi sono la mia casa. È una vittoria molto diversa da quella dell'anno scorso, appena sono andato in fuga mi sono dovuto prendere le mie responsabilità perché tutti guardavano me, l'anno scorso invece mi ero potuto giocare l'effetto sorpresa. Entrambe le tappe sono simili sulla carta, come vincerle invece è totalmente diverso e per questo le mie due vittorie al Tour hanno sapori differenti. Fin dalla presentazione del Tour, la squadra sapeva che il percorso non era ideale per me per la classifica generale. Ma abbiamo comunque deciso di inseguire quell'obiettivo... Per raggiungere il podio serve un'applicazione totale e cosistenza per tutte le tre settimane che è diverso da andare ad una corsa per vincere delle tappe e avere poi dei giorni meno intensi. Questa è una cosa in cui dovrò migliorare per i prossimi anno».
 
Fredrik Kessiakoff (Astana) da Letour.fr
«Ho dato battaglia per un paio di giorni e, se le mie gambe continueranno a spingere così sui pedali, spero di poter difendere la maglia a pois. Al momento mi godo il fatto che questa maglia ce l'ho io e se potrò tenerla sarò superfelice; altrimenti sono già eccitato di averla avuta».
 
Michele Scarponi (Lampre-ISD) da Comunicato Stampa
«Ho voluto provare a sfruttare una tappa bella e stimolante come quella di oggi, con salite dure, per attaccare e realizzare qualcosa di importante. Ero conscio del fatto che, dopo le fatiche di ieri, avrei potuto pagare qualcosa in termini di resistenza e in effetti, dopo aver pedalato in fuga sul Col de la Madeleine, le forze mi sono mancate sul Col de la Croix de Fer. Sarà importante recuperare energie e scegliere in maniera precisa su quale delle prossime tappe puntare».
 
La Redazione

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