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Tour de France 2012: Attacchi alla Sky? Soltanto a parole - Vincenzo Nibali è l'unico a provarci | Cicloweb

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Tour de France 2012: Attacchi alla Sky? Soltanto a parole - Vincenzo Nibali è l'unico a provarci

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Vincenzo Nibali è stato l'unico ad attaccare la Sky © BettiniphotoTutti a parole vogliono attaccare gli Sky ma nei fatti nessuno che prenda l'iniziativa. Non è un nostro pensiero, o almeno non solo, ma è quanto un Vincenzo Nibali abbastanza contrariato ha dichiarato ai microfoni Rai a fine tappa. Del resto il messinese ne ha ben donde, di lamentarsi. Era tra i tanti, tra quasi tutti, a cui conveniva scalfire quella scultura che pare così perfetta e porta il nome di Team Sky.

Ci ha provato nella discesa del Col du Grand Colombier, aiutato anche da Peter Sagan, ma nessun'uomo si è acccodato. Dopo una bellissima discesa nella quale era riuscito a guadagnare sino a 56" s'è così dovuto rialzare, lasciandosi riprendere dal treno Sky pilotato in quel momento da Richie Porte. Ad una prima rapida analisi la situazione appare ben chiara: Evans ha quasi due minuti (1'53") da Wiggins e Froome è in agguato, mentre Nibali deve recuperare ben 2'23" dalla maglia gialla. Insomma, l'iridato di Mendrisio e lo Squalo dello Stretto sono i due più accreditati nonché capaci di attaccare la corazzata Sky, specie in discesa (ma non solo lì), dove i britannici sembrano non abili quanto un Evans o un Nibali.

Questa è la teoria, perché ad oggi nella pratica soltanto Vincenzo Nibali ha sferrato qualche attacco (infruttuoso, peraltro, ma almeno lui ci ha provato); Rolland e Van den Broeck hanno allungato nel finale della tappa odierna ma l'uno è fuori classifica, l'altro ha 5' di distacco. Insomma, chi ha il coraggio di osare contro questa Sky mostruosa che tiene cucita la corsa in pianura ed impone un ritmo infernale in salita? Praticamente nessuno o quasi. Mancanza di forze? Voglia di risparmiare scatti e controscatti per le tappe più dure, a partire da domani, quando si arriverà a La Toussuire dopo aver scalato Col de la Madeleine e Croix de Fer? Tutt'e due?

Sta di fatto che più le tappe passano e più gli uomini Sky stretti intorno al loro capitano si avvicinano a Parigi, come in una marcia trionfale. Come fermarli? Che siano una macchina da guerra ben oliata e perfettamente funzionante lo si era capito sin dal Delfinato, quando corsero sul Col de Joux Plane come se fossero la Saeco di Cipollini in una tappa di pianura del Giro.

Il Tour dà conferma della loro forza, tanto più che costoro si possono permettere di lasciar andar via Nibali in discesa, lasciargli prendere 56" di margine perché «è andato via da solo e sapevamo che negli ultimi 30 km sarebbe stato difficile per un uomo da solo stare avanti. Siamo rimasti tranquilli e questo ci può aiutare a vincere il Tour», come dirà a fine tappa Wiggins. Idee chiare, precise ed un gruppo che ha investito da oltre un anno sulla vittoria alla Grande Boucle.

La realtà è che contro la coppia Sky formata da Froome e Wiggins nessun'alleanza può nulla e perciò si spera nella cotta, nella crisi di fame, nella giornata storta (La Toussuire vide già nel 2006 una cotta epocale dell'allora maglia gialla Floyd Landis). Molto più comodo, semplice ed immediato che attaccare da lontano. È quindi un Tour corso all'insegna della rasegnazione? Fino ad ora più o meno sì, e vorremmo ben vedere.

Chi scatta viene ripreso in breve tempo o lasciato andare perché considerato non troppo pericoloso, tutto è in mano agli Sky. Evans sa bene di aver sprecato una grandissima possibilità di mettere in difficoltà Wiggins ma sa altrettanto bene che domani la tappa richiederà molte energie. Attacchi sì, ma solo a parole dunque? Forse da domani il copione cambierà.

Francesco Sulas

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