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Giro Donne 2012: Cromwell done! La maxifuga va in porto - Tiffany al vento per 105 km. Giorgia Bronzini 2a su Valentina Scandolara

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L'arrivo solitario di Tiffany Cromwell a Molinella © Ufficio Stampa della corsa

L'avesse disegnata Tiffany, lei che è stilista oltre che gran pedalatrice, non avrebbe di certo tratteggiato una tappa con un andamento del genere. Il piattone odierno da Polesella a Molinella di 128 km (ne sono stati aggiunti 10 ai 118.7 previsti in origine) pareva disegnato su misura per le velociste pure, non per le attaccanti. E lo era, per velociste, anche perché dopo quattro tappe non poco impegnative ci voleva una giornata di relax.

Partono in 118, con Molicheva e Zabelinskaya che non si presentano al via, lasciando RusVelo con la sola Romy Kasper. Una squadra fantasma, insomma. L'intero gruppo ha preso un po' troppo alla lettera la parola "relax". D'altronde il caldo torrido presente anche oggi, il vento bollente, le fatiche dei giorni precedenti erano ottimi deterrenti per attaccare. Non per Tiffany Cromwell, chiaramente, da quest'anno all'Orica-GreenEDGE, scalatrice ma molto, molto brava anche sul passo.

«Sinceramente pensavo che oggi la tappa fosse per le velociste ma appena ho intravisto un'occasione l'ho colta», dirà a fine gara. Come una visione, l'occasione di Tiffany arriva dopo una prima fase caratterizzata da tanti scatti e controscatti su cui il gruppo si riporta sempre senza problemi. Ma al km 23 la Cromwell esce allo scoperto, vede 'sta benedetta occasione manco fosse la Madonna di Lourdes, prova a coglierla.

Sa bene che non ricapiterà così di frequente, non su queste strade. Del resto la tattica dell'Orica-GreenEDGE era cristallina: «La nostra squadra non ha una velocista quindi non avevamo altra scelta che attaccare». Il vantaggio sale, perché Tiffany ha un gran bel passo e presto pone tra sé ed il gruppo ben 5'. Dietro tutti lasciano che sia la squadra della grande favorita di oggi, la Specialized-Lululemon di Ina-Yoko Teutenberg, a sobbarcarsi il lavoro, ma non è così.

«Le mie compagne - dirà la tedesca - nei giorni scorsi hanno lavorato parecchio per Evelyn Stevens, quindi oggi non potevamo sobbarcarci tutto il lavoro, anche se tutte aspettavano che ci muovessimo noi». E mentre in gruppo si dialoga su chi debba prendere l'iniziativa e guidare l'inseguimento, senza cavare un ragno dal buco, davanti Tiffany se ne va.

Arriva a 7'15", quindi 9'58", e allora tutti pensano che comunque si muoverà la Specialized-Lululemon o la Diadora-Pasta Zara di Giorgia Bronzini. Ciò non accade ed al km 96 Tiffany Cromwell ha 13'09", è maglia rosa virtuale (stamane era 16a a 12'29" da Marianne Vos).

Ci si dà una svegliata repentina, là dietro, ed il ritardo viene contenuto. Un paio di MCipollini-Giambenini-Gauss vengono affiancate da un altro paio di Diadora-Pasta Zara («La Teutenberg era la più forte, non potevamo mica portarla noi al traguardo. Ci riproverò domani», affermerà Giorgia Bronzini) ed il vantaggio della Cromwell cala, anche se ormai mancano 20 km a Molinella; è fatta per questa ragazza di Adelaide che vive a Montecarlo con il suo ragazzo, il tasmaniano Richie Porte del Team Sky. Venerdì Tiffany compirà 24 anni, quale miglior regalo che una vittoria che non giungeva dal 3 gennaio 2011 (seconda tappa della Jayco Bay Classic)?

Il gruppo fa scendere nel finale il vantaggio della Cromwell sotto i 12', così da salvare la maglia rosa di Marianne Vos. Sul traguardo la Cromwell vanterà comunque un margine di 8'33" su Giorgia Bronzini, che vince la volata di gruppo. Terza Valentina Scandolara, nelle prime tappe della corsa non al meglio per sua stessa ammissione ma oggi evidentemente in ripresa. Ben fatto! Hosking, Andruk, Baccaille, Johansson, Gilmore, Tagliaferro e Taylor completano la top ten di giornata.

In classifica Marianne Vos ha sempre 1'31" su Evelyn Stevens e 2'07" su Emma Pooley, con Fabiana Luperini quarta a 2'37". La Cromwell scala 11 posizioni nella generale e si porta al 5° posto, a 3'46" dalla maglia rosa. È ancora in gioco per il podio ma lavorerà per Arndt ed Haüsler). 

La domanda che ci si è posti di fronte alla splendida azione di Tiffany Cromwell è stata: grande impresa o bravura ad approfittare di una situazione tattica totalmente bloccata? Tutte e due. Le squadre delle velociste non hanno voluto portare in carrozza la Teutenberg (all'arrivo 106a, la volata in casa Specialized-Lululemon l'ha disputata l'ottima Chloe Hosking), né la squadra della Teutenberg ha voluto lavorare, avendolo già fatto nei giorni precedenti ed in previsioni di immediate sgroppate per provare a riportare in rosa Evelyn Stevens.

D'altro canto, in una tappa piatta come la pancia di una bella ragazza, battuta dal vento e benedetta dal sole, l'azione di Tiffany è stata qualcosa al di fuori dall'ordinario, ancor più l'ottima riuscita nel conservare un vantaggio divenuto così amplio. Virtù e fortuna, quindi, per la Cromwell, che porta a compimento un'azione come non se ne ricordavano da tempo nel femminile (solo Emma Pooley, che di fughe solitarie è una specialista, se ne sorbì 110, di chilometri, a Montreal 2009).

Se oggi si credeva la frazione poco interessante (e non lo è stata affatto), domani si tornerà a sussultare con la Modena-Salsomaggiore Terme, 124 km ondulati, la salitella di Tabiano negli ultimi 10 km ed un arrivo che tende a salire leggermente.

Arrivo su cui ha messo il cerchiolino rosso l'iridata Giorgia Bronzini «perché a "Salso" sono andata a scuola, insomma, io lì sono di casa». Siamo pronti a scommettere che, dodici mesi dopo l'arrivo di Piacenza preparato ad hoc per la Bronzini, anche a Salsomaggiore, domani come allora, vorrà primeggiare Marianne Vos. Per la serie: mi batti ai Mondiali? Ed io vengo a vincere in casa tua. Duelli che non si vedrebbero nemmeno nei migliori western.

Francesco Sulas

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