Il Portale del Ciclismo professionistico

.

Giro Donne 2012: Ha messo subito le cose in chiaro - A Terracina vince Marianne Vos. Giorgia Bronzini chiude terza

Versione stampabile

A Terracina Marianne Vos batte Shelley Olds (a destra) e Giorgia Bronzini (al centro) © Ufficio Stampa della corsa

Analogie e differenze tra il GiroDonne 2011 e quello appena iniziato. Partiamo con le differenze. L'anno scorso la prima tappa prese il via da Roma per arrivare un po' più a sud, a Velletri, anche se la capitale ospiterà la corsa rosa già domani, con una bellissima cronometro. Inoltre non si era ancora consci di quanto potesse essere travolgente il fenomeno Vos, in grado di piazzarsi negli sprint, vincendo quelli più tecnici come Velletri, appunto, e Piacenza (per Giorgia Bronzini fu la fatal Piacenza) davanti alla maglia iridata.

Cinque tappe su dieci, dominio su ogni terreno, praticamente un monologo. Altra differenza: proprio Marianne Vos il 25 maggio si frattura la clavicola, urtata da una moto nel ParkHotel Rooding Hills Classic. Sciami di cronisti (ma quali sciami? Quei soliti due o tre...) a chiedersi se la Vos avrebbe corso il Giro, le Olimpiadi, e se sì in che stato di forma.

La risposta è da annoverare tra le analogie e giunge direttamente dal lungomare di Terracina. Anche 12 mesi fa si arrivò in una cittadina del Lazio (Velletri, appunto), anche allora fu volata, seppure il traguardo fosse posto in leggerissima salita. Soprattutto, anche l'anno scorso Marianne Vos si prese tappa e maglia il primo giorno, lasciandola solo per una frazione a Shara Gillow, non mollandola più sino alla fine.

Cambiano gli scenari, non le scene. Volata, vittoria, Vos. La maglia rosa come fosse cucita sulla pelle dell'olandese, e adesso che se l'è ripresa (in realtà non l'ha mai lasciata) chi gliela toglierà? Vedremo dopo.

La cronaca parte dalla giornata di ieri, la presentazione a Napoli; non tutte le atlete, soprattutto quelle del Nord Italia e le straniere, hanno avuto un'impressione positiva del traffico, del caos napoletano e della città in generale. Succede. Sempre storia di ieri, sempre protagonista Marianne Vos, o meglio la sua bicicletta. Rubata nella notte (anche altre squadre sono state vittime di furti nel casertano), tanto per farci riconoscere e bollare.

Oggi finalmente si parte dal Lungomare Caracciolo per una frazione piatta, con la sola salitella di Sperlonga a fare da Gpm nel finale prima di un arrivo che si presume sarà, poi a ragione, a ranghi compatti. Il traguardo volante è posto dopo soli 5.9 km e vede passare per prima la "zebra" della Specialized-Lululemon Chloe Hosking (vestirà la maglia bianca di miglior giovane a fine tappa) su Tagliaferro e Scandolara.

Scatti e controscatti ma la corsa è tenuta cucita da Olanda e Specialized-Lululemon, che vuol portare Ina-Yoko Teutenberg alla vittoria. Si devono perciò aspettare 32 km prima che Alina Bondarenko (RusVelo) ed Aleksandra Sosenko (Vaiano Tepso) prendano un po' di vantaggio. Si uniscono alle due battistrada la solita Valentina Bastianelli (Vaiano Tepso) e Sara Grifi (Michela Fanini).

Il quartetto procede di comune accordo ed al chilometro 70 arriva a toccare i 6'30" di vantaggio. Sarà il massimo concesso dal gruppo, che con AA Drink e Specialized-Lululemon si mette a lavorare per ricucire lo svantaggio. Il lavoro dà i suoi frutti e così dai 6' si scende presto a 4', ma ancora sono troppi. Nel mentre si registra la caduta di Grete Treier in gruppo. La Campionessa estone della Michela Fanini si rialza ma rientra nel plotone aggrappandosi ad un'ammiraglia. Beccata subito, non c'è spazio per le discussioni: cartellino rosso e Treier a casa. Brunello Fanini resta così con un'atleta in meno, una in fuga (la Grifi), con la Scandolara cacciatrice di tappe nonostante la forma non sia delle migliori e la sola russa Alexandra Burchenkova per provare a far bene in classifica generale.

Intanto il gruppo si è portato a 1'35" dalle battistrada ed un'altra Aleksandra, non russa ma lituana, Sosenko, decide di provare ad andare al traguardo da sola. Il sogno della vittoria svanirà a 14 km da Terracina, ma domani potrà vestire la maglia verde di miglior scalatrice. Il gruppo è tirato ora anche dalla Diadora-Pasta Zara di Giorgia Bronzini e della neocampionessa italiana Giada Borgato, con un buon aiuto ricevuto dalle ragazze giallofluo della MCipollini-Giambenini-Gauss, tutte per Monia Baccaille. La Sosenko scollina a Sperlonga ma ai -14 si vede raggiunta e superata da un treno giallofluo guidato da Monia Baccaille. La direzione è ovvia, il lungomare di Terracina; il finale non scontato ma ampiamente prevedibile.

Volata e Marianne Vos che brucia Shelley Olds, tornata dal ritiro in altura con una gamba veramente ottima. Potrà di sicuro dire la sua negli altri arrivi allo sprint. Per le nostre arriva un bel terzo posto grazie a Giorgia Bronzini, terza di tappa, mentre Monia Baccaille chiuderà in settima posizione. Dietro alla Bronzini Ina-Yoko Teutenberg, che cercherà la rivincita forse già domani, nella cronometro, ed una Judith Arndt che impressiona, visto che precede fior di velociste quali Rochelle Gilmore, Lizzie Armitstead, Marta Tagliaferro ed una Barbara Guarischi in costante miglioramento già dagli italiani (chiude in 10a posizione). In classifica ovviamente Marianne Vos precede di 4" Shelley Olds, di 6" Giorgia Bronzini, di 7" Chloe Hosking (ha preso l'abbuono al traguardo volante), e via andare tutte le altre.

Ma cosa ci hanno detto questi 139 km? Ci hanno dato delle conferme, ossia che Marianne Vos è sì in Italia per vincere qualche tappa, ed ha messo subito in chiaro le cose, mantenendo le promesse. Adesso che ha la maglia rosa non crediamo, conoscendola, che la vorrà cedere con troppa facilità. Nella crono capitolina di domani si può difendere e nelle due tappe toscane, nonostante venga da un infortunio fastidioso, potrebbe stringere i denti. La Arndt ci è parsa davvero brillante e non solo per lo splendido sprint di oggi, ma questa Vos non potrà essere scalzata dal trono con troppa facilità. Anche perché ogni volta che si prevedeva una tappa corsa in difesa per poi recuperare nei giorni seguenti (ricordate le parole dette l'anno scorso alla vigilia del Mortirolo?) Marianne Vos ha sempre preso l'iniziativa, attaccando in prima persona.

Francesco Sulas

RSS Facebook Twitter Youtube

30/Jul/2017 - 20:30
ESCLUSIVO: le immagini del folle che ha tagliato la strada al gruppo facendo cadere decine di corridori al Giro d'Italia

24/May/2016 - 21:06
All'An Post Rás giornata di gloria per James Gullen nella tappa "di montagna": Fankhauser diventa leader

24/May/2016 - 17:07
Giro, nel giorno della nuova delusione di Vincenzo Nibali vince Alejandro Valverde davanti a Kruijswijk e Zakarin

23/May/2016 - 22:12
An Post Rás, nella seconda tappa vince il padrone di casa Eoin Morton

23/May/2016 - 16:00
Giornata di rinnovi: André Greipel e Marcel Sieberg alla Lotto Soudal fino al 2018, Geraint Thomas prolunga con la Sky

23/May/2016 - 13:11
Benjamin Prades vince l'ultima tappa del Tour de Flores ma non basta, la generale va a Daniel Whitehouse

23/May/2016 - 12:39
Brutte notizie per il ciclismo elvetico: l'IAM Cycling comunica che cesserà l'attività a fine stagione

23/May/2016 - 11:22
Conclusi i Campionati Panamericani: l'ultimo oro è dell'ecuadoriano Jonathan Caicedo

22/May/2016 - 23:59
Il Tour of California si conclude con una imperiosa volata di Mark Cavendish. Classifica finale a Julian Alaphilippe

22/May/2016 - 23:39
Il Tour of Bihor si chiude nel segno dell'Androni Giocattoli-Sidermec: tappa a Marco Benfatto, generale a Egan Bernal

22/May/2016 - 23:20
Women's Tour of California: gioie finali per Kirsten Wild e Megan Guarnier. Le altre corse: ok Bertizzolo e Lepistö

22/May/2016 - 22:44
Velothon Wales, Thomas Stewart supera Rasmus Guldhammer e Ian Bibby

22/May/2016 - 22:24
Dilettanti, ulteriori vittorie per Nicola Bagioli e Riccardo Minali alla Due Giorni Marchigiana

22/May/2016 - 22:22
Scatta l'An Post Ras: la prima tappa va all'olandese Taco Van der Hoorn grazie ad un colpo di mano