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L'analisi: Simion, la volata va in Porto - Lo Zalf primo a Cremona su Ruffoni. Primi squilli di Wackermann e Bettiol

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La vittoria di Paolo Simion a Cremona © BettiniphotoProcede spedita la stagione dilettantistica che nell'ultimo week end ha regalato agli appassionati ben otto appuntamenti, oltre naturalmente all'avvincente conclusione del Giro del Friuli che ha interamente monopolizzato la scorsa settimana.

Se si esclude la gara a tappe friulana, i maggiori riflettori erano puntati soprattutto su Cremona, teatro della 46esima edizione del Circuito del Porto, tradizionale appuntamento internazionale che spesso rappresenta una delle sfide più accese per i migliori sprinter del lotto. Viene da sè che una gara così ambita, sia per la distanza da coprire (ben 180 chilometri) che per la qualificata concorrenza, abbia dato vita come sempre ad un finale assolutamente tutto da seguire, in cui lo spunto vincente si è rivelato quello di Paolo Simion, che ha così ottenuto il terzo centro stagionale, oltre che a regalare alla Zalf una pesantissima affermazione (la quarta dell'annata). Non è stato un caso che ad arrendersi al rosso velocista veneto sia stato Nicola Ruffoni, uno dei velocisti-faro di questa prima parte di stagione e vincitore appena ventiquattr'ore prima a Boltiere, come avremo modo di vedere. Una lotta serratissima quella consumatasi negli ultimi metri, dopo che la Colpack si era rivelata la più attiva in precedenza nella preparazione dello sprint per il proprio capitano e dove, come spesso era accaduto in passato, anche le cadute purtroppo hanno avuto un'importanza rilevante: tra ruzzoloni negli ultimi dieci chilometri ed oltrepassato il triangolo rosso hanno infatti dovuto rinunciare ai sogni di gloria tra gli altri i vari Paoli, Papok, Costanzi (veramente stregata questa corsa per l'esperto velocista della Viris), Dal Col e Gasparrini.

Per Simion, a cui si devono fin qui quasi tutti gli acuti stagionali della Zalf, una vittoria che lo proietta in una dimensione di sicuro spessore, contando che stiamo parlando di un ragazzo al secondo anno nella categoria e che testimonia (ma del resto, lo stiamo vedendo anche nelle prime tappe del Giro d'Italia dei professionisti) quanto la pista costituisca una volta di più un bagaglio importantissimo e indispensabile per la formazione dei nuovi talenti dello sprint, senza dimenticare poi come la costanza di rendimento finora mostrata abbia finito col ripagare adeguatamente gli sforzi fin qui profusi dal rosso veneziano. Due parole però vale ancora la pena di spenderle per Davide Martinelli che, con uno spunto notevole che gli conoscevamo già nelle categorie giovanili, ha completato degnamente un podio: il risultato ottenuto dalla giovane promessa bresciana merita senz'altro di non passare inosservato, non foss'altro per il fatto che il velocista designato, come avevamo già fatto intendere poco sopra, fosse Loris Paoli ma che invece, al pari di Papok e anche di Testi, ha visto le proprie ambizioni spegnersi anzitempo. Spazio quindi a Martinelli, quarta punta sulla carta ma capace con grande maturità di prendere in mano la situazione e di tentare di giocare al meglio le sue carte al termine di una gara che, visto il chilometraggio importante, difficilmente poteva vedere nel pronostico atleti al primo anno nella categoria. Se vogliamo quindi questa non è stata che l'ennesima puntata di questa prima parte di stagione che per il figlio d'arte sta andando in archivio in maniera più che positiva (oltre al successo nella Coppa del Grano non vanno dimenticate neppure le prestazioni alla San Geo e alla Popolarissima).

Podio appena sfiorato invece per Renzo Zanelli, autore di un grande spunto negli ultimi metri ma non sufficiente per migliorare la sua quarta posizione finale, ennesimo piazzamento stagionale per Forner (quinto), rammarico giustificato in casa Trevigiani che, fuori dai giochi Dal Col e Gasparrini, si è dovuta accontentare di piazzare nei primi 10 Massimo Coledan (sesto) e Liam Bertazzo (nono) mentre può essere più che soddisfatta la Fenice-Zema, che ha saputo centrare una buonissima top ten con Loris Basciu. Essendo gara internazionale hanno preso il via anche alcune formazioni Continental, tra cui la Meridiana-Kamen.

 

Dicevamo di Nicola Ruffoni, ultimo ad arrendersi allo spunto di Simion ma capace di archiviare anch'egli col segno "più" il proprio week end, visto che la 61esima Coppa Romano Ballerini-Trofeo Moscolari aveva sancito il terzo successo stagionale per il velocista bresciano, curiosamente a segno finora sempre in gare nazionali (quelle contrassegnate con l'1.12 per intenderci). Una vittoria fortemente voluta, in una giornata resa ancora più difficile dalle condizioni climatiche e animata da due momenti chiave: la fuga di circa venti atleti nella prima parte (tra cui Bocchiola, vincitore di un Papà Cervi che sarà impossibile dimenticare nelle annate a seguire per le durissime condizioni in cui si è disputato in questa edizioni) e, dopo una neutralizzazione dovuta ai soccorsi da prestare ad alcuni atleti coinvolti in una caduta, dal tentativo di Nosotti (che ha cercato l'anticipo invece di giocarsi le proprie chanche allo sprint) e Falco, rintuzzata dall'ottimo lavoro di una Colpack in periodo di grazia, come dimostrano anche le recenti prestazioni di Villella e Zardini. Volata quindi dove Ruffoni non ha lasciato scampo nè a Stefano Perego (confortanti comunque le prestazioni dei giovani sprinter della Casati dopo la questione-Rossi) nè a Mirco Maestri, con l'emiliano del Podenzano che per la prima volta in tre stagioni da dilettante è riuscito a salire sul podio (quinto posto invece per il compagno di team Alberto Cornelio). Si rivede nelle posizioni buone anche il piemontese Matteo Draperi, ad un passo dal podio, mentre buona anche la prova di Daniele Menegon, che porta per la prima volta in stagione in top-ten la Cene-Valle Seriana. Ancora orfana di Amicabile invece, il Delio Gallina affida le sue chanche a Nakya Traversi, che nel doppio appuntamento lombardo ha racimolato due settimi posti.

 

Velocisti sugli scudi anche a Osteria Grande nel bolognese per il 25esimo Memorial Benfenati, che ha sancito la prima affermazione stagionale di Andrea Peron, il velocista veneto che nella scorsa stagione si era proposto come una delle più valide alternative ai principali sprinter, andando a bersaglio per ben 5 volte. Era proprio mancato l'acuto finora all'atleta del Cyber Team - Breganze, capace di conquistare per due volte la piazza d'onore ma ancora incapace di mettere la propria ruota davanti a quella dei propri avversari. Al termine di una gara tirata però il gran lavoro del team vicentino (con anche Fabio Chinello in evidenza, nono all'arrivo) è stato finalizzato alla grande da Peron, capace di lasciare a diversi metri di distanza tutti gli altri. Il secondo posto è stato appannaggio di Antonio Viola, che si conferma così atleta dotato di buonissime qualità in grado di consentirgli ottime performance, così come Nicolas Marini, che col terzo posto di domenica scorsa ha replicato il podio ottenuto a Stagno Lombardo il primo maggio, dove si arrese al termine di una volata comunque strepitosa al solo Niccolò Bonifazio. Bene comunque così per il velocista bresciano che, continuando su questa strada, potrebbe tra non molto tempo entrare anch'egli nel novero dei primi anno già riusciti a rompere il ghiaccio. Dopo aver segnalato un Gianluca Mengardo ancora una volta ai piedi del podio, tra le nuove proposte si segnala anche Michele Poldi, uno dei volti nuovi della Marchiol 2012 che, con il quinto posto di Osteria Grande, centra la seconda top-10 in pochi giorni dopo il settimo posto al Rinascita, a testimonianza di come anche i più giovani stiano cominciando a trovare i loro spazi nel team veneto, già capace di togliersi più di una soddisfazione finora per merito di Cecchin e Collodel.

 

E' stato invece week end da prime volte in assoluto quello che ha invece contrassegnato i due appuntamenti toscani, in cui sono riusciti ad andare a bersaglio per la prima volta tra i dilettanti due tra gli atleti più promettenti del nostro panorama nazionale, capaci di vestire da juniores la maglia di campione europeo: sabato 5 è stata la volta di Luca Wackermann che, dopo una serie di piazzamenti, ha finalmente rotto il ghiaccio nella 13esima Coppa Comune di Castiglion Fiorentino, rinverdendo così i fasti delle sue stagioni da Allievo e Juniores, in cui negli sprint (meglio ancora se, tirati all'insù) aveva ben pochi avversari. Proprio l'ultima erta, situata dopo il triangolo rosso nella cittadina dell'aretino, ha esaltato le doti del talento lombardo, capace di piegare allo sprint un avversario coriaceo ed in ottima condizione come Alessandro Mazzi, già vincitore di tre gare in stagione e questa volta costretto ad accontentarsi della piazza d'onore.  Podio (il primo in stagione) completato da Alessio Casini della Maltinti mentre ancora buona è stata la prova offerta da Simone Antonini che continua ad attraversare un buon periodo di forma. Bella anche la prestazione di Paolo Brundo, secondo anno del Team Hopplà giunto in quinta posizione sul traguardo.

Domenica invece nel 2° Trofeo Angelo Pistolesi-Gp Città di Monsummano il battesimo della vittoria è toccato invece ad Alberto Bettiol, uno dei protagonisti indiscussi della precedente stagione juniores in cui si era aggiudicato ben undici gare tra cui il titolo europeo a cronometro, il Trittico Veneto ed il Giro della Lunigiana. Il 18enne di Castelfiorentino, portacolori dell'Idea Shoes Madras, ha scelto il San Baronto, tradizionale palestra d'allenamento per dilettanti e professionisti toscani, oltre che severo giudice in più di una gara, per involarsi verso la sua prima perla tra i dilettanti, coadiuvato ottimamente da un altro primo anno, ovvero il compagno di squadra Stefano Verona (poi quarto sul tracciato), oltre a Matteo Gozzi e Marco Zamparella. Lo spunto di Bettiol sul traguardo però non ha dato scampo al vincitore della Firenze-Empoli, che lo rendeva pertanto un avversario esperto e assolutamente non facile da battere e che quindi impreziosisce ancor di più la prima del talentuoso toscano. Terza piazza per Gozzi mentre Andrea Zanetti (altro Maltinti) ha regolato i primi inseguitori, in cui era presente anche un Mirko Tedeschi in crescita di condizione, settimo classificato. Il responso della gara però è passato parzialmente in secondo piano a causa del grave incidente occorso a Massimiliano Dini della Termoimpianti, trasportato d'urgenza in ospedale dopo il rovinoso impatto con un'auto del seguito ma che per fortuna ha visto le proprie condizioni, apparse subito critiche, migliorare nelle ore successive.

 

La rassegna si chiude col lungo week end andato in scena sulle strade marchigiane, precisamente nel fermano, con le ostilità aperte già nella giornata di venerdì 4 dal 1° Trofeo Ataf-Vacanze Fermane (il primo dei tre appuntamenti valevoli quale Giro della Provincia di Fermo) in cui ad esultare è stata la Palazzago. Il team bergamasco infatti, oltre alla gioia per le grandi prestazioni di Diego Rosa in Friuli, ha portato al successo anche il primo anno Marco Chianese, che sul rettilineo di Porto San Giorgio ha saputo mettere in riga, al termine di una corsa particolarmente movimentata, sia l'esperto Massimo Pirrera, ancora una volta costretto ad accontentarsi della piazza d'onore, e un Paolo Simion che come abbiamo visto ha poi avuto modo di rifarsi alla grande (tra i battuti anche altri velocisti esperti della categoria quali Ponzoni e Kashtan, oltre a Marcelli, già due volte vincitore quest'anno).

Ben più impegnativi sono stati invece gli appuntamenti di sabato e domenica, che difatti hanno esaltato le doti di atleti sicuramente più avvezzi a percorsi più accidentati: sabato 5 il 23esimo Trofeo Secondo Marziali di Monte Urano è stato appannaggio dell'abruzzese dell'Aran Stefano Di Carlo, capace di liberarsi negli ultimi dieci chilometri dell'ostica compagnia del polacco Poljanski (poi secondo all'arrivo) per giungere in perfetta solitudine sul traguardo con venti secondi di vantaggio. Il corridore della provincia di Teramo ha saputo essere grande protagonista anche nella giornata successiva (conquistando così il primato nell'ideale classifica combinata) al 5° Trofeo Ippolito Matricardi, terminato in quarta posizione a poco più di un minuto da uno scatenato Stanislau Bazhkou, autore di un numero notevole e giunto in beata solitudine a Monte San Pietrangeli. Delle qualità del bielorusso avevamo già parlato nelle puntate precedenti ma finalmente ora sembra giunto il momento di raccogliere i frutti per il portacolori della Palazzago, che nel giorno della festa dei lavoratori aveva già saputo rompere il ghiaccio in un appuntamento prestigioso come quello della Ciociarissima e che in questa situazione ha saputo lasciare oltre il minuto i più immediati inseguitori.

A proposito dei battuti va sicuramente elogiato Nicola Boem: che il forte corridore veneto non fosse una semplice ruota veloce era cosa già nota ma le prestazioni offerte nelle due giornate del fine settimana sono state sicuramente rimarchevoli, dal momento che in entrambi i casi è riuscito a salire sul podio (terzo sabato, secondo domenica) e lo pongono nuovamente all'attenzione generale per i prossimi appuntamenti, in cui cercherà di dar seguito alla vittoria ottenuta a Mercatale, l'unica fin qui del suo 2012 contrassegnato da una sfilza di piazzamenti. Tra i promossi delle gare fermane anche Matteo Di Serafino (quinto a Monte Urano e terzo a Monte San Pietrangeli), che sta tornando su buoni livelli di forma; Alessio Taliani della Futura Team Matricardi, che inizia a trovare una certa continuità di buone prestazioni (quarto nel Marziali); Gianfranco Zilioli, elemento sempre valido del Team Colpack che anche in queste occasioni ha saputo essere tra i protagonisti ed infine Marco Ciccanti, che dopo l'ottimo avvio di stagione (contrassegnato dal successo nel Gran Premio di Apertura), ha saputo disputare una prova degna di nota nel Matricardi, andando in fuga e terminando poi ottavo sul traguardo.

 

Il prossimo week end offrirà appena tre gare (Parma - La Spezia e Coppa Varignana in Emilia-Romagna, Gran Premio di San Bernardino in Lombardia, tutte regionali), in attesa dei più importanti appuntamenti delle prossime settimane, tra cui spiccano la Due Giorni Marchigiana ed il Giro delle Pesche Nettarine di Romagna.

Vivian Ghianni

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