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Freccia Vallone WE 2012: Il Muro chiama le ragazze italiane - Vos favorita ma Guderzo e Berlato devono provarci | Cicloweb

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Freccia Vallone WE 2012: Il Muro chiama le ragazze italiane - Vos favorita ma Guderzo e Berlato devono provarci

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Un tratto del Muro di Huy © Mark Johnson

Se la rideva, sotto il sole di Cittiglio, il buon Jeroen Blijlevens, all'ipotesi di vedere sul Muro di Huy prima Marianne Vos e seconda Pauline Ferrand-Prévot, in un double della Rabobank che, se realizzato, avrebbe qualcosa di straordinario. Se la rideva e dietro a quel sorriso scaramantico ma consapevole ci lasciava con un «Magari...».

Vos ma non solo
Vos e Ferrand-Prévot, maestra ed allieva. La prima in cerca della quinta vittoria in carriera alla Freccia, la seconda biker affermata (domenica quarta nella prova di Coppa del Mondo di MTB) ed abituata a pendenze a doppia cifra, nonché settima a Huy nel 2011. Era la sua prima Freccia Vallone e stupì relativamente. Non una corsa chiusa a sole due, tutt'altro, saranno diverse le protagoniste della 15ma Freccia Vallone Femminile.

Da Huy a Huy chilometraggio aumentato
Si parte laddove si arriverà dopo tanto girovagare tra côtes, muri e muretti. Aumenta il chilometraggio rispetto al 2011: dai 109 km di dodici mesi fa si passa ai 123 di quest'anno e naturalmente, trovandoci nelle Ardenne, non un metro di pianura. Sette côtes e due scalate a Huy, con il finale identico a quello degli uomini: Côte d'Amay e l'insidiosa Côte de Villers-le-Bouillet a 8 km dall'arrivo.

Maltempo e Muro, la selezione ci sarà
Il maltempo e le rampe di quest'ultima potrebbero completare la selezione che sarà già avvenuta nei primi chilometri. Per coloro che resteranno davanti la discriminante sarà il Muro, quei 1800 metri terribili che solo poche hanno saputo domare.

Chi spariglierà il poker della Vos?
La vera domanda non è chi vincerà domani ma chi potrà insidiare Marianne Vos. L'olandese ha vinto le prime due prove di Coppa del Mondo (la terza, il Fiandre, non l'ha disputata) dimostrando una superiorità allarmante. S'è umanizzata all'Energiewacht Tour, dove tra cronometro, non (ancora) propriamente il suo pane, e frazioni da velociste pure non ha fatto sua nemmeno una tappa. È però la più in forma del lotto e punta al pokerissimo alla Freccia Vallone, dove ha vinto per ben 4 volte (record assoluto, solo Cooke e Luperini potrebbero eguagliarlo).

Pooley, adesso tocca a te!
La rivale più accreditata parrebbe Emma Pooley: nel 2011 una clavicola fratturata non le permise di essere qui presente ma quest'anno, pur senza infortuni, è partita un po' più piano del solito. Vuoi che tra luglio ed agosto le Olimpiadi si terranno nella sua Gran Bretagna, vuoi che la stagione è lunga, sta di fatto che per la Pooley è giunto il momento di cogliere qualche risultato. Il ritmo infernale con cui spianò il Muro di Huy nel 2010, mandando in crisi una Vos forse troppo sicura di sé, è rimasto nei nostri occhi.

GreenEDGE e Lululemon dal coiffeur: doppie punte
Attenzione anche alla GreenEDGE, che potrà contare su Judith Arndt e su una Claudia Häusler che su pendenze simili si trova più che bene. Doppie punte anche per le zebre (per via dei colori della divisa, bianco e nero a strisce) della Specialized-Lululemon, che conteranno su una Trixi Worrack rinata in quest'inizio stagione e su una Evelyn Stevens che qui ha fatto 5a nel 2010.

Hitec, Emma Johansson capitana
Non ha problemi di doppie punte la Hitec: Emma Johansson, capitana unica, vanta ben tre podi alla Freccia. La svedese, domenica seconda (la piazza che spesso occupa) alla Halle-Buizingen, potrà contare, oltre che sull'esperienza, sull'aiuto di Elisa Longo Borghini e della polacca Sylwia Kapusta, due che si piazzerebbero tranquillamente nelle dieci in una corsa come questa. E se la Kapusta nel 2012 ancora ha mostrato poco, la Longo Borghini, zitta zitta, ha lavorato tanto e duramente, andando in fuga domenica alla Halle-Buizingen e rischiando di vincere (ripresa a meno di 10 km dal traguardo). Nel 2011, alla prima esperienza da élite, fu 14ma sul Muro, cercherà indubbiamente di migliorarsi.

Le altre, da Batagelj a Cooke. Chi può far bene?
Altre che possono fare davvero bene su queste pendenze: Polona Batagelj, scalatrice slovena della Diadora-Pasta Zara che nel 2012 ancora è sembrata un po' assente ma qui può battere un colpo e far capire che invece c'è. La lussemburghese Christine Majerus ultimamente s'è vista davanti, forse la Freccia non è la sua gara ma la condizione senz'altro è ottima. Occhio di riguardo per le russe (ma non solo) di RusVelo: la tedesca Hanka Kupfernagel è l'esperienza, Boyarskaya, Molicheva, Bubnenkova e Zabelinskaya potrebbero attaccar da lontano e costringere la Rabobank di Marianne Vos ad inseguire (questo, in realtà, dovrebbe essere lo scopo di ogni squadra, sfiancare le Rabo girls prima di tutto). Cooke e Luperini meritano una menzione: entrambe sono vincitrici di tre edizioni della Freccia, la Cooke s'è fatta vedere all'Energiewacht Tour, vincendo l'ultima tappa, la Luperini (che s'aggiudicò, tra l'altro, la prima edizione della corsa) invece non ha ancora trovato il colpo di pedale giusto. Moolman, Polspoel e Leleivyte sono altre possibili protagoniste, con un occhio di riguardo anche per la statunitense Megan Guarnier, terza domenica alla Ronde van Gelderland.

Italia, serve una bella vittoria!
Oltre alle azzurre già citate (Longo Borghini e Luperini) sarà presente la Nazionale di Dino Salvoldi con Elena Berlato come punta. Nel 2011 fu quarta, sembra essere partita in tono minore in questi primi mesi ma le pendenza l'esaltano, non è da escludere un bel risultato. Curiosi di vedere all'opera Rossella Ratto, classe '93, l'Italia avrà anche Valentina Scandolara (ma la veronese non sta troppo bene in questi giorni) e la 20enne Viviana Gatto. Due solide certezze saranno senza dubbio Noemi Cantele, che ha vinto molto in Salvador, ha perso l'abitudine di qua dall'Oceano ma ha forma e gamba per far bene sul Muro, e Tatiana Guderzo. La ragazza di Marostica ha nelle gambe una bella prestazione alla Freccia; da due anni non esce dalla top ten (9a nel 2011, 7a nel 2010), vorrà, se possibile, avanzare in classifica. Attorno ha una squadra forte e guidata da una delle migliori ds in circolazione, Luisiana Pegoraro; non corre dal Fiandre, può davvero cogliere un buonissimo risultato.

Insomma, più che badare a chi vincerà si cerca di capire chi riuscirà ad insidiare davvero colei che domani si presenterà alla partenza con la magli arcobaleno di leader di Coppa del Mondo, Marianne Vos. I nomi (Pooley, Arndt, Johansson, Cooke, Guderzo, Worrack) sono quelli: chi verrà incoronata domani pomeriggio Regina di Huy?

A questo link la startlist ufficiale

Francesco Sulas

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