Il Portale del Ciclismo professionistico

.

La storia: Alafaci e Brambilla, la fuga dei talenti - In Leopard Continental belle prestazioni della coppia italiana

Versione stampabile

Giorgio Brambilla sul gradino più alto del podio all'ultima Dorpenomloop Rucphen © Leopardtrek.lu

Corrono al buio, corrono all'estero, lontano da qualsiasi palcoscenico di prestigio, Eugenio e Giorgio. Ed allora il prestigio, la notorietà, la fama (che spesso fa rima con fame) sportiva, se la vanno a cercare.

Stiamo parlando di Eugenio Alafaci e Giorgio Brambilla, rispettivamente classe '90 ed '88, entrambi da quest'anno alla Leopard Trek Continental (ma solo Alafaci è neoprofessionista).

Hanno accettato il passaggio in una squadra estera, con tutte le incertezze del caso; Alafaci ha lasciato al Lucchini Maniva Ski, Brambilla la De Rosa-Ceramica Flaminia. Leopard, un nome che conferiva ai due giovani l'onore di essere stati scelti (insieme a loro altri talenti in erba stranieri come Jungels e Pliuschin) e l'onere di non deludere le attese.

Evidentemente in Leopard i due giovani italiani hanno trovato la tranquillità con cui allenarsi nel modo giusto per poter iniziare una stagione 2012 su buoni livelli. Va bene la presenza nella squadra di Adriano Baffi in qualità di direttore sportivo, va bene la tranquillità, ma indubbiamente il 2012 sarebbe stato per loro una sorta di salto nel buio.

Avrebbero corso ai livelli auspicati o si sarebbero persi, tra tanti talenti provenienti da tutta Europa, in un team straniero? Vale la prima risposta, almeno fino ad ora (ma non vediamo perché non dovrebbe valere più d'ora in poi).

L'inizio è con il botto, ma in senso positivo: nel gelo di Donoratico s'impone Elia Viviani ma per trovare Brambilla bisogna arrivare soltanto alla quarta posizione, per Alafaci alla 15a. Si lasciano alle spalle gente dal blasone nettamente maggiore: Petacchi, certo, ma anche tanti pari età (o quasi) ben più noti come Colbrelli e Delle Stelle.

Dalla Toscana si ha subito il sentore che questa coppia potrà far bene su altri traguardi. Non si sbaglia. Nelle corse successive Brambilla ottiene pochi piazzamenti ma di qualità; sesto alla Nokere Koerse vinta da Chicchi, tre giorni dopo aver vinto la Dorpenomloop Rucphen.

Alafaci invece si piazza molto, moltissimo. Basti dire che dal Tour de Normandie (20 marzo) ad oggi non è mai uscito dai 10 nelle prove disputate; sempre nella top ten in Normandia, al Triptyque des Monts et Châteaux ed al Tour du Loir et Cher, tuttora in corso.

Ancora oggi nella breve corsa a tappe francese Brambilla 5° ed Alafaci 7°, con l'atleta lecchese a prendersi la rivincita sul ragazzo nato a Cantù (due giorni fa, infatti, Alafaci fu 4° e precedette proprio Brambilla). I numeri ai ragazzi non mancano, e in termini di risultati, e per ciò che concerne il talento che madre natura ha dato loro.

Ma chi sono davvero? Alafaci è un passista veloce, buone attitudini a cronometro (questo soprattutto da Junior) di cui troviamo dei riscontri nelle prestazioni su pista. Eugenio nel 2008 è stato Campione Italiano dell'Inseguimento individuale ed ha fatto anche parte del quartetto azzurro.

Veloce ma affatto piantato in salita, tutt'altro. Se la cava piuttosto bene quando la strada sale, meglio di tanti colleghi più veloci di lui, ed allo sprint sa essere tagliente.

Anche Giorgio Brambilla è un passista veloce ma con due anni d'esperienza in più di Alafaci, non foss'altro per l'anagrafe (e per il fatto di non essere neopro'). Negli sprint si difende più che bene e, come dimostrato, sa anche vincere.

Non solo volate per il lecchese, però, visto che nel 2009 si è classificato secondo alla Parigi-Roubaix Espoirs vinta da Taylor Phinney. E da Junior fece quinto, sempre alla Roubaix, corsa che, a suo dire, «sarà una di quelle a cui punterò quando passerò professionista».

Ora, dopo due anni di professionismo, Brambilla si deve accontentare di correre e talvolta vincere gare estere decisamente inferiori per prestigio ad una Roubaix ma il futuro, avanti di questo passo, lo vedrà ben presto alla partenza di Compiegne.

Discorso a parte va fatto per la Leopard Trek Continental, che raggruppa buona parte dei talenti europei e li fa crescere, permettendo loro di disputare corse nelle quali ci si scontra con veri big. E se questo potrebbe non essere una novità per Brambilla, lo è sicuramente per il giovane Alafaci.

Avere già nelle gambe corse mediamente importanti e numerosi piazzamenti di rilievo vale sicuramente mille volte di più che qualche misera apparizione nelle gare italiane, dove non sempre si trovano avversari che lottano con il coltello tra i denti.

Non certo irrilevante per Alafaci, a questo proposito, il fatto che il ragazzo sia tra i papabili per prendere parte ai Mondiali Under 23 di Valkenburg. La scelta di correre all'estero sarà stata rischiosa finché si vuole ma ad oggi ha dato e continuerà a dare i suoi frutti.

Che Alafaci e Brambilla possano aver aperto una strada praticabilissima da altri giovani talenti italiani? Difficile pronunciarsi adesso, anche se alla luce dei risultati ottenuti la strada del team estero, si chiami esso Leopard o meno, è molto appetibile.

Per adesso ci godiamo questi due gioiellini tenuti sapientemente nascosti, un po' in disparte, lontano dalle luci della ribalta, e per la coppia Alafaci-Brambilla utilizziamo le tre parole con cui il ragazzo di Cantù commentò, il 1° gennaio, il suo passaggio alla Leopard: «Non c'è male».

Francesco Sulas

RSS Facebook Twitter Youtube

30/Jul/2017 - 20:30
ESCLUSIVO: le immagini del folle che ha tagliato la strada al gruppo facendo cadere decine di corridori al Giro d'Italia

24/May/2016 - 21:06
All'An Post Rás giornata di gloria per James Gullen nella tappa "di montagna": Fankhauser diventa leader

24/May/2016 - 17:07
Giro, nel giorno della nuova delusione di Vincenzo Nibali vince Alejandro Valverde davanti a Kruijswijk e Zakarin

23/May/2016 - 22:12
An Post Rás, nella seconda tappa vince il padrone di casa Eoin Morton

23/May/2016 - 16:00
Giornata di rinnovi: André Greipel e Marcel Sieberg alla Lotto Soudal fino al 2018, Geraint Thomas prolunga con la Sky

23/May/2016 - 13:11
Benjamin Prades vince l'ultima tappa del Tour de Flores ma non basta, la generale va a Daniel Whitehouse

23/May/2016 - 12:39
Brutte notizie per il ciclismo elvetico: l'IAM Cycling comunica che cesserà l'attività a fine stagione

23/May/2016 - 11:22
Conclusi i Campionati Panamericani: l'ultimo oro è dell'ecuadoriano Jonathan Caicedo

22/May/2016 - 23:59
Il Tour of California si conclude con una imperiosa volata di Mark Cavendish. Classifica finale a Julian Alaphilippe

22/May/2016 - 23:39
Il Tour of Bihor si chiude nel segno dell'Androni Giocattoli-Sidermec: tappa a Marco Benfatto, generale a Egan Bernal

22/May/2016 - 23:20
Women's Tour of California: gioie finali per Kirsten Wild e Megan Guarnier. Le altre corse: ok Bertizzolo e Lepistö

22/May/2016 - 22:44
Velothon Wales, Thomas Stewart supera Rasmus Guldhammer e Ian Bibby

22/May/2016 - 22:24
Dilettanti, ulteriori vittorie per Nicola Bagioli e Riccardo Minali alla Due Giorni Marchigiana

22/May/2016 - 22:22
Scatta l'An Post Ras: la prima tappa va all'olandese Taco Van der Hoorn grazie ad un colpo di mano