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Giro d'Italia 2012: Cunego & Nibali, forti indizi rosa - Conferme e smentite, ma alla fine i due ci saranno? | Cicloweb

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Giro d'Italia 2012: Cunego & Nibali, forti indizi rosa - Conferme e smentite, ma alla fine i due ci saranno?

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Cunego indica il Giro d'Italia: per lui come per Nibali la corsa rosa sarà un obiettivo? © Bettiniphoto

A tre settimane dall'inizio della corsa rosa è giunto il momento di capire chi ci sarà e chi no, chi aspetteremo sulle strade, quali campioni vedremo all'opera. L'anno scorso partimmo da Venaria Reale con una vittoria dell'Highroad, la corsa sarebbe finita, come tutti ben sanno, ad Alberto Contador, almeno per quanto riguarda il verdetto della strada.

Di certo quest'anno non avremo alla partenza né l'HTC né la punta di diamante della Saxo Bank, che solo dal 6 agosto potrà tornare alle competizioni e punterà alla Vuelta.

Cambiano molti protagonisti che 12 mesi fa si riversarono sulle strade dello stivale e che ad oggi, vuoi per le Olimpiadi a fine luglio, vuoi per il percorso del Tour de France che attrarrà tutti i passisti scalatori, che faranno rotta sulla Grand boucle anziché presentarsi alla partenza di Herning, in Danimarca. Dunque, in definitiva, chi lo correrà questo Giro?

I nomi da classifica, quelli che animano gli appassionati, saranno presumibilmente questi: Basso, Scarponi, probabilmente Cunego, Kreuziger, Kiserlovski, Rujano, Joaquim Rodríguez, Gadret, forse Nibali (ci arriviamo). Questi i nomi da tener d'occhio dal 5 al 27 maggio prossimi sulle strade del Giro. O almeno questi per la classifica, perché in aggiunta ci sarà chi punta solo alle volate, chi andrà a caccia di tappe e le immancabili sorprese, o outsider, che dir si voglia.

Perciò analizziamo meglio chi partirebbe al Giro d'Italia, ad oggi. Liquigas e Lampre saranno due delle squadre di riferimento, non fosse altro per il fattore campo e perché schierano tra le loro fila uomini per tutti i terreni.

La squadra di Amadio punterà quasi sicuramente su Ivan Basso, anche se nulla è deciso. Il varesino è atteso da Giro del Trentino e soprattutto Romandia per testare la condizione dopo i numerosi allenamenti sul Teide. Il Romandia darà quindi le risposte sulla forma di un Basso dato in calando. Nel qual caso la Liquigas non disdegnerebbe affatto la presenza di Nibali al Giro, per poi mandare il messinese anche al Tour.

Non solo un leader per la squadra di Amadio che potrà gettare nella mischia delle volate - recupero dall'infortunio permettendo - Elia Viviani. Eros Capecchi e Damiano Caruso potrebbero andare in cerca di gloria personale ma dovendo lavorare per la squadra si limiteranno al massimo a qualche attacco da lontano, non di più.

Anche in Lampre, come in Liquigas, ci sono parecchi forse. Sicuri Scarponi, sulla carta campione uscente e buon aspirante per la vittoria finale, e l'australiano Matthew Lloyd. E in attesa della scelta di Petacchi (sarà al Giro o correrà il Tour? O entrambi?) i blu-fucsia potranno contare sul giovane Ulissi, pronto a testarsi sulle tre settimane.

Capitolo a parte merita Damiano Cunego: Correrà Amstel, Trentino e Liegi e mettendo tanti chilometri nelle gambe potrà essere al via di Herning come seconda punta della squadra di Saronni. In caso avesse una giornata storta Scarponi, o si sentisse particolarmente bene Cunego, eccolo quindi entrare in azione, il piccolo principe ormai bell'e adulto.

Per la classifica è da tenere in sicura considerazione l'Astana; con Kreuziger e Kiserlovski più tante mezze punte di valore (Gavazzi, Gasparotto, Guarnieri, F. Masciarelli, Ponzi) può ambire a tappe ed anche, perché no, alla maglia rosa. Se il Kreuziger visto in questo primo 2012 saprà migliorarsi in pochi potranno contrastarlo. Senza contare che il Giro rientrerà nei piani di un tal Vinokourov. Giunto ormai a fine carriera (si ritirerà dopo le Olimpiadi, se non dopo il Tour), Vino correrà con la solita grinta di sempre e con meno forza nelle gambe, quello sì, ché le primavere passano per tutti.

La Katusha punterà tutto su un solo numero: Joaquim Rodríguez. Attorno a Purito tanti comprimari, grandi faticatori ed un paio di cacciatori di tappe come Vivioso e Dani Moreno punteranno a portare in alto la squadra russa. Le salite non mancano nel disegno di questo Giro e Rodríguez le gradirà sicuramente, anche se negli anni ha dimostrato di sapersi meglio comportare in frazioni con salite brevi ma mozzafiato piuttosto che in tapponi dolomitici.

Parlando di spagnoli (e baschi), Movistar porterà presumibilmente Visconti e Ventoso per le tappe, con Bruseghin a fare da uomo classifica e Pardilla pronto a subentrare in caso il veneto dovesse perdere colpi.

L'Euskaltel, con Sanchez al Tour ed Antón alla Vuelta, si presenterà al via con il solo Nieve in grado di puntare alla classifica. Vero che vinse il tapponde di Gardeccia nel 2011 ma vero anche che allora non aveva gli occhi puntati su di sé. Antón era considerato l'uomo più in palla della rappresentativa basca ed ora che Nieve sarà incaricato di fare classifica potrebbe spettare ad altri - ci viene in mente il nome di Txurruka - il ruolo di (relativa) sorpresa.

Interesse attorno all'AG2R La Mondiale di John Gadret, 3° nel 2011 e che in montagna ha dimostrato di reggere più che bene. Il risultato di 12 mesi fa è ottenuto ed archiviato, quanto sarà difficile ripetersi?

Povera invece l'Omega Pharma QuickStep, una delle squadre più vincenti finora: il solo Dario Cataldo a fare da punta sinceramente pare un po' pochino. Può ambire al massimo ad un piazzamento nei dieci. Anche la BMC non dovrebbe portare tutte le sue punte di diamante: Hushovd per le volate, Phinney che cercherà di capire cosa farò da grande e Ballan che potrebbe andare per qualche tappa.

Chi invece si presenta al Giro invito alla mano ed ambizioni alle stele è l'Androni Giocattoli-C.I.P.I. di Gianni Savio. Il team manager torinese porterà una squadra votata come sempre all'attacco. Tre capitani - Rujano, Serpa e Sella - attorno ai quali ruoterà un velocista come Robeto Ferrari e tanti comprimari in grado di attaccare e persino di vincere qualche frazione. Fabio Felline sarà quasi sicuramente della corsa e metterà in vetrina il suo talento, provando magari a portare a casa una tappa. 

Per Savio Rujano è da podio, se non altro perché ci è già salito nel 2005 e conosce le dinamiche di corsa del Giro. Bisogna vedere se sette anni dopo quell'exploit pollicino saprà tornare ai livelli dei primi della classe. L'anno scorso fu uno dei pochi a tenere il ritmo di Contador in salita, quest'anno potrebbe essere proprio lui a far la differenza.

Chi in salita non scherza è pure Pozzovivo, che avrà al suo fianco una Colnago-CSF Inox per tutti i terreni: Modolo a caccia della prima vittoria stagionale, Battaglin per gli arrivi in salite modeste o in gruppi ristretti, Pozzovivo, appunto, per le grandi montagne. Le cronometro dello scalatore lucano sono le cronometro e le discese, per il resto la classifica potrebbe benissimo sorridergli. non ci stupiremmo di trovarlo nei primi dieci, se non nei primi cinque, anche se quest'ultima ipotesi è ben più remota. Mai dire mai.

Altri invitati, altri convocati: la Farnese dà per sicuri al cento per cento Pozzato, Gatto, Rabottini e Failli, quasi sicuri Favilli (che per come sta andando sulle Ardenne sta levando quel "quasi"), De Negri, Giordani e Caccia. Un posto per Guardini, Ascani ed Hulsmans. Scinto si accontenta di vincere tre tappe, ed effettivamente non vediamo come potrebbe voler puntare alla classifica. La maglia rosa è però nei pensieri del ds toscano, magari prendendola subito con Pozzato, se il vicentino corresse un buon prologo ad Herning.

Altri in grado di far bene sono i ragazzi della Sky: attorno a Cavendish per le volate, avranno molto probabilmente Henao e Urán per le tappe più impegnative. Se i pezzi da novanta (Cav escluso) saranno dirottati sul Tour e la classifica sarà dura da scalare, perché non aspettarsi qualcosa di buono da questa coppia di ragazzi? Lo stagionato Klöden sarà capitano di una RadioShack con Bennati per tappe veloci o anche mosse.

Capitolo NetApp: ha fatto discutere l'invito dei tedeschi, eppure ultimamente han preso a vincere, specie con Jan Barta (potrebbe puntare al prologo). La punta per la generale sarà un Konig ancora tutto da scoprire, ma i NetApp stanno certamente dimostrando che l'invito piovuto da RCS se lo stanno meritando, nonostante l'Acqua e Sapone di Di Luca, Garzelli e Betancur spererà sino all'ultimo, ne siamo certi.

Una rapida scorsa, per finire, agli uomini veloci. In un Giro difficile ma non impossibile ricomparirà sulle strade italo-danesi una specie negli ultimi anni data per estinta: quella del velocista. Cavendish uomo da battere, ma i vari Hushovd, Guardini (se ci sarà), Bennati, Belletti, Viviani, Bos (guidato dall'esperto Renshaw), Juan José Haedo, Feillu, Davis, Farrar e Modolo sapranno dare del filo da torcere al Campione del Mondo di Copenhagen.

Siamo giunti al momento in cui tutti i "se", tutti i dubbi, debbono essere sciolti. In fondo il Giro è proprio qui dietro l'angolo

Francesco Sulas

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