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Freccia del Brabante 2012: Fuga in Brabante, Voeckler birbante - Tutti si studiano e T-Blanc vince da solo | Cicloweb

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Freccia del Brabante 2012: Fuga in Brabante, Voeckler birbante - Tutti si studiano e T-Blanc vince da solo

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L'arrivo solitario di Thomas Voeckler a Overijse. La 52a Freccia del Brabante è sua © Bettiniphoto

«Quand'ho attaccato non l'ho fatto per la vittoria, aspettavo più che altro che qualcuno si accodasse». Eppure in gruppo dovrebbero conoscerlo, Thomas Voeckler: dategli una fuga, un po' di vantaggio, e vincerà la corsa.

Nel 2012 non era ancora accaduto né che si trovasse in una fuga vincente né, appunto, che tagliasse per primo il traguardo.

Era solo questione di tempo per T-Blanc, che oggi ha pensato bene di togliere quel brutto zero alla voce "vittorie 2012". E dire che quand'è partito non ci credeva nemmeno lui.

Mancano 31 km all'arrivo di Overijse, Voeckler è nel primo gruppo, con lui, tra i tanti, due cagnacci come Van Avermaet e soprattutto Freire, che qui ha vinto per tre edizioni di fila (2005, 2006 e 2007).

Arrivare con il cantabro al traguardo sarebbe come regalargli la quarta vittoria della corsa, bisogna staccarlo a tutti i costi. Voeckler, a dirla tutta, non si danna l'anima per mettere secondi tra sé e gli ex compagni di gruppo: pedalata lenta, quasi svogliata, e l'attesa di un compagno di fuga che non arriva. Tanto vale provarci, andarsene da soli, e vada come vada, si sarà detto.

Chilometro dopo chilometro il vantaggio di Voeckler sale, dietro rimangono Alex Howes (Garmin), Jelle Vanendert (Lotto Belisol), Greg Van Avermaet (BMC), Pieter Serry (Topsport Vlaanderen-Mercator), Dries Devenyns (Omega Pharma), Laurens Ten Dam (Rabobank), Óscar Freire (Katusha); nessuno vuol tirare, significherebbe portare Freire alla volata (e quindi alla vittoria).

Questo scaricabarile collettivo ed una forma in crescendo portano Voeckler ad assicurarsi un buon minuto e mezzo sugli immediati inseguitori. La corsa è praticamente vinta.

Partenza da Leuven alle 12.30, pioggia sul gruppo, strade bagnate. È la primavera belga, d'altronde. Va via presto la fuga a tre con Maxim Belkov, Artem Ovechkin e Daniel Schorn. Raggiungono un vantaggio massimo di 5'10", poi dietro il gruppo si sveglia e si torna alla normalità, 3' e rotti.

Si entra sul muro in pavé di Hertstraat ed a prendere in mano le redini della corsa, attaccando, è la BMC. Meglio, è Philipppe Gilbert della BMC. Il campione vallone dà una bella scrollata, sgrana il gruppo e porta via il gruppetto che risulterà alla fine il più immediato inseguitore di Voeckler.

La forma sta arrivando ma non basta per restare con i migliori, anche perché davanti ora sono gli Omega boys, con Devenyns in testa, si sono messi a scandire un gran bel ritmo. Buono il segnale che Gilbert dà al gruppo: ci sono ancora, non ve lo dimenticate.

Eppure si deve proseguire e così, mentre i fuggitivi della prima ora vengono via via raggiunti (l'ultimo a cedere è Schorn, prima inglobato dagli inseguitori, poi stacccatosi), l'asfalto bagnato di una curva tradisce Peter Sagan, rimasto indietro ma in fase di rientro. Siamo ai -25 km e per lo slovacco la corsa finisce; qualche contusione, al bacino ed alla spalla, ma da casa Liquigas escludono altri problemi.

Insomma, non è un buon viatico per l'Amstel per il giovane Peter ma poteva andare peggio. Un avversario in meno per oggi è fatto fuori, ragionando con la testa di chi è davanti. Nel frattempo Voeckler è in avanscoperta, tra una smorfia e l'altra, da 6 km.

A due giri dalla fine vanta 30" su Howes, Jelle Vanendert,Van Avermaet, Serry, Devenyns, Ten Dam ed Óscar Freire. nessuno vuol farsi carico dell'inseguimento per non favorire quest'ultimo e dunque Voeckler ha campo libero.

All'ultimo giro il vantaggio è più che raddoppiato, con Voeckler avanti 1'10" sul gruppo inseguitore. Intanto da dietro rinviene il gruppo tirato dalla Colombia Coldeportes. Fabio Duarte sta bene e si vede subito, quando nell'ultima tornata il giovane colombiano raggiunge il primo gruppo inseguitore di un Voeckler ormai andato e li stacca pure, in un tentativo folle di portarsi in testa.

Troppo 1'24" da recuperare a Voeckler, così Duarte si accontenta della quarta piazza (nel frattempo Freire e Serry l'hanno raggiunto e battuto in volata). Incoraggiante per il trittico delle Ardenne il 12esimo posto di Gilbert (1'58" il distacco del Campione del Belgio) mentre l'Italia e la Farnese hanno in Elia Favilli, sempre attivo e che conclude 13esimo, regolando il gruppo intero, un giovane da saper gestire al meglio. Voeckler, dopo Chavanel 2008 e Geslin 2009, è il terzo francese ad aggiudicarsi la Freccia del Brabante.

Domenica l'Amstel Gold Race, una concorrenza che sarà ancor più agguerrita (seppur priva di Boonen, inizialmente dato per partente alla corsa olandese) e tanti corridori che oggi si son messi in luce. Sagan finché è stato in gioco ha mostrato un'ottima gamba, gli Omega sono dei treni, come al solito, Freire è in uno stato di grazia e Gilbert è in nettissima ripresa.

Insomma, maggior attenzione domenica nel far andar via gente pericolosa come Voeckler; nella corsa della birra nessuno attaccherà per fare soltanto schiuma.

Francesco Sulas

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