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Giro dei Paesi Baschi 2012: Impey getta l'amo, il gruppo abbocca - Doppietta GreenEDGE con Allan Davis 2°. Appollonio è 3° | Cicloweb

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Giro dei Paesi Baschi 2012: Impey getta l'amo, il gruppo abbocca - Doppietta GreenEDGE con Allan Davis 2°. Appollonio è 3°

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Doppietta GreenEDGE nella seconda tappa del Giro dei Paesi Baschi: Daryl Impey su Allan Davis © cyclingweekly.co.ukC'è chi diventa famoso (o comunque noto) perché è un grande campione e vince (o non vince) molte corse, parecchie Classiche, ed a fine carriera si ritrova con un palmarès abbastanza pieno per raccontare le proprie avventure a figli e nipoti. C'è chi invece una fama non ce l'ha, o se ce l'ha è per motivi affatto memorabili.

Prendete Theo Bos: un campione in pista, ad un certo punto della carriera si stufa e decide di provare con la strada. Lo scetticismo regna sovrano attorno all'olandese ma Theo sconfigge tutti, scettici compresi, a suon di vittorie. Chi profetizzava un fallimento dell'ex pistard è servito.

Ora, vogliamo essere banali, ma prendiamo Daryl Impey. Alessandra De Stefano si chiederebbe, in maniera colorita, chi sia costui. Questo sudafricano non più giovanissimo (classe '84) è ricordato più che per le sue vittorie - non troppe a dir la verità - per il cazzotto che ricevette al Giro di Turchia 2009, ultimo atto, proprio da Theo Bos. Riportò la vittoria della corsa, nonché diverse fratture alle vertebre, un trauma facciale, rottura di vari denti e profondi tagli alle labbra.

E così Impey divenne "quello a cui Bos tirò un cazzotto", non una gran fama per un comunque onestissimo gregario. Dopo che nel 2009 l Baarloworld si dissolse passò una stagione alla RadioShack, quindi un 2011 tra MTN e NetApp. Quest'anno la GreenEDGE crede in lu e lo trascina in quest'avventura.

Oggi Daryl ripaga la fiducia; sul traguardo di Vitoria-Gasteiz il sudafricano allunga. Teoricamente dovrebbe essere l'ultimo vagone del treno di Allan Davis ma il gruppo, molto attivo nell'ultima parte di gara (specie per quanto riguarda l'Astana), sonnecchia all'ultimo chilometro. Impey fa il suo ritmo, aumenta e Davis gli fa il buco. Nessuno chiude ed allora Daryl pesta forte sui pedali, resiste al debole ritorno del gruppo e va a vincere proprio sul compagno a cui doveva fare da apripista, Allan Davis.

In precedenza c'era stata una fuga a sei: Thibaut Pinot, Jérôme Pineau, Mads Christensen, Julián Sánchez Pimienta e Gabriele Bosisio. Guadagnano fino ad oltre 6', al che il gruppo si dà una sveglia ed inizia ad alzare il ritmo. Quando mancano 30 km all'arrivo il vantaggio è ancora di 4' ma a 13 km dal traguardo gli uomini Astana si portano in testa ed i fuggitivi sono ripresi. Iniziano le rampe dell'Alto de Zaldiaran e l'Astana è sempre in testa. Gasparotto e Francesco Gavazzi devono star bene.

È però il tedesco della Liquigas Dominik Nerz a portare via dapprima un gruppetto e successivamente, notato che gli altri non collaborano, se ne va da solo. La sua azione dura meno di un paio di chilometri perché è ancora l'Astana a riacciuffare Nerz e transitare per prima, in blocco, sull'ultimo dei sei Gpm della frazione. La discesa, già su una strada che pare bianca, in più resa viscida dalla pioggia, non facilita azioni à la Samuel Sánchez. Il gruppo compatto si presenta così nelle vie di Vitoria-Gasteiz. Un paio di rotonde mettono i brividi ma per fortuna tutti ne escono indenni.

Adesso mancano meno di 2 km e la strada sembra spianata per i velocisti tosti, quelli che tengono sulle salite, resistono al freddo ed alla pioggia e poi ti vanno anche a vincere. Rojas, nella sua bella maglia di leader, fa parte di questa schiera (ma davanti ci son anche i nostri Gavazzi, Gasparotto, Appollonio e ancora Ratto). E invece è proprio Impey a forzare, ad alzare il ritmo per il suo capitano, Allan Davis. Il quale, una volta visto che il gruppo si è appallato e che Impey ha campo libero, non lo va certo a riprendere.

Il sudafricano sembra lì lì per essere passato a doppia velocità dal gruppo ma il traguardo s'avvicina, il plotone no. È doppietta GreenEDGE, con Davis che nel finale coglie la piazza d'onore ed il nostro Appollonio che si piazza terzo. Quarto Rojas, che resta leader per un altro giorno mentre al quinto posto, a precedere Daniele Ratto, quel Michael Matthews che per gli arrivi che ha proposto questa corsa s'è visto davvero poco.

Non si vedrà certo domani, né Matthews né Rojas, ché la terza tappa è tutt'altro che per velocisti. I 164 da Vitoria-Gasteiz a Eibar (Arrate) proporranno 4 Gpm di 2a categoria, uno solo di 3a e ben due di 1a, uno dei quali, l'Alto de Usartza, posto a 1400 metri dal traguardo. Si vedranno in azione gli scalatori e potremo capire se i nostri Damiano Cunego e Michele Scarponi saranno in forma. Staremo a vedere.

Ultima osservazione sulla tappa odierna è per la GreenEDGE: con Impey sale a 9 vittorie stagionali, tutte in gare World Tour eccetto i due titoli nei Campionati nazionali. E, cosa non da poco, l'aver portato alla vittoria due splendidi gregari come Albasini ed Impey, appunto. Insomma, una squadra che rigenera qualunque atleta, che sa vincere tanto e pure bene. Per essere all'esordio non è poi così male.

Francesco Sulas

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