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Driedaagse Van West-Vlaanderen 2012: Una mega Omega si piglia tutto - Dopo la vittoria di Chicchi a Vermote la classifica

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Julien Vermote porta a casa la vittoria in classifica nella Driedaagse Van West-Vlaanderen © omegapharma-quickstep.comVincere perdendo. La sintesi della forza di quest'Omega Pharma QuickStep sta nel fatto che dietro alla sconfitta giunge subito una vittoria. Detto così può sembrare il ragionamento potrebbe avere le gambe così corte da non riuscire a superare l'angolo, eppure se si guarda la classifica generale di stamane e quella del pomeriggio cambiano i nomi in testa ma non la squadra: sempre di Omega Pharma si tratta.

La Driedaagse van West-Vlaanderen (Tre Giorni delle Fiandre Occidentali) finisce nelle mani di Julien Vermote, che tallonava il compagno di squadra Michal Kwiatkowski (impariamo a scriverlo correttamente, sarà ricorrente nelle cronache).

Due giovani, il belga ha 23 anni, il polacco 22. Nella prima giornata Kwiatkowski, già in luce a Le Samyn per una fuga solitaria non andata in porto, trova pane per i suoi denti: prologo a cronometro, distanza di 7 km coperta in 8 minuti netti. Secondo appunto Vermote (è già doppietta Omega) terzo il tedesco della RadioShack, Robert Wagner. Un intruso. Alex Rasmussen e Jesse Sergent (vincitore nel 2011), esperti delle gare contro il tempo, buscano 10" da Kwiatkowski.

La prima tappa in linea parla italiano ma sempre in Omega Pharma resta il successo. I muri ispirano la fuga a tre di Baptiste Planckaert, Stijn Neirynck e Jeff Louder ma il finale è, come ampiamente prevedibile, in volata.

La FDJ tira per Bouhanni ma soprattutto per il gioiellino Démare. L'Omega Pharma ha Fenn e Chicchi. Proprio il 32enne di Camaiore coglie la terza vittoria stagionale precedendo Démare e Saïd Haddou dell'Europcar, mentre Bouhanni è quarto.

In classifica Kwiatkowski mantiene quei 4" su Vermote, che allalba dell'ultima tappa rappresentano una mezza sicurezza di aver portato a casa la corsa; solo una tattica suicida porterebbe infatti un compagno di squadra a spodestare l'altro. Oppure una tappa impegnativa, molto impegnativa. E l'ultima frazione lo è.

Goeberg, Zwarteberg, Kemmelberg ed il finale con tre passaggi sul Keiberg ed altrettanti sul Ruidenberg non son cosa per tutti. Specie per chi non ha troppa esperienza nelle corse del Nord. Diversi gruppi di una ventina di corridori se ne vanno su questi muri, quindi vengono ripresi e il copione si ripete praticamente sino al traguardo.

L'Omega perde Chicchi che cade e si ritira, quindi il leader della corsa, Kwiatkowski, rimane attardato ed abbandona la gara e la maglia. Davanti il gruppetto folto contiene, fra gli altri, Fenn e Van Keirsbulck. Quest'ultimo avrebbe l'opportunità di portare a casa la corsa, essendo solo a 10" da Kwiatkowski. Una foratura ai -3 lo taglia fuori da ogni gioco di classifica.

La volata finale se l'aggiudica Arnaud Démare, che si prende una rivincita dopo il secondo posto di ieri. Porsev e Van Hummel seguono nella classifica di tappa e da segnalare c'è anche un Giacomo Nizzolo al 5° posto. Trentin scorta il coetaneo Vermote davanti, portandolo a vincere la tre giorni.

In classifica il giovane belga è seguito da Sergent, che per 6" non vince questa gara anche nel 2012. Al terzo posto in generale Ignatiev, a soli 9" da Vermote. Matteo Trentin, decimo a 10", è il miglior italiano.

Anche lui, seppure inesperto di Nord (ma ha subito trovato un ottimo feeling con pavé e muri), è parte di quest'Omega Pharma che vince la sua sedicesima corsa stagionale pur perdendo i pezzi, proprio come un treno che sta deragliando perde i vagoni.

Vincere perdendo, questa è stata oggi la lezione impartita al gruppo dall'Omega Pharma QuickStep. Non sarà l'ultima, visto il potenziale del team; Tom Boonen potrà stare tranquillo ed usufruire di ottimi gregari nella Settimana Santa.

Francesco Sulas

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