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Tour of Oman 2012: Greipel e Lotto, binomio vincente - André vince, Cavendish chiuso

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André Greipel esulta a Wadi Al Hoqay, traguardo della prima tappa del Tour of Oman © TourofOman.com

Una piccola e banale influenza non poteva fermare troppo a lungo André Greipel: dopo le tre vittorie ottenute al Tour Down Under (quattro se si considera anche il criterium della vigilia) il tedesco della Lotto-Belisol era stato costretto a saltare la trasferta in Qatar; questo piccolo riposo forzato, però, non ha fatto male a Greipel che appena arrivato al caldo del Tour of Oman ha trovato la forza di dire a tutti, vincendo la prima tappa, che la sua condizione fisica e molto buona e che in questa stagione non sarà affatto semplice metterselo alle spalle in un arrivo a ranghi compatti.

Certo, anche gli anni passati André ci aveva abituati ad un inizio di stagione fulminante ma poi la convivenza con Cavendish, una certa mancanza di esperienza nelle grandi corse (ha fatto Sanremo e Tour de France per la prima volta nel 2011) o i meccanismi da oliare in una squadra nuova lo avevano un po' limitato; da come è iniziato questo 2012, invece, pare che tutto stia girando per il meglio ed il treno della Lotto-Belisol sembra girare già alla perfezione. Ora manca solo da vedere il primo confronto diretto contro il campione del mondo Mark Cavendish, una sfida attesissima per tutto il 2011 ma cui abbiamo assistito solo in pochissime occasioni: quest'anno per ora è saltata, in Qatar per colpa dell'influenza di Greipel e oggi invece per colpa di Mark che non ha disputato lo sprint dopo essere rimasto chiuso nel finale. Sarà il tema di domani?

La tappa di oggi ha offerto pochi spunti di nota se escludiamo lo sprint. Già dopo una manciata di chilometri c'era in atto la fuga del giorno con Mikhail Ignatiev (Katusha), Danilo Wyss (BMC), Pengda Jiao (Champion System) e Alexandre Lemair (Bridgestone) con questi quattro uomini che sono riusciti a toccare un vantaggio massimo attorno ai cinque minuti. Con tante squadre interessate ad arrivare in volata, però, il destino degli attaccanti era segnato fin dall'inizio ma, quando il gruppo ha iniziato ad avvicinarsi sensibilmente, il russo Ignatiev non si è potuto sottrarre ad uno dei gesti che più lo identificano: dopo il secondo traguardo volante il corridore della Katusha ha lasciato sul posto i proprio compagni d'avventura e si è involato tutto solo ed è stato capace di resistere fino quasi ai meno cinque, dopo praticamente 150 chilometri di fuga.

A quel punto le squadre dei velocisti più forti in gara erano già in testa a tutta per fare il loro lavoro ma, si sa, quando tutti sono freschi mantenere le prime posizioni del gruppo non è mai facile e si possono verificare alcuni contatti: già attorno ai 30 chilometri dall'arrivo una caduta in quella che era in pratica l'unica curva di tutto il percorso aveva buttato a terra diversi corridori (Langeveld, Vermeltfoort, Brown, Grabsch e Leezer, pari tutti senza problemi gravi), poi a circa 1200 metri dal traguardo un piccolo contatto tra Kristoff e Cavendish è costato caro al campione del mondo che ha rischiato di finire fuori strada perdendo ogni chance per lo sprint.

Davanti la Lotto-Belisol ha lanciato perfettamente Greipel e la vittoria del tedesco è stata abbastanza netta. Al secondo posto s'è piazzato il russo Galimzyanov che in Qatar non era mai stato particolarmente fortunato, mentre sul terzo gradino del podio s'è piazzato il sempre presente Tyler Farrar, che vede molto da vicino la vittoria (che gli manca ormai dal 4 luglio 2011) senza riuscire ad agguantarla. Giù dal podio di poco Kittel e Sagan mentre i migliori italiani al traguardo sono stati Daniel Oss e Andrea Guardini, rispettivamente settimo ed ottavo.

Sebastiano Cipriani

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